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Autore: Eevaa    15/06/2017    3 recensioni
Dopo alcuni mesi dalla grande battaglia contro Majin-Bu, gli abitanti della Terra sembrano vivere un armonioso periodo di pace. Ma, con il ritorno di Mirai Trunks, un nuovo pericolo incombe prepotentemente sulle vite dei nostri eroi e non solo.
Una particolare richiesta da parte del saiyan del futuro potrebbe sconvolgere per sempre il corso degli eventi, di cosa si tratta? Riusciranno i combattenti a far fronte ad una catastrofe apparentemente silenziosa?
Genere: Drammatico, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Mirai!Bulma, Mirai!Trunks, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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DRAGON BALL GA : GAME OF AGES



CAPITOLO 21 - COORDINAZIONE
 


Future
 
Da quando il piccolo Trunks si era tirato fuori dal groviglio di confusione arrecata dagli adulti ed era emerso con la dichiarazione di essere in possesso di una probabile soluzione, un silenzio surreale si era creato non in uno, ma in ben due mondi differenti. Nessuno si sarebbe aspettato che un bambino potesse avere la prontezza e la forza di agire nella baraonda più totale, offrendo il proprio aiuto in una situazione difficile e ben distante da quello che gli infanti dovrebbero vivere. 
«Dicci tutto, tesoro» lo spronò Mirai Bulma afferrando più saldamente tra le mani il palmare che stava permettendo loro di comunicare con la famiglia del passato, speranzosa che quel piccolo potesse offrire una soluzione più intelligente di quelle emerse in precedenza. D'altronde era figlio suo, o quasi. 
«Sembra che i nostri mondi si siano in qualche modo collegati, giusto?» domandò Trunks osservando i propri genitori annuire incertamente. «Allora, proprio per questo, secondo me dovreste provare ad inserire le coordinate e avviare le macchine del tempo nello stesso preciso istante».
In un battito di ciglia il piccolo era riuscito a capovolgere la situazione in modo sorprendente, tanto che le bocche di tutti - comprese quelle dei due Vegeta - si spalancarono di stupore e, perché no, anche di ammirazione. Nessuno aveva la certezza che avrebbe funzionato, ma come teoria sembrava essere più che valida, o quantomeno era la soluzione più sensata proposta fino a quel momento.
«Trunks non ha tutti i torti, dobbiamo provare immediatamente» confermò Mirai Bulma alzandosi violentemente dal divano, ruotando il capo prima a destra e poi a sinistra per osservare il figlio ed il compagno annuire compiaciuti. Bulma e il piccolo Goten, nel passato, si complimentarono con il bambino per l’arguta intuizione.
I combattenti, nel fisico stremati da quelle intense ore di preoccupazioni, si recarono con un nuovo obiettivo alle rispettive macchine del tempo, cercando in tutti i modi di mantener viva la fiamma della speranza. Mirai Bulma aveva imparato sulla propria pelle che arrendersi non sarebbe stato lecito. Lei aveva fatto in modo di cambiare il passato ed anche il suo presente, negli anni addietro. Erano state tante le occasioni in cui tutto era sembrato perduto, in cui sarebbe stato molto più facile gettare la spugna, ma lei e suo figlio avevano resistito, avevano lottato insieme per riuscire a ricostruire un mondo (o meglio due mondi) di pace. Non avrebbero potuto permettere che tutti i loro sforzi svanissero in quel modo, non era affatto giusto.
Entrambi avevano solo operato in modo tale da diminuire la sofferenza dei civili, non avevano fatto altro che agire nel modo in cui nessuno dei loro Dei si era preoccupato di fare. Nonostante sapessero che nessuno dovrebbe mai sostituirsi alle entità superiori, avevano piena ragione di credere di aver migliorato notevolmente il destino del pianeta. Senza il loro intervento il mondo sarebbe stato in balia della malvagità degli androidi, sarebbe stato solo una carneficina di innocenti, un luogo tetro di morte e distruzione. Bambini innocenti avevano perso la vita per via di quei mostri spietati e Mirai Trunks li aveva riportati in vita, insieme a tutti i suoi cari.  Non si dovrebbe interferire con il tempo, quello era vero, ma il prezzo da pagare si stava facendo sin troppo alto, nonostante l’opinione delle entità superiori rimanesse quella che egli non era altro che un mero sconsiderato.
No! Non si sarebbe arreso a quel giudizio, egli era convinto di essere più dalla parte della ragione che da quella del torto e, se fossero riusciti a trovare il Padrone del Tempo, avrebbe esposto le sue argomentazioni senza esitare e si sarebbe giustificato sino alla morte, se necessario.
Mirai Trunks strinse i pugni e chiuse gli occhi all'interno della macchina del tempo, poi si ricompose. I suoi genitori erano pronti a scoprire la verità, le coordinate erano già state inserite e lampeggiavano ad intermittenza, in attesa dell’avvio della procedura.
«Ok, siamo pronti. Bulma, è importante che Vegeta prema il pulsante nel nostro stesso istante. Sei in una posizione in cui lui ti possa vedere?» domandò Mirai Bulma, estremamente consapevole che una perfetta sincronizzazione sarebbe stata fondamentale per la buona riuscita del loro piano. 
«Certo. Quando vuoi puoi attivare il conto alla rovescia dal monitor! Buona fortuna» rispose la scienziata del passato sostenuta dai piccoli Trunks e Goten per la vita. Non le mai piaciuto particolarmente essere portata in volo da suo figlio, non era affatto sicura come quando la sorreggeva Vegeta.
La scienziata voltò lo schermo del telefono verso il marito e Goku all'interno della macchina, proprio davanti a lei. Nel caso di successo, infatti, sarebbe stato prezioso avere una persona in collegamento dal pianeta Terra. Proprio per quel motivo la ricetrasmittente non era stata consegnata ai due viaggiatori. 
Una volta che Mirai Bulma mise a fuoco i saiyan del passato - all'interno della macchina del tempo con i pollici alzati - ella attivò il conto alla rovescia sullo schermo del palmare. Di fianco a lei, Mirai Trunks e Mirai Vegeta si aggrapparono saldamente al sedile.
Cinque
Quattro
Tre
Due
Uno



