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Autore: Mordred90    19/08/2017    1 recensioni
Allora, ho deciso di scrivere questa storia perché ho sempre voluto leggere un Cross Over con i nostri amatissimi giocatori in versione maghi!
La trama ruota intorno ad un mio OC, maschio, ma non tralascerò i nostri amatissimi personaggi, anzi.
Dal testo:
Non mi fermai a sentire quello che dicevano, ignorandoli per posare i miei occhi sul giovane apparso al mio fianco.
Sussultai nel notare quanto fosse chiara la sua pelle, soffermandomi per un istante sui capelli cremisi prima di comprendere:
Hiroto Kiyama, uno dei Prefetti di Serpeverde.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Claude Beacons/Nagumo Haruya, Jordan/Ryuuji, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La sala grande era piena di voci allegre, la notizia del ballo di Yule ancora fresca nella mente di tutti gli studenti. Tutti sorridevano a parte un piccolo gruppo: Shun non aveva più sorriso, il viso ormai perennemente coperto da una maschera così gelida ed impenetrabile da far sembrare emotivi i Serpeverde, il resto del suo gruppo era diviso tra il furioso ed il preoccupato mentre tre Serpeverde in particolare sembravano essere stati trascinati nel malumore dei Grifondoro. Nessuno dei ragazzi del quinto anno, esclusi i suoi compagni di casa, sapeva cos'era successo ma nonostante questo alcuni Corvonero e Tassorosso sembravano incapaci di distogliere lo sguardo dal bellissimo ragazzo che ormai sembrava essere un'altra persona. Tutte le lezioni di etichetta purosangue sembravano essere tornate a galla, il portamento fiero gli dava un aspetto di irraggiungibile superiorità e nascondeva ogni possibile segno del suo crollo emotivo facendo irritare la ragazza che l'aveva causato. Reina lo fissava con sguardo pieno d'odio ma Shun lasciò che gli scorresse addosso, limitandosi a fissarla gelido ed alzare un sopracciglio elegantemente facendole correre un breve, ma fiero, brivido di terrore lungo la schiena.
“Hai intenzione di chiederlo a qualcuno?” La voce di Nagumo sciolse il silenzio del gruppo, i suoi occhi dorati posati su Maki mentre teneva una mano saldamente intrecciata a quella libera del suo migliore amico, tracciando disegni insensati con il pollice sulla sua pelle.
“Non lo so ancora, tu?” Rispose lei, la voce un miscuglio di allegria forzata e nervosismo.
“Ah, direi proprio di no!” Ribatte lui, un sorriso sbarazzino sul viso prima di continuare con espressione piena di malizioso divertimento “me lo chiederanno a decine, vedrai!”
“Siete proprio disperati, eh?” S'intromise Ryuuji, rimanendo vicino al proprio ragazzo ma lanciando un'occhiata di sottecchi a suo fratello maggiore.
“Tu vai con qualcuno, Yuuto?” Cambiò prontamente argomento Shirou, dopo aver notato lo sguardo di Shun farsi più scuro a quella frase.
“Non ho ancora pensato a chi chiederlo, in realtà...” Gli sorrise lui, distogliendo momentaneamente lo sguardo dal libro che stava sfogliando.
“Shun?” La domanda di Shuuya venne accolta da un silenzio glaciale, mentre gli altri gli lanciavano delle occhiate sbigottite. Il Grifondoro s'irrigidì appena, serrando la presa sulla mano del povero Nagumo prima di scuotere appena il capo in una silenziosa risposta. Non aveva quasi aperto bocca dalla sua litigata con Hiroto, non che gli altri potessero biasimarlo.
“Secondo te di cosa stanno parlando?” Chiese piano Suzuno ai suoi compagni, lo sguardo fisso sulle mani intrecciate dei due ragazzi e lo stomaco appena stretto da una morsa di irrazionale gelosia.
“Del ballo?” Rispose distrattamente Akio, continuando ad osservare Shun con una smorfia di preoccupazione “non lo vedevo comportarsi così dalla morte di sua madre...”
“Dalla cosa, scusami?” Sibilò Hiroto, lanciando un'occhiata irritata mentre serrava le dita sulle proprie, innocenti, posate con forza eccessiva.
“Non arrabbiarti, non spetta a me raccontarti la sua storia...” Ribatté velenoso l'altro Serpeverde, prima di sospirare piano “ho già abbastanza cose per la testa.”
“Come chiedere ad un certo Corvonero di uscire con te?” La frase di Suzuno colpì in pieno il bersaglio, facendo arrossire appena Akio e portandolo a perdere momentaneamente il proprio contegno.
