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Autore: HIMsteRoxy    13/06/2017    1 recensioni
Anthony, musicista punk rocker quarantacinquenne si ritrova a dover affrontare la realtà di tutti i giorni, quando si ricorderà improvvisamente di avere una figlia di quindici anni di cui occuparsi.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Passenger di Iggy Pop risuona nell’abitacolo dell’auto di Anthony, mentre sfreccia ad alta velocità nelle strade semi-deserte della città. Le due pasticche per il mal di testa hanno già fatto il loro effetto e, durante il tragitto, Anthony ha fatto anche una brevissima sosta e ha bevuto un altro caffè assieme ad un panino.
Di tanto in tanto controlla l’orario sul cruscotto e impreca ad alta voce, mentre preme l’acceleratore per arrivare il prima possibile da Beth, nonostante già il ritardo di trenta minuti.
Sa a memoria la strada e ricorda benissimo la casa di Beth, dove viveva prima che lei decidesse di divorziare da lui. Quello, il periodo antecedente al divorzio, è stato secondo Anthony il periodo più bello della sua vita.
 
Aveva conosciuto Beth ad un concerto e quella sera stessa si era innamorato follemente di lei, del suo viso e dei suoi occhi. Le aveva anche detto, in modo del tutto sincero, che era diversa dalle altre ragazze che aveva incontrato e ben presto il loro rapporto da sconosciuti si era trasformato in quello di amici, che condividevano la passione per la stessa musica, e infine in qualcosa di ancora più profondo: si erano sposati, erano andati a vivere assieme e infine era nata Kirsten.
In quello stesso periodo Anthony aveva anche coronato un altro sogno: quello di creare una sua band, in cui avrebbe ricoperto il ruolo di chitarrista e cantante del gruppo; questo lo aveva però portato a trascurare sempre di più la famiglia.
La musica, la band e il suo sogno di diventare famoso erano diventati la sua priorità in assoluto. Dopotutto considerava sé stesso come un figlio del punk rock e osannava gli anni settanta come se il tempo si fosse cristallizzato in quella determinata data. Gli anni che passavano, le mode che cambiavano non gli importavano nulla. Lui viveva perennemente negli anni settanta, imitando in tutto e su tutto le varie icone del punk, tra cui anche Sid Vicious dei Sex Pistols.
Beth, gli aveva confessato una volta, si era innamorata del suo umorismo, della sua spontaneità, la sua allegria e la sua positività, ma con il passare del tempo aveva iniziato a criticarlo duramente. Lo rimproverava perché faticava a dover convivere con un uomo adulto che era ancora convinto di essere ancora un ragazzino ribelle. Inoltre Anthony, secondo lei, non era stato mai stato il tipo che combinava qualcosa di serio, anche per quanto riguardava la sua band. La gente sapeva che non si poteva fare affidamento su di lui, ma lui aveva continuato ad inseguire il suo sogno, anche dopo lo scioglimento della band.
Inoltre Beth si era adeguata agli anni che passavano ed era maturata, invece Anthony aveva continuato per la sua strada, estraniandosi dalla sua famiglia e preferendo la musica a loro. Non faceva altro che strimpellare tutto il giorno, invece di combinare qualcosa di serio, su quella chitarra, a cui aveva dato il nome Cherie, preso in prestito da Cherie Currie, una delle componenti delle Runaways – la mia Cherie, affermava infatti Anthony ogni qualvolta aveva tra le mani lo strumento musicale.
Beth non riusciva davvero a capire come la loro relazione potesse andare avanti se lui non maturava e cambiava atteggiamento, così aveva chiesto il divorzio. Anthony si era detto subito contrario a riguardo, ma alla fine aveva accettato e si era trasferito a malincuore nella sua nuova casa.
 
Arriva a destinazione e parcheggia davanti casa. Si volta verso l’edificio e suona il clacson. Si ravviva i capelli con una mano e contempla la sua immagine nello specchietto retrovisore, prima di scendere dall’auto. Si appresta ad attraversare il vialetto, ancheggiando appena, e raggiunge la porta, che si apre improvvisamente. Anthony incontra lo sguardo serio e parecchio irritato di Beth e accenna un mezzo sorriso colpevole, mentre alza le mani in segno di resa.
Beth resta impassibile di fronte al suo goffo e patetico tentativo di scusarsi per il ritardo e si sposta appena per farlo passare. Anthony non sa come salutarla, se provare a darle un bacio sulla guancia o se magari è meglio lasciar perdere, per non peggiorare ulteriormente la situazione. Entra quindi dentro e prende posto direttamente sul divano. Beth richiude la porta alle sue spalle e chiama Kirsten, per poi ritornare a guardare il suo ex marito.
«Stavolta di che scusa si tratta, Anthony?», chiede Beth distaccata e stanca delle sue innumerevoli scuse. Anthony apre bocca, ma poi la richiude immediatamente.
«Ieri sera ho fatto un po’ tardi, sai gli amici…», replica infine Anthony. Alza anche le spalle e, per aggiustare la situazione, le sorride in tono innocente. Beth continua imperterrita a fissarlo irritata e abbassa poi lo sguardo sul suo look, che definisce mentalmente abbastanza ridicolo.
«Per l’amor del cielo, Anthony! Cos’hai addosso? Non puoi vestirti e comportarti come la gente normale? Tutto questo è ridicolo e in te non vi è nemmeno una parte che vuole davvero sistemare le cose. Pensavo che col tempo maturassi un po’, così da poter fare il padre a Kirsten e invece sono piuttosto sicura che, tra i due, è lei quella più matura.», sbotta Beth, non riuscendo più a tenere dentro quei pensieri.
Anthony sta per replicare, quando finalmente li raggiunge Kirsten. Si alza dal divano, focalizzando l’attenzione sulla nuova arrivata, saluta la figlia sorridendo e, dopo aver fatto un cenno di commiato a Beth, si dirige assieme a Kirsten fuori di casa e verso l’auto.
  
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