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Autore: Kano_chan    18/08/2017    1 recensioni
Selenis Lucis Caelum, nipote di Re Regis e cugina di Noctis, accompagnerà quest'ultimo nel suo viaggio assieme ai suoi amici di sempre: Gladiolus Amicitia, Prompto Argentum e Ignis Stupeo Scientia. Assieme affronteranno i nuovi pericoli che si metteranno sul loro cammino.
Se avete voglia di ripercorrere la trama di FFXV con l'aggiunta di qualche novità, Something Wild fa per voi!
~~~~~
Dall'Epilogo:
"Fine"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Nuovo personaggio, Prompto Argentum
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-   Buongiorno! –

Selenis staccò lo sguardo dal panorama fuori dalla finestra, per rivolgerlo su Iris, appena entrata nella camera. La sera precedente avevano deciso di condividere la stanza, e la principessa doveva ammettere che la compagnia femminile un pò le era mancata.

-   Giorno – rispose con un mezzo sorriso.
-   Tutto bene? – Iris sollevò un sopracciglio dubbiosa.
-   Sì non ti preoccupare –

In realtà la ragazza non riusciva a scacciare l’idea di aver sognato qualcosa di molto importante quella notte, ma per quanto si fosse sforzata di riportarlo alla mente non c’era stato verso.

-   Piuttosto, sei alzata da molto? – domandò alla ragazzina, che quando lei si era svegliata non c'era già più.
-   In realtà no, ma non riuscivo a dormire e ho preferito fare due passi – rispose Iris sedendosi sul bordo del letto.
-   La vicinanza di Noct ti gioca brutti scherzi, eh? – rise la giovane Lucis.
-   Selenis! – esclamò imbarazzata l’altra guardandola.
-   Dai scherzavo! – la rabbonì la giovane – Anche se è vero... – aggiunse con un ghigno.
-   La vicinanza di mio fratello ti fa davvero male – sbuffò l’Amicitia.
-   Può essere.. – replicò Selenis – E' andato tutto nel verso sbagliato – mormorò poi cupamente tra sè e sè, non riuscendo ad evitare però che Iris la sentisse.
-   A cosa ti riferisci? – chiese preoccupata.
-   Ah, è una sciocchezza in realtà – minimizzò la principessa – soprattutto se si pensa a tutto il resto.. –
-   E tu dimmela lo stesso! – insistette Iris.
-   Anche tu hai molti tratti in comune con tuo fratello, sai? – sorrise Selenis notando la stessa veemenza nei loro modi.
-   Coraggio, non cambiare discorso – la ammonì la ragazzina.
-   Il giorno prima della partenza avevo chiesto a Gladio di venire a vivere con me – spiegò.

Era davvero una stupidaggine rispetto alla caduta di Insomnia, alla morte di Regis, di Clarus, di tutti gli innocenti finiti in mezzo agli scontri e alla morte di Nyx... L'immagine del giovane Kingsglave le tornò chiara e nitida alla mente, procurandole una morsa dolorosa al petto.

-   Davvero?! –

Il tono sorpreso di Iris riscosse la principessa facendola tornare al presente.

-   Già, ma non dirgli che te l’ho detto, la sua virilità ne risentirebbe – rise Selenis.
-   È una bella notizia –

La giovane osservò l’espressione serena che l'Amicitia aveva assunto nel sapere la notizia. Una cosa così da poco era già stata in grado di renderla più felice, il che la diceva lunga sul suo stato d’animo.

-   Quando torneremo ad Insomnia organizzeremo una festa per celebrare l’evento – affermò Selenis.
-   Allora porterò le mie focaccine farcite – replicò la ragazzina con un largo sorriso.
-   Ci conto – asserì la principessa – Ora; che ne dici se scendiamo a vedere se anche gli altri sono svegli? – propose mettendo mano alla maniglia.
-   Volentieri! – acconsentì Iris seguendola.

Le due ragazze scesero nella hall del Leville, trovando Ignis, Gladio e Talcott intenti a chiacchierare tra di loro.

