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Autore: DarkkkAngellll    22/05/2017    0 recensioni
SEQUEL DI BAD BOY||C.D.
Sono passati giorni da quello in cui Allison ha lasciato Cameron, eppure lui non vuole arrendersi. La rivuole indietro. Non può credere veramente al fatto che lei non lo ami più e che si sia messa proprio con il suo miglior nemico.
Riguardo lei le giornate sono tutte uguali, passa un'inferno e viene ricattata in continuazione...
Non ce la fa più.
Vorrebbe scomparire da questo mondo orribile fatto di persone di quel genere.
Il loro amore riuscirà a superare tutti gli ostacoli a cui andrà incontro e riusciranno ad avere anche loro il loro lieto fine?
Per saperlo passate a leggere la mia storia!♥
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'BAD BOY'
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"Papà?"chiede il mio ragazzo come se avesse appena visto un fantasma.

Quell'uomo é il padre di Cameron?

Ma Martina non aveva detto che erano morti entrambi i genitori?

Probabilmente non sapevano neanche loro che il padre fosse ancora vivo...

"Cameron sei proprio tu?"chiede il padre con gli occhi lucidi.

"E chi sennò?'cambia improvvisamente tono di voce passando da sorpreso a sgarbato.

Che gli prende?

Non è contento?

"Oddio mi sei mancato così tanto..."dice il padre scoppiando a piangere e avvicinandosi a lui a braccia aperte pronto ad abbracciarlo,ma egli prontamente indietreggia.

"Ah...e così ti sono mancato eh?"chiede con un ghigno "Strano...perché a me non sembra che tu abbia cercato o me o Martina."scuote la testa sorridendo amaro.

"Che tu mi creda o no,da quando mi sono svegliato non ho fatto altro che cercarvi invano."dice il padre e pare sincero.

"Ah e quando ti saresti svegliato?Sentiamo..."lo incita.

"Da circa un anno e mezzo."abbassa lo sguardo.

Cam sorride falsamente.

"E tu, in un anno e mezzo, non ci avevi ancora trovato da nessuna parte?Ma per favore..."urla.
Mi avvicino cautamente a lui per cercare di afferrargli la mano giusto per tranquillizzarlo, ma me lo impedisce perchè si passa la mano tra i capelli.

"Cameron cerca di calmarti..." cerco di dire dolcemente.
Lui si volta verso di me osservandomi per alcuni secondi negli occhi, poi fa un sorriso amaro e scuote la testa correndo via da casa mia e superano il padre con una spallata data di proposito.
Sospiro cercando di mantenere la calma.

"Scusa se te lo chiedo,ma...tu saresti?"chiede il padre.
"Io sono Allison e sono la ragazza di Cameron, piacere."mi presento cercando di fare un sorriso.
"Cameron ha una ragazza? Wow,che bella notizia! Comunque mi scuso io da parte sua per il comportamento di mio figlio."

Sembra simpatico e sembra una brava persona.

"Non si preoccupi.Piuttosto,è meglio che io vada a cercarlo prima che commetta qualche stupidaggine."
So che può cavarsele benissimo da solo, ma quando è arrabbiato è molto vulnerabile e perde il controllo assai facilmente.
"Non provarci Allison. Sono le otto di sera e tu non esci a quest'ora. Tantomeno da sola."mi avverte mio padre ma io lo ignoro superandoli e uscendo di casa sotto i richiami di mio padre.
So che è tardi anche se non ci avevo fatto caso, dato che ho passato tutto il pomeriggio con Cameron e il tempo è volato.

Ma come cavolo ha fatto a volatilizzarsi così?
Eppure sono uscita qualche secondo dopo di lui.

Al parco di lui non c'è traccia.
A casa sua neanche.
Nel centro per quello che ho visto non c'è.
Uffa,dove cavolo si sarà cacciato.

Mentre faccio la strada per tornare indietro, decido di passare per la spiaggia.
Amo passeggiare sulla riva del mare con la brezza marina che ti fa alzare i capelli...
Lo trovo assai rilassante.
Non ci vengo spesso perchè è un pò lontano da casa mia e perciò vado sempre al parco.

