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Autore: lonewolf87    03/07/2017    1 recensioni
Cinque anni dopo la battaglia contro i draghi malvagi, Goku decide di tornare dalla famiglia e dagli amici per partecipare a un torneo di arti marziali organizzato da Mr. Satan, dove incontrerà due misteriosi ragazzi che hanno un vecchio conto in sospeso con lui. Nuovi alleati, nuovi nemici e nuove battaglie per il destino della Terra attenderanno Goku e il resto del gruppo.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Pan, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball Ultimate Heroes'
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Arrivò, come predetto da re Kaio, il giorno dell’invasione e il gruppo si diede appuntamento in un deserto montagnoso nel mezzo del nulla, lontano dai centri abitati. Nessuno conosceva il luogo esatto in cui i Bunkiani sarebbero atterrati, tuttavia l’invenzione di Bulma avrebbe sicuramente attirato l’attenzione dei nemici su di loro, evitando così di coinvolgere le città e gli abitanti della Terra.
“Siamo tutti?” chiese Goku.
“Hmm…non proprio.” notò Pan. “Taek, tua sorella non viene?”
“Mi spiace, ma ho preferito che Hatsuri restasse a casa. Quando siamo stati attaccati da quell’alieno, per poco non ci lasciava la pelle. È meglio per lei che stia alla larga da certi mostri. Non sono alla mia portata, figuriamoci alla sua.” spiegò Taek.
“Hmph! Non importa. Tanto ci penserò io a distruggerli.” disse Vegeta, sicuro di sé.
“Eheheh!” sorrise Goku.
“Eccoci qui! Ciao a tutti!” li salutò Bulma, che nel frattempo aveva raggiunto il resto del gruppo assieme a alla figlia.
“Era ora che arrivassi, donna! Quei dannati invasori stanno per avvicinarsi all’orbita terrestre!” la rimproverò Vegeta.
“Ehm.. Bulma, dov’è la tua ultima invenzione?” domandò Gohan.
“Bra, mostrala a tutti.” chiese la scienziata.
“Sì, mamma.” rispose la figlia che lanciò a terra una capsula. Dopo qualche secondo, comparve l’ultima creazione di Bulma, ovvero un macchinario dotato di tanti cannoni già puntati verso il cielo e pronto per essere utilizzato.
“Eccolo qui. Grazie a questa macchina da guerra, cercheremo di abbattere quante più navicelle possibili.” disse Bulma.
“E allora cosa aspetti? Attivala immediatamente.” ordinò Vegeta.
“Quanto sei scontroso, caro. Per caso hai paura?” lo punzecchiò sua moglie.
“Hmph! Con chi credi di parlare, donna? Io sono il principe dei sayan e non ho paura di nessuno, tantomeno di quattro stupidi alieni.” replicò il marito.
“Non avevo dubbi. Bene, cominciamo le danze.” esclamò la scienziata, prima di accendere la sua invenzione. Nel giro di pochi secondi, furono sparati migliaia di missili che abbatterono quasi tutte le navicelle nemiche che erano giunte nei pressi della Terra. Sembrava che tutto stesse andando per il meglio, tuttavia una navicella riuscì stranamente a resistere ai missili e andò al contrattacco, colpendo in pieno l’invenzione di Bulma con un’enorme raggio laser, facendola saltare in aria.
“Bulma! Bra!” gridò Vegeta, spaventato.
“Tranquilli, ragazzi! Stiamo bene!” rispose Bulma, rassicurando il marito e il resto del gruppo. Per fortuna Bra era riuscita a mettere la madre al sicuro poco prima che la navicella nemica le colpisse.
“Oh,no! Stanno per atterrare!” esclamò Goten.    
“Prepariamoci.” disse Goku.                      
Non appena la navicella atterrò sul suolo terrestre, uscì un alieno dal mantello rosso, che sembrava essere il capo, accompagnato dai propri sgherri.
“Tutto bene, imperatore Jalbok?” domandò uno dei soldati.
“A quanto pare ci stavano aspettando, mio signore.” disse il generale Zolbat.