-   Buongiorno Iris, buongiorno Vostra Grazia – le salutò il bambino.
-   Buongiorno a te Talcott – rispose Selenis – e i due assenti? – chiese rivolta al suoi amici.
-   Noct non si è ancora svegliato, ci sta tentanto Prompto – rispose Ignis.
-   Temo che non avrà fortuna – sentenziò Gladio con un sospiro.
-   Chiediamoglielo direttamente  -

Ignis superò con lo sguardo i suoi compagni, per puntarlo su Prompto che proprio in quel momento stava scendendo le scale.

-   Allora? – gli domandò l’Amicitia.
-   È riuscito a mettersi seduto, ma non credo che si farà vedere a breve – rispose l'amico con aria sconfitta.
-   Potremmo cominciare senza di lui – propose Ignis.
-   Cosa? – domandò Iris curiosa.
-   Talcott si è offerto di farci da guida per il mercato di Lestallum – spiegò Gladio mettendo una mano sulla spalla del bambino che non sembrava stare più nella pelle dall’eccitazione.
-   Che splendida idea! – esclamò Selenis – Potremmo fare colazione direttamente lì! – propose.
-   Grande Selis! – concordò Prompto schiacciando il cinque alla ragazza.
-   E Noct? Lo lasciamo qui da solo? – s’interrogò la ragazzina.
-   Cavoli suoi se non si sveglia – replicò Gladio, già dirigendosi verso l’uscita.
-   Potresti aspettarlo tu Iris e fargli fare un giro dopo – propose Ignis.
-   Hai ragione! – concordò felice lei.
-   Oppure potremmo aspettarlo, tanto non credo che…-
-   Allora noi andiamo Iris! –

Selenis agguantò Prompto per un braccio impedendogli di finire la frase.

-   A dopo! – li salutò la giovane.
-   Ehi Selis! Ma che diamine…? – protestò il pistolero.
-   Sei proprio tardo – sospirò la principessa.
-   Perché? – domandò stupito Prompto.
-   Perché la sorellina di Gladio prova un certo interesse per un principe di nostra conoscenza... – rispose Ignis.
-   Davvero?! –
-   Sei senza speranze…- mormorò la ragazza.
-   Di che ti stupisci? – soggiunse Gladio – Ti ricordi com’è caduto dal pero quando gli abbiamo detto che uscivamo assieme? – le fece presente.
-   Già, hai ragione – concordò sconsolata lei.
-   Begli amici che ho! – replicò Prompto, fintamente offeso, tra le risate generali.

Il mercato di Lestallum era un trionfo di odori e colori. Le bancarelle, che occupavano la grande piazza situata all’interno della cittadina, vendevano di tutto. Molte si occupavano di soddisfare le esigenze culinarie dei loro avventori, proponendo carni, pesci, spezie e verdure. Altre offrivano diversi tipi di merce, dalle antichità, ai prodotti per la pulizia, ai giocattoli.
Già dal mattino era affollatissimo di turisti, semplici curiosi e gente del posto intenta a fare acquisti per i pasti principali della giornata. Il vociare della gente si mescolava agli schiamazzi dei proprietari dei banchi, che in ogni modo cercavano di attirare la clientela verso il proprio esercizio.
Era strano vedere gli uomini di Lestallum preoccuparsi degli acquisti per la casa, ma dopo tutto, a quell’ora ogni donna della città era impegnata nel mandare avanti la centrale elettrica.

-   Trovato qualcosa? –

Selenis appoggiò il mento sulla spalla di Ignis, intento a valutare un casco di banane appese nella bancarella di un fruttivendolo.

-   Questo mercato è un paradiso! – rispose l’amico – Quasi meglio di quello della capitale – aggiunse.
-   Guarda che lo so il vero motivo che ti ha spinto tanto a voler precedere Noct nel venire qui – replicò la ragazza divertita.
-   Beccato! – ammise Ignis con un sorriso – Pensavo di provare a rifare di nuovo quel dolce per Noct – aggiunse porgendo al commerciante la frutta che aveva scelto.
-   Intendi quello che ha mangiato a Tenebrae? – chiese la principessa aiutandolo a prendere i sacchi della spesa.
