Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: BlossomTears    30/06/2017    1 recensioni
Questa è una semplice storia che vede come protagonisti i BTS (ma va?) e una ragazza italiana di 21 anni...
Bando alle ciance, buona lettura :)
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Park Jimin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nami's pov
Dopo aver salutato tutti in modo frettoloso, chiusi la porta della sala da danza e mi incamminai al dormitorio per andare a prendere le mie cose e dopo, avrei lasciato per sempre quella casa e non mi sarei mai più rimessa in contatto con nessuno di loro.
Ero sul pullman quasi deserto e tutto quello che il mio corpo avvertiva era un immenso senso di vuoto.
Il cuore sembrava non battere, avevo brividi di freddo.
Era il mio cuore ad essersi ghiacciato e a provocarmi quella strana sensazione?
Lo stomaco bruciava e mi sembrava che stessi indossando un giubbotto fatto di pietre e non un semplice parka.
La cosa che mi faceva stare più male era il senso di smarrimento che provavo quando non avevo loro vicino..
Sarebbe stata veramente dura non mantenere quella promessa fatta la notte prima.
Mentre pensavo queste cose, i miei occhi erano chiusi e non mi accorsi che la mia fermata era passata da un bel po di tempo.
Quando aprii gli occhi e tolsi le cuffiette, mi resi conto di quello che avevo combinato e domandai all'autista se poteva fare un'eccezione e ritornare indietro, ma si innervosì e mi disse di scendere e di aspettare il prossimo pullman.
Non mi fece nemmeno fare altre domande che chiuse la porta e quel gelo che avevo provato durante tutto il tragitto, lo avvertii con un groppo in gola.
Avevo voglia di piangere e di gridare al mondo ciò che non andava, ma in realtà quella che non andava ero proprio io.
Mentivo a me stessa e al mio cuore per non provare solitudine, ma più sola di quanto pensassi e i Bangtan erano stati gli unici a strapparmi un sorriso, sincero e grato.
Specialmente uno di loro..
Ed ora, in quella piazzetta isolata mi sentivo sola e dispersa e le lacrime iniziarono a scendere copiose anche se nessuno aveva dato loro il permesso per sbocciare.
Mi sentivo infantile a piangere sempre, però era il mio modo di sfogarmi, anche se tempo prima il mio "sfogo" era la danza classica..

Jimin's pov
Pensavo che era da qualche ora che stavamo provando, ma in realtà era già pomeriggio quando uscimmo dalle docce private.
Quando presi il telefono notai otto chiamate perse da un numero sconosciuto e mi parve una cosa strana.
Mentre ero fuori ad aspettare gli altri, mi venne un'improvvisa agitazione e uno strano senso di smarrimento.
Composi la chiamata e portai il cellulare all'orecchio destro, lasciando che l'ansia crescesse all'aumentare degli squilli.
Udii un sospiro ed un singhiozzo.
《Ji...Jimin....Sei tu?》.
Il sangue mi si congelò ed il cuore cessò di battere.
Perché stava piangendo?
Perché avevo paura di perderla?
Perché volevo solo circondarla in un abbraccio?
《Ehi, che succede?》chiesi normale, per non far trapelare la mia preoccupazione e la mia ansia.
《Non...Non so...dove...sono...Ti prego.....vieni..》sussurrò lei, alternando ogni parola con un singhiozzo o con un respiro tremolante.
Stavo morendo di paura...
Cose le era successo?
Dove si trovava?
《Cos'è successo? Riesci a spiegarmi più o meno com'è la strada e se ci sono dei negozi? Dimmi tutti quello che vedi!》chiesi io, ma ero in preda al panico perché stavo morendo di paura.
Corsi nella mia Range Rover e misi in moto, attendendo solo una sua risposta...

Nami's pov
《Ho sbagliato fermata...e l'autista mi ha lasciata qui è mi ha detto che sarebbe passato un altro pullman... Jimi...qui non è passato nessun pullman e sono in questa piazzetta da circa tre ore e mezza..Non c'è nessuno e ho paura...》raccontai io, spiegndogli in breve quello che stava succedendo.
Lo sentivo ansioso e preoccupato e mi dispiaceva farlo sentire così.
Avevo comunque ragione: ero un peso per tutte le persone, ma una cosa mi lasciò senza parole.
《Stai tranquilla piccola, sto arrivando!》.

...

