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Autore: Buck    25/06/2017    1 recensioni
Settimo anno ad Hogwarts per Lily Evans, la combriccola dei Malandrini, e tanti altri. L'ultimo, prima della Guerra che, già, inesorabile, avanza. Combattere o arrendersi? Vivere o morire? Tempo di scelte, mentre intorno tutto crolla. Pezzi che si sgretolano, e staccano. Imparare ad andare avanti, sempre. Come? Aggrappandosi all'amicizia, all'amore, a quel po' di normalità che resta.
Genere: Generale, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo due 

 

Quando Lily Evans spalanca la porta dello scompartimento riservato ai Prefetti, la spilla da Caposcuola appuntata puntigliosamente al petto, strabuzza gli occhi.

Che tra Serpeverde e Grifondoro non scorresse buon sangue, era assodato da centenni, grazie tante.

Ciononostante, Lily, in un eccesso di ottimismo, aveva  sperato che, almeno per la durata del viaggio, Serpi e Grifoni avrebbero evitato di attaccar briga: in nove mesi di scuola, di occasioni per dar mostra del reciproco astio che animava gli animi verde argento e rosso dorati, ne avrebbero avute a bizzeffe. 

Eppure, la scena che le si para davanti, la costringe ad impugnare saldamente la bacchetta. 

Grane, persino prima prima di mettere piede al Castello. 

Evelyn Rosier, Serpeverde del sesto anno, tiene contemporaneamente sotto tiro Viktoria Wood, Corvonero del quinto, e Amy Gray, timida Tassorosso del sesto, mentre Chris Dupont strattona rabbiosamente Regulus Black, il quale si gusta la scena senza battere ciglio. Theodore Nott e Severus Piton duellano con le Grifondoro Emma Wood, Eleanore McKinnon ed Emmeline Vance, mentre Andrew Goldstein e Melody Altair tentano invano di quietare gli animi. Una ragazzina minuscola di Tassorosso, nuova Prefetto del quinto di cui Lily non ricorda il nome, piange calde lacrime, impalata contro il muro, e a nulla valgono i tentativi di un paio di volti altrettanto ignoti di consolarla.

“Basta così!” strilla Lily, lanciando contemporaneamente uno Scudo che divida i due schieramenti.

Di colpo,  ogni cosa è immobile, ferma. 

Dietro di lei, la porta si spalanca di colpo, e distrattamente Lily realizza che il suo collega - ti prego, Merlino, scegli Remus- deve essere arrivato, insieme agli ultimi ritardatari.

Ma non osa controllare. 

“Tutti giù le bacchette, adesso” ordina, fulminando la ventina di studenti che le sta intorno. 

“Altrimenti, Evans?” interviene Nott, sprezzante.

“Avete sentito Evans” proclama una voce di solito scherzosa, adesso tremendamente seria “siate furbi, ed evitiamo di segnare un record finendo in massa in presidenza prima dello Smistamento. Non so voi, io vorrei gustarmi il banchetto. Ritirate le bacchette”.

A Lily prende quasi un colpo nel constatare che James Potter - perchè diamine si trova qui? - l’ha affiancata e, anziché buttarsi nella mischia per affatturare qualche Serpeverde, sta tentando  di placare una rivolta.

Dopo interminabili attimi di stasi, finalmente il ghiaccio pare sciogliersi e, sebbene non senza proteste e borbottii vari, i Prefetti prendono posto. 

Lily, per precauzione, non abbassa la bacchetta. E per fortuna, perché è unicamente grazie alla prontezza di riflessi che dimostra di possedere che riesce a disarmare la Rosier prima che completi l’incantesimo Forunculus all’indirizzo di Martha Bell.

“Questa la tengo io” sibila Lily, afferrando al volo la bacchetta dell’algida Serpeverde.