-   Sì – rispose il ragazzo.
-   Quando andava ancora a scuola glieli facevi spessissimo – ricordò la ragazza.
-   È vero, ma non sono ancora riuscito ad avvicinarmi al sapore che lui ricorda – disse Ignis.
-   Tranquillo, se c’è qualcuno che ci può riuscire quello sei tu – lo rassicurò la giovane.
-   Ehi! Avete finito di fare compere? – domandò Gladio quando raggiunsero il resto della comitiva.
-   Sì, scusate l’attesa – rispose Ignis.
-   Abbiamo scovato un piccolo bar al fondo della piazza – intervenne Prompto – Potremmo andare a fare colazione lì in attesa che Iris e Noct ci raggiungano – propose.
-   La trovo un’ottima idea! – assentì Selenis.

E così, il gruppo si spostò verso il locale citato da Prompto. Non era un vero e proprio bar in realtà, era composto da qualche tavolino all’aperto e di un banchetto usato come cucina itinerante. Il proprietario, un signore anziano magro come un chiodo, era estremamente cortese e si mise personalmente a preparare la colazione per i cinque ragazzi.

-   Quasi mi dimenticavo di dirvi una cosa! – esclamò Talcott nel bel mezzo di una conversazione – C’è una leggenda che circola da queste parti – disse appoggiando il suo succo di frutta sul tavolino.
-   Una leggenda? – domandò la principessa addentando la brioche ancora calda.
-   Sì, parla di una spada nascosta dentro una grotta dietro una cascata che c’è qui vicino – spiegò il bambino.

I quattro ragazzi si scambiarono un’occhiata eloquente.

-   Pensiamo tutti la stessa cosa? – chiese Gladio.
-   Spada dei Re in on the way! – commentò Prompto.
-   Credo che valga la pena andare a darci un’occhiata – asserì Ignis bevendo un sorso di caffè.
-   Allora sarà il caso di recuperare Noctis, ci conviene muoverci in fretta – disse Selenis – Grazie dell’informazione Talcott –
-   Prego principessa – rispose il bambino evidentemente orgoglioso di essersi reso utile.

***

-   Dobbiamo proprio entrare lì dentro, vero? – domandò Prompto sconsolato.

Il gruppo di amici era fermo davanti all’ingresso di quella che aveva tutta l’aria di essere una profonda e buia grotta. La cascata dietro di loro, che ne celava l’ingresso, ruggiva, e gli spruzzi gelati che si infrangevano sulla roccia sottostante arrivavano fino a loro.

-   Se vuoi puoi aspettarci qui – replicò Gladio.
-   Chissà fin dove scende – s'interrogò Selenis facendo qualche passo all’interno.

Una folata di aria gelida la investì, facendole venire la pelle d’oca sulle braccia nude mentre l’eco dei suoi passi si perdeva in un gorgoglio lontano.

-   Penso parecchio in profondità – rispose Ignis accendendo la torcia che portava appesa al taschino della camicia a righe che indossava – Cosa dice l’anello? – domandò poi rivolto alla ragazza.
-   Non c’è alcun dubbio, una delle spade è qui – rispose sicura Selenis.
-   Non ci resta che andarla a prendere allora – commentò Noctis cominciando a percorrere il sentiero che si inoltrava nella roccia.

In un attimo furono avvolti dal buio e dall’umidità. Le pareti trasudavano l’acqua che filtrava dal fiume che scorreva sopra di loro, trasformandola in alcuni punti in rivoli veri e propri. Man mano che la loro discesa proseguiva, il freddo si faceva sempre più intenso, e ben presto il fiato iniziò a condensarsi in nuvolette di fumo. Ad un certo punto, le pareti iniziarono ad essere percorse da un sottile strato di ghiaccio che sul soffitto aveva formato stalattiti di ogni dimensione.

-   Beh, guardiamo il lato positivo, – esordì Prompto dopo un po’ – magari il freddo tiene lontani i deamon? –
-   Sì, perché i mostri adorano il caldo! – gli rispose Gladio.
