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Autore: cormorant    29/06/2017    4 recensioni
Un viaggio da sogno iniziato quasi per caso in una location da favola nel bel mezzo del Pacifico. Riusciranno Nick e Judy a trovare finalmente l'amore tra palme, bianche spiagge assolate e squisiti cocktail tropicali? scoprilo con noi in questa fanfiction estiva!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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L’indomani come di consueto Nick e Judy si trovarono nella hall della centrale del distretto 1 e come di consueto si fermarono (pericolosamente) davanti al banco della reception a discutere ei loro affari. “Nick solo adesso ho riflettuto su una cosa come faremo a farci dare il permesso di ferie dal capitano Bogo? sai come è fatto…”  di rimando Nick sfoggiò il suo solito sorriso sornione e le disse:” ho già pensato a tutto io Carotina poco lungimirante, so benissimo come far leva su Capitan Bufalo Muschiato” mentre conversavano, i due sentirono una voce provenire da dietro al bancone della reception “dove andate di bello ragazzi?”, prima che Nick gli rispondesse male Judy gli disse: “io e Nick abbiamo vinto un viaggio di due settimane alle Hawaii!” il ghepardo si intenerì di colpo e fece mellifluo: ”ooooooh…come è romantico! Siete proprio fortunati ad andare in un luogo del genere non so come farete a non innamorarvi…” per tagliare corto Nick strattonò delicatamente la coniglietta per un braccio e disse frettolosamente: “scusaci tanto Clawhauser però dobbiamo andare sennò faremo tardi alla consegna degli incarichi” e, mentre si avviavano verso l’Arena, Nick disse ancora al ghepardo:” ah…quasi dimenticavo, Clawhauser hai una ciambella incastrata nello stivale!” Judy lo guardò perplessa poi Nick iniziò un conto alla rovescia con le dita: 5, 4, 3, 2, 1 e al termine si sentì un tonfo dall’altra parte della hall seguito dalla richiesta del ghepardo “ehm… mi potete dare una mano a rialzarmi?!” (Clawhauser era infatti steso a terra di schiena e dimenava a vuoto le zampe nel vano tentativo di rialzarsi) Judy diede a Nick una gomitata sul costato e gli disse:” sei uno scandalo vivente” lui si massaggiò il petto e le disse:” e tu sei una coniglietta violenta “poi si avviarono verso l’arena.
Straordinariamente il capitano ci mise poco tempo a dare gli ordini, sembrava distratto e assorto nei suoi pensieri l’ideale per il mio lavoro di persuasione penso Nick e; quando tutti se ne furono andati, Judy gli scoccò un’occhiata d’incoraggiamento e poi Nick, sistematosi colletto e cravatta entrò nell’ufficio del capitano: il duello verbale ebbe inizio.

 Questo loro “duello” durò comunque per cinque estenuanti minuti durante i quali coloro che sostavano fuori dall’ufficio del capitano poterono sentire uno scambio di battute feroce dove tra arringhe e proposte di scambi da parte della volpe e negazioni e insulti da parte del capitano si giocava la futura vacanza di Nick e Judy. Al termine di questo confronto Nick uscì dall’ufficio del capitano stremato: era grondante di sudore e durante il confronto si era slacciato il colletto e tolto la cravatta che ora pendeva molle dal suo collo. Sembrava non avercela fatta ma poi di colpo tirò fuori dalla tasca il permesso di ferie per lui e Judy, appena lo vide la coniglietta lanciò un gridolino e si gettò su di lui per abbracciarlo e si gettò su di lui abbastanza forte da fargli perdere l’equilibrio e quindi caddero in un turbinio di pelo arancio e a tratti grigio.

Poche ore dopo Nick era finalmente tornato nel suo bilocale in periferia, pronto a preparare la valigia per la vacanza della sua vita. Aprì il vecchio armadio in camera da letto e ne estrasse una valigia gialla, impolverata e vecchia quasi quanto l’armadio, la aprì e la posò sul suo letto poi scelse accuratamente i vestiti da mettere in valigia anche se molti di questi erano camicie a mezze maniche di color verde lime. Mentre faceva questo accurato lavoro di” selezione” il suo cellulare squillò Nick guardò un secondo il numero sorrise e rispose:” Ciao mamma! Come stai?”.

