Scritta sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=nN-aZCpd2Po.
★ Iniziativa: Questa storia partecipa alla challenge “Notte di Tanabata” a cura di Fanwriter.it!
★ Numero Parole: 579.
★ Prompt:
- Durante i fuochi d’artificio A si confessa a B.
- Bonus: Anello di fidanzamento, pegno d'amore
Cap.10 Dichiarazione
e che mi amerai davvero di più, di più, di più…
C’era
un brusio di voci tutt’intorno,
una fila di persone camminavano lungo il viale passando di fianco ai
chioschetti in legno, illuminati da delle lanterne di carta.
Videl
stava ferma, con i sandali
di legno leggermente affondati nella stradina di ghiaia. Una donna
anziana,
tenendo per mano il nipotino, superò la giovane e condusse
il bambino fino a
una vasca colma di pesci rossi guizzanti.
Videl
alzò il capo, i corti
capelli mori le ondeggiavano intorno al viso.
“Sai,
ti stavano bene anche
lunghi” disse gentilmente Gohan. Si affiancò alla
giovane, che arrossì e chinò
il capo.
“L’ho
fatto per te, volevo
sembrarti più… carina” ammise. Nascose
le mani nelle larghe maniche del kimono
rosa che indossava, la stoffa morbida le ricadeva larga sul corpo
minuto,
decorata con raffigurazioni di fiori rosso sangue, dello stesso colore
della
cinta.
Gohan
infilò la mano sotto la
parte superiore del suo kimono blu e cercò dentro una tasca
interna, ne
estrasse un cofanetto nero.
“Volevo
tu combattessi al mio
fianco e ora… sono felice che tu sia al mio
fianco” mormorò.
Videl
alzò il capo e indicò il
cielo, lì dove brillava la via lattea.
“Sta
iniziando” disse, mentre si
sentivano dei fischi. Esplose un fuoco d’artificio azzurro,
seguito da uno
dorato.
Gohan
sorrise, guardando i giochi
di luce e si rigirò il cofanetto tra le mani.
<
È il momento perfetto >
pensò. Bambini alzavano le mani verso il cielo, alcune
ragazze si aggrappano ai
fidanzati, gli anziani sorridevano e qualche ragazzino spalancava ad o
la
bocca.
Gohan
si mise in ginocchio su una
gamba e prese la mano di Videl, questa batté le palpebre con
aria confusa. Si
volse e chinò il capo, socchiuse le labbra a cuore vedendo
che il ragazzo le
porgeva un cofanetto aperto con l’altra mano.
“Quello
è…” sussurrò la giovane.
La sua voce era in parte coperta dagli scoppi dei fuochi
d’artificio.
“È
un anello di fidanzamento”
rispose Gohan. Le lasciò andare la mano e le
infilò l’anello al mignolo.
“Videl,
io ti amo” disse con voce
calda.
Le
labbra di Videl tremarono e si
piegò in avanti, baciandogli la fronte accanto a una ciocca
di capelli mori.
“Mi
sembra un sogno” mormorò la
ragazza.
“Tu
cosa vuoi da me? Cosa posso
fare per essere degno del tuo amore?” chiese Son.
“Niente.
È già un sì” rispose Videl.
“Dimmi
qualsiasi cosa” la pregò
Gohan. Il suo corpo muscoloso era in tensione.
“Promettimi
solo che rimarrai
così: sincero. E…”. Iniziò
Videl.
Un
ragazzo li indicò e i suoi
amici fischiarono, una donna li guardò sorridendo e scosse
il capo.
“E
promettimi che mi amerai ogni
giorno di più”. Concluse Videl.
“Te
lo giuro” sussurrò Gohan. Le
accarezzò l’anello di oro bianco che le aveva
messo al dito e alzò il capo, i
suoi occhi si rifletterono nelle iridi azzurro-blu della ragazza.
“Questo
è un pegno d’amore e
significa che come i due amanti celesti che stanotte si celebrano,
anche noi
rimarremo legati in eterno. Anche se potessi tornare da te solo una
notte ogni
anno, per tutta l’eternità, potresti essere sicura
che quella notte ci sarei.
Voglio
essere totalmente sincero
con te, costruire un futuro insieme” promise.
Videl
si nascose il viso con la
mano, sorridendo e le sfuggì un singhiozzo.
Gohan
si rialzò di scatto.
“Questo
ti rende infelice?”
domandò.
“Oh,
Gohan. Ti amo così tanto,
sono così fortunata” mormorò Videl,
abbracciandolo.
Son
la strinse a sé e la cullò
contro il proprio petto muscoloso.