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Autore: TheStrangeCaseOfCass    03/06/2017    2 recensioni
Dal capitolo 3: "Scosse la testa, contrariata. Diamine, era lì per divertirsi o no? Via questi cavolo di pensieri, occupavano già troppe delle sue giornate. Doveva lasciarsi andare quella sera, divertirsi come non faceva da troppo tempo, o forse come non aveva mai fatto."
Dal capitolo 5: "Lzzy annuì, felice di non dover tagliare fuori dalla sua vita quella magica ragazza che vi era entrata così all'improvviso. Era sempre stata una persona molto espansiva, aperta alle nuove esperienze, in diciotto anni aveva stretto amicizia con centinaia di persone in tutto il mondo e sentiva in qualche modo una speciale affinità con la strega."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 30


Aire decise che, se avesse continuato a mordicchiarsi la guancia, questa avrebbe preso a sanguinare e che quindi era ora di smettere. In alternativa, iniziò a camminare avanti e indietro fra due alberi, fissandosi la punta degli stivali da escursione che si era procurata per l’occasione, simili a quelli che indossava Henna. Le loro tute violacee le avrebbero aiutate a confondersi con le rocce del sottosuolo una volta arrivate a Downland.
“Sempre che Mister Splendore si degni di arrivare” pensò con una punta di stizza la giovane strega. Il ritardo del ragazzo la preoccupava.
Le era bastato un bigliettino incantato per convincere Alec ad aiutarla, e anche Henna si era rivelata meno ragionevole del previsto. Una qualsiasi persona di buon senso le avrebbe caldamente sconsigliato di lanciarsi in un’impresa della quale ignorava l’obiettivo, ma né lo Specialista né la strega delle mappe si erano fatti pregare troppo per partecipare all’azione.
- Conserva le suole per dopo. - la ammonì Henna in quel momento, sistemandosi la coda di capelli mossi.
Aire stava valutando se risponderle male o meno quando sentì finalmente il motore di una navetta in avvicinamento. Rimase però delusa nel vedere una biposto atterrare nella radura erbosa davanti a lei. Dall’interno, Alec aprì la placca che fungeva da portellone e si sporse fuori.
- Non credevo avessimo compagnia in questa cosa. Se me lo avessi detto avrei preso una hawk invece del jet. - disse.
- No no, va benissimo questa. Io prendo il controllo dei laser! - esclamò Henna riconoscendo la tipologia di veicolo, studiato per la battaglia.
Aire la fulminò con lo sguardo.
- Non useremo i laser. Forza, saliamo o non li raggiungeremo più. - disse, volando fino alla navetta.
Henna la imitò e si sistemarono alla meglio sul sedile del copilota. Lo spazio all’interno dell’abitacolo era pochissimo, ma avrebbero dovuto accontentarsi.
- Rotta per? - chiese Alec.
- L’altopiano, alle Grotte Senza Fine. - disse decisa la mora.
Alec fischiò, come per sottolineare la pazzia della cosa.
- Cosa andiamo a fare di bello laggiù? Non è un gran bel posto, pullula di trolls. -
- Sei con due streghe, non è dei trolls che dovresti preoccuparti. - ridacchiò Henna.
- Con chi ho l’onore di parlare, signorina? - domandò scherzosamente il ragazzo.
- Henna di Zenit. E tu saresti…? -
- Alec di Magix. -
- Ok, presentazioni fatte. - intervenne Aire - Due mie amiche partecipano ad una missione che prevede la discesa a Downland. Non so esattamente il perché della missione, ma qualcosa mi dice che ha a che fare con Valtor. -
Alec roteò gli occhi.
- Mi hai fatto rubare una navetta e non sai nemmeno dirmi perché? Ah, lascia stare. Sappi che ti penserò molto quando mio zio mi costringerà a fare due ore filate di sollevamento pesi per punizione. Sai almeno cosa fare una volta arrivati? -
- Troveremo la navetta degli altri, io scoprirò da dove sono entrati e poi li seguiremo fino al regno sotterraneo grazie ai poteri di Henna. -
- E una volta che li abbiamo raggiunti che facciamo? - chiese Henna.
- Gli diamo una mano e scopriamo che succede. - affermò Aire, chiudendo la conversazione.