“Almeno voi due avete qualche possibilità” Sospirò affranto il principe delle serpi, gli occhi verdi pieni di triste malinconia.
“Devi solo spiegare come stanno le cose a Shun, vedrai che capirà” Lo riprese, con una punta di gentilezza, Suzuno mentre gli stringeva appena una spalla in un gesto di sostegno.
“Mi ignora, se non l'avevi notato, e il tuo adorato tulipano mi impedisce di avvicinarmi a meno di dieci metri di distanza da lui...” rispose acido il ragazzo, lanciando un'occhiata fiammeggiante d'ira alla ragazza che aveva causato tutta quella situazione.
“Credo che dovremmo reclutare i Grifoni e forse anche Yuuto, senza il loro aiuto non risolveremo mai questo casino.” Borbottò Akio, lanciando un'occhiata piena di sottintesi al Corvonero in questione che si limitò ad annuire, seppur perplesso.
“Fantastico, mi meneranno prima e faranno le domande dopo!” Sospirò Hiroto, ormai arreso al proprio destino mentre sistemava le proprie cose per andare con i ragazzi a trovare degli alleati nel proprio piano di riconquista.
“Cosa che sei pronto ad affrontare per quel pinguino di Shun!” Fu l'unica, maliziosa, risposta da parte di Akio mentre Suzuno annuiva saggiamente.
“Ricordatemi: perché siamo amici?” Mormorò affranto il rosso, seguendo i suoi compagni fuori dalla sala per incontrare un gruppo di Grifondoro, Tassorosso e Corvonero bramosi del suo sangue.
Ah, cosa non si fa per amore.

 

“Andiamo Shun, anche quell'idiota di Haru viene!” Esordì Maki nel silenzio della sala comune rosso-oro, guadagnandosi un'occhiataccia dal suddetto idiota.
“Mi dispiace tesoro, non me la sento di venire” Rispose sommessamente il ragazzo, regalandole un mezzo e spento sorriso prima di tornare a scrivere diligentemente su un rotolo di pergamena una serie di complicate rune composte sotto lo sguardo sconvolto di Kidou.
“Sono geniali...sei davvero incredibile, sai?” Disse infine, riscuotendosi dal proprio stupore, osservando il lavoro assolutamente impeccabile del silenzioso Grifondoro. Shun non rispose, limitandosi a sorridere di nuovo con un briciolo di felicità in un'immagine che sembrava solo la foto sbiadita delle sue luminose espressioni di un tempo.
“Daaai Shun, puoi venire con me se vuoi!” Nagumo gli propose sotto lo sguardo sorpreso dell'interpellato, conscio che il proprio migliore amico aveva già in mente un certo ghiacciolo come compagno per il ballo.
“Sei molto gentile, Haru, ma vai pure senza di me” Fu la sua unica risposta, gli occhi spenti che si posarono sulla finestra in lontananza per un lungo istante prima di tornare al proprio lavoro.
“Dai ci sarà da divertirsi!” Provò Gouenji, lanciando un'occhiata a Shirou che però si limitò a scuotere appena la testa.
“Se non vuole venire non possiamo obbligarlo” S'intromise Fidio, guadagnandosi uno sguardo pieno di gratitudine dall'animagus in questione.
“No, basta così Shun!” Esplose infine Ryuji, incapace di vedere suo fratello in quelle orribili condizioni “non ne vale la pena, stai esagerando!”
In quell'istante il quadro che nascondeva la loro sala comune si aprì, lasciando entrare i tre Serpeverde come d'accordo del gruppo per risolvere la situazione ma nessuno li vide neppure entrare, gli sguardi puntati sul giovane animagus che tremava visibilmente.
“Esagerando?” La risata che sfuggì alle labbra del ragazzo gelò completamente i presenti, mentre si alzava di scatto e sbatteva una mano sul tavolo, gli occhi brucianti di furia “Quando la nostra famiglia ci ha girato le spalle sono stato forte, quando nostro padre se né andato sono stato forte, quando nostra madre è morta sono stato forte...per te! Sempre una dannata roccia, ignorando il mio dolore per poterti sostenere ed adesso osi venirmi a dire che sto esagerando perché per una volta, una dannatissima volta, do un minimo di sfogo alla mia sofferenza?” la sua voce si alzò in volume, ignorando completamente gli sguardi sconvolti dei propri amici ed il viso ormai quasi bianco di suo fratello “Ogni volta mi sono rimesso in piedi, ignorando i pezzi in cui cadevo e lasciandoli indietro perché non potevo permettermi le loro debolezze...Quale Shun vuoi vedere, dimmi? Lo Shun comprensivo, quello gentile? Non ci sono più, li ho lasciati cadere e frantumarsi per l'ultima volta e non ho né la voglia né la forza di raccogliergli. Sinceramente cosa diamine vi aspettate tutti da me, dimmelo ti prego. Che cosa devo sacrificare questa volta? Perché io sinceramente non ho più nulla da dare, Ryuuji, i miei pezzi sono finiti e quello che vedi qui, adesso, è tutto ciò che rimane!”
