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Autore: heliodor    08/06/2017    7 recensioni
Joyce è nata senza poteri in un mondo dove la stregoneria regna sovrana. Figlia di potenti stregoni, è cresciuta al riparo dai pericoli del mondo esterno, sognando l'avventura della sua vita tra principi valorosi e duelli magici.
Quando scoppia la guerra contro l'arcistregone Malag, Joyce prende una decisione: imparerà la magia proibita per seguire il suo destino, anche se questo potrebbe costarle la vita...
Tra guerre, tradimenti, amori cortesi e duelli magici Joyce forgerà il suo destino e quello di un intero mondo.
Fate un bel respiro, rilassatevi e gettatevi a capofitto nell'avventura più fitta. Joyce vi terrà compagnia a lungo su queste pagine.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di Anaterra'
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Inizia la guerra

Le ore successive furono frenetiche. Re Andew stava già meglio quando il circolo di Valonde deliberò lo stato d'emergenza in tutto il regno. Dispacci vennero inviati verso i regni vassalli per avvertirli del pericolo.
La macchina della guerra si stava mettendo in marcia e non c'era più modo di fermarla.
"E ora che succederà?" chiese Joyce a Vyncent quando lo rivide il giorno dopo. Lui si era cambiato indossando degli abiti da viaggio più comodi. Anche lei indossava degli abiti informali.
"Ora daremo la caccia a Malag e i suoi alleati" rispose Vyncent cupo.
"Darete?"
"Tutti gli stregoni dovranno fare la loro parte. Rajan ed Erix saranno in prima linea e noi con loro."
Joyce capì che per "noi" intendeva anche Bryce e i suoi fratelli. "È davvero necessario che partiate tutti quanti? In fondo Malag è uno solo e il circolo è molto grande."
Vyncent sorrise. "Cosa sai di Malag, a parte quel poco che insegnano nei libri?"
Joyce se lo era chiesto molte volte. Malag era citato da molti adulti, ma era quasi assente dai libri di storia. "Non molto. Era uno stregone che usava la magia per scopi personali. Creò il proprio circolo e attaccò gli altri, ma venne sconfitto e scomparve."
"Sai più o meno le cose essenziali. Quello che non sai è che Malag, nei suoi ultimi giorni, potrebbe aver sviluppato un nuovo potere. La capacità di sopravvivere alla morte."
"Vuoi dire che è immortale?"
"Dico solo che è l'unico modo di spiegare il suo ritorno, se è vero ciò che abbiamo sentito l'altra sera. È passato più di un secolo da quando è stato abbattuto ed era già anziano la prima volta che è stato sconfitto. Se tornasse sarebbe più vecchio di qualsiasi persona vivente. Non esiste incantesimo in grado di ringiovanire una persona o resuscitarla."
"Io non capisco."
"Nessuno ci sta capendo niente" disse Vyncent divertito. "Ma tutti credono di sapere cosa bisogna fare. Il circolo vuole riunire i vassalli per fare la guerra. Erix e Rajan vogliono dare la caccia a Malag. Molti alleati sono spaventati da una guerra lunga e sanguinosa e non vogliono avere niente a che fare. Dicono che è un problema di Valonde e dei suoi alleati."
Anche Bryce e Roge la pensavano allo stesso modo.
Sua sorella aveva passato gli ultimi giorni al tempio del circolo ricevendo gli ordini di Erix. In un paio di occasioni era tornata al palazzo con Vyncent, dal quale sembrava non separarsi mai.
Joyce si sentiva infastidita, ma cosa poteva farci? Loro erano stregoni e lei... lei non era niente.
L'ultima volta Bryce venne a prendere la sua roba e a salutarla. "Può darsi che non ci vedremo per settimane. Mesi, forse."
Si erano abbracciate e in quel momento Joyce aveva dimenticato del tutto la vicinanza della sorella con Vyncent.
In quel momento ne era addirittura felice. Si sarebbero presi cura l'uno dell'altra e sarebbero tornati dalla guerra, ne era sicura.
