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Autore: lady_sayuri    13/06/2017    1 recensioni
Una misteriosa ragazza di nome Rose appare nella ormai tranquilla cittadina di Satan City per portare a compimento una missione importante. Incontrerà i Saiyan, con i quali restaurerà un bel rapporto; essi infatti sono fondamentali per portare a compimento il suo compito. Qualche tempo dopo, però, grazie soprattutto all'aiuto di Junior, Goku e gli altri Saiyan riusciranno a scoprire la sua vera identità. Infatti, la ragazza non è quello che sembra: sembra avere una correlazione con uno dei Saiyan. Riuscirà Rose a portare a termine il suo compito? E, soprattutto, chi è realmente?
La storia è ambientata tra la fine della Saga di Super C-17 e la saga dei draghi malvagi, dunque esattamente un anno dopo l'inizio della storia di Dragon Ball GT e poco prima della dipartita di Goku.
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Goten/Valese
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 44

 

«Allora, Bulma, come sta la mia nipotina? Ormai non la vedo da tre giorni..» domandò Chichi, mentre posava un piatto in tavola.

«Sta bene» rispose Bulma «Credo anche che lei e David siano tornati insieme»

«Cosa? Sono tornati insieme?!» chiese Pan, guardando Bulma scioccata «non me l’ha detto!»

«Sono contentissima per loro!» esclamò Videl, sorridendo «sono proprio una bellissima coppia! Mi ricordano molto me e Gohan alla loro età…»

«Esatto, e proprio come loro» disse Chichi, assumendo improvvisamente  un’espressione seria e severa «voglio che anche loro si sposino al più presto. D’altro canto, quel David è proprio un bravo ragazzo, come si deve! Mi piace molto! Mi ricorda un po’ Goku da giovane, hanno entrambi un buon cuore»

«Non ti sembra troppo esagerato dire che si devono sposare già adesso? A quest’età? In fondo, sono ancora troppo giovani!» esclamò Bulma.

«Certo che lo sono, ma se si amano devono prima sposarsi e poi fare ciò che vogliono.

Lo so che tu sei sempre stata una tipa molto libertina, Bulma, ma Rose è la mia nipotina, quindi sicuramente la penserà come la penso io»

Si interruppe un attimo, per poi cambiare espressione e guardare Bulma con fare minaccioso:

«Non li avrai per caso messi nella stessa stanza, vero?!»

«No, ovviamente!» rispose Bulma «ho più di quaranta stanze, perché avrei dovuto...»

«Li hai messi nello stesso piano? Uno vicino all’altro?» continuò a domandare Chichi.

«Io… beh… Sì, però…» balbettò Bulma, cominciando a sentirsi colpevole di fronte alle accuse di Chichi.

«Ecco, lo sapevo!» Chichi si alzò di scatto dalla sedia e sbattè le mani sul tavolo «Bulma, sei la solita! Come puoi lasciare due ragazzi giovani, della loro età, a dormire da soli in camere l’una accanto all’altra?! Insomma, potrebbero combinare qualsiasi cosa!»

«Su, mamma, non scaldarti!» intervenne Gohan, cercando di placare la madre «adesso siediti e…»

«Gohan! Lo dico proprio a te! E se sapessi che Pan, tra qualche anno, dormisse nella stessa camera con un ragazzo?»

Gohan si fermò un attimo a pensare e si girò a guardare Pan, con fare pensieroso: «Beh, ovviamente mi darebbe fastidio»

«Ecco, è quello che sto dicendo io!» esclamò Chichi, determinata «E pensa se Pan rimanesse incinta?»

Pan, nel frattempo, osservava la nonna un po’ in apprensione, per ciò che stava dicendo, e poi spostò lo sguardo sul padre: Gohan, che adesso aveva stampata sul volto un’espressione un po’ più seria, disse: «Farei in modo che non succeda nulla del genere… Anche perché, prima di tutto, deve finire i suoi studi»

«Esatto!» esclamò Chichi «L’istruzione è la cosa più importante!»

