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Autore: Valexu15    08/06/2017    1 recensioni
Due amiche si ritrovano a dover cambiare radicalmente lo stile delle loro vite. L'incontro con sette famosi Idol coreani non renderà le cose semplici.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Park Jimin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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P R E M E S S A.
Vorremmo premettere una cosa: stiamo cercando di restare più vicine possibile alla realtà cercando di far avvenire i fatti in un certo senso “veritieri”, ma è pur sempre frutto della nostra fantasia e se non sempre le vicende (parlando soprattutto in ambito lavorativo) rispecchiano la realtà, chiediamo un po’ di comprensione.
Buona lettura! 

Cap. 4

Arrivarono all’agenzia con dieci minuti di ritardo; si erano perse di nuovo.
Non avevano dormito per nulla, avevano finito il lavoro alle sette del mattino, erano sfinite. 
Consegnarono tutto a Kim Hyun Su nell’suo ufficio, come stabilito, e passarono la giornata in agenzia a fare lavori secondari, cercando anche di iniziare ad ambientarsi e a conoscere i loro nuovi colleghi. La giornata lavorativa passò in fretta ed arrivò il momento di tornare a casa. Questa volta però non si persero, fortunatamente.
Avevano la serata libera, visto che non c’era nessun lavoro da completare a casa e pensarono bene di uscire a godersi finalmente la città. 
Mentre si preparavano arrivò una chiamata dal loro capo.
-Ragazze, ho una splendida notizia per voi.- annunciò allegro l’uomo al telefono.
-Di che si tratta?-
-Stamattina ho consegnato le fotografie alla Big Hit Entertainment, l’etichetta discografica dei BTS. Mi hanno chiamato pochi minuti fa dicendomi che sono entusiasti e che vi vorrebbero come fotografe ufficiali per la band durante il loro nuovo tour. Domani mattina dovete presentarvi a loro, alla sede della Big Hit, alle otto del mattino per discutere dei dettagli. È un’opportunità da non farsi scappare! Non fate tardi. Adesso devo lasciarvi, ho del lavoro da sbrigare. Buona serata.- le informò, riagganciando la telefonata.
-Hai sentito? Oh Dio!- Annunciò Valentina guardando incredula l’amica. Prima che il signor Kim parlasse aveva pigiato un tasto sul touch screen del suo cellulare per attivare il “vivavoce”, quindi aveva ascoltato pure Roberta, che non sapeva come reagire. Si chiedeva mentalmente per quale motivo si sentisse felice per quella notizia. Di certo era una buona opportunità di lavoro, ma non era solo per quello, c’era dell’altro che ancora non l’era del tutto chiaro.
-Oh ma hai capito?- disse d’un tratto l’amica sventolandole una mano davanti agli occhi come per svegliarla da quello stato di trance in cui si trovava -Dai, adesso usciamo. Ti vedo strana. Quando ti piace qualcuno sei sempre strana.-
Al pronunciare di quelle parole, Roberta si voltò di colpo verso di lei, capendo subito dove voleva andare a parare.
-Piace cosa?! Ma sei matta?!- annunciò infastidita dal tema del discorso che si era appena aperto.
-Niente, certo. Ti conosco da una vita, ti pare che non me ne accorga? Dai! Hai pensato dal primo momento che fosse attraente. Lo so, anche se lo neghi.-
-Ma per favore! Okay, è carino, ma arrivare a dire che mi piace è una blasfemia! Mi ha dato fastidio fin da subito.-
-Tu lo hai offeso per prima, ti ricordo!-
-Sì, però…lo odio, punto. Che mi dici di te? Mh? Ieri hai riso a delle battute pessime, so che lo facevi di proposito.- rigirò la frittata.
-Non ho mai negato il fatto che fosse attraente. Non me lo hai chiesto e io non ho detto nulla.- rivelò la mora.
-Allora ti piace!- 
-Ad essere sincera, sì, mi piace. Quindi? Sei tu quella con i problemi che non ammette cose ovvie.-
-Io non…cioè…non dovevamo uscire? Andiamo.- concluse, non sapendo più come continuare la conversazione. Era troppo orgogliosa, se aveva detto in un primo momento “no”, non poteva di certo diventare “sì” all’improvviso; Valentina lo sapeva bene, si conoscevano ormai da dodici anni e negli ultimi due avevano anche iniziato a vivere insieme.