“Shun!” Haruya si affrettò per afferrare il braccio dell'amico ma non fece in tempo, in un solo terrificante momento di pura energia e magia involontaria il ragazzo sparì con un violento schiocco, riuscendo ad apparire nonostante le mille protezione di Hogwarts lontano dai loro sguardi.
“Io ucciderò Reina Yagami e mi aspetto che ognuno di voi mi aiuti a nascondere il corpo, o il poco che né rimarrà!” Esordì nel silenzio della sala Suzuno, prima di raggiungere il ragazzo sconvolto e posargli una mano sul braccio.
“Reina..?” Chiese piano Nagumo, lasciandosi confortare da quel tocco delicato mentre i suoi occhi dorati si posavano perplessi sul prefetto Serpeverde rimasto congelato sulla soglia.
“Ha usato una pozione polisucco per prendere le sembianze di Hiroto e creare tutto questo casino..” Spiegò piano Fudou, lo sguardo cupo e pieno di preoccupazione mentre gli altri ragazzi iniziarono finalmente a comprendere.
“Non sei stato tu...” Mormorò Maki, osservando il rosso dal viso pallido e sconvolto.
“Sono cinque anni che vado dietro a Shun, secondo te avrei mandato tutto a monte quando finalmente potevo stringerlo tra le mie braccia?” Rispose piatto lui, osservandola con un'espressione seria e piena di dolore mal celato.
“Dobbiamo fare qualcosa non posso...non posso vederlo così” Pigolò piano Shirou, lasciandosi stringere da Gouenji mentre il suo sguardo vagava per la stanza alla ricerca di un'idea.
“Credo di sapere cosa fare...” Interruppe l'atmosfera cupa Maki, girandosi verso Hiroto con un sorriso lievemente terrificante “Dimmi un po', Kiyama, hai qualcuno con cui andare al ballo?”

 

“Posso riuscirci, posso riuscirci...” Stava ripetendo come un mantra il Serpeverde, camminando avanti ed indietro lungo il portico mentre lanciava continuamente delle occhiate nella direzione del gruppetto poco lontano.
“Se continui a camminare finirai per fare un solco sul pavimento..” Lo riprese divertito Akio, incurante del panico dell'amico, sorridendo sghembo.
“Vedrai che andrà tutto per il meglio, Suzuno, respira!” Aggiunse Hiroto, sorridendo rassicurante verso l'amico prima di fulminare l'altro ragazzo con lo sguardo “E tu stai zitto, solo perché Kidou ti ha detto di si non hai il diritto di divertirti alle nostre spalle!”
“E' colpa vostra che avete aspettato il giorno del ballo per farvi avanti” Ribatte serafico Fudou, lanciando uno sguardo verso il proprio appuntamento che lo aspettava qualche metro più avanti pazientemente.
“Cosa faccio se rifiuta? E se avesse già accettato l'invito di qualcun altro?” Sbottò il ragazzo, passandosi una mano nelle ciocche chiare e rovinando definitivamente l'acconciatura che aveva sistemato solo qualche minuto prima.
“Suzuno...” Incominciò Hiroto, una lieve sfumatura divertita nella voce mentre l'amico si voltava a guardarlo perplesso “..girati!”
“Haruya!” Sussultò sorpreso lui, quando nel girarsi incontrò lo sguardo dorato del ragazzo a cui stava cercando di chiedere un appuntamento ormai da mesi.
Ghiacciolo” Rispose lui con un sorriso sghembo, l'appellativo lieve e privo di alcuna reale offesa, mentre le sue mani tormentavano il bordo della giacca elegante che aveva indosso.
“Ti serviva qualcosa?” Chiese gentilmente il Serpeverde, prendendo tempo, causando un paio di sospiri esasperati ai propri amici che lo guardavano chiaramente delusi dalla sua mancanza d'iniziativa.
“No ma visto che continuavi a guardarmi e ho pensato di venire a vedere cosa volevi” Ribatté il grifone, alzando appena un sopracciglio e sorridendogli con un espressione di arrogante sicurezza tradita solo dal leggero tamburellare del suo piede sul pavimento.
“Oh, certo..io volevo chiederti...” Iniziò il ragazzo, mordendosi appena il labbro e continuando a tormentare i propri, poveri, capelli mentre per una volta non riusciva a trovare le parole con cui rispondere al Grifondoro.