“Già. Salve, terrestri. O forse dovrei chiamarvi scimmioni sayan. Io sono Jalbok, imperatore del pianeta Bunk, e quello accanto a me è il generale Zolbat.” si presentò il sovrano. “Devo ammettere che siete abbastanza forti, ma Vendett non era il mio guerriero migliore e vi aveva sottovalutati. State tranquilli che non farò lo stesso errore, anzi, la pagherete per aver decimato la mia flotta. Soldati! Attaccate!”
“Tu non farai niente! Ouch!” mugugnò Goku, che fu colpito senza preavviso dal malvagio imperatore con un pugno allo stomaco. Il colpo fu talmente potente da metterlo subito al tappeto.
“Nonno!” gridò Pan.
“Papà!” fecero altrettanto Gohan e Goten.
Subito dopo, Jalbok attaccò Vegeta e anche il principe dei sayan ebbe la peggio contro il nemico.
“Adesso tocca a voi! Addio, sayan!” esclamò infine l’imperatore bunkiano, prima di lanciare un’enorme sfera d’energia che prese in pieno il resto del gruppo, scatenando una fragorosa esplosione.
“No! Vegeta! Trunks!” urlò disperata Bulma, che si era nascosta dietro le rovine del suo macchinario assieme alla figlia. Tuttavia, senza rendersene conto, si ritrovarono circondate dai soldati di Jalbok.
“Mio signore. A quanto pare sono state quelle due donne a decimare il nostro esercito. Cosa vuole che ne facciamo? Le giustiziamo?” chiese il generale Zolbat.
“No, ho un’idea migliore.” rispose lui, volgendo il suo sguardo verso Bulma e Bra. “Mie signore, avete combinato un grosso danno al mio potente esercito e per questo meritereste la morte. Tuttavia ammiro la vostra intelligenza, quindi ho deciso che d’ora in poi avrete l’onore di lavorare per me.”
“Io non lavorerò per nessuno, soprattutto per chi ha fatto del male a mio marito e a mio figlio!” obiettò Bulma.
“Dimentica quei sayan, donna. Soldati! Catturatele!” ordinò l’imperatore. I soldati obbedirono e catturarono Bulma e Bra.
“Come osate? Toglietemi le mani di dosso!” protestò invano la scienziata.
“Che volete da me? Lasciatemi!” fece altrettanto Bra.
“Bene. Ora che i sayan sono spariti per sempre, possiamo finalmente prendere il controllo della Terra.” disse Jalbok, prima di andarsene via con i propri uomini.
 
La gigantesca onda lanciata dall’imperatore Bunkiano aveva devastato l’intera zona, riducendo le montagne a cumuli di pietra. Sembrava che la Terra fosse destinata a cadere nelle mani di Jalbok, ma dopo qualche minuto, Goku sbucò dalle macerie, seguito da Vegeta e dal resto del gruppo. Erano tutti a pezzi ma fortunatamente nessuno era morto.
“Ahia, che male! Certo che quel Jalbok è davvero forte.” disse Goku, toccandosi la pancia. “Ragazzi, state tutti bene?”
“Sì, papà.” rispose Gohan.
“Se ne sono andati?” domandò Goten.                     
“Credo di sì.” rispose Pan.
“Dannazione. Quegli alieni sono davvero forti.” si lamentò Bish.
“Io lo ucciderò. Giuro che se quel farabutto tocca, anche solo con un dito, Bulma e mia figlia, lo ucciderò.” mugugnò Vegeta, fuori di sé.
“Adesso calmati. Con la rabbia non andremo da nessuna parte.” lo richiamò Goku.
“Stai zitto, Kakaroth! Non mi devi dire tu cosa fare!” replicò malamente il principe dei sayan.
“Vegeta, sono arrabbiato quanto te, credimi. Uno di quei mostri ha ucciso Chichi e la povera Videl, ma se li attaccheremo senza un piano, come abbiamo fatto poco fa, non li sconfiggeremo mai.”
“Non posso stare con le mani in mano mentre quel delinquente ha rapito mia moglie e mia figlia.”
