- Quella ragazza mi ricorda qualcuno… -
- Tua cugina Sir-
-Dimmi che quella pazza non si è riprodotta...-, Severus che mugugnava, appoggiandosi con discrezione ad una colonna. Aveva male alla testa, e se Lils se ne fosse accorta sarebbero stati bubotuberi amari. Per fortuna era troppo presa dalle presentazioni ufficiali del gruppo. Eludere le domande dei ragazzi fu decisamente più complesso. Per fortuna erano ancora giovani e troppo affascinati dai misteri di Hogwarts, così proseguirono la loro esplorazione non appena convenevoli e discorsi banali si esaurirono.
Rimasti di nuovo soli si accomodarono in un lato appartato del chiostro. In breve venne fuori che la notizia del quinto casato aveva fatto il giro del mondo magico in meno di una notte e che tutte le teste nobili di mezzo universo erano puntate dritte su Harry. Come era possibile, dicevano, che il figlio di due insegnanti avesse scatenato una simile rivoluzione. Ovviamente le buone notizie non finivano li.
-Quello che i bravi ragazzi non sanno è che Albus aveva già notizia della cosa. Le lettere di iscrizione si scrivono da sole quando tutti noi nasciamo... E per chi osserva nascere una di loro beh... Hanno un biglietto, chiamiamola una seconda pagina, che ovviamente non viene spedita… -
Con un trucco degno del peggior merlino Sirius fece apparire tra le dita della mano destra un foglietto, o forse lo aveva sempre tenuto nel palmo ed era soltanto una delle sue azioni ad effetto.
Lo porse a Severus, i cui occhi neri si stavano lentamente riducendo a due fessure al pensiero che Albus avesse giocato loro l’ennesimo scherzo. Una montagna di domande già affollava la sua mente, facendo a gara con la rabbia repressa per uscire. Lily lo osservava, incuriosita e preoccupata al contempo. Non era sicura di voler sapere cosa fosse quel biglietto, o a quale dei suoi figli fosse indirizzato.
Frederick Michael Harrison Snape
Nato il 31 Luglio 1998
Purosangue
Rosa D’Oro
- Come diavolo hai ottenuto questo foglio Sir? ma soprattutto... Quando lo hai ottenuto?!-
-Sono andato a prenderlo appena mi è arrivato il gufo di Lils, ero sicuro che ci fosse qualcosa di strano… in fondo Harry è quel che è -
-cioè Stanotte- precisò Remus affiancandosi all’amico. I malandrini erano così, magari si detestavano, litigavano tutti i giorni, ma poi c’era sempre qualcosa che li faceva scattare in soccorso di uno di loro.
- Quel vecchio mago rincretinito adesso me la paga...-
Da dove fosse comparsa la bacchetta di Snape non lo capirono mai, forse davvero la magia opera in modi misteriosi e sconosciuti. Fatto stà che l’unica cosa che permise a tutti loro di fermare in tempo l’ira ceca dell’uomo fu lo schiocco secco, quasi urlante, del mantello che si sollevava nell’impeto della corsa. Quello, ed il fatto che il professor Snape non usava le doti da animagus apprese dai suoi amici con la loro stessa spavalderia.
-No. Sev, respira, prendi fiato, studieremo un piano, dobbiamo agire bene…o resteremo eternamente delle marionette...-
L’uomo grugnì, andandosene comunque. Aveva bisogno di riflettere, da solo.