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Autore: Natasha_66    28/06/2017    1 recensioni
"Voglio che tu vada in Egitto, che ti addestri per poi tornare e curare la parte malata di questa città" le disse Robert Queen. Reina, sorellastra di Oliver, ha promesso al padre che solo la morte potrà fermarla, anche se ció la porterà a scontrarsi con l'uomo che ama e con la sua famiglia. Una setta, un distaccamento della Setta delle Ombre, che agisce per proteggere gli innocenti dalla parte malsana dell'umanità. Dei guerrieri, pronti a morire per la loro causa.
Una promessa, portata avanti a testa alta e senza rimorsi "Anche a costo di morire"
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Oliver Queen, Slade Wilson, Thea Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
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EGITTO, OGGI
Khasib arrivó puntuale come sempre dalla città vicina. L’egiziano, che era stato per tanto tempo il tutore di Reina, era diventato il migliore amico della ragazza ed era sempre pronto ad aiutarla.
-Finalmente ti sei cacciata in qualche guaio- le disse togliendosi il cappuccio bianco e rivelando il viso sfregiato da tante battaglie
-Aspettavi solo questo?- gli chiese lei -Perché se no puoi girare il ronzino con cui sei arrivato e andartene-
-Lo sai che scherzo- commentó lui -Mi hai aiutato così tanto con i miei guai che dovró restituirti mille favori-
-Allora ho bisogno che accolga la mia gente nella tua città- gli disse lei -Ho aiutato una persona e ora un uomo a quanto pare potenziato da un farmaco miracoloso sta venendo qui-
-Allora sono questioni di cuore… va bene, fai preparare tutti- le disse lui -Al resto ci penso io-
-Grazie fratello- lo ringrazió lei
-Salute e pace, sorella- si congedò lui. Dopo che lui se ne fu andato Reina decise di mettere a posto tutto ciò che aveva in sospeso. Trovò Joe nel giardino e gli si avvicinò -Ti disturbo?- gli chiese 
-No- le rispose il ragazzo -Ho parlato con papà ieri sera…-
-Lo so, me l’ha detto. Come l’hai presa?-
-Non male. Mi sei simpatica… devo chiamarti mamma?-
-Forse è un po’ presto, ma se proprio devi- gli rispose lei -L’importante che non mi consideri la tua matrigna-
-No, ma a patto che m’insegnerai quello che sai fare-
-Non credo tuo padre sia d’accordo, ma quando sarai maggiorenne potrai fare ciò che vuoi. Per ora prepara le tue cose perché domani te ne vai- gli disse lei -Un mio amico ti terrà al sicuro mentre cerchiamo di risolvere la situazione-
-Ma io non voglio lasciare papà…- commentò il ragazzo -Voglio stare con lui-
-Lo so Joe, ma sei in pericolo. Se quest’uomo è così forte come dici dobbiamo concentrarci su come fare ad ucciderlo-
-Va bene, ma voglio che torni vivo-
-Lo giuro sulla mia vita-

