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Autore: Tera_Saki    13/08/2017    0 recensioni
A volte, puō succedere in qualunque momento anche mentre mangia anche mentre cammina anche mentre non fa nulla e basta, gli sembra di vivere in un enorme sogno.
[...]
-Albus...-
-Cosa c'č, papā?-
-C'č qualcosa che desideri dirmi?-
[...]
-Albus! Che ci fai nel sottoscala?-
-Dormivo-
-Vai a letto, č tardi, e comunque un bambino non dovrebbe dormire in un sottoscala-
-No, papā, ti sbagli. Questa č la mia stanza-
Genere: Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Potter, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Little boy in a cupboard

 

 

La veritā č qualcosa di unico e indissolubile e risolve ogni problema ed č reale.

 

 

-Albus?-

Le palpebre sembrano pesanti, chiude gli occhi, vuole dormire. Ma una luce improvvisa lo distrae cosė, lentamente, li riapre.

-Al, cosa ci fai sveglio a quest'ora?-

 

A volte, puō succedere in qualunque momento anche mentre mangia anche mentre cammina anche mentre non fa nulla e basta, gli sembra di vivere in un enorme sogno.

 

-Sai Harry, č da qualche tempo che Albus si comporta in modo strano. Forse dovremmo parlargli-

-Strano, dici?-

-Oggi pomeriggio si č messo a pulire i mobili, i mobili, capisci?-

-Secondo me sta solo cercando di imitarti, sai come sono i bambini. Ti vedrā come un idolo, o qualcosa del genere-

-Sė, forse... probabilmente hai ragione-

 

Aveva letto da qualche parte che per capire se si č in un sogno basta chiedersi “Dove sono? Come ci sono arrivato fin qui?”

 

-James! Va a chiamare i tuoi fratelli, si mangia-

-Ehi, Lil! Fa vedere alla mamma il bellissimo disegno che hai fatto-

-Ti piace, mamma?-

-Lo trovo stupendo, brava Lily!-

-Albus, dov'č?-

-Non so-

-Ma non era insieme a te?-

-No, no. Non lo vedo da un po'. Ma č normale, non preoccuparti-

-Giā, non preoccuparti. Al sparisce sempre-

 

Ultimamente accadeva spesso, le domande che si poneva erano diventate un'abitudine. Per capire, per distinguere il vero dal falso.

 

-Albus, tesoro, cosa ci fai in piedi a quest'ora?-

-Preparo la colazione-

-Non č compito tuo, ma se vuoi darmi una mano bastava dirmelo. Sono solo le sei del mattino. Coraggio Al, torna a dormire-

-Ma mamma! Se non lo faccio poi lui si arrabbia!-

Si china di fronte al figlio e lo bacia sulla fronte.

-Non credo proprio che papā se la prenderā con te per una cosa del genere-

 

Molto spesso perō la risposta era sempre e solo “Io sono qui, sono sempre stato qui”

 

-Albus...-

-Cosa c'č, papā?-

-C'č qualcosa che desideri dirmi?-

 

A volte pensa: I sogni sono strani, nei sogni ogni cosa sembra meno importante e sai solo che tutto č giusto ma in fondo non lo sai per certo e, in fondo, non č cosė anche la realtā? E allora come si fa a distinguerli? O sono forse la stessa cosa?

 

-Ciao mamma, ciao papā-

-Albus! Che ci fai nel sottoscala?-

-Dormivo-

-Vai a letto, č tardi, e comunque un bambino non dovrebbe dormire in un sottoscala-

-No, papā, ti sbagli. Questa č la mia stanza-

 

La sua č una strana realtā e Albus la deve spiegare perchč, pensa, diventerā vera solo se ci sarā almeno anche un'altra persona a sapere della sua esistenza.

 

-Albus, devi dirci la veritā, lo capisci? Non puoi continuare ad andartene in questo modo come se nulla fosse, io e tuo padre eravamo preoccupati-

 

La veritā, questo gli avevano spiegato, č qualcosa di unico e indissolubile e risolve ogni problema ed č reale.

 

-Io ero qui, vi aspettavo ma voi non siete venuti! Dove eravate finiti?-

 

Albus lo vede quello sguardo, quello che spesso ha visto gli adulti lanciarsi tra di loro, e capisce cosa pensano, ed č terribile il buco nel petto che sente allargarsi, e fa male, e poi i suoi genitori lo osservano.

 

La veritā č qualcosa di unico e indissolubile e risolve ogni problema ed č reale.

 

E cosė Albus capisce: la veritā non č uguale per tutti e ognuno comprende appieno solo la propria veritā. Ma come si fa a determinare quanto la veritā corrisponda al vero?

 

-Papā. Devo andare papā... lo so, mi dispiace... scusa papā, ma se non preparo la colazione in tempo poi zio Vernon e zia Petunia si arrabbieranno-

 

“Dove sono? Sono qui. Come ci sono arrivato? Sono sempre stato qui”

  
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