◇◆◇◆◇◆ 



Passarono la serata girando per la città senza meta, assaggiando cose a caso per “provare”. Tutti per strada le fissavano, erano molto rumorose, come al solito. Roberta aveva bevuto un po’ troppo, ma tutto sommato era ancora lucida anche se rideva più del solito; all’amica la cosa divertiva molto e vederla urlare e ridere come una cretina sotto lo sguardo allibito dei passanti lo trovava esilarante. 
-Ma domani dobbiamo alzarci presto!- urlò all’improvviso la più piccola avvicinandosi all’orecchio dell’altra, causandole la quasi perdita dell’udito. 
-Ma che cazzo fai?! Sei proprio demente!- rispose l’altra portandosi una mano all’orecchio dolorante.
-È tardi, dobbiamo tornare a casa!- continuò la bionda.
-Ho capito, ma non urlare porca miseria. Torniamo a casa, ok?! Che palle.- sbuffò Valentina.
Si incamminarono verso casa, anche se controvoglia; volevano restare ancora in giro, ma la Big Hit (e i BTS) non potevano aspettare.
Appena arrivate a casa, Roberta si fiondò a letto senza nemmeno togliersi le scarpe, Valentina, invece, andò prima a lavarsi. Era molto eccitata all’idea di rivedere Seokjin, non fece che pensarci quasi tutta la notte.


