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Autore: piccola_Calliope    06/08/2017    3 recensioni
La Bella e la Bestia è la mia favola preferita e questa storia è una mia personale rivisitazione, dove non c'è una fata, un sacrilegio o una rosa magica.
Ma c'è un ragazzo, prepotente, volgarotto, con una storia particolare dietro e una lei...
Una lei che inconsapevolmente gli insegnerà ad amare.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Riccardo
                                                    Fiamma
                
Andrea
                                                                            Carlotta
Nostro 
POV. FIAMMA
Ero andata lì con tutto altro intento, si volevo schiaffeggiarlo, volevo rimproverarlo, volevo insultarlo, volevo fargli capire quanto avesse sbagliato, quanto mi avesse ferito e quanto il suo comportamento da idiota avesse messo a repentaglio ciò che stava nascendo tra di noi, arrivata lì mi aveva aperta suo padre, preoccupatissimo in volto.
Mi aveva chiesto se fosse successo qualcosa di grave, mi aveva raccontato che Riccardo era furioso, si era anche fatto male alla mano, io gli ho chiesto del disinfettante e poi gli ho chiesto di poterlo raggiungere lui mi ha assecondato, ho bussato più di una volta non ottenendo risposta allora preoccupata, ho aperto la porta, Riccardo era steso sul letto, aveva la mano destra con le nocche sgraffiate stretta a pugno, il viso imbronciato e i capelli più scompigliati del solito.
Mi siedo nello sgabello al lato del suo letto e lo osservo dormire, Riccardo è cosi bello, è il classico cattivo ragazzo o almeno lui fornisce quest'immagine, ha però una bellezza delicata, la pelle chiara, gli occhi azzurri; la mia rabbia nell'osservarlo dormire beato come un bambino diminuisce...
All'improvviso si sveglia, si stropiccia gli occhi e poi si volta mi vede, per la sorpresa cade per terra e io quando vedo i suoi occhioni posarsi su di me non capisco più niente.
Lui mi sta a debita distanza, come se ha paura che possa fargli del male, lo convinco ad avvicinarsi e non so per quale motivo ma lo attiro contro il mio corpo, lo stringo a me.
-Hai detto che quest'effetto te lo faccio solo io no?-domando, lui deve confermarmi che sotto questo punto di vista sono l'unica, io voglio essere l'unica o rischio di impazzire, questo ragazzo mi sta letteralmente facendo perdere la ragione.
-Decisamente-sussurra lui.
Io poso una mano sul suo cuore e lo sento battere fortissimo, lo stesso faccio con la sua sul mio cuore, che forse va anche più veloce del suo.
-Fiamma ascolta io...-lo interrompo.
-Devi stare zitto!-lo ammonisco, sono io quella che deve parlare e deve avere conferme.-Lorena ti ha fatto lo stesso effetto?-strofino il mio naso sulla sua guancia e inalo quantità infinite del suo profumo.
-Io cosi non riesco a parlare-sussurra.
-E perchè?-domando sorridendo.
-Perchè Fiamma ci sei tu-afferma riempendomi il cuore di gioia.
-Lorenta ti ha fatto lo stesso effetto?-gli domando ancora baciandolo vicino alle labbra, resistere a non catturare quelle sue labbra carnose è davvero una tortura, lui si irrigidisce.
-Ho le gambe molli e dannazione sono un uomo Fiamma-si lamenta.
-Devi rispondere-mi allontano da lui, anche se è davvero difficile.
-No dannazione, non mi fa e non mi farà mai lo stesso effetto-ammette e io vorrei baciarlo immediatamente.
-Volevi farmi del male? Ora che hai rischiato di perdermi l'hai capito?-gli chiedo carezzandogli il collo con un dito, lui è rapito dal mio movimento.
-Ho rischiato? Hai usato il passato?-domanda sorridendo e io come sempre quando vedo il suo sorriso rincretinisco.
-Devi rispondere o mi arrabbio-ficco le mie unghie nel suo collo.