Dopo qualche minuto passato con la testa poggiata sulle ginocchia, sentii un rumore nelle vicinanze.
Pensai che Jimin fosse arrivato, ma non era così.
Un ragazzo alto e vestito tutto di nero, era vicino a me e se ne stava in silenzio e con lo sguardo perso verso di me.
《Bambolina, che ci fai qui tutta sola soletta?》chiese lui, avanzando verso di me con le mani allungate per prendermi il polso.
《Il gatto ti ha mangiato la lingua?》chiese, avvicinando il suo viso al mio.
L'alito gli puzzava di alcool e i suoi occhi erano circondati da due enormi occhiaie.
《Tranquilla bambolina, non voglio farti del male!》disse ancora lui, vedendo il terrore nei miei occhi e notando le lacrime che pulsavano per essere liberate.
Una lacrima sfuggì al mio controllo e in quel momento udii il rumore di una macchina, ma non ebbi tempo di voltarmi per vedere se Jimin era arrivato o se era qualcun'altro.
Quel ragazzo mi strattonò e mi fece cadere per terra, posizionandosi violentemente sopra di me.
《Adesso ci divertiamo io e te!》affermò divertito lui, con quell'alito pesante e quei suoi occhi scuri.
Chiusi gli occhi perché la paura mi stava logorando l'anima e l'unica cosa che pensai in quel momento, fu la bellezza delle parole di Jimin:
'Stai tranquilla piccola, sto arrivando!'.

Jimin's pov
Appena arrivai alla piazzetta che più si avvicinava alla descrizione di Nami, uscii dalla macchina e nemmeno mi accorsi di quello che stava già accadendo.
Mi scaraventai sopra un ragazzo alto e vestito tutto di nero, aveva l'alito che puzzava di alcool e due profonde e nere occhiaie.
Lo spintonai lontano da Nami, che aveva gli occhi sgranati e colmi di lacrime.
Gli tirai un paio di pugni e anche se non mi sentivo più la mano destra, continuai a picchiarlo e ad allontanarlo da lei.
《Pezzo di merda, ti spacco la faccia!》affermai, spintonandolo verso la fontana e facendolo sbattere con la schiena contro essa.
《Non azzardarti mai più a toccarla nemmeno con l'immaginazione!》sputai infine.
Un tocco leggero e tremante mi sfiorò il braccio.
《Andiamocene, ti prego!》mi supplicò impaurita Nami.
Quel ragazzo si alzò visibilmente dolorante e scappò via ed io mi calmai apparenemente.
《Scu-》.
Non la feci finire, perché le tirai uno schiaffo.

Nami's pov
Mi tirò un sonoro ceffone e poi mi guardò severo, ma mi accorsi della smorfia di dolore che fece guardando quella mano "colpevole".
《Hai idea di quanto sono stato in pensiero? Come ci sei finita qui? Cosa cazzo sarebbe successo se io non fossi arrivato in tempo?》domandò lui, slanciandosi verso di me e abbracciandomi forte.
Io ancora scossa, strinsi le braccia intorno al corpo caldo di lui e le mani lo strinsero talmente forte da lasciargli i segni.
《Scusa per lo schiaffo..》sussurrò ne mio orecchio sinistro ed io spalancai gli occhi.
《No, sono io a dovermi scusare...e rimgraziarti!》dissi decisa, gurdandolo negli occhi.
Gli sfiorai la nuca e chiusi gli occhi.
Li riaprì di scatto, sentendo una pressione piccola e morbida sulle mie labbra.
Lo stava rifacendo!
Jimin mi stava baciando..

Jimin's pov
La baciai senza pensarci due volte e non mi interessai di guardare se aveva o no gli occhi sbarrati, perché io chiusi i miei per assaporarla bene.
Ero un mix di emozioni belle, brutte, allegre e tristi.
《Non andare mai più lontano da sola! Non voglio avere paura di non poterti baciare più o vedere i tuoi occhioni o ancora, fare questo..》dissi io, abbracciandola forte e alzandola in aria.
Sentii la sua stretta aumentare e notai le sue guance rosse per l'imbarazzo.
《Andiamo scema, ti porto lontano da qui!》dissi, sfiorandole il nasino.
Poi le presi la mano sinistra e la intrecciai con la mia, così da farle capire che non l'avrei lasciata per nulla al mondo.
Entrammo in macchina ed entrambi eravamo molto silenziosi e nonostante tutto, nessuno dei due era deciso a cominciare un discorso, così le presi la mano e la guardai negli occhi.
《Andiamo nel mio posto nel mondo, voglio mostrartelo e magari, permetterti di entrare..》affermai, prima di mettere in moto la mia Range bianca e di sfrecciare verso quel posto che mai nessuno aveva scoperto.
 
NOTE DELL'AUTRICE:
SONO...VIVA!
MIANHAE...
Scusate per la lunga assenza, ma sono viva e sono più libera ora...
Bando alle ciance ahah eccovi un capitolo che sicuramente farà pietà perché sono un po bloccate mentalmente, ma spero vi sia piaciuto!!!
A presto è una promessa! ❤
  
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