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Autore: MaryFangirl    27/05/2017    0 recensioni
Rick è sul punto di capire cosa Michonne significhi per lui, ma questo nuovo mondo consentirà loro di trovare la felicità insieme? [Ambientata dopo la fine della 5° stagione].
Genere: Angst, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michonne, Rick Grimes
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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"Pensate che dovremmo uscire?" chiese Craig mentre osservava il caos dalla finestra. La preoccupazione piegò la sua fronte quando vide più non morti rispetto ai vivi lungo le strade. Era preoccupato per ciò in cui Michonne si era infilata. Il senso di colpa per essere al sicuro in un luogo chiuso mentre lei era fuori a rischiare la vita stava iniziando ad avere la meglio. Una visione di dread che ruotavano lo fece avvicinare alla finestra. Osservò Michonne compiere una giravolta che avrebbe evocato l'invidia di una prima ballerina mentre tagliava le teste di tre vaganti. Lui rimase lì, meravigliato, domandandosi dove avesse imparato a fare così.
"Michonne ha detto di rimanere qui, e ho imparato ad ascoltarla quando dice qualcosa" disse padre Gabriel. "Oltre a lei, Rick e tutti gli altri sono più che capaci di badare a loro stessi e a noi"
"Ron? Sam? Vi ho detto di stare qui vicino. Dove siete?"
Craig e Gabe si voltarono e videro Jessie uscire dalla cucina, torcendosi le mani. "Cosa c'è che non va, Jessie?" chiese Gabe.
"Non riesco a trovare i miei ragazzi"
Prima che fosse pronunciata un'altra parola, Sam sbuco da dietro il divano dov'era nascosto. "Carol è tornata?" chiese.
"No, tesoro, non ancora. Dov'è tuo fratello?" chiese Jessie fra le lacrime. Piangeva perché era spaventata. Perché era sollevata di vedere Sam. Perché, nel profondo, era sempre triste. Ma soprattutto stava piangendo perché, nel caos, il suo bambino aveva chiamato un'altra donna.
"Sono qui anch'io" Ron scese giù dalle scale, aggiustandosi la felpa. Si avvicinò a sua madre e al fratello, accucciati dietro il divano. "Andrà tutto bene, mamma. Sono io l'uomo di casa adesso. So che papà ha fatto un sacco di cose sbagliate. Penso di avergli voluto bene comunque. Avrei voluto salvarti prima, ma non permetterò più a nessuno di farti di nuovo del male"
Jessie abbracciò entrambi i figli mentre loro appoggiavano il capo su ciascuna delle sue spalle. "Vi amo così tanto"
Craig tornò a guardare dalla finestra e sobbalzò quando vide un volto che lo fissava. Afferrò il coltello che aveva preso dalla cucina.
"E' Rosita" disse Gabe correndo ad aprirle la porta. Craig rilasciò un sospiro che non si era reso conto di trattenere mentre andava verso la porta a sua volta.
"Michonne mi ha chiesto di venire a controllare. Le cose si stanno facendo gestibili fuori. Tutto bene qui?" chiese lei.
"Stiamo bene" disse Craig. "Voi ve la state cavando ovviamente bene là fuori" guardò verso la strada, vedendo perlopiù cadaveri immobili e decapitati sulle stesse vie in cui solo un attimo prima avevano percorso.
 
 
 
