Se avessi tante lacrime quanto un temporale estivo o metą della sua bellezza bagnerei in fiumi gią secchi le guance gią secche le mani condannate ma non giustiziate colpevoli di non aver amato
e tremare come foglie
fucilate
dalla pioggia battente
nessuna goccia mi trapassa il petto
eppure muoio ogni istante
gią mutilata
nei miei peccati nei miei eccessi
nel petto un cuore
troppo inquieto
per queste ossa nate fragili
questa sera
č crosta su pelle che non posso grattar via
- mi fa venire voglia
di sanguinare ancora.