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Autore: hollie962    01/06/2017    0 recensioni
E se Jo nascondesse un grande segreto? Saprà Alex affrontare questa ennesima difficoltà? I Jolex resisteranno a questo terremoto?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Karev, Altri, Jo Wilson, Nuovo Personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più stagioni
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Scostai la tendina.
Tirai un sospiro di sollievo. La ragazza davanti a me non somigliava neanche lontanamente a Jo, capelli corvini e occhi di un azzurro oceano che raramente mi era capitato di vedere, ma non era Jo, grazie al cielo.
Improvvisamente, però, cominciarono a sorgere nella mia mente dei dubbi che mi fecero quasi dimenticare l'intervento della mattinata. Dovevo sbrigarmi o Meredith mi avrebbe ucciso.
Scacciai quei pensieri che mi assillavano e mi avvisi verso la Sala Operatoria dove ovviamente Meredith mi aspettava con una faccia così eloquente che non ci fu bisogno proferisse parola.
-Si, lo so. Non dire nulla. Sono in ritardo mostruoso e mi dispiace, Mer.- Scusarsi è sempre l'idea migliore con una donna incazzata, e comunque non avevo altra scelta, avevo torto marcio ed ero stato io ad insistere affinché mi assistesse in questo intervento.
-Alex mi hai fatto aspettare mezz'ora, e sai che odio aspettare. Ho tre figli a casa con la baby sitter e non ho un minuto da perdere.-
Abbassai lo sguardo perché la realtà dei fatti è che non sapevo cosa dire, né come giustificarmi, dunque continuai a lavarmi senza dire una parola.
-Alex ma cosa ti prende? Ti vedo assente, distratto, come se fossi completamente su un altro pianeta. Cosa ti succede?-
Lei forse era l'unica che sapeva leggermi dentro, e a volte lo detestavo. Dopo tanti anni e grandi litigate io e lei eravamo rimasti in piedi insieme, avevamo superato tante tempeste ed uragani, ormai bastava una semplice parola, una sola espressione per capire che c'era qualcosa che non andava nell'altro.
-Niente. Sto bene. Entriamo, forza.-
Non potevo, semplicemente non potevo caricarla anche dei miei dubbi esistenziali che dovevo ancora confermare, peraltro.
Lei sembrò credermi, o almeno ebbe il tatto di farlo credere a me.
-D'accordo. Però sappi che se qualcosa non andasse a me puoi dirlo, lo risolvere o insieme. Non ti lascerò fare pazzie come l'altra volta.
Le sorrisi, e non per tranquillizzarla. Lei era sempre stata la mia roccia, nel bene e nel male, ci siamo odiati, voluti bene, fatti la guerra, ma nei momenti di necessità siamo sempre stati un faro l'uno per l'altra.

-Garze laparotomiche prego.-
-C'è troppo sangue, Mer.-
-Possiamo farcela Alex, fammi lavorare. Altre laparotomiche e tu Alex clampa quell'arteria. Dobbiamo capire da dove viene tutto questo sangue o lo perderemo.-
-Non c'è modo Meredith. Asportiamo il fegato in maniera radicale e salviamo il ragazzo.-
- Per poi farlo morire in lista d'attesa? Non se ne parla. Io salvo tutto.-

-Potevo farcela Alex. Potevo salvargli il fegato.-
- No Meredith. Tu volevi farcela, ma non potevi. Non devi dimostrare niente a nessuno, abbiamo salvato il paziente oggi. Gli abbiamo dato tempo, speranza, ed anche se è in lista se la caverà.-
-Lo spero davvero. Senti sono sfinita, ti va di andare da Joe a bere qualcosa?-
-Si. Ma prima devo controllare una cosa. Ti raggiungo là-
-D'Accordo, a dopo.-

Non sapevo neanche il perché ma ero nel reparto ustionati. Cercavo delle risposte ed ero intenzionato ad averle.
Quante possibilità ci sono di incontrare due persone che hanno lo stesso identico nome nello stesso ospedale? Non poteva essere un caso. Trovai la sua cartella clinica. "Josephine Alice Wilson". La aprii.
-Sapevo che stavi tramando qualcosa!-
-Meredith?! Che ci fai qui? Non dovevi essere da Joe?-
-Possiamo andarci dopo. Te lo ripeterò una sola volta. Cosa stai facendo Alex? E soprattutto perché quella donna ha lo stesso nome della tua fidanzata?-
Cosa potevo dirle, mi aveva colto in fallo. Tutto ciò che rimaneva da fare era dirle la verità.

-Beh...come già sai Jo si è trasferita qui ed ha cambiato identità per scappare dal suo ex marito violento.-
-Dove vuoi arrivare?-
-E se la sua nuova identità non fosse un nome di fantasia? Se lei fosse effettivamente qualcun altro? Voglio sapere chi è questa donna e voglio sapere soprattutto cosa mi sta nascondendo quella che dovrebbe essere la donna che amo.-
-Bene, allora controlliamo questa cartella insieme.-
   
 
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