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Autore: TeamFreeWill    31/08/2017    7 recensioni
Eccomi alla mia prima j2!
Jensen vive da anni nel tunnel della droga. Ogni volta che crede di uscirne la sua compagnia lo ributta nel baratro, ma un incotro inaspetato lo salverà. :)
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'L'amore guarisce e cura'
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Dopo quel bacio infuocato i due si misero insieme ufficialmente e Jared andò a vivere da Jensen .

Per loro non era la prima esperienza avuta con degli uomini, ma il sentimento che li legava era qualcosa che non avevamo mai provato. Era un sentimento totalizzante, appagante, puro che toccava loro l’anima completandoli.

Fare l’amore con Jared era come essere in paradiso. Questo era quello che provava Jensen mentre con dolcezza e passione si muoveva dentro il suo amore raggiungendo ogni volta quel punto magico di pura estasi.

Il moro sotto di lui era completamente avvolto da quella gioia e non poteva far altro che assecondare i movimenti del suo amante sussurrandogli parole di miele all’orecchio, accarezzandolo lungo la schiena e i fianchi senza mai arrecare danno.

Era una dolce pressione possessiva che faceva fremere Jensen intento a baciargli quel punto nel collo che il suo giovane compagno adorava.

“Dio…sei bellissimo piccolo” sussurrò un attimo prima di avventarsi su quelle labbra sottili, ma invianti di Jared, che si schiusero pronte a ricevere un bacio che erano sicuri li avrebbe portati in paradiso o forse oltre.

E avvenne. Potente. Energico. Esplosivo. L’orgasmo li travolse insieme lasciandoli senza fiato e completamente stravolti.

Jared fu il primo a riprendersi mentre con disappunto sentiva il suo amore uscire lentamente da lui, sistemandosi al suo fianco.

Jared si girò e guardò Jensen di fianco a lui e gli sorrise. Iniziò ad accarezzarlo dolcemente e a quel tocco il biondo chiuse gli occhi, assaporando le sensazioni che provava, che solo Jared gli aveva fatto provare in vita sua.

Il moro continuò ad accarezzarlo delicatamente. Non poteva più aspettare. Doveva dirglielo. Era ora ormai. Dopo aver fatto quel passo, quel bellissimo passo, era giunto il momento di dirglielo.

“Jensen guardami” e il biondo lo fece. Cristo quel verde smeraldo era incantevole.

“Che c'è piccolo? Ti ho fatto male?” chiese preoccupato vedendo lo sguardo serio del compagno.

“No! Tu non potresti mai farmene”. Lo disse in una maniera che al biondo fece tremare di gioia il cuore. Doveva dirglielo. Era giunto il momento.

Lo dissero contemporaneamente, improvvisamente, dolcemente e sussurrato guardandosi negli occhi. Incatenando gli sguardi.

“Sono innamorato di te!”

Per un attimo ci fu silenzio. Poi solo un “Oddio! Anch’io” detto all’unisono, seguito da un abbraccio e da un bacio appassionato.

Jared, felice, sentì ricrescere il desiderio in lui e con dolce prepotenza spinse sotto di sé Jensen.

Con passione salì a cavalcioni sul biondo baciandolo in ogni dove, con potenza, dolcezza, amore e delicatezza finché non conquistò il corpo di Jensen, che si lasciò amare e conquistare completamente dal suo compagno.

I due amanti si fusero insieme e completamente assuefatti al piacere sempre più crescente, raggiunsero la vetta insieme gridando " Ti amo" lasciandoli senza fiato! Letteralmente di nuovo!

Jared  sfiorò le labbra del biondo con l'indice e poi si sistemò acconto a lui, appoggiando la testa sul petto del compagno, che sorrise iniziando giocare con una ciocca di capelli ribelle.

Così lentamente si calmarono e, raggiunta la pace dei sensi, si addormentarono tenendosi abbracciati.

Il mattino seguente i due erano ancora stretti uno tra le braccia del'altro quando si svegliarono, dandosi un dolce bacio a fior di labbra.

“Buongiorno piccolo” sussurrò Jensen attirando meglio a sé il compagno che ricambiò felice il bacio, ma poi a malincuore si allontanò lasciando il maggiore basito.