«Chichi, credo che adesso tu stia esagerando» intervenne Bulma «Insomma, Rose è una ragazza molto in gamba e coscienziosa, lo sappiamo tutti ormai, e so che non farebbe mai una cosa del genere!»

Pan, dopo aver sentito la frase di Bulma, guardò istintivamente Bra, che stava proprio alla sinistra della madre, e le due si scambiarono uno sguardo d’intesa. Avendo capito di aver pensato la stessa cosa nello stesso momento, le due si scambiarono subito un sorriso e ridacchiarono leggermente, cosa che attirò l’attenzione di Bulma.

«Che avete da ridere, voi due?!» domandò lei.

«Noi?» riuscì a dire Pan, tentando di soffocare una risatina «No, niente…»

«Pan» intervenne di nuovo Chichi, ripristinando il suo sguardo minaccioso «lo stesso discorso varrà per te tra qualche anno, quindi ti avverto di non fare la furbetta»

Pan fece finta di non aver sentito ciò che aveva detto sua nonna, e la sua attenzione venne subito attirata da suo zio Goten e da Valese che si incamminavano verso il loro tavolo, e nello stesso tempo, dall’altra parte, dalla figura di David che si avvicinava.

Il povero ragazzo non fece nemmeno in tempo a salutare tutti che Chichi subito gli si avvicinò e gli chiese:

«Ehi, tu! Che cosa hai fatto con mia nipote? Eh?»

Tutti furono inevitabilmente attirati da quella scena, in quanto Chichi aveva parlato a voce molto alta; tra questi in particolar modo Goten, che, subito interessato alla domanda che sua madre aveva posto a quel ragazzo, chiese, sospetto:

«Che cosa le hai fatto?»

David, che era appena arrivato e che quindi non aveva la minima idea di ciò che stessero parlando, si sentì messo alle strette e, in qualche modo, anche in colpa, anche se non sapeva perché doveva sentirsi in colpa. Che cosa aveva fatto di male a Rose? Imbarazzato, disse: «I-io? C-che cosa le ho fatto? Non lo so, che cosa le ho fatto?»

Si sentì lo sguardo minaccioso di Chichi e quello indagatore di Goten addosso, per chissà quale colpa che, inavvertitamente, doveva aver commesso.

«Lo sto chiedendo a te» proseguì Chichi «non fare il finto tonto!»

«I-io… non le ho fatto niente…» cominciò a balbettare lui.

Chichi puntò il dito verso di lui: «Ti avverto, se scopro che avete fatto quelle cosacce, giuro che altro che Ludir, sarò io quella che ve le suonerà di santa ragione!»

Il ragazzo, rosso in viso, cominciò a sorridere sentendo le parole della donna e disse, con espressione divertita: «”Cosacce”?»

«Ah! Lo sapevo! Hai capito benissimo che cosa intendo, quindi questo vuol dire che voi…»

«Mamma» intervenne Gohan, alzatosi apposta dalla sedia per andare a recuperare sua madre, che ormai stava perdendo il controllo. Le posò le mani sulle spalle e, guidandola verso la sedia su cui prima era seduta, disse: «Adesso calmati, stai un po’ esagerando»

«Io non sto esagerando!» insistè la donna «Goten! Mi raccomando, devi stare attento perché Rose è tua figlia, e non sai mai che cosa può combinare con questo ragazzo!»

Goten guardò il ragazzo con un’espressione un po’ confusa, tramite la quale nello stesso tempo, però, scrutandolo, cercava di capire se ciò che aveva detto Chichi fosse vero o meno.

David, sempre più imbarazzato, abbassò gli occhi per terra, cercando di evitare lo sguardo di Goten. In quel momento, addirittura la formica che passeggiava sul prato gli pareva più interessante da guardare.

Per fortuna, però, fu una voce femminile, appartenente alla ragazza dai capelli castani che era vicino a Goten, a spostare l’attenzione del Saiyan da lui:

«Che cosa?» domandò Valese, scioccata e sconcertata «Goten, tu… hai una figlia?»

   
 
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