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Autore: Ilenia_Pedrali    30/05/2017    3 recensioni
2199 giorni rappresentano il periodo che Clarke e Bellamy hanno vissuto senza saper l'uno le sorti dell'altro. Riusciranno a ritrovarsi? Fanfiction che inizia dopo il finale della 4 stagione di the 100 e assolutamente #Bellarke!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3.
 
Dopo il Praimfaya: giorno 30
 

CLARKE


Fa una smorfia mentre mastica quell’intruglio rivoltante. Era riuscita a trovare una piccola cantina con del cibo in scatola. Lì nel laboratorio di Becca. Razionava il cibo il più possibile. I monitor erano ancora spenti e non si fidava ancora a mettere il naso fuori.

Era sopravvissuta, aveva il sangue nero. Ma era debole e stanca.

Davvero stanca.

Si sentiva come se le sue energie non potessero mai ripristinarsi. E soprattutto, Clarke si sentiva sola.

Un mese, solo un mese in solitudine e già si sentiva impazzire.

Era diverso rispetto a quando aveva lasciato Camp Jaha dopo il disastro di Mount Weather. Lì sapeva che li avrebbe trovati, se solo avesse voluto. Se solo fosse tornata indietro.

Ora invece non poteva vedere nessuno. I suoi amici potevano essere benissimo morti nello spazio, così come sua madre e gli altri nel bunker.

“Devi avere speranza” si diceva, ogni giorno “Devi essere forte”.

E quando sentiva questa speranza vacillare, afferrava il walkie talkie. Una, due, venti, trenta volte al giorno: Clarke afferrava tutto il materiale e parlava a Bellamy, con la speranza che lui le rispondesse. Aveva provato anche a contattare sua madre, ma nemmeno lì era stata fortunata.

«Bellamy…» comincia a dire, «se mi senti, vuol dire che sei vivo. E ho bisogno di sapere che tu lo sia. Sono passati 30 giorni dal Praimfaya e ancora non ho sentito nessuno. I monitor sono silenziosi… beh, un po’ tutto è silenzioso qui, in realtà»

Si interrompe, trattiene un sospiro doloroso.

«Bellamy… ascoltami. Ho bisogno di te. Ti prego, torna da me, ti prego. Non posso farcela da sola. Non per cinque anni»

Una risata isterica le affiora alle labbra.

«La grande Wanheda… che ridere eh? I Grounder riderebbero fino alle lacrime se mi vedessero qua, rannicchiata e in attesa di qualcuno»

Si asciuga una lacrima, diventa sempre più difficile evitare che il dolore e la paura esplodano.

«Bellamy… ascoltami, c’è una cosa che devo dirti. Grazie per aver seguito il mio consiglio e di essere partito senza aspettarmi. Hai fatto la cosa giusta. Hai usato la testa, proprio come ti avevo detto. Se non l’avessi fatto, saresti morto tu e sarebbero morti gli altri. So che sarà difficile per te, ma non sentirti in colpa, ti prego. Hai fatto la cosa giusta»

Stavolta non riesce a non piangere.

«Bellamy, ho fatto di tutto per sistemare la parabola e farvi avere l’elettricità, te lo giuro. Ti giuro, Bellamy, ci ho provato. Te lo giuro. Dimmi che ce l’ho fatta, dimmi che siete vivi. Bellamy, rispondimi, ti supplico. Non posso stare senza di te. Non posso farcela»

Chiude la comunicazione, le lacrime tagliano il suo viso come coltelli.

E se fosse sopravvissuta per niente? Se i suoi amici fossero morti nello spazio per colpa sua? Se non fosse riuscita ad attivare la corrente? Si, il display aveva detto che si era connessa ma poi tutto era diventato buio.

Fa un respiro profondo. Riesce a riacquistare il controllo.

Il segnale era diventato verde, proprio come aveva detto Raven. Erano vivi.

Dovevano essere vivi.

“Non perdere la speranza, sii forte”.

«Bellamy. Sono viva, sto bene. Non ho perso la speranza, so che ci rivedremo»

 
*
 
 
BELLAMY
 

Guardando Emori e Murphy abbracciati insieme addormentati, Bellamy sentì una fitta di dolore attraversargli il petto.

La loro camera da letto comprendeva dei sacchi a pelo trovati in un armadietto vicino alla zona dei motori e le loro tute antiradiazioni. Il meglio che erano riusciti a fare, per il momento.

C’era una strana atmosfera, sull’Arca.

Come se nessuno avesse veramente voglia di pensare a cosa potesse significare stare per cinque anni nello spazio, solo loro. Ma soprattutto, nessuno aveva voglia di pensare a tutte le persone che avevano lasciato indietro o che avevano perso e che forse non avrebbero mai più rivisto.

Clarke sembrava il filo conduttore per tutti loro.

Le volevano bene tutti e mancava a tutti, specialmente sapendo quanto le fosse costato il suo ultimo sacrificio: lei era morta per salvare loro.

Raven soffriva in silenzio e con rabbia, Monty e Harper cercavano di rendersi utili, Echo e Emori erano ancora troppo spaesate dalla vita nello spazio ma riconoscenti, Murphy osservava Bellamy di sottecchi e si stringeva a Emori, quasi avesse paura che gli potesse capitare la stessa tortura.

Bellamy cercava di non farsi sopraffare dalle emozioni. E quando capitava, quando il dolore era così lancinante da spezzarlo in due, si ritirava nel suo mondo e se ne stava da solo.

Tenere la mente e le mani impegnate non era sufficiente. Si sentiva vuoto, come se una parte di lui fosse morta con Clarke.

La tortura peggiore era immaginarla lì tra loro, mentre si affaccendava, mentre si arrabbiava, mentre faceva la cosa giusta, mentre si faceva carico di responsabilità troppo grandi. Bellamy guardava la Clarke dentro di sé e si rammaricava ancora una volta di non aver fatto niente, di non aver detto niente.

Si disperava sapendo che non avrebbe mai più potuto stringerla a sé, accarezzarle i capelli.

Assaggiare le sue labbra per la prima volta.

«Bzzz… bzzzz…»

Un rumore metallico attraversa l’Arca di colpo, scuotendo gli animi dei presenti e destandoli dal sonno.

«Avete sentito?»

Raven balza in piedi, la fronte corrucciata.

«Era la radio!» urla Bellamy.

Una strana energia sembra prendere possesso del suo corpo, una parvenza di sorriso gli illumina il volto stanco.

«Raven…» dice, rivolgendosi all’amica, «C’è ancora speranza»
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao a tutti!
Eccomi con il terzo capitolo, che ne pensate? Vi piace?
Fatemelo sapere nei commenti!
Come al solito, grazie a tutti coloro che mi hanno lasciato una recensione, grazie davvero <3
Vi abbraccio tutti!
Ile
   
 
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