-   Questo è sarcasmo – replicò il ragazzo biondo interpretando il tono di voce dell’amico – E se invece si fossero congelati? – azzardò guardando le pareti ghiacciate della grotta.
-   Intrappolati nel ghiaccio… - gli diede corda l’Amicitia – In attesa di qualcosa di caldo da acchiappare…-
-   E poi ti saltano addosso! – concluse teatralmente Prompto.
-   Certo che ne avete di fantasia... – commentò Selenis soffiando sui pugni chiusi per scaldarsi.
-   Fine della strada –

Noctis si fermò poco più avanti di loro, guardando dubbioso il sentiero che si trasformava in una specie di scivolo ghiacciato del quale non si vedeva l’arrivo.

-   Che si fa? – domandò Gladio.
-   Si prosegue – affermò Ignis con tutta calma.
-   Cosa?! – esclamò Prompto guardando dubbioso il lastrone di ghiaccio – Selis, sei sicura che la strada sia giusta? – si appellò il giovane alla principessa.
-   Temo di sì – rispose lei - Non è lontano, anzi, credo proprio sia là in fondo - aggiunse.

L’anello vibrava talmente forte che quasi non riusciva a tenere ferma la mano; un chiaro segno che la loro meta era ad un passo da dove si trovavano.

-   Vado avanti io – affermò Noctis.
-   Sicuro? – gli chiese Gladio.
-   Se arrivato in fondo non dovesse esserci niente, sono l’unico oltre a Selis a potersi proiettare – rispose il principe studiando l’oscurità nella quale lo scivolo si inoltrava.
-   Beh, in bocca al lupo allora – gli disse Prompto con una sonora pacca sulla spalla.
-   Grazie – rispose sospirando il giovane.

Noctis valutò ancora per un istante quello che stava per fare e poi saltò di sotto. Gli altri ragazzi lo videro scivolare giù, per poi sparire inghiottito dal buio.
Il rumore della sua discesa rimbombò tra le pareti brinate finchè l’eco non si spense.

-   Dite che è morto? – azzardò Prompto con le sopracciglia aggrottate.
-   Noct! – gridò Selis.
-   Sto bene! – gli rispose la voce lontana del cugino – La grotta prosegue, però c’è un bel salto da fare, vi conviene frenare la discesa – consigliò.
-   Oh bene.. la cosa mi conforta – replicò il pistolero  – Non sono sicuro di potercela fare – disse, guardando sotto di sé il lastrone di ghiaccio.
-   Certo che ce la puoi fare! – sentenziò allegramente Gladio prima di dargli una gran manata sulla schiena.

Il ragazzo biondo ondeggiò sul posto e poi cadde in avanti. Il suo urlo proseguì mentre scivolava via.

-   Sei terribile... – commentò Ignis con un sorriso.
-   Ma necessario – rispose l’Amicitia facendo l’occhiolino alla sua compagna prima di saltare giù.
-   Ma pensa te! – rise Selenis.
-   Andiamo? – le domandò Ignis.
-   Dopo di te – si offrì la ragazza, e quando il suo amico scese lo imitò.

La principessa iniziò subito a scivolare, prendendo man mano velocità. Nella fattispecie si stava divertendo un mondo: era come essere su uno scivolo gigante!
Quando vide i suoi amici, poco più avanti di lei, richiamare le proprie armi per frenare la discesa in previsione della fine del percorso, Selenis si apprestò a fare altrettanto. Evocò il Kukri di Nyx, ma questo non apparve. Riprovò con un’arma diversa, stesso risultato.
Quando superò a tutta velocità Ignis senza avere la possibilità di chiedergli aiuto, il panico la invase.

-   Selis! – gridò lui capendo che qualcosa non andava.

L’urlo fece voltare Gladio poco più avanti.


-   Non riesco ad evocare le armi! – urlò Selenis mentre cercava in tutti i modi di rallentare.
-   Afferra la mia mano! –

Lo scudo del Re piantò la lama ancora più a fondo nel ghiaccio arrestandosi completamente.