Un cenno di ringraziamento a Potter, e un sorriso caloroso a Remus, un passo dietro di lui -grazie Merlino, te ne sarò grata a vita- ed è già inginocchiata di fronte alla Tassorosso. 

“Come ti chiami?” chiede gentilmente, aiutandola ad alzarsi.

“Annabel. Annabel Smith” sussurra la ragazza, asciugandosi le lacrime. 

“Bene, Annabel. Io sono Lily Evans, e sono Caposcuola. Ti va di dirmi cosa è successo?”.

“I Serpeverde l’hanno insultata per il suo stato di sangue, è figlia di Babbani” spiega spiccio Amos Diggory, quando è chiaro che la sua compagna non spiaccicherà parola.

Lily annuisce sbrigativamente. Quindi, spiazzando tutti, lancia un Colloportus alla porta dello scompartimento e insonorizza la stanza.

James la guarda perplesso.

“Ehm, Evans?”

“Che vuoi, Potter?” si volta Lily, seccata per l’interruzione.

E ghiaccia sul posto. Perché diamine James Potter, Malandrino e irredento combina guai, ha applicata sul petto la sua stessa spilla?

“Ho le allucinazioni vero Potter? Silente non è più giovanissimo, ma non può essere uscito di senno al punto da nominare te Caposcuola” chiede, mentre qualche mormorio stupito si diffonde intorno.

“Credimi, Evans, è preso un colpo anche a me” risponde James, ed è chiaro dalla sua espressione un po’ affranta che sta dicendo il vero.

Fantastico. Silente sarà pure un genio, ma pazzo. Non solo ha avuto la splendida idea, maledizione, di nominarmi Caposcuola. Mi ha pure affiancato James Potter come collega. James Potter. Merlino, ritiro i miei ringraziamenti. Eppure, sono sempre stata una brava Strega. Ho solo maledetto qualche idiota, tra cui Potter e Black, per citarne un paio, qualche volta. Ma insomma, non ho mica cavato loro qualche arto no? No? 

“Evans, sei tra noi?” 

“Certo”. Purtroppo, questo non è un incubo da cui mi desterò.

“Benissimo, per quanti ancora non mi conoscono, mi chiamo Lily Evans” ripete, a beneficio dei nuovi Prefetti del quinto “sono una Nata Babbana, ho ottimi voti, e sono allergica agli idioti” si presenta, mentre Remus sorride e James la guarda sconvolto. “Non mi interessa sapere chi ha cominciato prima, anche se un’idea ce l’ho. Nè mi dilungherò a ricordare che, in quanto Prefetti, dovreste dare l’esempio”.

“Ma, Lily, i Serpeverde…” pigola Emmeline Vance.

Lily scuote la testa, interrompendola. “Per quanto mi riguarda, siete liberi di violare il Coprifuoco, entrare nella Foresta Proibita, dare la caccia a Pix, rapire Mrs Purr, o infrangere qualsiasi altra regola vi stia stretta, purché non vi facciate beccare dalla sottoscritta” continua, mentre una quindicina di bocche si spalancano in una gigantesca o, e James Potter guarda Lily Evans, l’unica ragazza che gli piaccia veramente  da anni, come se non fosse vera. “Ma non tollererò, qui dentro, e fuori, insulti o idee razziste di qualsivoglia tipo. Per non fare nomi, mi limiterò ai cognomi: Piton, Rosier, Black, Greengrass, Avery e Nott: se oserete rivolgervi nei termini che immagino abbiate usato verso Annabel nei confronti di qualcun altro, in mia presenza, saggerete la mia bacchetta”. 

Lily ignora bellamente le espressioni disgustate e ringhiose dei Serpeverde, e quelle ammirate dei Grifondoro. Piton la scruta con malcelato rimpianto.

“Annabel, se servisse a qualcosa obbligherei i diretti interessati a porgerti le loro scuse. Invece, ti suggerisco di imparare a non farti scalfire dalle parole di individui che ancora non hanno capito che la magia è un dono, ed appartiene indistintamente a Purosangue, Mezzosangue e Sanguesporco come me”.