"Devi proprio andare?"
Bryce annuì. "Devo fare la mia parte."
"Vyncent dice che Malag è molto pericoloso."
"È vero, ma l'alleanza è molto più forte di lui. Lo troveremo e lo distruggeremo una volta per tutte."
"Ma se è immortale..."
"Nessuno è immortale. È solo una leggenda."
"Ma lui..." Joyce non riusciva a darsi pace. Se l'arcistregone era davvero tornato dalla morte, cosa gli avrebbe impedito di farlo ancora e ancora e ancora?
Quell'incubo non sarebbe mai finito?
"Lo sconfiggeremo, te lo prometto" disse Bryce.
Joyce la invidiò. Lei era così fiera e sicura di se.
"Te lo ricordi il 'Principe Stregone?" le chiese lei all'improvviso.
Certo che me lo ricordo, pensò Joyce. È il mio libro preferito. "Sì" rispose.
"Ricordi quando il principe Alaron viene tratto in inganno e intrappolato, mentre Bjnak, il suo gemello cattivo, ne prende il posto?"
Ricordava bene quella parte. Era la sua preferita. Il povero Alaron veniva imprigionato da Bjnak, il suo gemello malvagio, che poi cercava di farlo uccidere mentre era in prigione. Alaron però riusciva a salvarsi e in seguito tornava libero, pronto ad affrontare il fratello.
"Certo" rispose.
"Malag è come Bjnak. Lui può solo ingannare, ma non è davvero potente come dicono. Noi lo dimostreremo."
Bjnak alla fine moriva gettandosi giù dalla torre più alta del castello per non bruciare nell'incendio che lui stesso aveva appiccato per uccidere Alaron.
Anche Malag sarebbe morto nello stesso modo? Ne dubitava, ma perché non sperarlo?
Joyce era confusa. Tutte quelle informazioni erano nuove per lei. Fino a quel momento non si era mai interessata della politica attuale. Aveva studiato i grandi imperi del passato, letto le biografie dei sovrani di Valonde e altri regni vassalli e imparato a memoria interi poemi epici scritti da poeti defunti per re che ormai erano polvere.
Quelle storie erano eccitanti, finché restavano storia.
Ma quando la guerra l'aveva colpita in modo così diretto e improvviso si era messa nei panni di chi aveva combattuto quegli antichi conflitti.
Non si sentiva spaventata. Non più di quanto lo sarebbe stato chiunque altro di fronte a un pericolo mortale.
Si sentiva impotente, il che forse era peggio.
Vyncent, Bryce e la sua famiglia, compresi il circolo di Valonde, avevano la stregoneria.
Mythey e i soldati le armi e l'addestramento.
Lei che cosa aveva?
Davanti al nemico che le puntava contro un dardo magico aveva reagito immobilizzandosi e chiudendo gli occhi, come una bambina che si spaventa al buio e cerca di scacciare i fantasmi della sua immaginazione facendo finta che non esistano.
Per lei il nemico era un pericolo reale e concreto. Quei dardi potevano ferirla e ucciderla e se non fosse stato per Vyncent e Bryce, ora sarebbe morta o in un letto circondata dai guaritori.
Quel pensiero l'atterriva.
Non voleva essere impotente e indifesa.
Voleva fare la sua parte in quella guerra, se fosse stato necessario.
Ma come?
 
Vyncent si congedò dicendo che doveva tornare ai suoi alloggi per prepararsi al viaggio. Poco dopo che ebbe lasciato il palazzo Joyce seppe da Roge che il circolo di Valonde aveva deliberato il primo atto ufficiale di quella guerra.
Rajan ed Erix avevano ottenuto ciò che volevano. Sarebbero partiti insieme ai loro protetti per dare la caccia a Malag. Altri si erano dichiarati pronti a quell'impresa, sicuri di riuscire e coprirsi di gloria.
Anche Galef venne convocato dal circolo. Come stregone a tutti gli effetti era suo dovere partire per la grande caccia, com'era stata chiamata.
In breve più di trecento stregoni del circolo di Valonde avevano risposto alla chiamata. Altri stavano partendo dai regni vassalli e alleati.
La guerra contro Malag era iniziata.

 
  
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