Ringrazio anche solo chi legge.
AU.
Cap.5 Judaime
no baka
Squalo
inarcò un sopracciglio argenteo e guardò la
giovane davanti a lui.
"Voi!
Il proprietario ha proprio detto questo?" chiese.
La
giovane annuì, chiudendo gli occhi dal taglio orientale.
"Ha
detto che questo cliente lo devi servire di persona.
È
il boss dei Vongola" rispose la giovane.
Squalo
si morse il labbro e annuì, togliendosi il cappello da cuoco.
"Intrattienilo,
arrivo" ordinò.
Ringhiò,
mentre la giovane usciva e prese in vassoio d'argento. Vi
sistemò
il piatto con gli antipasti di cozze, gamberi e crostini col formaggio
fuso.
<
Cazzar*la. Proprio l'uomo che ha ucciso il boss per cui sarei dovuto
diventare Capitano dei Varia.
Che
merda vuole da me? > si chiese.
Mise
un fazzoletto di pizzo sul braccio e prese il vassoio con una mano,
uscì dalla cucina e attraversò la sala del
ristorante.
Xanxus
era illuminato dalla luce delle candele e dei grandi lampadari di
cristallo.
Le
gote pallide di Squalo si tinsero di rosa tenue, quando il giovane si
accorse che Xanxus lo fissava con due intense iridi rosso sangue.
Superbi
lo raggiunse e gli mise il fazzoletto sulle gambe. Gli mise il
piatto con gli antipasti davanti.
"Ha
già ordinato?" chiese gelido con leggero accento francese.
Xanxus
accennò un lieve sorriso, senza staccargli gli occhi di
dosso.
"Aspettavo
i consigli del cuoco" disse in francese, senza
inflessioni.
"Oggi
consiglierei la zuppa di pesce, ma mi dica i suoi gusti"
rispose Squalo.
Xanxus
scrollò le spalle, guardandolo fisso. Lo scrutò
dall'alto in basso e
si rilassò contro la sedia.
"Mangerò
ciò che mi porterai, chef. Ma solo se lo cucinerai e me lo
servirai con le tue mani. Saprò se non sarà
così. Lo so sempre".
Squalo
strinse le labbra fino a farle sbiancare.
"Vedrete"
disse, annuendo. Si voltò e si diresse verso la cucina.
< Mi ha preso per la sua mogliettina che vuole fatto tutto dalle
mie mani?
> si chiese.
Rientrò
in cucina, si lavò le mani e si rimise i guanti.
Raggiunse
un tavolo e prese piatti, posate, coltelli e il tagliere.
Tagliò
le triglie ed eliminò le lische una a una, tolse le teste,
ma lasciò la coda.
Si fece portare salsa e peperoncino, l'aglio nella padella lo fece solo
soffriggere.
Un
altro cuoco uscì dalla cucina, facendo ondeggiare i lunghi
capelli neri
e raggiunse il tavolo di Xanxus. Appoggiò un quadro che
ritraeva una donna,
dipinto solo col vino, in una serie di tonalità di rosso e
viola.
"Sarà
pronto a breve. Desiderate qualcosa nel frattempo?"
domandò.
Xanxus
lo guardò dall'alto in basso con una smorfia disgustata,
negò e
tornò a fissare verso la cucina.
L'altro
gli fece un inchino.
"Se
cambiaste idea o voleste del vino" fatemi chiamare. Si rizzò
e tornò verso la cucina, lasciò lì il
quadro.
L'odore
del vino riempiva l'aria con una fragranza intensa.
Xanxus
guardò il quadro, strinse le labbra aspirando l'odore del
vino e
abbassò il capo, con gli occhi rossi liquidi.
<
Volevo conoscere il Capitano dei Varia di quell'uomo, ma adesso non
riesco a distogliere gli occhi da lui > pensò.
Tornò
a guardare la cucina sporgendo le labbra in un broncio.
<
Il proprietario mi ha detto che sono tutti in vendita come cuochi
privati,
ma non voglio comprarlo >.
Squalo
uscì dalla cucina con un carrello metallico, su cui
risaltava un
pentolone d'argento con un coperchio riccamente cesellato. Raggiunse
Xanxus e
aprì la pentola, da essa si alzò un fil di fumo.
Il nuovo profumo si amalgamò
al precedente.
Xanxus
guardò il cibo intoccato, scrollò le spalle.
"Non
ero certo lo avessi fatto tu, quindi non l'ho mangiato"
disse, gelido.
Squalo
regolò il respiro.
"Volete
farlo adesso o passate al successivo?" chiese e la sua
voce si fece più roca.
Xanxus
indicò con un gesto secco del capo il carrello con il primo,
tenendo
lo sguardo su Squalo.
"Mangio
quello".
Squalo
utilizzò il mestolo per versarne una porzione nel piatto
fondo e
mise il vassoio con gli antipasti di fianco alla pentola sul carrello.
"Voi.
Avrei dovuto pensare che delle 'ostriche' e delle 'cozze'
fossero inadeguate per un Vongola" lo punzecchiò ironico.
Richiuse la
pentola.
Xanxus
prese un cucchiaio e bevve un sorso di zuppa di pesce, chiuse gli
occhi assaporandone il sapore pungente ed espirò
soddisfatto. Abbassò il
cucchiaio poggiandolo di fianco al piatto.
"In
realtà, il pescato mi piace molto, ma preferisco le ricette
tipicamente italiane. Sono qui solo per te, anche con tutta la tua
insolenza".
Il
viso di Squalo divenne di un rosso acceso.
"Era
italiana. Supponevo fossi quel tipo di 'persona'" rispose
Squalo con voce bassa.
Xanxus
sollevò gli occhi dalla zuppa squadrandolo dal basso,
sospirò
melanconico e prese un'altra cucchiaiata, poggiando nuovamente il
cucchiaio al
suo posto.
"È
ottima. Avrei gradito farti cucinare per me a Villa Vongola, tra le
altre mansioni".
Squalo
indietreggiò di un passo, i corti capelli argentei gli
ondeggiarono
intorno al viso.
"Quali
mansioni?" chiese, dissimulando la voce tremante.
Xanxus
si tamponò la bocca con il fazzoletto.
"Capitano
dei Varia" disse.
Prese
il cucchiaio e bevve ancora dalla zuppa, tenendo lo sguardo sul
quadro di fronte a sé.
"Non
temere. Non sei un oggetto che posso comprare o una persona che
voglio uccidere. Mi avrebbe fatto piacere averti come mio Capitano, ma
mi
accontento di questa serata".
Squalo
strofinò la punta della scarpa sul pavimento.
"Voooooiiiiii! Accetto la
mansione, Judaime no baka, ma solo
per insegnarti un po' di sana cucina!" sbraitò a pieni
polmoni.
Xanxus
sollevò il capo, accennò un sorriso e si
alzò dal tavolo.
"Allora,
per cominciare, portami una pizza".
Sogghignò
socchiudendo le iridi cremisi.
"Mio
Capitano".