"Papà, vieni, presto!" esclamò Carl. Rick stava correndo a tutta velocità e si fermò bruscamente arrivando al punto sgombero in cui c'era la casa abbandonata. Ciò che vide lo lasciò senza parola. Un'esposizione di roditori morti e altri piccoli animali costituiva una coda disordinata fino al cancello di Alexandria. Non l'aveva notato quando aveva emergenza di trovare Carl.
"Proprio come alla prigione" disse Carol. "Quando Lizzie lasciava i topi per i vaganti. Qualcuno deve averlo fatto apposta. Volevano che i vaganti si presentassero davanti alle nostre porte"
"Merda" disse Rick fra i denti. Si avvicinò a Carl e posò una mano sulla sua spalla. "Stai bene?"
"Sì, papà. Ma dobbiamo investigare più a fondo. Forse dovremmo addentrarci nei boschi e vedere se ci sono altre tracce" Carl arretrò dal padre per dirigersi dietro la casa.
"Carl, fermati" disse Rick, "Dov'è tua sorella? Michonne? Pensavo di averti detto di rimanerle vicine"
"Ho visto quanti vaganti c'erano. Sapevo che ti serviva il mio aiuto"
"Hai visto dov'è andata Michonne?"
"Si stava occupando di tenere Judith in salvo. Io ho seguito Carl per assicurarmi che lui fosse in salvo" disse Carol.
"Grazie, Carol" Rick le fece un cenno in segno di apprezzamento.
"So come badare a me stesso" disse Carl.
"E' vero, ma avresti dovuto comunque ascoltare Michonne" disse Rick. "Non l'ho vista per strada. Forse è rimasta con Judith, ma non riesco a immaginare che non abbia aiutato nella lotta"
Carol riuscì ad avvertire il leggero panico nella sua voce. "Coraggio" disse. "E' buio. Non è un bene rimanere fra i boschi alla ricerca di tracce, adesso. Torniamo indietro, assicuriamoci che tutti stiano bene e raggruppiamoci".
 
 
 
Michonne si guardò intorno e vide i cadaveri. Il sollievo le riempì il corpo quando si rese conto che nessuno di loro era un membro della sua famiglia. Nessuno di loro era Rick o Carl. Si diresse verso l'ingresso della comunità dove Abraham e Tobin lanciavano secchi d'acqua sul fuoco.
"Non è così tremendo come sembra" disse Abraham, "E' bruciato solo un albero. Chiunque l'abbia appiccato voleva di certo che pensassimo che l'intera fottuta comunità fosse a fuoco"
"Una trappola" disse Maggie giungendo dietro Michonne.
"Ci scommetterei sulla dannata tomba di mia madre" disse Abraham.
"Avete visto Rick?" fece Michonne. Fece una giravolta per cercare di guardare la comunità in ogni angolo, ma non vide traccia di lui.
"E' andato verso i boschi" disse Abraham.
Michonne corse nella direzione da lui indicata. "Rick!" gridò quanto più possibile senza attirare vaganti.
"Michonne!" udì il suo nome esclamato alla stessa maniera.
Qualche secondo dopo Rick comparve; correva verso di lei con Carl e Carol non molto lontani. Non ebbe tempo di emettere un sospiro di sollievo prima che Rick l'attirasse in uno stretto abbraccio. "Grazie a Dio" le sussurrò all'orecchio. "Mi stavo preoccupando, non riuscendo a trovarti"
Dopo essersi sorpresa per l'abbraccio, lei si rilassò; era grata che stesse bene. "Ero preoccupata anch'io"
"Judith?" chiese lui, staccandosi con riluttanza.
"Sta bene. È con Tara e Eugene" si voltò verso Carl e lo abbracciò. "La prossima volta che ti dico di aspettarmi, mi aspetti. Chiaro?"
"Mi dispiace, tutto è accaduto così in fretta. Ma devi vedere quello che abbiamo scoperto" disse Carl.
Michonne sollevò lo sguardo e incontrò gli occhi di Rick.
"Non è una cosa positiva" disse lui.
 
 
 
