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Autore: EragonForever    22/05/2017    5 recensioni
L'universo è in pericolo di estinzione, un'antica minaccia sta tornando per rimpossessarsi della conoscenza del Pilastro dell'Equilibrio per piegare l'intera umanità al suo volere. Ma prima dovrà fare i conti con una nuova generazione di Guardiani, sei ragazzi provenienti da dimensioni diverse rinati a nuova vita e divenuti immortali, forti del potere delle Arti Mistiche, dovranno dare fondo a tutta la loro energia per fermarlo. Perchè se la guerra incombe, la nostra umanità non avrà un futuro.
***
Salve gente, questa è la nuova versione appena ristrutturata, spero con il cuore che vi piaccia
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4: Il Legame dell'Anima

Usciti dal palazzo del governatore i sei ragazzi, guidati da Shea, si diressero verso il luogo dove sapevano che era custodito il Cristallo delle Lacrime. Lungo la strada la loro compagna spiegò che esso un tempo era protetto dall'Ordine delle Sacerdotesse dell'Acqua, poiché essendo in grado di vedere il futuro avevano predetto che se fosse finito nelle mani sbagliate sarebbero stati guai e per questo motivo era stato creato l'Ordine con il compito di proteggerlo. Si trovava in una caverna subacquea di cui la posizione era nota a pochi. Durante il tragitto videro quanto Mithryel fosse nei guai, sembrava spenta e priva della voglia di vivere di un tempo, come se si fosse rassegnata all'inevitabile. A Shea le si strinse il cuore ma sapeva di non essere sola. Quando però giunsero a destinazione si sorpresero di vedere qualcuno all'entrata: era un ragazzo poco più grande di loro dai riccioluti capelli sbarazzini color porpora dai riflessi dorati, vispi occhi color cioccolato e la carnagione ambrata. Da sotto l'armatura dorata alla romana si poteva vedere un fisico robusto e atletico, muscoloso e agile. Il loro cuore perse un battito nel vedere che in mano teneva una pietra bianca dalle sfumature azzurrine che splendeva di un tenue bagliore azzurrino: il Cristallo delle Lacrime. Subito allora si misero sulla difensiva. Il ragazzo allora sogghignò.

"Oh ma chi si vede, i sei patetici Guardiani tutti insieme, a quanto pare siete arrivati tardi.", li schernì.

Maverick a quel punto si fece avanti, irato.

"E tu chi saresti di grazia? Chi ti ha mandato?"

Lui allora si diede una manata sulla fronte, ridendo.

"Oh ma dove ho lasciato le buone maniere? Io sono Hypnos ... ma non vi dirò chi mi ha mandato!!", esclamò.

Loro allora fremettero, a quanto pare avrebbero dovuto utilizzare le maniere forti, ma solamente Dafne, Shea e Shin erano ancora in grado di combattere nonostante fossero già spossati dalla battaglia precedente, ma non avevano altra scelta. Così i tre compagni si lanciarono in uno scontro disperato per impedire a Hypnos di andare via con il Cristallo. Ma sin da subito si resero conto di quanto divario di forza ci fosse tra loro e il nemico. Aveva una potenza inimmaginabile e la sua aura oscura faceva tremare la terra, cosa che a Dafne sembrava molto familiare poichè tempo addietro ne aveva sentita una simile ma di gran lunga peggiore. Hypnos poi sembrava praticamente immune ai loro attacchi, anche quelli più potenti non gli facevano un baffo. Lui dalla sua aveva il suo terribile Fuoco Nero, era inestinguibile quanto inarrestabile e persino Dafne e Shin faticavano a pararlo o contenerlo. Maverick rimase alquanto impressionato poiché quel fuoco era di gran lunga più potente della sua attuale magia. Avrebbe tanto voluto dargli una bella lezione, ma aveva consumato non poche energie nella battaglia precedente, e così fu costretto a starsene buono buono a guardare, cosa a dir poco frustrante per lui dato che era nella sua indole non stare mai fermo. Guardava in disparte assieme a Arya e Tenma lo scontro. Hypnos sembrava un vero e proprio demone da come combatteva, una tempesta di fuoco indomabile. Dafne e i suoi compagni ben presto cominciarono a risentirne essendo ancora provati dallo scontro precedente e infine crollarono in ginocchio, esausti. Hypnos nel vederli in quello stato sogghignò.

