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Autore: RoryJackson    21/06/2017    9 recensioni
"Chi sei?" Chiese una voce dietro di lei. Era una voce maschile, calda e profonda, stranamente umana. Rory si fermò impietrita. Possibile che fosse lui...? Girò il viso verso la voce la quale proveniva effettivamente dalla creatura, completamente sveglia e all'impiedi.
Questa volta, Rory, poté ben vedere gli occhi della creatura: dalla forma leggermente triangolare, confinavano con il muso beige. Le iridi rosse come il fuoco. - CAP 1
"Tu non sei in grado di spezzare un giuramento" constatò la giovane, placando in un momento l'animo di Shadow, [...] "Io mi fido di te" - CAP 10
Shadow: un essere tanto temibile eppure tanto umano. Un riccio dal cuore indurito per l'ingiustizia subita da parte degli uomini e che, per questo, odia con tutto se stesso. Riuscirà mai a cambiare idea?
Genere: Avventura, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altro Personaggio, Shadow the Hedgehog
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Dopo aver fatto mille questioni con suo padre, Rory finalmente era riuscita a convincerlo a lasciare stare Shadow in casa loro, ma solo per qualche giorno e non di più. Antonio amava troppo la figlia, avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei, inoltre, la conosceva bene. Era ben consapevole che lei odiasse la violenza nei confronti dei più deboli e che ben spesso lei si facesse coinvolgere in risse per difendere quest'ultimi, quindi se aveva perdonato quell'essere nonostante le avesse fatto così male, c'era dietro un motivo serio. Antonio portò Rory, lasciando Shadow riposare a casa loro, al pronto soccorso, dove le fecero una radiografia alle contusioni e alla caviglia, dalla quale, fortunatamente, non risultava nulla di grave. Le diedero due pomate, una per la caviglia da mettere due volte al giorno, per una settimana e, finché non fosse trascorsa, la giovane avrebbe dovuto evitare di poggiare il piede a terra e di sforzarlo, mentre l'altra per gli ematomi, una volta al giorno, finché non fossero scomparsi. Infine le fasciarono strettamente il piede e le consigliarono un negozio dove acquistare una stampella per facilitare la deambulazione.

Nel frattempo, Shadow, in solitudine, cominciò a perlustrare la sua dimora temporanea, senza mai soffermarsi troppo sui dettagli: arredata con mobili in stile antico, vi era qualche quadro ritraente paesaggi o disegni firmati da Rory, un divano non troppo vecchio, un piccolo televisore al plasma alla parete e altre cianfrusaglie varie. Entrò in una camera bianca, con un letto singolo a ponte e dedusse che dovesse essere quella dell'attuale compagna. Era una stanzetta sobria, con una piccola scrivania sulla quale erano appoggiati disordinatamente un computer portatile e tanti disegni, taluni colorati. Inoltre, vi erano qualche mensola stracolma di libri scolastici e pile infinite di romanzi, raccolti in ordine d’autore. Si soffermò su dei titoli in particolare: "Le avventure del Capitano Alatriste", “Orgoglio e pregiudizio” e “Il codice Da Vinci”.
Vi era un arco di legno esposto, in un angolo della stanza, mentre accanto al letto vi era un comodino bianco - come il resto del mobilio - sul quale era appoggiata una fotografia. La foto ritraeva una ragazzina - di età compresa tra i dodici ed i tredici anni - accompagnata da una donna e un uomo, alle sue spalle. Dedusse che quella giovinetta dovesse essere Rory, tuttavia, notò che in quello scatto avesse un'espressione differente da quella attuale. In quell'uomo dall'aspetto aitante e sorridente rivide Antonio, ciò nonostante, anche lui sembrava avesse subito un cambiamento radicale. In quella foto Rory aveva un'espressione così felice...

Il suo indagare terminò quando la porta si aprì ed entrò la ragazza munita di stampella, seguita da suo padre. Non vedendo il riccio nel soggiorno, la giovane si allarmò.
"Shadow?" lo chiamò, con un filo di preoccupazione nella voce. Nessuna risposta. Allarmata, Rory andò nella sua stanza e trovò l'amico seduto a bordo letto, a braccia conserte e con la sua solita espressione austera. Fece un sospiro, visibilmente sollevata.
"Che ci fai qui?" chiese lei, con un timido sorriso, ma la creatura di nuovo non rispose e, dopo qualche attimo passato a studiarla a fondo, volse lo sguardo verso il vuoto. Allora Rory vide il quadretto della sua foto spostata rispetto alla sua solita posizione e lì comprese cosa stesse facendo.
"Ah, sei in perlustrazione", commentò lei, vacua: un'espressione che non sfuggì al riccio, che le rivolse un'occhiata fugace e la vide con lo sguardo fisso sullo scatto.
"Chi è?" chiese lui, d'un tratto, facendola sobbalzare leggermente.
"Mia madre", rispose lei, stesso tono di prima. Rory si sedette a fianco alla creatura, appoggiandosi con la schiena sulla parete legnosa del letto a ponte, prendendo il quadretto per poi adagiarlo sulle gambe, tenendolo stretto tra le mani. Sospirò.  
"Dov'è?" chiese lui, avvertendo un'atmosfera tutt'altro che piacevole nell'aria, sorprendendo se stesso per il suo improvviso e inopportuno interrogatorio. Perché in cuor suo, la risposta la sapeva già. Rory sorrise debolmente e sbatté le palpebre, infine, ritenendo insensato dare spiegazioni inutili, semplicemente rispose: "Non c'è".
Shadow, fissando un punto nella stanza per evitare di assistere ad un imminente piagnisteo, inarcò un sopracciglio, un po' seccato. Era infastidito non dalla vaga risposta che non lasciava spazio all'immaginazione, ma dalla propria sete di sapere.
"Com'è successo?" domandò ancora il riccio, quasi maledicendosi. Perché chiederle una cosa del genere? Quale tipo di consolazione avrebbe mai potuto offrirle? C'era già passato una volta e non voleva affatto ripetere l'esperienza. Ma quando Rory stava per rispondere, il telefono di casa squillò. Suo padre entrò in camera sua con il cordless: era Jessica, in cerca della sua migliore amica.

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Angolino dell'autrice: sì, lo so che come continuo è piuttosto breve, ma pensavo che lasciarlo intero sarebbe stato un mattone troppo lungo da leggere uvu Come vavevo già accennato, dopo questo capitolo si entrerà nel vivo della storia. Spero che continuerete a leggere :3 Ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di seguirmi e recensire questa storia (e grazie anche per i complimenti che fate ai miei disegnini. Devo ancora dedicare una copertina a questa ff. Appena ho tempo, lo faccio uvu). Siete davvero molto gentili. Ci tengo ai vostri giudiziosi pareri uvu <3
Se trovate degli errori, as usual, segnalatemeli! 
Un bacio, un abbraccio,
Rory!
   
 
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