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Autore: KHREM    22/07/2017    1 recensioni
"La stava guardando con quella poca luce che il maxi schermo consentiva di ricevere.
Vedeva quanto era bella e curata.
L'ammirava mentre toglieva il suo giacchetto e posava la sua borsa sul sedile accanto."
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Necessitavano di quel contatto fisico, non potevano stare una davanti all’altra senza sfiorarsi.
Sasha volle sentire l’odore della sua mano, al tatto era così delicata, che voleva a tutti i costi sapere l’essenza che la coccolava e la profumava.
- E’ Argan.
Le rispose Ema senza che Sasha le avesse chiesto nulla.
- E’ irresistibile.
Sasha mollò la presa.
Così Ema fece la stessa identica cosa riprendendole la mano.
- E’ sapone.
Le disse soddisfatta Sasha.
- E’ irresistibile.
Rispose Ema ridendo.
A vederle insieme le loro mani sembravano essere una cosa sola, destinata a restare tale in eterno.
Incominciò a fare molto freddo, e così controvoglia, decisero di tornare a casa. Non abitavano molto distanti e a metà strada si fermarono per salutarsi.
- Non faremo in tempo a metterci a letto che dovremo già alzarci.
- Non sono così convinta di voler andare a scuola più tardi.
- Mi sa che farò la stessa scelta riguardo l’università.
- Sono stata benissimo con te.
- Anche io, davvero tanto Sasha.
- Allora…Buonanotte.
- Buonanotte.
Ema si voltò, e si avviò verso casa sua, mentre Sasha rimase a guardarla andare via.
Dopo qualche secondo, Ema, si girò, e accennando un sorriso, la risalutò agitando la mano.
Riprese il suo cammino, mentre Sasha avrebbe voluto restare lì, voleva correrle dietro.
Se ti volti di nuovo, giuro che ti vengo incontro e ti bacio.
Ma Ema, non lo fece e sparì dietro l’angolo.
Alla fine Sasha si arrese e decise di dirigersi verso casa.
Quando diede le spalle alla strada che un attimo prima fissò con lo sguardo, Ema la spiò nascosta dietro l’angolo.
Quanto vorrei che ti voltassi verso di me.
Girati, perché non ti giri?
Ma Sasha, convinta che Ema, fosse già arrivata a casa sua, proseguì senza voler più guardare indietro.
E così fece anche Ema, ormai.
Arrivata a casa, Sasha, andò subito a bere un bicchiere d’acqua, sedendosi al tavolo della cucina, iniziando a giocare col bicchiere di plastica, con il cellulare accanto.
Intanto Ema, aveva lanciato borsa e giacchetto sul divano, e si era diretta in camera a spogliarsi, per poi dirigersi in bagno e farsi una bella doccia ristoratrice.
Sasha, non si era neanche tolta il giacchetto, ed era ancora lì, a fissare il bicchiere mezzo vuoto, pensando ad Ema.
Non si è più voltata. Sicuramente non vedeva l’ora di liberarsi di me. Uno stupido cinema e dei panini…che bel programma…ad una ragazza così bella, bisognerebbe offrire molto di più…
Ema attraversò nuda il corridoio, entrò nel bagno, preparò l’accappatoio e si infilò nella doccia.
Applicando lo shampoo sui capelli, pensava a Sasha, alla pessima impressione che le aveva riservato.
   
 
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