Mentre passeggio vedo in lontananza una figura, ma non riesco a distinguerla per bene a causa del buio.
Sarà passata un'ora da quando lo sto cercando e il cielo si è fatto più scuro.
E se fosse lui quella figura?
Mi avvicino, anche se con la pelle d'oca,perchè nel caso non fosse lui, non si sa mai chi potrei trovarmi davanti.
Appena mi ritrovo a meno di un chilometro da lui,capisco che si tratta di Cameron dal suo inconfondibile profumo.
Quel profumo che tanto adoro.

Mi siedo accanto a lui.
Non mi ha vista poichè è seduto con la testa tra le gambe e le braccia attorno alla testa, con la faccia rivolta verso il basso.
Avvicino una mano al suo braccio sfiorandolo appena, ma la ritraggo subito quando vedo che alza la testa di colpo.
Appena mi vede sembra tranquillizzarsi.
"Oh,sei tu..."dice con tono stranamente dolce.
Ha gli occhi lucidi come se avesse appena pianto.
Sorrido debolmente.
"Sei venuta fin qui da sola?"chiede con espressione preoccupata.
"Già."
"Non dovevi. Avresti potuto incontrare qualche malintenzionato..."
"Ero in pensiero per te."rispondo abbassando lo sguardo.
"Vieni qui."dice aprendo le braccia per poi chiuderle attorno alla mia vita.
"Stai gelando."afferma.
"Ho freddo."

Lui mi allontana dolcemente da sè per poi togliersi la sua felpa rimanendo con solo una canotta addosso e me la poggoa sulle spalle.
"Cam avrai freddo così."dico provando a togliermi la felpa ma lui mi blocca.
"Non mi importa. Voglio che la tenga tu."dice guardandomi con un'espressione per dirmi di non proferire più parola.
"Grazie." mormoro sistemandomi meglio tra le sue braccia.

"Non ci credo che per tutto questo tempo ci abbia cercato."mormora ad un tratto tra i miei capelli.
"E perchè no? Io penso che non stava mentendo."
"Siamo nel XXI secolo. I cellulari esistono. Sarebbe bastata una telefonata." dice lui.
"Su questo hai ragione, ma...magari voleva vedervi di persona perchè probabilmente non ci avreste creduto se vi avesse telefonato..." ipotizzo.
"Tu non hai idea di quanto io abbia sofferto quando ho saputo della loro morte e di quante notti abbia passato Martina a piangere e a disperarsi."
"Ti capisco. Anche a m-"provo a dire ma vengo interrotta bruscamente da lui.
"Non continuare la frase,Allison."mi dice brusco "Tu non capisci. Tu non puoi capire. Non sei tu ad essere in questa situazione."
Rimango a bocca aperta.
Non si era mai rivolto così a me.

"Ti ricordo che anche mia madre è morta,Cameron."rispondo a tono.
"Ma non sei tu ad aver scoperto che il padre che credevi morto,è invece vivo."
"Su questo hai ragione. Ma credimi, probabilmente all'inizio avrei reagito allo stesso modo tuo ma ora sarei già a casa, avendola già perdonata, a ridere e a scherzare con lei per recuperare il tempo perso."ribatto con gli occhi lucidi.

Mi fa sempre male pensare a mia madre.
"Tra il dire e il fare c'è una bella differenza, Allison."
Mi stacco da lui bruscamente alzandomi in piedi.
"Ero venuta qui perchè ero preoccupata per te e volevo aiutarti, ma a quanto pare puoi cavartela benissimo da solo. Io me ne torno a casa." dico ricominciando a camminare sulla riva senza che lui mi segua.