"Oh che carini, a quanto pare vi siete finalmente resi conto che contro di me non potete competere!! Allora non mi resta che dirvi addio per sempre perdenti!!", gridò, per poi scagliare una potente fiammata contro di loro.

I tre Guardiani spalancarono gli occhi a quella vista e iniziarono a tremare, non riuscendo a muoversi da quanto erano esausti. Anche i loro compagni iniziarono a tremare poiché il colpo avrebbe raggiunto anche loro, così chiusero gli occhi in attesa della fine ... che non arrivò mai. Allora li riaprirono per poi spalancarli nel vedere qualcuno che si era frapposto tra loro e l'attacco in arrivo venendo colpita in pieno e scaraventata contro la parete. Hypnos allora si arrestò guardando prima la figura a terra e poi i Guardiani con nonchalance.

"Tsz ... patetica. Sapete vorrei tanto finirvi ma ahimè ho qualcosa di più importante da fare, il mio padrone mi aspetta ... addio feccia umana.", sibilò, per poi fuggire con il Cristallo.

Maverick fece per inseguirlo ma i suoi compagni lo fermarono.

"No, non ne vale la pena.", gli intimò Shin.

Il Guardiano allora non insisté, capendo che aveva ragione. Quindi accorsero in aiuto della creatura che si rivelò essere una Ninfa d'acqua. Era ridotta molto male e il suo corpo era martoriato di ferite, segno che molto probabilmente si era scontrata con Hypnos prima del loro arrivo nel tentativo di proteggere il Cristallo. Sotto di lei si stava formando una pozza azzurra Shea allora d'istinto si inginocchiò al suo fianco e la prese tra le braccia, era in fin di vita, gli occhi semichiusi. Le prese quindi una mano.

"Ehi ehi ... tranquilla, ci sono io qui, è tutto finito.", esordì la ragazza, cercando di tenerla sveglia.

La Ninfa la guardò con gli occhi lucidi, ma riuscì a sorridere lievemente in segno di gratitudine per il loro sforzo, non riusciva nemmeno a parlare, essendo troppo debole. A Shea le si riempirono gli occhi di lacrime e la guardò con sguardo supplice.

"Ti supplico, resisti, non te ne andare, resisti. Dafne per favore ... dammi una mano", mormorò nuovamente.

La compagna annuì e si inginocchiò accanto all'amica, tirando fuori dalla sacca i medicamenti necessari per poi iniziare a medicare la Ninfa al meglio. Gli altri guardavano la scena con preoccupazione, sorpresi di quello che la Ninfa aveva fatto per loro. Seppur non conoscendoli di persona aveva messo a rischio la sua stessa vita pur di salvarli da quell'attacco. E ora era li, esanime, tra le braccia di Shea e Dafne che tentava di curarla. Mentre lo faceva la sua mente venne attraversata da un flash.

 

Vide lei che correva tenendo per mano Lhyr, la sua sorellina di sei anni mentre la sua casa, Elios, veniva distrutta senza pietà da un demone. Ad un certo punto la bambina cadde a terra, esausta e allora Dafne si chinò su di lei.

"Forza sorellina, resisti ancora un po'.", mormorò, preoccupata.

"Sono stanca, non ce la faccio più.", replicò la piccola, gli occhi lucidi.

La ragazza allora la prese in braccio.

"Tranquilla, non ti lascerò indietro, ho promesso che ti avrei protetta e lo farò.", rispose, riprendendo a correre.

Corse fino allo sfinimento per poi cadere a terra con ancora Lhyr tra le braccia. Attorno a loro c'era solo disperazione mentre Elios bruciava inesorabilmente. Provò a rialzarsi ma in quell'attimo la figura del demone le sovrastò e infine fu tutto buio.

 

La Guardiana si riscosse all'improvviso con gli occhi lucidi che si asciugò velocemente per non farsi notare. Shea teneva ancora la Ninfa tra le braccia, ma ora era avvolta da un alone azzurrino mentre la sua energia fluiva lentamente verso la creatura per cercare di salvarla nonostante lo sforzo, era quasi al limite.