“Si?” Lo incoraggiò Nagumo, l'espressione divertita ma gli occhi brillanti di speranza.
“Tu mi piaci, Haruya.” Sbottò in fine Suzuno, ignorando il fischio di Akio ed il sorrisetto di Hiroto per poter puntare lo sguardo in quei pozzi dorati che tanto adorava e che erano sgranati dalla sorpresa “Sono mesi che cerco di fartelo capire.”
“T-tu...tu devi sempre esagerare, vero?” Lo indicò con un dito Nagumo, le guance in fiamme per l'imbarazzo mentre muoveva un passo verso l'altro.
“Haruya Nagumo, verresti al ballo con me?” Riprese il ragazzo, l'espressione di nuovo sicura, mentre allungava le mani a prendere quelle dell'altro e l'osservava con quello sguardo dolce che rivolgeva soltanto a lui, quando nessuno poteva vederlo.
“Dannato ghiacciolo....” Rispose il rosso, senza però dare il tempo al ragazzo di prendere quella frase come un rifiuto prima di continuare “sono giorni che aspetto questa domanda!”
“Menomale che almeno uno di noi due ha un po' di spirito d'iniziativa, allora” Gli mormorò divertito Suzuno, azzerando la distanza e piegando appena il viso verso il basso per poterlo guardare meglio, godendosi il rossore sulle sue guance con un sorriso gentile.
“Te lo do io lo spirito d'iniziativa!” Ringhiò Nagumo, afferrando il ragazzo per il colletto e, senza dargli il tempo di ribattere, attirandolo verso il basso per poterlo zittire. Le loro labbra si scontrarono con irruenza, sorprendendo il ragazzo più alto che si ritrovò ad afferrarsi all'altro per rimanere in equilibrio, gli occhi appena sgranati dalla sorpresa. I commenti divertiti dei propri amici si persero e, prima che Nagumo potesse pentirsi della propria mossa, si affrettò a ricambiare il gesto con insolita esuberanza. Si scostò appena per riprendere fiato, una mano a posarsi sul viso rosso dell'altro per sfiorare gentilmente la sua guancia mentre le proprie labbra si socchiudevano in un sorriso luminoso. Nel vederlo Nagumo si ritrovò senza fiato, il cuore che batteva violentemente nel petto e le sue dita si mossero automaticamente a posarsi sul viso dell'altro, appena tremanti, mentre piano piano le proprie labbra si piegavano dolcemente in risposta.
“Posso prenderlo come un si?” Mormorò con voce resa roca dal bacio il Serpeverde, senza allontanarsi o smettere di carezzare il suo viso.
“Devi” Rispose senza fiato il grifone, senza riuscire a nascondere il sorriso, crogiolandosi in quel momento perfetto che a lungo aveva negato di attendere.
“Hiroto sarà una perfetta damigella per le vostre nozze...” Sbottò a ridere Fudou, riuscendo a rovinare completamente il momento prima di venir colpito dal braccio del compagno.
“Akio non rovinare il loro momento!” Sibilò quello, lanciandogli un'occhiataccia senza però nascondere il sorrisino divertito sulle proprie labbra.
“Hiroto vai dalla tua principessa, Akio evaporati – ora!” Li zittì Suzuno con voce tagliente, passando le dita tra le ciocche rosse di Nagumo senza degnarli neppure di uno sguardo.
“Devo dire che questo lato di te mi piace parecchio..” Sorrise malizioso Haruya, ignorando i passi dei due che se ne stavano andando, mentre allacciava le braccia al collo del proprio compagno e lo guardava con occhi brillanti di felicità.
“Non hai ancora visto nulla, tappo” Rispose lui, posando un veloce bacio sulle sue labbra prima di sciogliersi, seppur a malincuore, dal suo abbraccio e porgerli una mano con un sorriso smagliante “andiamo?”
“Quando vuoi, ghiacciolo” Ribatté lui, afferrando la mano ed intrecciando le loro dita con sicurezza, prima di incamminarsi al suo fianco verso la sala grande ignorando completamente le occhiate sconvolte lanciate nella loro direzione dagli altri studenti.
Nessuno avrebbe rovinato quella serata, non dopo così tanti anni passati a rincorrersi in quel modo. Per una volta esistevano soltanto loro due e tanto bastava a far sorridere entrambi, insieme. 


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Come promesso eccomi qui!
Siamo arrivati al penultimo capitolo, finalmente!
E Burn e Gazel sono riusciti a dichiararsi! *coro angelico che annuncia il miracolo*
Al prossimo capitolo ~

  
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