"Qualcuno ha ovviamente messo lì quegli animali di proposito per attirare i vaganti verso la comunità. Ci serve che più di una persona controlli i cancelli principali, in ogni momento. Tre o quattro sarebbero ideali. Sasha è la nostra cecchina migliore, ma non può stare di guardia ogni ora di ogni giorno. Ho bisogno di fare una stima di tutti coloro che sanno usare un'arma e assegnare turni da quattro ore ciascuno, giorno e notte..." Rick lasciò la frase in sospeso quando realizzò che Deanna non lo stava ascoltando. "Ti sto annoiando?" disse. "Scusa se sto cercando di proteggere questa dannata comunità"
"Ti stavo ascoltando, Rick" Deanna emise un debole sospiro. La donna, solitamente ben compita, indossava un vecchio maglione, pantaloni della tuta, e una t-shirt. I suoi capelli erano raccolti in una coda che rendeva ben visibile il grigiore alle radici. "Penso solo che tutto questo non sia necessario. Abbiamo protezione a sufficiente. Nessuno è rimasto ferito o ucciso ieri sera. Staremo bene"
"Come puoi dirlo? È la seconda volta da quando siamo arrivati che i vaganti sono entrati dai cancelli"
"Allora forse il problema siete voi" disse lei aspramente.
Rick fece un passo indietro e inclinò il capo di lato. "Cosa c'è, Deanna? Vuoi me e la mia gente fuori da qui?"
"Mio marito e mio figlio erano vivi prima che venissi qui. Sembra che sia stato tu a portare tutti i problemi"
"O forse io ho esposto i problemi che nascondevate sotto il tappeto" la sfidò Rick. Rimase con le gambe divaricate e la mano destra sul calcio della pistola.
Deanna lo studiò per un istante. "Sai che ti ho detto che so leggere bene le persone. Raramente mi sbaglio, ma penso di averti mal giudicato. Non del tutto, ma non avevo considerato quant'anima avessi potuto perdere mentre sopravvivevi lì fuori. La tua pistola è la tua rete di sicurezza. Finché hai quella cosa addosso, pensi di avere il diritto di dettare legge. Pensi di avere il diritto di decidere su chi vive o muore. Ma un giorno quest'inferno in cui viviamo finirà, e dovremo ricostruire il mondo. Non possiamo farlo se cominciamo tutti a pensare come te. Se diventiamo tutti selvaggi"
Rick rise, privo di divertimento. "Non predicavi questo quando mi hai detto di sparare a Pete dopo che lui aveva ucciso Reg. Ho ucciso per proteggere la mia famiglia. Probabilmente dovrò farlo di nuovo. Ucciderei per proteggere te. Se questo mi rende un selvaggio," Rick scrollò le spalle, "allora posso conviverci. Almeno quelli che amo rimarranno vivi"
Deanna scosse il capo. "Ho sempre cercato di vivere senza molti rimpianti, ma nelle ultime settimane sono cresciuti. Fai quello che pensi di dover fare per proteggere la comunità" Deanna afferrò un albun di foto dal tavolino del salotto e si avviò su per le scale. "Comunque, la ragione per cui ti ho convocato cui è per dirti che libererò Nicholas. È pentito. Non penso che sarà più un problema"
"Ha sparato a Glenn. Avrebbe potuto ucciderlo. Voleva ucciderlo. E lo lascerai libero di vagare per la comunità. Se uccide qualcuno, ricade su di te" Rick avvertì tutto il proprio corpo scaldarsi. L'ingenuità e la testarda ignoranza della comunità non smettevano mai di sconvolgerlo e al tempo stesso di farlo arrabbiare.
"Pensavo che uccidere ti stesse bene, Rick. Forse Nicholas pensava di proteggersi da Glenn dopo quanto accaduto con Aiden" la voce di Deanna svanì e Rick udì una porta che veniva sbattuta. Stava per salire e finire la conversazione quando avvertì una mano sulla spalla.
"Non farlo" disse Maggie.
"Hai sentito quello che ha detto?"
"Ogni parola. E credimi, sono incazzata più di chiunque all'idea di liberare l'uomo che ha sparato a Glenn, ma abbiamo pesci più grossi da pescare. Dobbiamo proteggere la comunità. Proteggere la nostra famiglia da qualunque cosa ci sia fuori da qui"
Rick si sfregò il viso e sollevò un'ultima volta lo sguardo verso le scale. "Sì" disse.
 
 
 