James Potter pensa che, per Morgana, Lily Evans sa decisamente come farsi rispettare. Senza neanche bisogno di alzare la voce, ha ottenuto l’attenzione generale, riducendo al silenzio persino i Serpeverde come solo la McGranitt, a lezione, è capace. Lily Evans è minuta e bassina, ma è sicura e fiera. Non si vergogna di chi è, e non indora la pillola. E’ pragmatica e sincera: la Guerra è iniziata da anni, e lei sa di essere un bersaglio. Pure, non piange e non inveisce: accetta, e agisce. E’ bella, Remus ha ragione, è bella di una bellezza che travalica quella puramente fisica. Se solo non si fosse comportato da idiota per tanti anni… magari, lui e Lily sarebbero amici. Magari…

Potter, organizziamo i turni?” la voce di Lily, che evidentemente non vuole perdere altro tempo, richiama bruscamente  James.

Il ragazzo annuisce, recuperando l’elenco con i nomi dei Prefetti appuntato sulla parete. Lily lo scruta con le sopracciglia inarcate.

 

Quinto anno

Grifondoro: Emma Wood, Dennis McKinnon

Corvonero: Viktoria Wood, Marcus Canon

Tassorosso: Annabel Smith, Chris Dupont

Serpeverde: Corinne Avery, Theodore Nott

 

Sesto anno

Grifondoro: Eleanore McKinnon, 

Corvonero: Martha Bell, Paul Sandler

Tassorosso: Amy Gray, Eric Patil

Serpeverde: Myra Greengrass, Regulus Black

 

Settimo anno

Grifondoro: Emmeline Vance, Remus Lupin

Corvonero: Melody Altair, Anthony Gldstein

Tassorosso: Christina Abbott, Amos Diggory

Serpeverde: Evelyn Rosier, Severus Piton

 

Caposcuola: Lily Evans, James Potter

 

Eleanor McKinnon, sorella minore di Marlene, alza la mano.

“Perchè Silente vuole intensificare le ronde?”. 

Lily, sull’attenti, sospira, raccogliendo i pensieri, ma James la precede: “Perchè Lord Voldemort è più potente che mai, e noi dobbiamo essere prudenti. Ad Hogwarts siamo al sicuro, ma è meglio abituarsi all’idea che corrono tempi bui” risponde, facendo rabbrividire più di una persona.

Lily lo osserva di sbieco, chiedendosi se sia opportuno precisare che evidentemente Silente teme episodi spiacevoli anche dentro la scuola. Potter ha detto una mezza bugia e una mezza verità. Lily cerca lo sguardo di Remus,  che scuote la testa piano in diniego. 

“Capitano, dobbiamo preoccuparci?” chiede Emma Wood, talentuosa Cacciatrice in squadra dal terzo anno.

“No. Per il momento, suggerirei di concordare i turni, e di separare Grifondoro e Serpeverde. Evitiamo di ucciderci tra noi, siamo troppo giovani e belli per morire in maniera così poco eroica” scherza, tentando di alleggerire la tensione.

La riunione prosegue senza intoppi, e James Potter e Lily Evans, sebbene non siano propriamente amici, riescono a collaborare in maniera costruttiva. Sanno, senza bisogno di esprimerlo ad alta voce, che il compito che spetta loro è il più arduo: Silente vuole che perlustrino ogni sera il Castello, e tengano gli occhi aperti, e una simile richiesta suona come un presagio funesto.

 

Lo so, Lily. Non sei d’accordo. Tu, avresti spiattellato la verità senza ripensamenti. Perché, non credere, ne sono consapevole: ho capito anche io che quest’anno sarà duro, persino al riparo entro mura amiche. Metà dei Serpeverde nostri compagni, appena presi i M.A.G.O., ingrosseranno le fila dell’esercito di Voldemort. Tu sei forte, Lily, e non hai paura della verità. 