La ragazza si protese verso di lui, ma un dosso sulla lastra la portò completamente fuori dalla portata dell’amico, che impotente la vide sfrecciare oltre.
La principessa provò ancora una volta a richiamare a sé una qualsiasi arma senza successo.

-   Selenis! –

La ragazza alzò lo sguardo. Sul fondo dello scivolo c’era Prompto. Il ragazzo aveva piantato in verticale un largo spadone a due mani, restando appoggiato contro di esso.

-   Cerca di venire verso di me! - esclamò.

Era più facile a dirsi che a farsi. Il ghiaccio rendeva i suoi movimenti del tutto casuali, sballottandola dove più gli piaceva.

La ragazza aveva solo una possibilità... si accostò quanto più possibile al bordo del cunicolo e poi si diede una spinta.

Per una frazione di secondo pensò che non ce l’avrebbe fatta e che sarebbe precipitata, poi prese la direzione giusta, finendo contro l'amico pronto ad afferrarla.
Le braccia di Prompto si strinsero attorno alla sua vita, bloccandola. Selenis sentì lo scricchiolio della spada incastrata nel ghiaccio mentre si piegava all’esterno sotto il loro peso, e pregò i Sei che resistesse.
Per fortuna lo fece.

-   Stai bene? –

La voce di Prompto era appena un sussurro spezzato dal fiatone mentre ancora la teneva stretta.

-   Sì.. – rispose Selenis col medesimo tono e la fronte premuta contro il collo dell’amico – Pensi ancora che sia stato un errore farti venire con noi? – aggiunse un attimo dopo alzando lo sguardo sull’amico.

Si sentiva il cuore in gola e tremava, ma non dal freddo.

-   Che succede? –

La voce di Noctis arrivò dal basso proprio mentre anche Ignis e Gladio si fermavano sul ciglio della discesa.

-   Sia ringraziato Ramuh, state bene! – sospirò Ignis.
-   Grazie a Prompto – rispose la principessa lasciandolo libero.
-   Di niente – balbettò lui arrossendo.
-   Sono in debito con te amico – gli disse serio Gladio.

Sul viso gli si leggeva tutta la preoccupazione che lo aveva investito poco prima.

-   Che diamine è successo? –

Noctis li accolse al fondo della grotta guardandoli confuso.

-   Le mie armi non appaiono – disse Selenis prima di trovarsi a stringere il Kukri di Nyx – O almeno non l’hanno fatto prima..- mormorò dubbiosa.
-   Sei sicura? – le domandò Gladio.
-   Sicura – rispose lei con tono che non ammetteva repliche – non è una cosa che si dimentica, semplicemente non rispondevano più al mio volere, come se i miei poteri fossero spariti – spiegò la giovane.
-   È molto strano – disse Prompto.
-   E molto pericoloso... – aggiunse Ignis – Se ti fosse successo in combattimento sarebbe stato probabilmente fatale – 
-   Adesso sembra passato comunque – replicò la ragazza – Inutile stare fermi qui, proseguiamo – disse imboccando il cunicolo che si snodava dalla sala di ghiaccio nella quale erano capitati.

Non voleva che gli altri capissero quanto quell’accaduto l’avesse scossa. L’impotenza derivata da quel breve lasso di tempo in cui non era stata capace di provvedere a sé stessa, le aveva lasciato una sgradevole sensazione di paura. Ma non era quello il momento per pensarci. L’anello aveva infatti preso a vibrare con maggior vigore.

-   Siamo arrivati – sentenziò la ragazza affacciandosi all’ultima stanza.

“Salvatemi!!”

Selenis si bloccò guardandosi intorno.

-   Che c’è? – le domandò Gladio.
-   Non l’avete sentita? – replicò lei.
-   Cosa? – chiese Noctis.
-   Quella voce... – rispose la principessa – quella che chiedeva aiuto –
-   No, non abbiamo sentito nulla – rispose Ignis.