-Fiamma-sussurra con il respiro corto poggiando la sua fronte sulla mia.
-Volevi farmi del male?-chiedo ancora.
-Mi sono sentito una merda Fiamma al solo pensiero di averti perso, sapevo di farti del male è vero, ma non vorrei fartene, cioè vorrei tornare indietro, io....-si zittisce appena vede che sto sorridendo.
Ci guardiamo in silenzio e lui mi attira ancor di più al suo corpo io sento di poter morire.
-Fiamma sto per baciarti-mi comunica.
-Ti stavo aspettando-gli sorrido ancora.
E poco dopo le sue labbra sono sulle mie, è un bacio appassionato, folle, ardente da subito, ho baciato vari ragazzi, ma quei baci confrontati a questo sono il nulla, Riccardo è passione pura, non sta fermo un attimo, le sue mani sono ovunque, mi morde il labbro inferiore, sembra quasi impazzito, sembra quasi totalmente aver perso la ragione, mi trascina con lui verso il letto e a me viene in mente lui che stringe Lorena.
Mi stacco, lui non si da per vinto, inizia a baciarmi il collo.
Io guardo il suo e vedo quel succhiotto, il succhiotto che gli ha fatto Lorena, lo stesso che lui ha fatto a lei.
Lo allontano da me, lui mi guarda un istante interdetto, vedendo poi però la mia faccia corrucciata, si siede sul letto e si passa nervosamente una mano fra i capelli.
-Che è successo?-mi domanda.
-Non ci riesco-dico.
-A baciarmi? No perchè sai fino a qualche secondo fa...-lo interrompo.
-Ti ho immaginato con lei-ammetto, non posso farci nulla Lorena hai tempi mi ha rubato il ragazzo, sapere che Riccardo sia stato con lei, per quanto lui a parole e gesti mi dimostri interesse, non mi rende tranquilla.
-Ti ho detto che lei non mi fa lo stesso effetto, ti ho detto che per me è stata una cosa poco importante-dice quasi esasperato.
Mi siedo accanto a lui sul letto.
-Mettiamo che finiamo a letto insieme poi?-domando.
-Fiamma davvero mi stai chiedendo? Io non faccio le cose calcolandole-mi risponde.
-Io si-mi alzo dal letto.-Ecco perchè io non sbaglio, ecco perchè io non finisco a letto con Lorena-affermo nervosa.
-Sei venuta tu qui! Tu mi hai istigato a baciarti-quasi mi accusa, di qualcosa che non ho ben capito.
-Istigato?-domando ridendo nervosamente.
- Sai con carezzine, poi ti sei messa naso contro naso, era questo quello che volevi-mi dice.
-E tu che volevi invece? Aspetta forse portarmi a letto, aggiungermi alle conquiste e magari fare un confronto tra me e Lorena no?-domando acidissima.
-Non dire cazzate-sbuffa.
-Ma di che effetto parli? Quale effetto da dover essere gelosi?-domando.
-Ogni volta ti devo spiegare le cose?-domanda nervoso.
-Non c'è nulla da spiegare, tu vuoi venire a letto con me, io no, almeno non cerco solo quello, quindi chiuso discorso tra di noi-dico.
-Chiuso discorso?-domanda.
-Uscirò con Emanuele, io merito accanto a me un ragazzo diverso da te, un ragazzo che voglia solo me-gli comunico.
-Io non voglio solo te?-mi chiede.
-Il problema è questo tu non vuoi solo me!-alzo la voce.
Lui si alza e mi afferra per il polso.
-Esci davvero con quello?-mi chiede.
-Venerdì si-mi libero dalla sua presa ed esco dalla sua camera.
Mi fermo, un secondo dopo però rientro.
-Ci hai ripensato? No perchè sai com'è a me si è ammo...-lo interrompo e gli do un ceffone.
-Ero venuta solo per questo, capisci tu che effetto fai a me, mi fai perdere la ragione, mi comporto diversamente da come vorrei, ma tu sei solo un disgustoso coglione, vai da Lorena che ti rialza il morale e non solo quello di sicuro-lo spingo contro il letto e vado via.