◇◆◇◆◇◆ 



Il mattino seguente dovettero fare le corse (ovviamente) per non rischiare di arrivare in ritardo e fare una pessima figura! Erano agitatissime. Si prepararono alla velocità della luce e scesero di casa dirette verso la sede della Big Hit Entertainment. 
Arrivarono giusto in tempo; salirono le scale laterali in pietra ed entrarono dalla porta di vetro che portava all’ingresso. All’interno c’era una donna che le stava aspettando; le salutò con un inchino -che ricambiarono- e le esortò a seguirla all’interno di una stanza, dove c’erano ad attenderle tutti e sette i membri dei BTS seduti comodamente su uno dei divani posti lì. All’interno di quella piccola stanza c’erano tre divani in pelle neri: due molto lunghi posti ai lati, uno di fronte all’altro e un terzo, più piccolo, posizionato di fronte alla porta che univa gli altri due, come se formassero una grossa “U”; al centro c’era un tavolino bianco con delle riviste poggiate sopra ed un piccolo vaso di fiori rossi al centro. I ragazzi erano seduti sul divano a destra, uno di fianco all’altro.
-Potete aspettare qui, prego. Il signor Bang Si Hyuk le riceverà a momenti.- informò la donna congedando le giovani, lasciandole da sole con i membri del gruppo.
I ragazzi si alzarono dalle loro postazioni per salutare le due con un inchino, che, un po’ imbarazzate, ricambiarono. 
Le ragazze si sedettero sul lato opposto ai sette ragazzi, avendoli di fronte. 
Si guardarono per qualche minuto in silenzio, i giovani fissavano le due molto intensamente, rendendole ancora più agitate.
-Non c’è bisogno di essere così tese!- esclamò uno dei ragazzi rompendo quel silenzio e guardandole con un grosso sorriso rassicurante. -Ricordate i nostri nomi o dobbiamo ripresentarci?- continuò indicando il gruppo con un gesto della mano.
-Mi ricordo bene di te! Tu sei Hoseok! Jung Hoseok!- precisò la più piccola indicando il ragazzo divertita, ricordando i momenti passati allo studio fotografico pochi giorni prima. -Ricordo i nomi di tutti, non c’è bisogno delle presentazioni, tranquilli. Anche tu, no?- spiegò, poi, rivolgendosi infine all’amica alla sua destra, che non era molto attenta perché troppo impegnata a capire il motivo del quale quel Min Yoongi o come si chiamava continuava a fissarla anche se lei se n’era accorta da un bel po’.
-Ah…sì, li ricordo perfettamente anche io!- rispose infine distogliendo lo sguardo dal ragazzo che non si decideva a staccarle gli occhi di dosso, rendendola terribilmente tesa.
-Oh, ma quindi anche tu sai sorridere.- continuò Hoseok cercando di intrattenere le ragazze.
-No, cioè sì, però quella mattina ero arrabbiata e stressata e tante cose…sai no, il viaggio, città nuova, casa nuova, lavoro nuovo…- spiegò tranquilla la bionda, a differenza dell’amica.
-Hai perfettamente ragione! Dimmi un po’, quanti anni avete? Se posso chiedere.-
La domanda attirò all’istante l’attenzione degli altri sei, che scattarono sull’attenti, non vedendo l’ora di conoscere la risposta.
-Siamo dello stesso anno, abbiamo entrambe ventidue anni, solo che lei è nata a gennaio ed io a luglio.- 
I ragazzi si scambiarono sguardi complici che le due non riuscirono bene a decifrare. In quel momento il manager dei BTS fece il suo ingresso seguito da altri due uomini che si presentarono alle ragazze e si accomodarono insieme agli altri. Parlarono dei termini del contratto e della durata del tour. La prima tappa sarebbe stata il Giappone e sarebbero dovuti partire due giorni dopo l’incontro, se le ragazze avessero accettato. Le due si chiesero come avrebbero fatto con i biglietti e con tutto il resto delle faccende da dover sbrigare prima di una partenza e vennero rassicurate, avrebbero provveduto loro a tutto quanto, dovevano solo mettere qualche firma su qualche foglio.
-Allora, cosa ci rispondete?- chiese infine l’uomo guardando le due che annuirono sicure in segno di approvazione. -Perfetto. Firmate qui, qui e qui.- continuò, indicando i punti dove avrebbero dovuto firmare per confermare quanto detto. Le due obbedirono e dopo varie firme si salutarono e si diedero appuntamento all’aeroporto alle sei del mattino, il volo sarebbe partito presto. I tre uomini uscirono dalla stanza soddisfatti, lasciando di nuovo le ragazze sole con i membri.
-Ho un’idea! Ci stavo pensando da prima e visto che dovremo lavorare insieme, che ne dite di andare a mangiare qualcosa tutti insieme? Così ci conosciamo meglio.- propose d’un tratto Kim Taehyung con l’entusiasmo di un bambino. -Paga Suga hyung.- aggiunse alla fine guardando il ragazzo da lui stesso citato con un grosso sorriso.
-Io non pago un bel niente, sta’ zitto ragazzino.- rispose il ragazzo divertito.
-Io sono d’accordo!-
-Anche per me va bene.-
-Io voglio il pollo!-
-Per me samgyeopsal.-
-Voglio mangiare come un porcello.-
-Quello lo sei già quindi va bene.-
-Come ti permetti, moccioso!-
-Andiamo in un posto poco affollato, però.-
-Io direi andiamo dove si mangia bene!-
-Portiamole a mangiare in un bel posto.-
-Facciamo pagare a Jin hyung.-
-Che ne dici se paghi proprio tu, Jungkook?-
-Allora paga Namjoon hyung visto che è il leader.-
-Da quando vige questa legge?-
-Sì ok tutto molto bello, ma loro?- proclamò Park Jimin con un tono di voce più alto, interrompendo quel caos e rivolgendo l’attenzione sulle due ragazze che ancora non avevano deciso cosa fare.
-Ehm…credo che per noi vada bene.- rispose la maggiore per entrambe, ridendo divertita della situazione caotico-comica che si era creata.
Nonostante cercassero di mascherarlo, Valentina aveva notato l’imbarazzo che c’era tra Namjoon e l’amica per l’accaduto di due sere prima; non si erano rivolti la parola nemmeno un attimo e se si fossero scambiati un’occhiata per caso, avrebbero subito rivolto lo sguardo altrove. Ma a quanto pare oltre a Valentina e Seokjin -che sapevano dell’accaduto- c’era qualcun altro che sospettava qualcosa ed era Min Yoongi che guardava la situazione in silenzio, era un tipo abbastanza taciturno.
-È da prima che la fissi, che succede?- Seokjin si avvicinò al ragazzo sopracitato bisbigliando queste parole al suo orecchio, riferendosi alla ragazza con i capelli neri impegnata a scherzare con gli altri.
-Perché ti interessa?- rispose infastidito il giovane, guardandolo con sospetto.
-Così…per sapere. Avevo notato la cosa ed ero curioso. Lei ti interessa?- 
-Ma perché mi chiedi queste cose, hyung? Non sono affari tuoi.- precisò, allontanandosi da lui che lo squadrava con aria severa, come un bambino a cui non era stato rivelato un segreto importante. Quella storia non gli andava giù, che cosa voleva da lei Yoongi?
-Muoviamoci, ho fame!- annunciò Taehyung al gruppo, esortandoli ad uscire dall’edificio per dirigersi in qualsiasi posto che avesse avuto qualcosa di commestibile.
E così fecero.