"Shea fermati, consumerai tutte le energie che ti sono rimaste.", replicò la compagna, preoccupata.

"Non mi interessa, ha bisogno di me ... è pur sempre un abitante di Mithryel, non la lascerò morire. Ha rischiato la sua stessa vita per noi ... ora io farò lo stesso.", replicò l'altra, senza fermarsi, le calde lacrime che le rigavano le guance.

Sentiva la sua energia scemare mentre cercava disperatamente di salvarla. In quel momento però accadde qualcosa di incredibile. Entrambe furono avvolte da un alone dorato e poco a poco le loro ferite si rimarginarono. All'improvviso però il corpo della Ninfa si illuminò per poi venire assorbito dalla katana della ragazza che rimase alquanto sorpresa da tutto ciò.

"Ma ... ma che ... che è successo?", chiese, stupita.

Dafne dal canto suo fu sorpresa pure lei da quel fatto, così come gli altri compagni

"Si tratta del Legame dell'Anima, un sortilegio usato spesso dai primi Guardiani, ma poi col tempo venne dimenticato.", esordì.

"Legame dell'Anima? E in cosa consiste?", chiese Shea con voce tremante.

"Questo incantesimo avviene quando un Guardiano sacrifica la propria energia per salvare una creatura magica dall'animo affine al proprio, in questo modo nascono i famigli, e ora lei ottenendo la tua fiducia è diventata il tuo famiglio.", spiegò infine Dafne con un sorriso.

"Wow è ... è stupefacente!", esclamò Shea, per poi alzarsi, gli occhi che brillavano per l'emozione.

Ma poi si oscurò.

"Ma ora ... ma ora che si fa con il Cristallo? È in mano nemica adesso.", disse poco dopo.

Dafne allora sospirò, abbassando lo sguardo.

"Non lo so, ma ormai non possiamo più farci niente, l'unica cosa da fare d'ora in poi sarà impedire che gli alti Cristalli vengano presi dal nemico.", disse infine.

"Già, sono d'accordo, e poi non sappiamo nemmeno dove sia il suo covo.", aggiunse Arya, preoccupata.

"Vero, ma ogni cosa a suo tempo, adesso sarà meglio tornare a Ilirea.", replicò Tenma, serio.

I suoi compagni annuirono e allora tornarono indietro. Non appena però giunsero a destinazione videro con enorme sorpresa una nuova atmosfera, era festante e non più grigia e cupa come lo era all'inizio, così chiesero una spiegazione al governatore e lui spiegò che tutte le città stato sapendo della loro vittoria contro Atlantis avevano trovato il coraggio di ribellarsi al Reggente Raven riottenendo così la libertà perduta. Quella notizia risollevò di gran molto il loro morale. Anche se non erano riusciti a recuperare il Cristallo delle Lacrime almeno a Mithryel era comunque ritornata la pace e questo contava già abbastanza. Infine dopo i saluti fecero ritorno a Shintiel con speranza rinnovata. Astrea aveva bisogno di una bella restaurazione.

 

Angolo dell'Autrice

Salve popolo di EFP, eccomi qui con questo nuovo capitolo pieno di nuove e interessanti scoperte! Da come leggerete compare un nuovo personaggio, ovvero Hypnos, uno dei seguaci di Apophys, il che si è dimostrato parecchio ostico per i nostri Guardiani e il Cristallo delle Lacrime è ora in mano sua. Per il suo potere mi sono ispirata all'Amateratsu di Itachi e Sasuke in NARUTO, spero che lo scontro sia fatto bene. Poi si scopre un nuovo potere chiamato Legame dell'Anima, bello vero? Ora la nostra Guardiana dell'Acqua ha una marcia in più. Ma hanno comunque ottenuto una nuova vittoria, ovvero la liberazione di Mithryel. Qui si scopre anche una piccola parte del passato di Dafne quando era ancora mortale. Spero con tutto il cuore che sia di vostro gradimento.

Ringrazio KnightofFire e Vago per le loro recensioni e ovviamente chi legge e basta. Detto questo alla prossima avventura!

Saluti la vostra EragonForever (capitolo revisionato)

   
 
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