POV. RICCARDO
Mi carezzo il punto che Fiamma ha appena colpito e poi do un pugno sul letto, perchè se continuo a darli contro il muro rischio di fratturarmi una mano.
E' venuta qui, ci siamo baciati e dannazione quello è stato il miglior bacio della mia vita, sarei potuto morire anche lì con le mie labbra sulle sue e lei tra le mie braccia, ma no a Fiamma viene in mente Lorena e rovina tutto, Fiamma si fa mille problemi e mi fa impazzire, Fiamma vuole sentirsi dire da me cose che io non provo, pensa forse che io l'ami? Che voglia passare il resto dei miei giorni con lei? Si sbaglia di grosso. E' vero lei è diversa da tutte, lei mi stravolge, mi rende vulnerabile, mi fa perdere la testa sentire solo il suo profumo, ma io non sono come Emanuele, lei vuole trovare in me caratteristiche che non esistono, io non sono Emanuele, io non gli somiglio, non gli somiglierò mai.
Il mattino seguente, appena entro la trovo già in classe, chiacchiera allegramente con Andrea e Carlotta, ha portato di nuovo la torta alla Nutella.
-Buongiorno-dico.
-Ciao-mi sorride Carlotta.
-Hey-Andrea mi dà una pacca sulla spalla, lei non dice una parola.
-Ho salutato anche te guarda-le dico.
-Non hai pensato forse che io non ti voglia salutare?-mi chiede acida.-Che fai adesso? Prendi lo zaino e te ne vai?-mi domanda con aria di sfida.
-Sei una stronza-sbotto.
-Detto da te è un complimento-sorride e poi si volta.
-Dalle tempo, le passerà la storia di Lorena-mi sorride Andrea.
Io osservo Fiamma che mi dà la schiena, ho come il cattivo presentimento che questa cosa non passerà molto presto.
Fiamma non si gira nemmeno per sbaglio nelle prime 3 ore di lezione, preferisce scavare a caso nello zaino piuttosto che girarsi e guardarmi.
In ricreazione è la prima ad uscire, con un fetta di torta in mano.
-A chi la porta la torta?-chiedo.
-Credo ad Emanuele-risponde Carlotta.
A quelle parole, mi alzo come una furia dal banco ed esco, la trovo appoggiata alla finestra che sorride ad Emanuele, mi guarda negli occhi, poi vedo che stacca un pezzo della torta e imbocca Emanuele.
Il mio cervello credo smetta di funzionare.
Mi prudono le mani vorrei dare un pugno a quel biondino e vorrei prendere lei, portarla via e urlarle contro le peggio parole.
Sento un fuoco che mi arde contro, non resisto nel vedere lei che gli carezza le labbra, non posso vederli sorridersi.
-Vieni qui-la afferro per il polso e me la trascino dietro.
-Che stai facendo?-domanda facendo forza per staccarsi da me.
Io non rispondo la continuo a trascinare, arriviamo davanti alla porta del bagno delle ragazze e la spingo dentro.
-Non puoi stare qui e io non devo andare in bagno-cerca di uscire.
Io la spingo contro il muro.
-Non dovevi-dico con il cuore che mi batte perfino in testa.
-Cosa?-mi domanda.
-Imboccarlo davanti a me, era una cosa mia, una cosa che avevi fatto con me, una cosa nostra non sua, non vostra-dico.
-Nostra? Non esiste nessun nostro-alza la voce.
-Puoi anche solo immaginare come mi sento?-le chiedo.-Una ripicca? Volevi farmela pagare? Ora smettila però-quasi la supplico.
-Emanuele è un bravo ragazzo, rispettoso, educato, fedele, mi vorrà bene-mi dice.
-Gli hai accarezzato le labbra-sussurro esausto, mi sta facendo male il suo comportamento, mi sta facendo impazzire.
-Devo tornare da lui-mi dice.