Lei gli rispose:” benissimo tesoro! Dimmi un po’… che stai facendo in adesso? Mi hai detto di aver passato il test per entrare in polizia come va’ lì?” Nick abbandonò il suo lavoro e si sedette sul letto per rispondere:” da noi il lavoro va a gonfie vele, anche se a volte qui c’è così tanta azione che si rischia di annoiarsi! … comunque adesso sto facendo le valigie” sua madre un po’perplessa gli chiese:” le valigie per dove?” lui con voce sognante le disse:” parto per le bellissime isole Hawaii” si fermò un attimo e poi aggiunse:” con una collega” sua madre gli disse eccitata:” ah sì?! E… dimmi un po’come è questa collega? Siete solo colleghi di lavoro o c’è anche qualcosa di più?” Nick era paonazzo dalla vergogna e si pentì amaramente di aver parlato, così pensò ad una frase per uscire da quella situazione tanto scomoda:” no mamma non siamo fidanzati, e lei è solamente la mia “partner” e…” non fece tempo a finire la frase che dall’altra parte della cornetta giunse un grido di eccitazione seguito dalle parole(urlate):” lo sapevo, lo sapevo che c’era sotto qualcosa! … Oh, Nick quando pensavi di dirmelo? Tra l’altro oramai sei grandicello è ora anche che ti sistemi…” se prima era pentito di aver parlato ora Nick avrebbe voluto solo sotterrarsi: lui odiava fare discorsi del genere con sua madre, senza contare che lei riusciva a parlare senza freni per ore intere così Nick fece un atto di una vigliaccheria spropositata ma che gli avrebbe salvato la sanità mentale: chiuse la chiamata e spense il telefono e riprese il suo precedente lavoro.

L’indomani Judy era arrivata all’aeroporto internazionale di Zootropolis con largo anticipo. Quel giorno indossava un paio di shorts di jeans una maglia senza maniche col disegno di una palma e si era portata dietro un paio di valigie tipo trolley di cui una grande quasi quanto lei. Ad un certo punto si chiese dove fosse finito il suo partner e controllò l’orologio: come se non bastasse era quasi ora di fare il check-in, mentre pensava a questo dall’altra parte del terminal gli giunse una voce familiare:” Carotina?!” lei continuava a non vederlo in mezzo alla calca di mammiferi così salì sopra una panchina a alla fine lo vide: era dall’altra parte del terminal e si guardava attorno chiamandola. Lei cominciò ad agitare le braccia per attirare la sua attenzione e infatti pochi secondi dopo lui se ne accorse e si diresse verso di lei. Solo quando arrivò più vicino poté notare come era vestito: portava una camicia hawaiana aperta color verde lime con i fiori di colore bianco, dei pantaloni corti beige con i tasconi e un cappello panama-fedora bianco (senza contare ovviamente i suoi beneamati Ray-Ban tarocchi) si levò gli occhiali da sole e squadrò la coniglietta e disse:” ehi! Che ne hai fatto della coniglietta seriosa che conoscevo io?” lei ridacchiò fintamente divertita e gli disse:” ti ricordo che ho una vita fuori dal commissariato” gli altoparlanti gracchiarono qualcosa e Nick disse:” ti ricordo anche che siamo quasi in ritardo per il check-in!” e insieme corsero fino al gate a loro assegnato.

Mentre erano in coda Judy alla volpe con aria perplessa:” sai, ancora non mi capacito di una cosa…come diavolo hai fatto ad ottenere il permesso di ferie da Bogo? Io credevo fosse impossibile” senza nemmeno voltarsi Nick le disse:” non ascolti mai le voci di corridoio? ...comunque sembra che Capitan Bufalo si sia preso una bella cotta per Miss Jenkins” Judy era stupita:” ma chi, la mucca che lavora in archivio” “esatto, proprio lei. Lei si dà il caso che sia la mia vicina di casa e ho promesso a Bogo di metterlo in buona luce nei suoi confronti” Judy era alquanto sorpresa:” beh, hai fatto senz’altro un ottimo affare. Complimenti volpe acuta!” poi gli chiese:” quando pensi di ricambiare il capitano?” Nick le rispose: “mai! Ovviamente”. Due ore dopo si imbarcarono diretti all’isola di Oahu. 
   
 
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