2. Frank/Alice
“And I love you, but I need another year alone.”
7 – Catfish and the bottlemen
Mancavano solo poche ore alla fine del quinto anno per Alice Prewett e le sue amiche. Era il momento dei saluti, degli abbracci pieni di affetto, delle promesse di rivedersi in estate. Per la Grifondoro, invece, era un momento ben più delicato.
«…Non so davvero come dirtelo. Non voglio che tu la prenda male, ma d’altra parte forse non c’è modo di prenderla bene. Vorrei solo, ecco, che tu capissi perché ti sto dicendo quello che ti sto dicendo. Io ti amo, Frank…»
Il ragazzo fece un piccolo sorriso, ma l’ansia continuava a rodergli lo stomaco. L’inizio del discorso non prometteva nulla di buono, e l’agitazione evidente di Alice, il modo in cui continuava a girare intorno alla questione con inutili premesse non rendevano il tutto migliore. Lei gli prese una mano tra le sue, così piccole e delicate.
«…Ma ho bisogno di passare un po’ di tempo lontana da te. Non so se puoi capirmi, ma pensaci solo un attimo. Stiamo insieme da due anni e mezzo, e siamo solo degli adolescenti. Io non ho mai avuto relazioni all’infuori della nostra e questa cosa mi destabilizza. Non ho mai baciato labbra che non fossero le tue, mai detto “Ti amo” a nessuno tranne che a te. Sei l’unica persona con cui io abbia passato i miei san Valentino da fidanzata, l’unico che abbia ricambiato i miei sentimenti con la stessa passione. Non è stata tanto la voglia di fare nuove esperienze a farmi prendere questa decisione, quanto la consapevolezza che non posso essere davvero sicura dei miei sentimenti, se non ho niente con cui compararli. Io voglio passare il resto dei miei anni con te, Frank, ma ho bisogno di sapere cosa sto lasciando fuori dalla mia vita, in questo modo.»
Egoista e contraddittorio, così suonava quel discorso alle orecchie del ragazzo. Soprattutto egoista. Come poteva essere sicuro che, una volta allontanatasi da lui, Alice sarebbe tornata? E come poteva lei lasciarlo così, senza curarsi del dolore che gli stava causando?
«Quindi dovrei aspettare che ti torni la voglia di stare con me?» La voce di Frank era carica di risentimento.
«Dico solo che se quando tornerò indietro mi vorrai ancora, ti potrò promettere di non andarmene mai più.»
Il Grifondoro fece un sorriso amaro e tolse la mano da quelle della compagna in uno scatto.
«Davvero non ti capisco, Aly.» Le diede le spalle. I suoi occhi erano asciutti, ma il cuore pesava come un macigno. La ragazza voleva farlo sembrare un arrivederci, ma quel discorso aveva tutta l’aria di un addio. «E ti credevo migliore di così.»
Allontanarsi da lei fu come venire ripetutamente trafitto con una lama sottile. Ogni passo una pugnalata. E a ogni pugnalata, il sangue sgorgava dalle ferite di Alice.
Buh.
Ed eccoci alla seconda flash! Anche stavolta il contesto non è felice, e troviamo i nostri cari, adorabili Fralice in un momento di crisi (ma noi sappiamo che risolveranno la cosa e saranno felice e cont-. Ah, no...).
Ringrazio inzaghina per aver lasciato una recensione al primo capitolo :3
Adiós,
TCF