Past

Affrontare un viaggio nel tempo per la seconda volta nel giro di pochi minuti non era di certo un toccasana per i deboli di stomaco. La sensazione di vuoto d’aria data dal tunnel spazio temporale stringeva le membra dei due saiyan così prepotentemente da farli sudare freddo, nonostante lo spettacolo armonioso di luci e colori compreso gratuitamente nel pacchetto. 
«Urca, Vegeta! Pensa davvero a cosa succederebbe se scendessimo in questo momento!» si esaltò l’uomo Goku, sgranando gli occhi per farvici entrare ancor più luce.
«Non essere sciocco, Kaarot. Sarebbe una mossa fin troppo stupida anche per un citrullo come te» gracchiò il principe dei saiyan riflettendo poi sul fatto che, forse, se conosceva una persona tanto avventata e idiota da poter combinare un pasticcio del genere, quello era proprio il suo compagno di viaggio. Sperò con tutto il cuore di non essere costretto a legarlo al sedile per evitare quella follia.
«Sempre il solito simpaticone».
«Fa' silenzio, la macchina sta iniziando a rallentare» lo zittì Vegeta, estirpando sul nascere qualsiasi piagnisteo riguardo ai suoi modi rozzi e poco pacati. 
Goku lo conosceva da una vita, oramai, e non si sarebbe potuto aspettare altrimenti da quel burbero principe. Eppure gli stava bene così. Anzi, forse si divertiva anche a provocarlo un poco solo per il gusto di vederlo perdere la pazienza. 
Ne avevano passate così tante insieme, lui e Vegeta, così tante da non riuscire quasi più a ricordarsi gli occhi da assassino che egli indossava la prima volta che si erano incontrati. Oramai lui era un'altra persona; certo, non era diventato propriamente un essere mite e gentile, ma in confronto ad allora poteva considerarlo una persona buona, specialmente con la sua famiglia.
Goku sapeva che avrebbe dato la vita per quei due e, cielo, quanto avrebbe voluto usare quella macchina del tempo per recarsi al loro primo incontro e riferire tutto a quello sfrontato, beffardo e meschino nanerottolo con la coda e le manie di onnipotenza. Lo osservò nuovamente, stando ben attento a non farsi notare (Vegeta odiava essere fissato), poi sorrise. Quant'era cambiato! No, non nell'aspetto esteriore, in quello non differiva quasi per nulla a quando era giunto sulla Terra; non una ruga segnava il viso appuntito del principe dei saiyan. Era cambiato nel profondo dell'anima, lo si percepiva dalla sua aura. Vegeta non sarebbe stato mai più una minaccia per il loro pianeta, da dopo lo scontro con Majin-Bu aveva raggiunto un nuovo livello di umanità, quello definitivo. Era suo amico, oltre ad essere suo rivale, e lo ammirava. Lo ammirava davvero per l'evoluzione da lui compiuta, lo stimava forse di più di qualsiasi altra persona al mondo. Ovviamente non gliel'avrebbe mai detto, altrimenti si sarebbe ritrovato un occhio nero (il principe odiava anche i sentimentalismi). 
«Guarda, Vegeta, ci stiamo avvicinando di nuovo all'oscurità!» puntualizzò Goku, concentrandosi fermamente su quel punto oscuro a pochi metri da loro.