Qui, invece, ci sono ragazzi e ragazze spensierati e allegri, che leggono di attacchi sui giornali, ma non se ne curano, ancora convinti che i Mangiamorte vivono lontano e la guerra non arriverà a toccarli mai. 

E allora, se magari non è giusto mentire, perché scoppiare già ora la bolla di effimera felicità dentro cui, ancora per poco, si muoveranno?

Tu sei forte, Lily. Combatterai. Lo leggo nei tuoi occhi dal primo anno. Sei nata per brillare. Ma non tutti assomigliano a te. Perciò, regaliamo l’illusione di un altro po’ di pace e serenità a chi non desidera altro che squarci di vivida normalità.

I miei genitori sono Auror, e non mi nascondono niente. Sono persino più informato di te, che sei informata su tutto. Io lotterò come te Lily, perché sono Purosangue, ma non idiota quanto credi. 

Mi hai reso una persona migliore, con il tuo saldo esempio, un paio di anni fa. Sei stata amica di un Serpeverde contro tutti, ma hai scelto senza ripensamenti la tua strada, diversa, senza rinnegare te stessa. In un pomeriggio in cui ho indubbiamente mostrato il peggio di me, tu mi hai aperto gli occhi. Ho provato vergogna per il mio comportamento passato e, ti giuro, mi sono impegnato a migliorare per essere degno di te. Sei sempre stata la mia sfida, sì, ma non nell’accezione che reputi tu.

Tu sei forte Lily, e trascinerai le tue amiche con te nelle avversità, perché presterai loro un po’  del coraggio che arde in te.

Io, in questo mondo storto, sono schierato con te. Silente, per quanto folle, deve averlo capito, e mi ha concesso un’opportunità che non oso ancora chiedere a te. 

E’ l’ultimo anno, poi diventerò Auror, ma resterò Malandrino in eterno. Non smetterò di affatturare i Serpeverde nei mesi che verranno, né dirò addio a stupidi scherzi e fantastiche avventure in compagnia dei miei compari. Perché la guerra non deve cambiare la nostra pi lucente essenza. Non la tua, fulgida e bianca, e non la mia, meno limpida ma non scura.

Ti copro le spalle, Lily, anche se non mi vedi. 

 

Note: innanzitutto, grazie a chi ha letto, e a chi leggerà. 

Un paio di precisazioni, e mi zittisco. Dunque, nella mia testa, la guerra è nell’aria, quando i nostri protagonisti frequentano il loro ultimo anno ad Hogwarts. E’ lì, ma non è ancora lì, perché deve dispiegarsi nella sua bruttezza. Quindi, già qui, si intravede nei pensieri di Lily e James, e nella tensione di un microscopico scontro che sarà preludio di veri e propri attacchi.

Lily non odia James. Non ha di lui e Sirius Black una grande opinione perché detesta i prepotenti e loro, negli anni precedenti, sono stati tremendi. Ma sa vedere il meglio delle persone: non li ama, come potrebbe? e non è loro amica, ma non li odia, secondo me. Non sono cattivi.

James è cresciuto. Non è il ragazzino del ricordo di Piton. A James Lily piace, veramente, per quello che è e per quello che non è. E tenterà di avvicinarsi a lei, nel modo giusto, mostrandosi per la persona che è, pregi e difetti.

Lily non è perfetta, e James neppure. Ma si troveranno, prima o poi.

Qualsiasi commento, critica, o domanda, è ben accetto! Nei limiti, tenterò di rispondere con una certa puntualità. Aggiungo che questa storia non è già scritta, la sto scrivendo con voi. Non so neppure io come continuerò, in tutta onestà. Ma aggiornerò il più in fretta possibile, avendo cura di rendere il più possibile giustizia ai vari personaggi, importanti e meno, e di scrivere come meglio mi riesce. A presto! Buck

  
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