Rick uscì da casa di Deanne e trovò Michonne seduta sui gradini. "Ehi" disse.
Michonne si alzò nell'udire la sua voce. "Com'è andata?" chiese.
Rick scosse il capo e fece cenno di iniziare a camminare. "Più o meno come ci si aspetterebbe. È come parlare a un fottuto muro, con queste persone. La comunità avrebbe potuto bruciare ieri sera, con vaganti ovunque, ma a nessuno sembra importare"
"Beh, si fottano" disse Michonne.
Rick si fermò e sollevò le sopracciglia. "Scusa?"
"Si fottano" ripeté lei. "Ero del tutto incline al loro modo di vivere quando sembrava che non ci fossero minacce. Ma dopo l'aggressione di ieri sera e i Wolves lì fuori, dobbiamo fare tutto ciò che è necessario. Loro beneficeranno, ma non chiederemo più il permesso. Questa è casa nostra adesso. Non lascerò che Carl e Judith tornino fuori a sopravvivere a malapena"
Rick le sorrise. "Un giorno in più con un'opportunità"
Michonne ricambiò il sorriso. "E' tutto ciò che ho sempre voluto per i ragazzi. Per tutti noi"
"Raduniamo tutti a casa nostra a mezzogiorno per proseguire col piano"
"Mi sembra una buona idea"
Attraversarono un isolato in silenzio. Rick la guardò con la coda dell'occhio dopo aver raggiunto il lago. "Allora, so che stanno succedendo molte cose" iniziò esitante, "ma parleremo mai di ieri?"
Michonne si guardò i piedi, improvvisamente sentendosi timida e nervosa con Rick. "Non ho assorbito ancora tutto ciò che è successo ieri. Forse possiamo parlarne quando riusciremo a respirare dopo aver capito come sopravvivere a qualunque cosa stia per capitare"
Rick annuì e si mise le mani nelle tasche. "Se è quello che vuoi. Ma sai che non c'è alcuna garanzia che riusciremo ad arrivare a quella conversazione"
Finalmente Michonne lo guardò negli occhi. "Non moriamo, Rick"
Lui sollevò l'angolo della bocca in un mezzo sorriso e guardò di lato. "La nostra fortuna finirà prima o poi"
Michonne gli prese la mano. "Non se posso impedirlo" disse.
Lui guardò le loro mani intrecciate e sorrise. Si separarono quando videro Carl camminare verso di loro.
"Sai che c'è scuola oggi? Dopo tutto quello che è successo ieri sera, vogliono che ci mettiamo a leggere di persone che probabilmente sono tutte morte o trasformate ora" Carl aveva le mani appoggiate ai fianchi e le gambe aperte. Sembrava quasi una copia di suo padre.
"Almeno per oggi puoi non andare" disse Rick. "Dobbiamo escogitare un piano e ho bisogno di te. La sicurezza è la priorità principale adesso"
"Forte" disse Carl. "Voglio fare qualche turno di guardia..." la voce di Carl si esaurì quando notò qualcuno correre verso di loro.
"Cosa c'è?" chiese Rick vedendo l'attenzione di Carl rivolta altrove. Ron si stava dirigendo verso di loro. C'era qualcosa di diverso nel ragazzo.
"Voglio parlarti, Rick" cercò di risultare un duro, ma la sua voce era soffocata dai nervi. Continuava a guardarsi indietro, sfregandosi il collo. Rick istintivamente fece un passo avanti, allargando una mano per tenere Carl dietro di sé.
"Okay, figliolo. Parla"
"No" la voce di Ron uscì con uno squittio arrabbiato. "Non chiamarmi 'figliolo'. Non sono tuo figlio. Hai rovinato la mia famiglia. Ti ho visto baciare mia madre e poi ti ho visto baciare lei" indicò Michonne, "Non ti importa di lei. Non ti importa di nessuno a parte te stesso" frugò nella cintola per tirare fuori una pistola.
Rick sollevò le mani in segno di resa. "Okay, Ron. Non deve andare così. Possiamo parlarne", vide Michonne fare un passo avanti. Scosse lievemente il capo, facendole capire di avere la situazione in mano.
"No, io penso che sia necessario" disse Ron con aria audace. "Tutti noi staremmo meglio senza di te"
"Non vuoi farlo, Ron" disse Carl a denti stretti.
"Perché tu puoi avere tuo padre quando il mio è morto? E ora sta usando mia madre per poi buttarla via"
"Ron, torniamo a casa mia e parliamon-" il rumoroso botto riportò Rick alla notte in cui aveva addentato la gola di un uomo. Avvertì lo stesso disorientamento. Tutto si mosse a rallentatore. I capelli di Michonne gli sfiorarono il viso, solleticandolo, mentre correva per prendere la pistola di Ron. Tentò di dirle di fermarsi. Tentò di dirle di non inasprire la situazione. Con aria assente, fece per spingere Carl dietro di sé, ma la sua mano incontrò l'aria. Il battito del suo cuore si intensificò nelle sue orecchie mentre si voltava alla ricerca di Carl. Il corpo di suo figlio era steso nel lago. Un cerchio rosso sul suo torso si allargò e incupì l'acqua, mentre sprofondava. 
  
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