INDIA, 8 ANNI PRIMA
Pochi giorni e finalmente avrebbe avuto la sua autonomia. Solo a questo riusciva a pensare Reina mentre Khasib parlava con delle persone. Ad un tratto le si avvicinò una bambina -Tu sei la fidanzata di Khasib?- le chiese la piccolina
-No tesoro, sono la sua allieva- le rispose lei 
-Perché tu non hai un compagno come il suo falco?- le chiese ancora la bambina
-Perché non ho ancora finito il mio addestramento. Quando diventerò una guerriera avrò anche io il mio compagno- le spiegò lei -Come ti chiami?-
-Alia- le rispose la bambina -Tu?-
-Reina. Piacere di conoscerti Alia- le disse Reina. Ad un tratto Khasib uscì e fece un cenno verso la ragazza -Andiamo Ren- le disse -Ci vediamo Alia- 
I due guerrieri si avviarono verso il centro della cittadina -Allora perché siamo qui?- gli chiese lei
-Ci facciamo un giro- le disse lui -E osserviamo le persone che ci stanno introrno-
Reina lo guardò stranita da sotto il cappuccio nero -Che stai combinando?- chiese sospettosa 
-Rilassati… abbiamo fatto cose peggiori- le rispose lui fermandosi -Vedi quegli uomini? Loro sono il nostro obiettivo, o meglio il tuo- continuò prima di andarsene. Reina rimase sola e cominciò a chiedersi come doveva fare perché non aveva mai fatto niente da sola. Optò per il metodo classico: prese un pugnale e cominciò a pensare alle proprie mosse e alla risposta dei suoi avversari. Prese un bel respiro e si gettò su di loro velocemente e riuscí ad atterrarli senza ucciderli. Erano in quattro e ne aveva lasciato uno cosciente -Che cosa ci fate qui? Quali sono i vostri piani?- chiese all’uomo
-Far capire alla gente che il vostro Gran Maestro è solo una finzione- le rispose l’uomo -E sei arrivata tardi…-
Dalla casa dove si erano fermati i due si sentí un grido e poi un forte pianto. Reina tornò velocemente alla casa e vide il corpo della bambina in una pozza di sangue. Era tutta una distrazione e lei ci era cascata in pieno. 

EGITTO, OGGI
Era il pomeriggio più caldo del mese e nel palazzo non c’era in giro un’anima viva. Slade e Reina stavano meditando su cosa fare con la storia del mirakuru insieme a Joe.
-Ricapitolando: se ti inietti questa cosa verde sarai come Wade ma non avrai la possibilità di tornare indietro perché userete la cura su quell’altro- disse il ragazzo 
-È esattamente quello che hai ripetuto per tre volte- gli fece notare Slade -E questo non mi fa sentire meglio. Insomma dovrei scegliere tra il vivere normalmente e il vivere in una teca di vetro-
Reina, che stava dando da mangiare alla sua aquila, si girò contrariata -Cosa vuol dire vivere in una teca di vetro? Puoi sempre imparare a controllarti- commentò -Sei un ex militare… dovresti sapere che non è finita finché non è finita-
-Scusami tanto ma tu non c’eri l’ultima volta, non vuoi nemmeno sapere cos’è successo sull’isola…- ribatté Slade
-No. Ho detto che non m’interessa saperlo perché sono la prima a dire che se ti sei pentito il passato non conta niente… poi era un contesto diverso, l’altra volta non l’avevi scelto- disse lei tornando a dar da mangiare a Mapya
-Allora non ascolti proprio…-
-No, sei tu che non ascolti- lo interruppe lei -Hai la possibilità di far vedere che non sei la brutta persona che tutti credono che tu sia e hai gente intorno a te che prima ti odiava e che adesso è disposta ad aiutarti per farti restare con JJ. Tra i due chi non ascolta sei tu-
-Io propongo di metterla ai voti- disse Joe per tagliare la tensione
-Non è una cosa che si mette ai voti- lo rimproverò il padre
-Era tanto per dire…- commentò il ragazzo -Allora io vado a finire di preparare le mie cose. Così ne discutete con calma e serenità- continuó poi uscendo
Reina sorrise per il comportamento del ragazzo e poi si rivolse a Slade -La scelta è tua Slade: puoi scegliere di affidarti alle tue e alle nostre abilità sapendo che probabilmente Wade verrà ben armato e rifornito o puoi scegliere di giocare ad armi pari con il tuo nemico e sviluppare la voglia di autocontrollo-
-Ti ho chiesto aiuto per questo. Ma se continuiamo a dirci dietro non arriveremo mai ad una soluzione- le rispose lui alzandosi dalla poltrona -Non so cosa fare Ren-
-Io ho ben chiaro cosa dovresti fare, ma se non hai la volontà per farlo non ce la farai mai- concluse lei andandosene nella sua stanza segreta -Quando hai preso una decisione fammelo sapere-
  
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