-   Questa grotta inizia davvero a farmi paura – balbettò Prompto – sbrighiamoci a recuperare questa spada –
-   Temo che dovremo superare ancora un ostacolo –

L’attenzione generale si rivolse allo scudo del Re che aveva appena pronunciato quella frase. Lo sguardo del giovane era puntato al fondo della sala dove, proprio davanti all’ingresso del mausoleo reale, un’ombra si stava addensando.
Quella che sembrava della semplice nebbia, crebbe fino a prendere una forma precisa. Davanti a loro si erse un Mindflayer ; assomigliava ad un essere marino, con i tentacoli che spuntavano fuori dalla tunica ricamata.
Il deamon portò in avanti le mani.

-   Disperdetevi! – gridò Ignis.

Il gruppo si divise istantaneamente e la nebbia ghiacciata evocata dal deamon, sfuggì il bersaglio.
Il mostro però, una volta presa la rincorsa, si avventò con i suoi tentacoli verso Noctis. Il colpo fu parato dallo scudo invocato da Gladio, che permise al principe di recidere alcune delle appiccicose protuberanze.

-   Prompto, accecalo!! – gridò Selenis.
-   Ok! –

Il pistolero si portò davanti alla creatura che ancora non si era ripresa dall’attacco precedente, e sparò un paio di colpi che illuminarono la grotta a giorno.
Il Deamon, non abituato a quella luce abbagliante, alzò le mani artigliate per proteggere gli occhi delicati.

-   Ora! – urlò Ignis sfoderando i suoi pugnali.

Insieme a Noctis si avventò sulla creatura, che venne inesorabilmente trafitta dalle loro lame.
Con un gorgoglio, il mostro si accasciò a terra in uno svolazzo di vesti e rimase immobile.
La principessa giurò che stesse guardando proprio lei, mentre con uno sbuffo svaniva in una miriade di frammenti opachi.

-   Vi prego, ditemi che abbiamo finito! – esclamò Prompto sedendosi a terra.

***

Il ritorno fu mestamente più semplice dell’andata, se non si considerava l’arrampicata al contrario sù per lo scivolo di ghiaccio. Prompto rischiò di tornare al punto di partenza almeno un paio di volte, cosa che gli fece apprezzare ancora di più raggiungere l’uscita della caverna.
Il sole era ormai prossimo a calare quando fecero capolino all’esterno. I suoi raggi s’infrangevano contro la cascata spezzandosi in una miriade di fasci luminosi e tremolanti.


-   Non ti pare di esagerare? –

Gladio guardò con le braccia incrociate il ragazzo biondo mantre in ginocchio baciava il terreno.

-   No – rispose quello molto tranquillamente.
-   Onestamente mi sento solidale con lui – lo appoggiò Selenis che ancora non era riuscita a togliersi dalla testa l’esperienza appena vissuta.
-   Pensate a quante ancora di queste belle gite dovrem..-

Noctis lasciò la frase in sospeso, sostituendola con un gemito di dolore. Il ragazzo si piegò su sé stesso portandosi una mano alla fronte.

-   Noct! – esclamò Ignis.
-   Ehi –

Selenis si chinò davanti a lui afferrandolo per un polso, avrebbe riconosciuto quei sintomi ovunque.

-   Concentrati su quello che vedi – gli disse mentre il cugino strizzava gli occhi nel tentativo di far passare qualsiasi cosa gli stesse spaccando il cervello.

Fortunatamente l’attacco durò poco e il principe riuscì a rimettersi in piedi.

-   Noct, stai bene? – gli chiese Prompto preoccupato.
-   Cosa…?  Dov’era? – mormorò il ragazzo.
-   Che cosa? – domandò Gladio.
-   C’era una grande fossa.. qualcosa che bruciava, forse il meteorite – cercò di ricordare il giovane.
-   Hai visto la faglia di Cauthless? – intervenne Ignis.
-   Credo di sì…- rispose Noctis.
-   Che ne pensi? –

I quattro ragazzi si concentrarono su Selenis, che fregava l’anello del padre con il pollice dell’altra mano e lo sguardo perso nei propri ragionamenti.

