“Ma perché
dobbiamo giocare a Shoji quando abbiamo un’intera casa a disposizione per poter
giocare in un altro modo?”
A Shikadai
cadde la pedina dalle mani, l’ultima per la precisione, andandosi a infrangere
fra le altre, distruggendo l’ordine appena creato. Con Himawari era sempre
così. Era capace di distruggere l’ordine che avevi creato, sia interiormente
che esteriormente, lasciandoti il caos più totale, come con quella frase.
“Che
intendi dire?”
La Uzumaki
piegò le gambe, non avendo il minimo senso del pudore nel far vedere parecchi
centimetri di gambe scoperte in modo del tutto “casuale”, cosa che fece alzare
la temperatura al povero discendente del clan Nara.
“Sei
stupido, Shikadai. E pensare che Shikamaru-sama e Temari-sama sono dei veri
geni. Da chi hai preso questo quoziente intellettivo così basso?”
Himawari
adorava prendere in giro il suo ragazzo, specie quando metteva in dubbio il suo
quoziente intellettivo. Sapeva che a Shikadai dava fastidio una cosa del
genere, e lei glielo faceva di proposito.
“Che cosa
hai detto?”
“Che sei
stupido.”
“Rimangiati
quanto hai appena detto!”
Shikadai
si mise in posizione, pronto ad utilizzare la tecnica del controllo dell’ombra
sulla sua ragazza, facendole fare tutto quello che voleva, quando quest’ultima
gli si mise in braccio, bloccandolo.
“Sei
lento, Shika. E sei pure eccitato. E io che volevo giocare a nascondino come
facevamo da bambini.”
“Non dire
bugie! So benissimo che tipo di gioco volevi fare. Non fare la santa con me.”
Himawari
sorrise divertita, poggiando per un istante le labbra su quelle del suo ragazzo.
Quando si staccò, vide i pezzi degli shoji sparpagliati sulla scacchiera. Ne
prese uno e lo mise in posizione.
“Ho vinto,
Shika.”
Shikadai,
con ancora in braccio Himawari, si sporse per vedere la scacchiera, e con sommo
orrore vide che la ragazza aveva detto la verità. Aveva vinto contro di lui,
quindi…
“Ho vinto
la scommessa. Ora dovrai fare tutto quello che ti chiederò di fare per una
settimana.”
“Non
vale!”
“Vale
tutto, Nara. Sia nel gioco che in amore.”
Fece finta
di non sentire il “seccatura” borbottato a denti stretti, avvicinandosi
all’orecchio del moro.
“E poi,
chissà. Magari se adesso mi fai un massaggio, stasera potrei ricambiarlo.”
“HIMAWARI!”
Himawari, sei proprio sfrontata!
Eccomi qui con un'altra raccolta di flashfic!
Per questa raccolta dovrete ringraziare mezzosangue230 che mi ha gentilemente dato i prompt. Quindi, grazie, mezzosangue230 ♥ Senza i tuoi prompt questa raccolta non sarebbe mai stata fatta :)
Spero che vi piaccia!