-Tu devi stare qua con me! Ma lo capisci che non riesco a pensare ad altro che al nostro bacio, esiste un nostro, esiste Fiamma-urlo e intrappolo le sue spalle con le mie mani.
-Il tuo succhiotto è ancora visibile-dice ridendo e indicandolo con lo sguardo.
-Volevi farmela pagare? Ok l'hai fatto va bene, mi calmo, ma non devi farlo più-le dico poggiando la mia fronte sulla sua.
Lei mi spinge via.
-Non funziona cosi-detto questo esce dal bagno.
Cosa voleva che facessi? Cosa dovevo dirle? Non lo capisce da sola che mi fa male? Non voglio vederla con lui, non voglio che gli carezzi le labbra, che lo imbocchi come ha fatto con me.
Quando torno verso la classe Emanuele la sta abbracciando.
Quando si staccano, Fiamma mi guarda negli occhi, io distolgo lo sguardo, entro in classe e mi siedo sul banco di Alessandra l'amica di Lorena, è una moretta niente male.
-Alessandra ciao-le sorrido.
-hey Riccardo-mi sorride.
Vedo Fiamma rientrare in classe.
-Ma sai che sei proprio carina?-le domando afferrandole una ciocca di capelli.
Fiamma ci osserva.
-Grazie-Alessandra non perde tempo, mi posa una mano sulla coscia.
Fiamma è cosi diversa da tutte queste ragazzette cosi facili e frivole, eppure se ci si mette sa farmi del male, sa dove colpire e io non posso stare fermo a vederla divertirsi con il biondino, non le posso permettere di distruggermi.
-Una di queste sere dobbiamo uscire insieme-le faccio l'occhiolino e le do un bacio sulla guancia, poi torno al mio posto.
Trovo sul mio banco un bigliettino, lo apro è la scrittura di Fiamma.
''Un vero uomo non ha milioni di donne, ne ha una sola che ama in un milione di modi.''
-Non me ne faccio nulla della tua filosofia spicciola-le consegno nuovamente il bigliettino.

POV. ANDREA
All'uscita trovo sul mio motorino Carlotta.
-Non ho niente da dirti-affermo acido.
-Io si però-mi dice.
-Cerca d'esser veloce allora-sbotto.
-Andrea perchè non proviamo a trovare un punto d'incontro? Io voglio ricominciare a battibeccare con te, mi manchi come nemico, so che ho sbagliato, so che ci sono mille cose di mezzo, ma davvero non vorrei che finisse cosi tra di noi-mi dice.
-Ti manca il giocattolino?-domando acido.
-Non sei mai stato un giocattolo-dice.
-Ti manca qualcuno con cui battibeccare però-rispondo.
-Perchè quello era il nostro strano modo di andare d'accordo e se non battibecchiamo, vuol dire che tu sei molto arrabbiato con me e io non voglio-dice dispiaciuta, ho imparato a conoscerla negli anni e so che è sincera.
-Non è facile per me-ammetto.
-Mi dispiace davvero per tutto Andre-mi dice.
-Non ti pentirai mai secondo te di avermi chiuso la porta in faccia?-le chiedo, io devo sapere.
-Forse si, ma forse tu un giorno ti pentirai d'esser venuto dietro a me-mi dice.
-Qualcuno mi ha detto che nonostante tutto non bisogna pentirsi di questo, perchè si è provato qualcosa-rispondo, ripensando alle parole di Riccardo.
-Chi?-chiede.
-Riccardo-rispondo.
-Riccardo?-domanda sorpresa.
-E' più saggio di quanto si pensa-sorrido.
-Sono felice che voi andiate d'accordo-mi sorride.
-Anche io-ricambio il suo sorriso.
Poi la vedo osservarmi come in attesa di qualcosa.
-Ok battibecchiamo come sempre-rido.
Lei scende dal mio motorino e mi abbraccia, io la stringo a me, Carlotta non mi è indifferente, non posso negare che un suo abbraccio mi faccia un certo effetto.
-Battibecchiamo, non diventiamo amici del cuore-affermo staccandomi da lei ridendo.