§§

Diversi chilometri davanti a loro, sull’hawk la tensione si tagliava col coltello. Fra chi era preoccupato per la propria ragazza, chi per le proprie amiche, chi per i compagni di viaggio, chi per ciò che li aspettava, nessuno aveva lo spirito necessario a fare conversazione.
“Stella riuscirebbe a farci almeno sorridere” pensò Brandon, gettando un’occhiata di sottecchi al posto che la fata della luce era solita occupare nella navetta e dove ora era seduta Maria.
Le uniche parole erano state quelle di Stormy, che aveva descritto ciò che era successo in classe su insistenza di Desirè. Sky doveva averci rimuginato sopra fino a quel momento perché chiese, fingendo un tono disinvolto:
- Quindi è stata quella fascetta al piede di Musa ad aprire una breccia nelle vostre barriere? -
- Sì. - rispose semplicemente Darcy.
- Chissà perché voi non siete in coma. Solo voi. - disse Sky lanciando un’occhiata sospettosa alle Trix.
Per Icy quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Era un’insinuazione che non poteva sopportare, non dopo gli ultimi giorni.
- Credi che mi stia divertendo?! Che mi faccia piacere essere in questa situazione?! E’ questo che pensi di me, che io sia ancora la strega cattiva assetata di potere?! speravo avessimo chiarito su quel punto! - scattò la strega del ghiaccio per poi riprendere il controllo - Scusa - disse - sono solo sotto pressione. -
Ma che le era preso? Non aveva intenzione di reagire in quel modo, non era da lei. Era un comportamento troppo emotivo! Emotivo… “No, non ci credo. Non può essere un effetto del Bonding!” Eppure un flusso di parole e sentimenti come quello se lo sarebbe aspettato dalla sua compagna di mente, piuttosto che da sé stessa. Tuttavia sembrava aver ottenuto ciò che il suo autocontrollo non era riuscito ad ottenere, dato che Sky non aveva replicato. Una vibrazione sonora spezzò il silenzio. Era il suo cellulare, un messaggio. Senza neanche leggerne il contenuto Icy spense il telefono, borbottando qualcosa contro gli stupidi promemoria. Lzzy avrebbe dovuto aspettare. Ebbe un moto di sorpresa quando Helia le chiese in un sussurro:
- Loro stanno bene? -
Non c’era da chiedere a chi si riferisse.
- Sì. - rispose lei allo stesso modo, ed Helia tentò un mezzo sorriso per dirle “andrà tutto bene”, ma non sembrava molto convinto.
Poi non parlò più nessuno finchè la navetta non atterrò su una pianura di terra brulla e secca, vicino ad una fenditura nel terreno.
Dopo essere scesa dalla navetta, Stormy si diresse verso l’ingresso della caverna, esaminandolo. Non era affatto felice di dover scendere in quel groviglio di tunnel, dove i suoi poteri sarebbero stati mortificati e pericolosi. Era una strega di sesto livello, certo, ma la lontananza dal vento la faceva stancare più in fretta del normale e se era riuscita a sopravvivere per mesi al servizio della Fenice d’Ombra lo doveva solo all’ampio spazio fornito dalla caverna, che consentiva all’aria umida del fiume di muoversi creando venti anche abbastanza forti, e naturalmente al Gloomix che Darkar stesso le aveva donato. Nei cunicoli che stava per affrontare, invece, l’aria non si sarebbe mossa volentieri e non avrebbe potuto usare i suoi poteri elettrici per non rischiare di folgorare i suoi compagni colpendo qualche minerale conduttore. Era praticamente inutile, e il pensiero le strappò un sospiro sconsolato che si affrettò a mascherare schiarendosi la voce.
Maria le si accostò, porgendole un braccialetto luminoso.
- E’ un localizzatore, in caso ci perdessimo di vista. - disse - Dove stiamo andando a ficcarci? -
- In un mare di guai. - rispose Stormy mestamente mentre si infilava il localizzatore - A Downland governa una donna, Amentia, che ha tutti i motivi per odiarci, ma Faragonda non ha voluto sentire ragioni. Le abbiamo detto che mandare noi tre in prima persona potrebbe significare un ritardo fatale, che avremmo potuto aiutare gli Specialisti via radio, che Amentia sarebbe stata più condiscendente con Dafne o con altre fate, ma niente. -
- Non puoi darle torto, Valtor non si farebbe scrupoli nel colpire chiunque, mentre voi tre siete in un certo qual modo protette. Lui vuole tenervi per ultime, quindi per adesso siete al sicuro, per quanto macabra possa essere questa sicurezza. -
Stormy riflettè sulle parole della strega castana, turbata. L’idea di fondo era che prima di attaccare lei e le sue sorelle Valtor avrebbe fatto il vuoto intorno a loro, in modo da renderle il più vulnerabili possibile.
Le due streghe furono superate da Brandon e Sky, che avrebbero guidato il gruppo con Timmy subito dietro. Brandon disse:
- Il nostro obiettivo è raggiungere il fiume sotterraneo che alimenta il Lago di Roccaluce, da lì ci dirigeremo verso la città. Potrebbero esserci delle sentinelle, ma sarà meglio usare la magia il meno possibile. Teniamola come ultima risorsa. -