“Papà, Goku ha ragione. In queste condizioni non possiamo far nulla adesso.” provò a calmarlo Trunks.
“Grrrrrrr….” ringhiò ancora il principe dei sayan, consapevole che il figlio aveva ragione. Quel Jalbok si era rivelato un avversario abbastanza tosto e purtroppo i duri allenamenti nella gravity room non erano serviti a molto.
“Per il momento dobbiamo recuperare le forze. Papà, hai con te i Senzu?” chiese Gohan.
“Ehm… purtroppo mi sono dimenticato di passare da Karin.” rispose il padre con un po’ d’imbarazzo.
“Cosa????” esclamarono tutti, sorpresi dalla grave dimenticanza di Goku.
“Sei un idiota, Kakaroth! Come fai a dimenticare i Senzu in un momento simile?” lo sgridò Vegeta.
“Eheheh! Mi dispiace, non c’ho proprio pensato.” si difese il buon sayan.
“Scusate, ma cosa sono questi Senzu?” domandò Taek.
“Sono dei fagioli magici che ci permetteranno di recuperare le forze.” spiegò Goten.
“Davvero? Sono curioso di provarli.” replicò il ragazzo.
“Anche noi non vediamo l’ora di mangiarli, Taek. Ne abbiamo davvero bisogno.” aggiunse Ub.
“Beh a questo punto non ci resta che andare all’obelisco a prendere i Senzu, sperando che Karin ne abbia per tutti.” disse Gohan.
“Peccato che in queste condizioni non possiamo muoverci.” si lamentò Ub.
“Già. E se non ci riprenderemo il prima possibile, Jalbok e i suoi scagnozzi ci faranno fuori in men che non si dica e per la Terra non ci sarà alcuna speranza di salvezza.” affermò Goku.
“Ehi,ragazzi!” li chiamò una voce femminile. Appena alzarono lo sguardo verso il cielo, videro con sorpresa Hatsuri che si avvicinava verso di loro.
“Hatsuri, che ci fai qui? Ti avevo chiesto di restare a casa.” la richiamò Taek.
“Credevi che sarei rimasta ferma a non far nulla mentre tu e Bish rischiate la vita? rispose la ragazza.
“Hmph! È per me che sei qui o per Bish?” la punzecchiò il fratello.
“Non dire stupidaggini.” replicò la sorella. “Guarda un po’ come siete ridotti. Sembra che sia passato un uragano.”
“E’ stato peggio di un uragano, Hatsuri. Il loro imperatore è fortissimo. È riuscito a sconfiggere Goku e Vegeta in un batter d’occhio.” raccontò Bish.
“Come se non bastasse, i suoi uomini hanno rapito Bulma e Bra e a quest’ora staranno attaccando le città.” aggiunse Taek.
Mentre parlavano, il gruppo fu attirato dal rumore di altre esplosioni, segno evidente che l’esercito Bunkiano aveva cominciato la sua campagna di conquista della Terra.
“Oh no!” esclamò Pan.
“Devono essere loro. Maledizione, dobbiamo fermarli!” si lamentò Trunks.
“Non c’è più tempo da perdere. Hatsuri, vai all’obelisco di Karin e fatti dare i Senzu, prima che la situazione sulla Terra peggiori ancora.” chiese Goku.
“Ma io non ho idea di dove si trovi questo obelisco.” rispose la brunetta.
“Non ti preoccupare, Pan ti accompagnerà.” la rassicurò il buon sayan.
“Io?” domandò Pan.
“Sì, piccola. Tu sei quella che pesa di meno. Con te Hatsuri arriverebbe in un attimo all’obelisco.” spiegò il nonno.
“Okay.” annuì la nipote.
“Allora noi andiamo.” disse Hatsuri, caricando Pan sulle spalle.
“Buona fortuna. Cercate di non farvi avvistare dai Bunkiani.” li avvisò Goku.
“Fate presto, mi raccomando.” fece altrettanto Vegeta.          
“Non preoccupatevi. A dopo!” li salutò Pan, prima di prendere il volo verso l’obelisco assieme ad Hatsuri.
  
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