-Scusa, era perchè abbiamo fatto pace-mi sorride.
-Ma poi ricominciamo a battibeccare, se mi tratti bene mi confondi-le dico.
-Ti tratterò malissimo tranquillo-mi fa l'occhiolino.
-Io voglio andare a parlare con Fiamma-le comunico, la nostra migliore amica, sta avendo un comportamento che non mi piace per niente.
-Inerente alla storia di Riccardo?-mi chiede.
-Secondo me sta usando Emanuele, per farlo arrabbiare o ingelosire e sbaglia alla grande, la Fiamma che conosco io non farebbe mai una cosa del genere, io posso capire che lei sia ferita per la storia di Lorena, ma non è questo il giusto modo di affrontare il problema-dico.
-Lei e Riccardo si stanno facendo una guerra, dove si faranno molto male secondo me, hai visto Riccardo ha iniziato a provarci con Alessandra-mi dice Carlotta.
-Vado da Fiamma a domani-le sorrido.
-A domani tornerò ad esser il tuo peggior incubo-mi fa l'occhiolino e poi si dirige verso la sua macchina.
Io vado a casa di Fiamma, sua madre mi apre allegra come sempre e poi mi dice che Fiamma è in camera, io la raggiungo al piano superiore, busso.
-Avanti-sussurra lei scocciata.
-Qualcosa non va mia dolce migliore amica?-le domando aprendo la porta.
-Andre-mi sorride, ma il suo sorriso è forzato è molto arrabbiata lo capisco.
Mi avvicino e mi siedo sul letto.
-Che succede Fiamma?-le domando.
-Se sei venuto qui a parlare del tuo nuovo amichetto, puoi anche andare-sbotta.
-Fiamma stai usando Emanuele per farlo arrabbiare?-chiedo.
Lei mi guarda negli occhi.
-Io e Riccardo ci siamo baciati-afferma.
-Cosa?-chiedo sorpreso, non credevo fosse successa una cosa del genere, considerando quanto Fiamma fosse delusa dal suo comportamento.
-Ieri sono andata a casa sua per schiaffeggiarlo, per insultarlo invece siamo finita a baciarci, ma io poi ho visto il succhiotto che gli ha fatto Lorena, mi sono innervosita, abbiamo litigato, lui è stato volgare come sempre e ora eccoci qui-straparla.
-Quando oggi ti ha portato via da Emanuele cosa è successo?-domando.
-Mi ha fatto una scenata di gelosia penso-afferma.
-E perchè perdete tempo con questa guerra?-le chiedo, è davvero da sciocchi, se c'è interesse da entrambe le parti.
-Perchè lui è Riccardo Gucci e con lui funziona cosi e mi fa male-dice con gli occhi lucidi.
-Ci tieni cosi tanto a lui?-le domando avvicinandomi.
-Non lo so-sussurra.
-Io credo che in un modo contorto lui a te tenga molto-la stringo a me.
-Ma non si fa cosi-si stringe a me, è sconfortata.
-L'hai detto tu è Riccardo Gucci-le sorrido.
-Ha iniziato a provarci con Alessandra, mi farà soffrire lo so-si asciuga una lacrima.
-Tu però non fare l'ochetta con Emanuele, è un bravo ragazzo, non si merita un simile trattamento-le carezzo il viso.
-Ci possiamo vedere domani Andre? Voglio stare un po' sola-mi dice.
-Va bene piccola, non essere troppo triste però-le bacio la fronte.

POV. FIAMMA
L'avevo ferito, avevo letto questo nei suoi occhi, dolore per il mio comportamento, io di proposito avevo imboccato Emanuele davanti a lui, io volevo ferirlo, volevo che un minimo provasse ciò che ho provato io...Però io adesso non sto bene, non sono soddisfatta, mi sento in colpa nei confronti di entrambi, di Riccardo ed Emanuele e mi sento triste, perchè qual bacio non fa che venirmi in mente, sorrido, anche lui ha pensato spesso al nostro bacio, aveva sottolineato che esisteva qualcosa di nostro...