◇◆◇◆◇◆ 



-Io voglio sedermi vicino alla mia nuova migliore amica!- precisò Hoseok ai ragazzi non appena arrivarono al ristorante, riferendosi a Roberta, alzando il braccio come quando si è a scuola e si aspetta di ricevere attenzione da parte dell’insegnante.
-Oh wow, già siamo migliori amici?- domandò ironica.
-Ti dispiace?- 
-Mh, forse.-
-Che stronza!- esclamò infine, tappandosi la bocca con entrambe le mani subito dopo, sorpreso lui stesso dalle parole uscitegli così spontaneamente.
-Adesso mi offendo!- ironizzò ancora la ragazza, dandogli una piccola pacca sulla spalla, sorridendogli allegra per fargli capire che non aveva detto nulla di male.
-Hey hey, cos’è tutto questo? Sono gelosa!- intervenne all’improvviso Valentina scherzando e tirando a sé l’amica come ad indicare che fosse di sua proprietà.
Si sedettero al tavolo ed iniziarono a ridere e giocare come dei bambini. Come annunciato, Hoseok si mise di fianco a Roberta, alla sua sinistra, mentre alla sua destra (ovviamente) c’era Valentina; alla destra della mora c’era il più piccolo, Jungkook; di fronte c’erano, in ordine, Taehyung, Jimin, Yoongi e Seokjin; a capotavola c’era il leader che aveva tutti sotto controllo.
Ordinarono i piatti più disparati, presero così tante cose che le due ragazze si chiesero dove mettessero tutto quel cibo.
-Dovremmo girare un “eat Jin”?- chiese ironico Taehyung.
-Un cosa?- domandò di rimando Valentina, un po’ perplessa, sotto lo sguardo divertito degli altri.
-Lascia stare, te lo spiegherò la prossima volta.-
-Guarda come se la ridono quei due. Site proprio fatti l’uno per l’altra.- disse Jimin indicando Hoseok e Roberta che stavano scherzando fra di loro come due vecchi amici. Se la intendevano e a qualcuno la cosa non andava bene. Namjoon li fissava infastidito e si sentì sollevato quando l’amico li interruppe.
-Sei geloso per caso, Jimin?- rispose Hoseok stringendo a sé la ragazza -che non parve minimamente infastidita- sorprendendo tutti e guardando l’altro con aria di sfida.
-Non stai esagerando?!- ringhiò il leader, non riuscendo più a trattenersi, attirando l’attenzione di tutti.
-Non c’è bisogno di arrabbiarsi, non mi scandalizzo per un abbraccio. Non sono coreana!- precisò la giovane, ottenendo l’attenzione da parte di tutti che la fissavano infastiditi dalle sue parole. Per caso le coreane avevano qualcosa di sbagliato? La ragazza, sorpresa dalle loro reazioni, li guardò perplessa.
-Coreana! Divertente!- intervenne Valentina in soccorso dell’amica, cercando di salvarla da quella situazione scomoda in cui si era andata a cacciare, ridendo in modo sforzato e dandole degli schiaffetti sulla gamba in modo scherzoso. Seokjin, capendo cos’avesse in mente la mora, iniziò a ridere anche lui a quella “battuta”, trascinandosi dietro anche gli altri, eccetto Yoongi e Namjoon che rimasero seri. Tutto sommato la situazione tornò alla normalità.
Finalmente arrivarono i piatti ed iniziarono tutti a mangiare come degli animali. Mangiarono tanto da sentirsi quasi male.
-Ma la smetti di fissarla?!- urlò d’un tratto Seokjin rivolgendosi al ragazzo seduto al suo fianco, zittendo tutti e costringendoli a guardare Yoongi che si imbarazzò all’istante, tanto che, messo alle strette, si alzò di scatto annunciando di dover andare al bagno, non prima di rivolgere uno sguardo carico di rabbia al suo hyung. Al tavolo regnava il silenzio, tra imbarazzo, sorpresa e confusione, nessuno si azzardava a fiatare. Qualche istante dopo Jimin segui l’amico al bagno, per accertarsi che fosse tutto a posto ed anche per cercare di capire cosa stesse accadendo.