Erano vicini, sempre più vicini. L’uscita dal tunnel spazio temporale era oramai a pochi metri da loro, i quali oramai procedevano ad una velocità minima. In pochi secondi avrebbero raggiunto il dirupo sotto al quale la prima volta avevano visto la dimensione tetra dall'aspetto indescrivibile.
Eccola lì, imponente e terrificante. La città di rovine e ferro si trovava sotto lo strapiombo di quel tunnel dal quale erano appena emersi. 
«Stiamo uscendo più allo scoperto rispetto all'ultima volta» constatò Goku, troppo impegnato ad osservare dal vetro la vastità sotto ai propri piedi per accorgersi che il principe dei saiyan, sconcertato più che mai, aveva iniziato a sudare freddo guardando dritto di fronte a sé.  




Future

«Non è possibile» mormorò Mirai Vegeta con la bocca spalancata e le pupille completamente dilatate, così come quelle degli altri due membri della sua famiglia.
Avevano intuito che qualcosa fosse cambiato dal primo viaggio da loro effettuato dal momento in cui la macchina del tempo non si era fermata all'uscita di quell'immensa autostrada spazio-temporale dai colori accecanti ma, al contrario, avevano proceduto a velocità minima sormontando quella dimensione ferrosa, senza però atterrarvici. 
Quel che più aveva sconvolto i tre membri dell’equipaggio, però, non era stata affatto la vista di quella città futuristica sotto ai loro piedi, bensì ciò che si trovava proprio di fronte a loro, sempre più vicino, sempre più reale.
«Sono... sono veramente loro!» balbettò Mirai Trunks appoggiando la mano sul vetro della cupola, spaventato e allo stesso tempo estasiato. 
«Loro chi? Fatemi vedere!» domandò Bulma del passato ancora in collegamento telefonico, prima che Mirai Bulma voltasse la telecamera per mostrare all'interlocutrice il motivo di cotanto fermento.
La macchina del tempo della dimensione passata si trovava proprio lì, a pochi metri dalla loro, perfettamente identica e maestosa. Dietro di essa, un buco di luce abbagliante brillava come la luna piena in una notte d’estate. Vegeta, con un’espressione in volto equivalente alla sua copia del futuro, li stava osservando anch'egli con una mano appoggiata al vetro della sua navicella. Ci vollero pochi secondi prima che anche Goku si accorgesse della loro presenza, spaventandosi non poco.
«Santo cielo, è incredibile
«Siamo vicinissimi, ma non riusciamo a raggiungerli!» constatò Mirai Trunks facendo cenni ai due saiyan del passato, i quali risposero con gesti di smarrimento. 
Nessuno sapeva quel che avrebbero dovuto fare, erano vicini ma non c’era alcun modo di collidere o atterrare.  
«Cosa possiamo fare? Io non so proprio che-» Mirai Bulma venne interrotta da un movimento lieve della macchina del tempo, che riprese a viaggiare a ritroso, allontanandosi nuovamente da quella dei propri amici. 
«Sta succedendo di nuovo!» disse Mirai Vegeta guardandosi indietro: stavano rientrando nel tunnel spazio temporale, così come le loro copie del passato, esattamente come la prima volta. Lanciò un ultimo sguardo all'altro principe dei saiyan, prima di vederlo sparire inghiottito nel fascio di luce opposto al loro. 