-   Che è meglio non ignorare questi segni – disse alzando lo sguardo su di loro – io l’ho fatto e.. – si interruppe, ma era chiaro cosa volesse dire – E' meglio se prima torniamo a Lestallum però; penseremo per strada al da farsi – aggiunse pinzandosi la radice del naso con fare stanco.
-   Sì, è meglio – l'assecondò Ignis.
-   E poi dobbiamo fare rapporto a Talcott – aggiunse Prompto.

Quando il gruppo arrivò in città, la notte era ormai calata su Cleige. La movida animava nuovamente le strade di Lestallum, ma questa volta non si fermarono ad approfittarne. La “gita” fatta quel giorno aveva prosciugato loro ogni energia, e fu con sollievo che finalmente misero piede in Hotel, pronti per una sana mangiata e un lungo riposo. Nonostante l’ora tarda, ad attenderli trovarono Jared, Talcott e Iris. Li avevano avvisati per telefono del loro rientro e così avevano deciso di aspettarli.

-   Com’è andata? – li accolse la ragazzina.
-   È stato un po’ movimentato, ma ne siamo usciti vittoriosi – rispose Ignis, riassumendo in poche parole la loro avventura.
-   L’avete trovata? – esclamò Talcott.
-   Sì, ed è stato tutto merito tuo – rispose Noctis sorridendogli – siamo in debito con te Talcott –
-   È stato un piacere! – replicò il bambino felice.

Noctis si voltò per parlare con Iris, quando una nuova fitta gli offuscò la vista. Com’era successo solo qualche ora prima, il giovane si piegò sotto quel dolore acuto mentre immagini confuse si affollavano nella sua mente.

-   Che ti prende? Cos’hai? – domandò Iris preoccupata.
-   Se la caverà tranquilla... – anticipò Gladio rassicurando la sorella.
-   Di nuovo la stessa? – chiese invece Selenis e il principe annuì.
-   Forse è il caso di andare a vedere questa famosa faglia – commentò l’Amicitia.
-   Allora potremmo andare sulla terrazza panoramica – propose Prompto – Dovremmo riuscire a vederla bene se usiamo quei binocoli –
-   Sarebbe meglio recarsi sul posto, ma può essere un inizio – commentò Ignis – Domattina andremo subito lì; per ora riposiamoci – aggiunse.

Nessuno si oppose a quella decisione. Per una sola giornata ne avevano decisamente avuto abbastanza.



Campeggio dell'autrice:

Buongiorno a tutti!

Questo capitolo inizia con toni decisamente tranquilli. I nostri amici si prendono una mattina di svago approfittando della guida di Talcott per esplorare un pò il mercato di Lestallum, mentre Iris aspetta che il bello addormentato, altresì detto Noct, si svegli xD Non ho voluto inficiare la passeggiata tra i due perchè almeno una gioia a sta povera ragazzina gliela volevo lasciare!
Ma anche la tranquillità ha il suo termine per lasciare spazio ad un pò di azione! E quindi tutti alla ricerca dell'ennesima spada dei Re, nascosta in un luogo meraviglioso pieno di arcobaleni e unicorni... ti piacerebbe eh Prompto? E invece ti becchi una caverna umida e ghiacciata!!
Devo ammettere che mi sono divertita ad adattare la missione del dungeon alle mie esigenze e chissà che non vi abbia messo un pò di curiosità con l'improvviso inceppamento delle armi di Selenis ;) Per fortuna che c'è il sopracitato Prompto che l'ha salvata! Scherzi a parte, non mentivo quando ho detto che gli avrei ritagliato il suo spazio! Sarà stato il Mindflayer ad aver parlato? Se sì, perchè? Perdonatemi ma non mi ricordo la traduzione di questo deamon in italiano ^^"
Nel prossimo episodio ritroveremo nostro malgrado una vecchia conoscenza. Ardyn is near the corner ahimè! Cosa combinerà?
Un grande ringraziamento ai Lettori, alla mia recensista di fiducia e a coloro che mi seguono, preferiscono e ricordano, con menzione particolare a Tosello!

See you space cowboy! *momento nostalgia canaria*
Marta
  
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