La casa delle bambole
Si poteva dire che Molly fosse un angelo, confronto a Lucy. Infatti, la prima era gentile, dolce, paziente e delicata in ogni gesto che faceva; amava portare dei vestiti con colori chiari, soprattutto il bianco e da piccola, giocava sempre a far finta di essere una principessa e crescendo, era rimasta una ragazza come quando era bambina, ma un po' meno vivace. Lucy non stava mai ferma, era ribelle, permalosa e scontrosa e litigava sempre con Percy. Vestiva sempre di nero, o nel migliore dei casi, di viola e blu, metteva sempre le calze a rete e riusciva a fare amicizia solamente con i ragazzi, per questo non aveva nessuna amica. Proprio per come era, tutti, eccetto la sua famiglia, credevano che Lucy Weasley fosse senza cuore, ma le cose non stavano così: la ragazza era ribelle da piccola, ma non come lo era da adolescente perché a forza di vedere Percy ed Audrey contemplare Molly come se fosse una bellissima statua, era diventata distaccata dai genitori, dicendosi:
“Se loro non mi vogliono, io non voglio loro!”
Lei non ce l' aveva con la sorella maggiore (entrambe erano sempre andate molto d' accordo), ma ce l' aveva con i genitori. Le cose che univano le 2 sorelle erano l' intelligenza, la quale la usavano diversamente: Molly la usava per studiare medicina perché voleva diventare dottoressa al San Mungo e fare del bene più che poteva, Lucy per architettare scherzi e fare del vandalismo insieme ai suoi amici e la loro vecchia e cara casa delle bambole; i giocavano sempre da bambine ed erano molto unite a quei tempi come lo erano sempre state. Un giorno, dopo pranzo, Molly trascinò Lucy in soffitta:
“Molly, non ne ho voglia di andare là dentro!” si lagnava di continuo la più piccola:
“Smettila di lagnarti: guarda cosa ho trovato!” le disse Molly facendola entrare e conducendola davanti ad un loro vecchio giocattolo.
Lucy sgranò gli occhi:
“La nostra vecchia casa delle bambole! Ma papà non l' aveva buttata via qualche anno fa?”
“Evidentemente si è dimenticato di farlo. Ti ricordi quando ci giocavamo insieme?”
“Certo, tu mettevi i vestitini alle bambole ed io le rompevo.” disse Lucy con un sorriso e scoppiò a ridere insieme alla sorella:
“Ma perché mi ha fatto rivivere la nostra infanzia?” aggiunse:
“Perché tu sei cambiata molto in questi anni e so perché mamma e papà mi adorano e a te sono solo capaci di dare sgridate. Ma ti dico una cosa: loro ti sgridano solo perché vogliono che non diventi una delinquente o peggio, una strega oscura; vogliono che diventi una strega rispettabile come lo sono loro. E loro non mi adorano, anche io ho i miei difetti ed ho voluto farti vedere la casa per ricordarti quanto eravamo felici da piccole e che rivoglio la Lucy ribelle, imprevedibile e scatenata che eri da piccola, non mi piace la Lucy che si comporta da criminale e so che anche tu stai male a comportarti così. Puoi farlo per me?”
Lucy la guardava sentendosi in colpa di quel brutto aggettivo che le aveva dato la sorella: criminale. Stava quasi per risponderle, ma venne interrotta da una voce:
“Ehi Lucy, sono Richard. Andiamo?”
“Arrivo subito!”
“Chi è Richard?” le chiese Molly:
“Il mio nuovo ragazzo.” disse correndo di sotto ma si fermò e corse verso la sorella baciandola sulle labbra. Molly arrossì violentemente e quando Lucy si staccò disse:
“Non se ne è mai andata.”
E corse di sotto, andando via con Richard. Molly rimase lì, immobile come una statua e poi sorrise; Lucy con quel “Non se ne è mi andata” si riferiva a se stessa da piccola e Molly ne era felice. Sorrise anche per il bacio perché sapeva che quel gesto era per Lucy un gesto d' amore verso la sorella e non si chiedeva come mai non glielo avesse dato sulla guancia: dopotutto, Lucy Weasley era imprevedibile.
Ed eccomi qui anche con questo capitolo che ho adorato scrivere. Molly e Lucy me le immagino così, l' una l' opposto dell' altra e voglio vedere se indovinate, nell' immagine, quale è Molly e quale è Lucy;)