Il piano del piccolo Trunks, sebbene avesse cambiato lievemente il corso del loro viaggio, non aveva funzionato. Avevano fallito un’altra volta, non erano riusciti a rimanere in quella dimensione.
Sconsolati e più nervosi che mai, i tre atterrarono nuovamente nella loro epoca senza dire una parola, aspettando che fossero i loro doppioni, una volta raggiunta la Bulma del loro mondo, a proferire una sentenza telefonica riguardante quell'ennesimo buco nell'acqua. Si erano forse dimenticati qualcosa? Avevano sbagliato a coordinarsi? Avrebbero dovuto compiere qualche gesto una volta giunti a destinazione? Una parola d'ordine? 
Ciò che più faceva ribollire il sangue di rabbia ai coinvolti era che non sapevano darsi risposte certe alle loro domande, ogni tentativo risultò inutile e poco proficuo. Arrivati a quel punto cieco, oramai, la luce di speranza negli occhi di tutti stava piano piano scemando. Non avevano più idee, nessuno di loro. Neppure quel sempliciotto di Goku era più invogliato a dar soluzioni improbabili. 
Mirai Vegeta, la quale pazienza sembrò essersi esaurita, sferrò un pugno rabbioso al terreno, provocando una spaventosa scossa di terremoto. I suoi occhi sembrarono accendersi di pura frustrazione: ciò che più non sopportava erano i fallimenti. La sua voce echeggiò come un tuono verso nel cielo oscuro, più potente e minacciosa che mai, in un urlo disperato. «COSA DIAVOLO DOBBIAMO FARE?!»


 


Angolo autrice:
Buongiorno signori e signore, finalmente è giovedì. Bollettino del giorno? Ennesimo buco nell'acqua per i nostri eroi, accidenti. Proprio non ce la fanno ad arrivare da questo dannatissimo Padrone del Tempo, e il nostro Mirai Principe si sta inca**ando. Ma qualcosa mi dice che la prossima settimana ci saranno delle evoluzioni ;)
Sapete, aspettare il giovedì per rendervi partecipi di quello che scrivo è una vera tortura! Ma, purtroppo, sono costretta a farlo da impegni improrogabili. Non vedo l'ora delle ferie >.< sono stanca! Sto lavorando da 2 anni di fila senza fare le vacanze.. spero proprio di riuscire ad ottenere almeno una settimana, quest'estate! Voglio andare al mare. Ma sto divagando, bando alle ciance. Avete dei suggerimenti per i nostri eroi? Cioè, il loro destino è già stato scritto, ma mi piace molto leggere i vostri pareri e le vostre idee. Ad esempio kamehamegoku c'era andata molto vicina a cosa sarebbe successo in questo capitolo! Complimenti :D
Un abbraccio a tutti e a giovedì!
Eevaa
  
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