◇◆◇◆◇◆ 



-Hyung sono Jimin, esci fuori.- bussò alla porta chiusa del bagno, aspettando una risposta da Yoongi.
-Jimin che vuoi? Adesso esco, torna di là.- proferì il ragazzo con un tono di voce carico di rammarico.
-Hyung dimmi che succede, non tenerti tutto dentro come al solito, sfogarti fa bene. Non dirò nulla, ti ascolterò soltanto.-
-Non ho nulla da dire.- insistette, uscendo finalmente allo scoperto.
-Per caso ti piace quella ragazza?-
-Jimin, non sono affari tuoi, stanne fuori. Solo non capisco cosa sia preso a Jin hyung stasera. Che nervoso, urlare così davanti a tutti…- concluse uscendo definitivamente dalla stanza per tornare al tavolo, carico di rabbia, lasciando Jimin a bocca asciutta.



◇◆◇◆◇◆ 



Dopo essere tornati i due dalla “pausa riflessiva” in bagno, decisero che era ora di rincasare perché si era fatto abbastanza tardi. Avrebbero accompagnato prima le ragazze e poi sarebbero tornati a casa.
Salirono tutti nel furgoncino parcheggiato appena fuori al locale; alla guida c’era Seokjin ed al suo fianco l’immancabile leader; le ragazze avevano deciso di sedersi in fondo, Roberta dal lato del finestrino e Valentina accanto a lei; avanti alle giovani c’erano Yoongi, Jungkook e Hoseok; e ancora, davanti a questi ultimi, c’erano Taehyung e Jimin.
A pochi minuti dalla partenza, Hoseok notò che le due si erano addormentate una sull’altra. Il ragazzo pensò che fossero molto carine e le scattò delle foto ridacchiando e mostrandole a Jungkook.
-Sicuro che dormano?- chiese Taehyung voltandosi verso le ragazze per scrutarne meglio i volti.
-Sì sì, dormono. Perché?- rispose l’amico.
-Bene. Si può sapere che cavolo vi è preso prima? Cos’era quella scenetta?- continuò Taehyung serio, rivolgendosi ai suoi hyung.
-Cosa c’è da capire, Tae? Il nostro Min Suga si è preso una cotta per la ragazza coi capelli neri.- esordì Seokjin irritato.
-Sul serio, hyung?-
Min Yoongi tacque, guardava semplicemente fuori dal finestrino, fingendo di non star ascoltando la conversazione.
-Avrà imparato a memoria ogni centimetro del suo viso per quanto la fissava.- insistette il maggiore, cercando di provocare una reazione da parte del ragazzo, che non arrivò.
-Hyung smettila! E voi, non scherzate col fuoco, sono le nostre fotografe, ricordatelo.- intervenne il leader tentando di placare gli animi dei suoi amici.
-Parli tu che dai di matto per un abbraccio dato per gioco.- rivelò Park Jimin riferendosi alla faccenda avvenuta nel ristorante tra Roberta ed Hoseok.
-Ti stai sbagliando, Jimin.- informò Namjoon con un tono di voce serio e freddo, cercando di mascherare qualcosa di diverso.
-Svegliate le ragazze, siamo arrivati.-
-Ci penso io.- annunciò Jungkook che rimase buono tutto il tempo. Si voltò indietro e con un gesto delicato toccò il braccio di Roberta scuotendolo leggermente, informandole di essere a destinazione. Le due, un po’ confuse, si alzarono lentamente e si stiracchiarono un po’, guardarono fuori e notarono che erano sotto casa. Salutarono i ragazzi, li ringraziarono e si diressero nel loro appartamento per continuare a dormire nel loro comodo lettone. Era stata una serata piuttosto strana.






NOTE DELLE AUTRICI

Salve ragazzi, 
Volevamo scusarci perchè purtroppo per i nostri impegni lavorativi, abbiamo pubblicato in ritardo il nostro quarto capitolo.
Speriamo che voi possiate perdonarci e che continuiate a seguirci, se vi va! :)
Un bacio da Vale e Rob.
   
 
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