#3 La notte
Le lancette dell’orologio scandivano i secondi con un sonoro ticchettio.
Ruby dormiva, o quanto meno ci provava. Come se si fosse trovata dentro il peggiore film horror, spalancò uno dei due occhi chiusi, lanciando un calcio ad Archie, il quale dormiva accanto a lei, con la testa poggiata sulla sua spalla.
“Ah! - esclamò – che c’è, che ho fatto?!”
“Dico, vuoi spostarti oppure no? - borbottò assonnata – mi fai mancare l’aria”
“Andiamo, voglio solo starti vicina”
“Stammi vicina da lontano. Fa come Pongo, che se ne sta ai piedi del letto senza disturbare nessuno” - disse affondando il viso sul cuscino.
Archie gli si avvicinò, cercando di addolcirla.
“E’ solo che non riesco a starti lontana...”. Ruby sollevò il capo, sorridendo a sua volta.
Ma immediatamente dopo lo spinse giù dal letto, con semplicità.
“Oh, non c’era bisogno di essere così violente” - borbottò Archie tirandosi su.
Nel frattempo Pongo si era svegliato, e scodinzolando aveva preso il suo posto accanto a Ruby.
“Amorino! - quest’ultima si dimostrò entusiasta – stai pure qui, come sei carino!”
“Scusa, io ora dove dovrei dormire?” - domandò contrariato.
“Non so cosa dirti tesoro, o lo metti giù tu oppure dormi a terra” - affermò la ragazza divertita.
“Pongo – chiamò Archie – avanti, scendi subito, accuccia”
Il Dalmata però non sembrava intenzionato a spostarti. Anzi, si era accoccolato accanto a Ruby, la quale si era fatta scappare un “aw” di dolcezza.
“Mi dispiace, ma non mi sembra intenzionato ad ascoltarti – gli lanciò un cuscino – beh, buonanotte!”
Archie guardò accigliato Pongo.
“Traditore...”