***

- Sono abbastanza lontani adesso. Possiamo atterrare. - disse Alec iniziando la manovra di atterraggio.
Contrariamente alle loro aspettative, erano riusciti a raggiungere la navetta poco prima che atterrasse ed erano rimasti in quota finchè il gruppo non si era inoltrato nella grotta. Avevano aspettato una decina di minuti perchè non sentissero i motori del jet: non avevano infranto metà del regolamento di due scuole per farsi rispedire a casa appena arrivati. Li avrebbero seguiti ad una distanza di sicurezza, raggiungendoli in città o poco prima, quando sarebbe stato ormai troppo tardi per rimandarli indietro da soli.
- Dai Henna, tocca a te. Fammi vedere quanto sono realistiche le tue mappe. - disse Aire, suscitando un ghigno divertito nella compagna.
- Sbattere contro i mobili non era abbastanza realistico? - disse, circondandosi poi della sua aura smeraldina e iniziando a scandagliare i tunnel sotto di loro.
- Sbattere contro i mobili? - chiese Alec alzando un sopracciglio.
- Lascia stare. - replicò Aire, niente affatto disposta a raccontargli una storia tanto imbarazzante.
- Va bene. - disse Alec con una scrollata di spalle - Sai che questa tuta ti sta veramente bene? -
Aire arrossì improvvisamente mentre Henna ridacchiava, sempre concentrata nel suo incantesimo. Le risparmiò però il fastidio di rispondere allo Specialista perché riassorbì la sua aura e fece comparire sul palmo della mano una piccola proiezione tridimensionale formata da tubi irregolari, intrecciati e disordinati, un tubo più ordinato che scorreva in fondo alla mappa e un’ enorme caverna piena di edifici.
- Questo - disse Henna creando un puntino giallo vicino alla fenditura in superficie - è dove siamo noi. Gli altri sono qui - e apparve un puntino rosso che si muoveva lentamente, più in basso - e questa è la strada che dobbiamo percorrere per arrivare a Downland. - disse infine, rendendo più spessi i contorni dei tunnel interessati e facendo scomparire quelli periferici.
Alec era assai ammirato. Esaminò la proiezione da tutte le angolazioni e disse:
- E’ perfetta! Molto più precisa anche delle proiezioni dei nostri computer. -
- Modestamente. - disse Henna, sorridendo accattivante per poi girarsi di scatto, colpendo Alec con la chioma rossa.
- Non dovrei farmi trattare in questo modo da due matricole. - borbottò Alec, e desiderò subito di non averlo fatto perché Aire ed Henna si voltarono di nuovo verso di lui.
- Chiamaci di nuovo matricole e vedrai! - esclamarono all’unisono.
Il ragazzo alzò le mani in segno di resa.
- Ops. - scherzò.
***

Nel frattempo l’altro gruppo procedeva spedito attraverso le gallerie anguste, illuminate dalla luce spettrale dei cristalli. Per quanto inquietanti, questi costituivano un ottimo sostegno per i ragazzi, che avevano difficoltà a mantenere l’equilibrio sul terreno umido e scivoloso. Desirè cercava di toccarli il meno possibile, ma si rassegnò quando rischiò quasi di cadere e rompersi qualcosa se Helia non l’avesse presa al volo.
Dopo circa un’ora arrivarono al fiume, che diede un sollievo enorme a Stormy: la galleria infatti si allargava fino a raggiungere un’altezza di almeno trenta metri, senza contare che tra sponda e sponda c’era almeno il doppio dello spazio. Senza fermarsi, iniziarono a seguire il corso del fiume, guidati da alcune rare fenditure nella volta e dagli onnipresenti cristalli. Lentamente la riva iniziò a restringersi e, quando ormai costeggiavano il fiume da una mezz’ora abbondante, trovarono una scala intagliata nella roccia che procedeva verso l’alto. Ma, nascosti dalla parete rocciosa che proteggeva la scala, li aspettavano trenta guerrieri che subito li circondarono.
Desirè alzò istintivamente le mani, pronta a combattere, ma Nex le fece segno di restare calma, tenendo tuttavia bene in vista la sua alabarda.
Fra le figure massicce dei guerrieri, coperti solo da bracciali di metallo e gonnellini ocra, si fece strada una giovane donna alta e slanciata, che stringeva un lungo scettro dorato e portava un diadema da regina, appena sotto il velo rosso che si univa al vestito e al mantello, nascondendole i capelli scuri.
- Non vi lascerò entrare nella mia città! Io sono la regina Amentia e non dimentico chi si mette sulla mia strada! - esclamò la nuova venuta, fissando con odio Icy.
- Maestà, veniamo per chiederle aiuto… - tentò Helia, ma venne subito zittito da Amentia.
- Silenzio, o marcirete nelle prigioni per il resto della vostra vita! Non appena siete stati identificati dalle mie sentinelle ho capito che oggi avrei avuto la vendetta che mi spetta! -

Spazio dell'autrice
Poveri voi, vi sto proprio facendo penare con questa missione. Risparmiatevi i crepacuori per il prossimo capitolo, però.
Come previsto, Amentia dimostra di essere degna del suo nome (che significa "stupidità" in latino) e non ascolta neanche chi si trova davanti, accecata dall'odio. Ascoltare è una delle cose che non fa mai male imparare, ma fa fatica. Per me, vale la pena di rimboccarsi le maniche per non fare la figura degli stupidi...
Chiusa la parentesi moraleggiante, anche se non ve ne importa vi informo che il Capitolo 1 ha raggiunto le 1000 visualizzazioni e vi ringrazio per la vostra pazienza di lettori e soprattutto recensori, che ultimamente si vedono arrivare le risposte con un ritardo assurdo. Cercherò di essere più puntuale nel rispondere (nel recensire a mia volta ho praticamente rinunciato ma appena trovo il tempo giuro che lo faccio).
See y'all
Cass :)


   
 
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