Dato che si sta facendo sempre più tardi incomincio a correre fino a quando non mi scontro con qualcuno.
Appena alzo il viso per scusarmi capisco subito di chi si tratta.
È uno dei ragazzi che mi avevano preso in giro l'altro giorno a scuola, ma non è solo.
Dietro di lui ci sono altri due ragazzi accompagnati dalla ragazza che da quel che so è la fidanzata del primo.
"Oh,ma guarda,guarda chi c'è. La piccola Harvey...Siamo fortunati stasera...senti...io e i miei amici stiamo andando a mangiare qualcosa."dice con un sorriso strafottente.
"E da me che volete?"chiedo cercando di non mostrarmi debole.
"I soldi. Li abbiamo lasciati a casa, quindi se non ti dispiace..."dice appoggiando una mano sulla mia borsa ma io subito mi allontano.
"No! Non azzardarti a farlo di nuovo! Non ho soldi!"
"Oh, andiamo...ma figurati se una come te non ha dei soldi. Dimmi...perchè sei qui da sola di notte? Hai appena finito il tuo turno di lavoro?"chiede scatenando le risate dei suoi amici.
"Sei proprio uno stronzo, sai?"esclamo tirandogli uno schiaffo in pieno volto.
Appena realizza ciò he ho appena fatto si porta una mano sulla zona appena colpita guardandomi con il peggior sguardo che possa esistere.

"Questo non dovevi farlo! Ho provato a essere gentile con te, ma a quanto pare devo usare le maniere forti." afferma arrabbiato dandomi una spinta così forte che mi fa cadere all'indietro nell'acqua.
Si abbassa su di me prendendomi la borsa dalle mani e la apre ma prima che possa estrarre qualsiasi cosa finisce a terra con il naso sanguinante.
Alzo lo sguardo non capendo e vedo Cam con uno sguardo che è dire poco arrabbiato.
"Sei tu che non dovevi fare ciò che hai appena fatto."dice togliendogli la borsa dalle mani.

Vedo gli altri due ragazzi guardarlo terrorizzati compresa la ragazza.
"Voi smammate se non volete finire nella sua stessa situazione."li minaccia e senza farselo ripetere corrono via e proprio quando sta per farlo anche la ragazza Cam la ferma.
"Oh,no no. Tu resti qui."
Lei si blocca guardandolo negli occhi.
"Spogliati."le ordina.
Ma che cazz...?
Che sta facendo?

"Cosa?No."esclama subito lei.
"Ho detto spogliati! Non costringermi ad usare le maniere forti!"
"No. A lei lasciala in pace."ribatte il suo ragazzo alzandosi in piedi.
"Tu taci se non vuoi un altro pugno! Avanti,sbrigati! Ti ho detto di spogliarti!"
Lei tutta tremante comincia a togliersi la maglietta,per poi passare ai leggins e quando sta per slacciarsi il reggiseno lui la blocca.
"L'intimo puoi tenerlo."dice prendendole i vestiti appena tolti dalle mani.
"E io come ci torno a casa?"chiede lei.
"Ti arrangi. Ora sparite!"
Loro senza ribattere si allontanano sulla spiaggia lasciando me e Cameron da soli.
Mi accorgo di essere ancora in acqua quando vedo Cameron tendermi una mano per aiutarmi ad alzarmi.
La afferro e lui mi aiuta a tirarmi su.
"Indossa questi."mormora calmo.
"No. Resterò con questi."ribatto.
"Allison mettiti questi benedetti vestiti. Non puoi tornare a casa con i vestiti completamente fradici."
"Non metterò quei vestiti."insisto.
"Senti Allison mi dispiace. Sul serio. Non volevo trattarti così."
"Però l'hai fatto."
"Ero arrabbiato e non pensavo sul serio quello che ho detto. Scusami davvero."dice dispiaciuto.

"Non fa niente."sospiro.
"Allison metti questi vestiti o te li metto io."
Sbuffo arrendendomi e finendo per indossare quegli abiti.
"Contento?"chiedo seria ma con un pizzico di divertimento nella voce.
"Sì."sorride.
Scuoto la testa sorridendo.
"Dai, ti riaccompagno a casa..."mi circonda le spalle.

Ora l'unica cosa che ci resta da fare è affrontare i nostri padri...

Alessia♥

   
 
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