Quella notte lo sogno.
''Mi arriva a casa un pacco, dentro c'era un abito nero elegante e un bigliettino.
(Fatti bella per me e raggiungimi.
Ric.)
Io sorrido e mi preparo, indosso l'elegante abito, un paio di sandali con il tacco, un po' di rossetto rosso e non so come mi trovo in un palazzo, in fondo alla scalinata trovo lui con indosso uno smoking che mi sorride dolcemente.
Io vado da lui.
-Sei bellissima-mi fa il baciamano.
Io lo abbraccio.
-Balliamo?-domanda.
-Senza musica?-chiedo sorridendo.
-La musica c'è ascolta le parole di questa canzone, mi fanno pensare a te-mi stringe a sé.
-Va bene-gli sorrido.
Parte una canzone che conosco molto bene, è di Giorgia, si intitola ''Tra dire e fare''.
-E tu lasciami fare a me basta restare un po', un po' di tempo a parlare insieme a te, solo a parlare, non voglio far l'amore, a me basta guardarti un po' ,a me basta guardare i tuoi movimenti cosi lenti che mi fai sentire che, tu fammi sentire che durerà tra me e te e il tempo si fermerà tra te e me-canticchia il ritornello.
-Durerà-gli rispondo posando le mie labbra sulle sue.''
Quella mattina mi sveglio di pessimo umore, quel sogno sembra lontano anni luce dalla realtà...
Arrivata a scuola vado incontro a Carlotta.
-Tesoro-mi abbraccia.
-Io e Riccardo ci siamo baciati, oggi pomeriggio davanti ad una vaschetta di gelato al cioccolato ti spiego tutto-le dico.
-Baciati?-domanda a bocca aperta.
-Poi ti spiego-sorridendo le chiudo la bocca.
-Ok-risponde perplessa.
Sottobraccio raggiungiamo il piano superiore e io trovo appoggiato alla finestra Riccardo con di fronte Alessandra che gli carezza il petto.
-Molto bene-sbuffo.
-Ci sono io con te tesoro-Carlotta mi sorride.
Passiamo accanto a Riccardo, sento i suoi occhi addosso e poi sento la sua voce...
-Alessandra sto per baciarti-il mio cuore si ferma, ha usato la stessa frase.
Mi volto e lo trovo stretto a lei a baciarsi.
Le prime volte mi ha sempre disgustato, baciava ragazza diverse e questo suo atteggiamento per me era squallido, ma oggi questo atteggiamento mi spezza il cuore.
Ha usato la stessa frase.
Sento una lacrima rigarmi il viso.
Lui mi guarda, lo vedo sorpreso nel vedere la mia lacrima, io mi affretto ad asciugarla ed entro in classe con Carlotta.
-Stiamo giocando a chi fa più male a chi-affermo.
-Tesoro-Carlotta mi carezza la spalla.
Io sento le lacrime rigarmi il viso, lei mi abbraccia.
-Andrà tutto bene, te lo prometto-mi sussurra.
-Maledetto il giorno in cui l'ho incontrato-dico stringendola a me.
-Lo stesso vale per me-sento la sua voce.
Mi allontano da Carlotta e lo guardo.
Lui osserva il mio volto e non dice nulla, sto piangendo per lui.
Ci guardiamo negli occhi senza dire una parola.
-Fiamma-sento la voce di Emanuele.
Io e Riccardo ci voltiamo e lo troviamo davanti alla porta che mi sorride.
Riccardo abbassa lo sguardo e sorride amareggiato.
-Alessandra stasera si esce-fa l'occhiolino alla nostra compagna.
Angolo autrice
Salve mie belle <3
Nuovo capitolo, lo so mi odierete ahahaha ma quello della scorsa volta era finito fin troppo bene ahahah. Comunque io lo amo lo stesso Riccardo ahahaha. Lasciate qualche commento se vi va.
Ahhhh avete visto Carlotta e Andrea hanno chiarito.
Tanti saluti piccola_Calliope
  
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