“Amore dovrai fare una cosa per me…è da un po’ che ci penso…e devi farla. Punto!” disse deciso e il biondo lo guardò a occhi aperti.

“Ok. Anche se mi spaventa il tuo sguardo la farò!” rispose. Tanto era inutile tentare di controbattere. Jared era testardo.

“Bene…Suonerai per il centro ricreativo!” lo disse così. Deciso. Sicuro. Lo bomba l’aveva sganciata!.

Il biondo impallidì e s’ irrigidì alzandosi dal letto di scatto. “Cosa?! No cazzo no!” e uscì dalla camera da letto rivestendosi.

Jared aveva tenuto conto di quella reazione, ma faceva male lo stesso. Si rivestì e lo trovò fuori, in giardino, intento a guardare il cielo.

Il moro lo abbracciò da dietro dandogli un bacio tra i capelli sussurrandogli dolcemente “Sei ancora arrabbiato con me?”.

Jensen si girò nel suo abbraccio e lo guardò. Come poteva stare arrabbiato con lui? Con la persona che lo aveva salvato?.

“Non lo sono mai stato piccolo…scusa mi sono fatto prendere dal panico…ma suonare dopo tutti questi anni? Non so se ne sono in grado….se poi mi gridano che faccio schifo anche a loro?” Lo disse con un tono talmente triste che Jared gli prese il viso tra le mani e lo baciò, per infondergli sicurezza.

“Jensen…ho ascoltato di nascosto le tue canzoni incise qualche giorno fa mentre eri al lavoro al bar di Misha…e ho pianto…hai scritto delle poesie!” rispose il moro.

“Tu hai fatto cosa?! Mi sa che devo tagliarti le mani curiosone!” disse ridendo Jensen e la risposta di Jared lo spiazzò facendo deglutire “E poi come potrei toccarti come piace a te?” ricordando la notte precedente.

“Colpiamo basso Padalecki!” e il moro sorrise malizioso mentre rientravano in casa per colazione.

*******

Quel pomeriggio Jensen riprese in mano la chitarra, la ripulì dalla polvere e l’accordò.

Si sorprese di riuscire ancora ad accordarla ad orecchio e fu una bellissima sezione quella che provò.

Ci mise mezz'oretta a compiere l’operazione, ma alla fine ci riuscì.

Jared lo sentiva suonare qualche nota e a intonare qualche strofa delle sue vecchie canzoni e sentì gli occhi diventragli lucidi. Era bravissimo. Aveva un dono. La sua musica arrivava al cuore e all’anima.

Come avevano potuto i produttori musicali sbattergli la porta in faccia e i genitori trattarlo in quel modo?. Ogni volta che ci pensava una rabbia cieca lo invadeva, ma cercava di mandarla giù per Jensen.

Jensen si meritava la felicità e la serenità e lui avrebbe fatto di tutto per infondergliele. Avrebbe fatto di tutto per il suo amore.

*******

Una settimana dopo Jensen stava per salire sul palco, ma si fermò. La chitarra stretta convulsamente in mano, il respiro affannoso.

Era agitato, sudava, aveva il cuore che batteva all’impazzata. Stava per avere un attacco di panico.

Prontamente Jared gli andò vicino e lo baciò stringendolo a sé. Staccandosi, incatenò i suoi occhi in quelli di Jensen, dicendo “Immagina di cantare solo per me” poi aggiunse con una faccia da schiaffi “o immaginali in mutande! Vedi te quale scegliere!”.

Jensen scoppiò a ridere tirando indietro la testa e quella risata liberatoria lo fece calmare di colpo.

“Scelgo la prima piccolo. Ti amo follemente sempre di più!” disse poi e Jared emozionato lo baciò di nuovo, accarezzando i lineamenti ora rilassati del suo compagno che si beò di quel tocco.

“Lo so amore. Vale anche per me...Vai ora tigre!” e Jensen annuendo salì sul palco.

Iniziò a suonare e da quel momento non smise più! La passione per la musica era ritornata più viva che mai, grazie al suo Jared.
  
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