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Autore: SailorV97L    09/09/2017    1 recensioni
Ad Atene dopo la guerra contro Hades le cose sono tornate come prima, ma la mancanza dei cavalieri d'oro si fa sentire sempre di più giorno dopo giorno. Athena vuole a tutti i costi convincere il padre Zeus a riportarli in vita.
Fin qui tutto normale, ma se per una vacanza estiva delle ragazze decidono come meta proprio Atene, cosa succede se vengono colte in fragrante mentre si trovano nei pressi del Grande Tempio e vengono immediatamente portate al cospetto di Athena? Questo numeroso gruppo di ragazze non è mica da sottovalutare, anzi. Le guerriere Sailor non combattono da un bel pò, idem per le Medmaid Melody, quando però si trovano davanti a colei che governa sulla Terra, come portatrice di pace e giustizia, il loro istinto combattivo si risveglia.
La proposta fatta da Athena le colpirà nel profondo, accettare o rifiutare? Riprendere a combattere per la giustizia o vivere come la gente comune? E se poi ci mettiamo dei bei ragazzi in armatura che riescono a mandarti in tilt il cervello con le loro manie da maschilisti? Tocca a loro farli ricredere, le donne sono forti e faranno di tutto per dimostrarglielo. E poi c'è l'amore.. bel casino...
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gold Saints, Pegasus Seiya
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3

Pov Camus dell'Acquario.

Mi chiedo che fine abbia fatto Milo, non si è più visto in giro dopo quel che è successo nell'arena. La ragazza che ospita è andata a cercarlo un'ora fa circa, ma non è ancora tornata. Preoccupato di ciò che potrebbe fare il mio migliore amico decido di andarlo a cercare anch'io.
《 Vado a cercarlo.》dissi alzandomi. 《Ti serve aiuto per cercare Scorpio?》chiese Marta vedendomi alzare.
《 No, resta pure qui.》dissi.
《 Va bene..》disse voltandosi verso le sue amiche. Lo cercai ovunque, ma poi decisi di andare a casa sua, lo avrei trovato sicuramente li. Salì fino all'ottavo tempio e mi inoltrai tra le stanze private del mio amico, aprì la porta d'ingresso e lo vidi seduto sul divano, anche la ragazza era lì e avevano lo sguardo basso; Nella stanza c'era un silenzio tombale, cosa alquanto strana visto l'indole chiassosa del mio amico.
《 Milo. Ti ho cercato ovunque! Si può sapere che fai qui?》chiesi chiudendo la porta alle mie spalle.
《 Sono nervoso e mi da fastidio chiunque essere vivente in questo momento!》disse calmo, ma comunque nella sua voce si percepiva la sua rabbia.
《 E lei?》chiesi indicando la ragazza.
《 Lei non da alcun fastidio. Non parla se non parlo.》disse guardando davanti a sé lo schermo spento del televisore.
《 Capisco. Gli altri si chiedono che fine avete fatto》dissi nel tentativo di farlo uscire da quella stanza.
《 Non ho voglia di vedere nessuno. Tu vai pure con Camus》disse alla ragazza che si alzò e fece per venire nella mia direzione.
《 Sei sicuro di star bene?》chiese lei posandogli una mano sulla spalla, lui la guardò e sorrise.
《 Si, sto bene non preoccuparti.》disse, mi stupì dal atteggiamento di Milo nel confronti di quella ragazza.
《Andiamo? 》mi chiese lei.
《 Tu va pure avanti, io devo parlare con Milo.》disse e lei ci lasciò soli.
《 Cam ti ho detto che sto bene, va con lei.》mi disse sbuffando.
《 Che è successo tra voi?》chiesi e lo vidi sbiancare.
《Niente! Cosa sarebbe dovuto succedere? Possibile che quando sapete che sono con una ragazza pensiate tutti che io me la porti a letto!》sbottò.
《 Milo tu porti sempre le ragazze a letto, non ti stupire se pensiamo a quello quando sparisci con una ragazza.!》dissi.
《 LEI NO!! È DIVERSA!》urlò dando un pugno al cuscino del divano.
《 Perché è diversa?》chiesi.
《 Lei è...piccola.. innocente, e non voglio che vi facciate un'idea sbagliata di lei. È dolce e gentile, ha capito al volo come trattarmi. Come se.. mi conoscesse da anni..》disse lasciandosi cadere sul divano. È piccola?
《 In che senso è piccola?》chiesi.
《 Di età! È piccola d'età! Ha solo 17 anni dannazione.》disse.
《E quindi? 》dissi non capendo il motivo del suo tormento.
《 Quindi non posso nemmeno lontanamente avvicinarmi a lei. È off-limits, purtroppo.》disse.
《 Pare che la cosa ti dispiaccia parecchio》dissi.
《 È così. Prima stavo per baciarla, ma poi nella mia testa il numero diciassette cominciò farsi sentire e mi allontanai immediatamente da lei.》confessò.
《 Milo guarda che non c'è niente di male, è più piccola di te di tre anni e allora?》dissi cercando di spiegargli che non c'era niente di terribile nella loro differenza di età.
《 E allora non posso! Cosa potrebbero persare di me gli altri? Che mi piacciono le ragazze non ancora maggiorenni. E poi non è il tipo di ragazza con cui sono solito frequentarmi. Sia nell'aspetto che nel carattere, lei è pura.》disse.
《 Secondo me ne stai facendo un dramma inutile. A chi vuoi che importi chi frequenti? Io non credo che ti giudicherebbero per una cosa del genere. E poi potrebbe capitare a chiunque.》dissi.
《 No, non m'importa. Non mi avvicinerò mai più a lei.》disse alzandosi dal divano.
《 E adesso dove vai?》chiesi vedendo che stava indossando la sua armatura.
《 A fargliela pagare a quello.》disse. 《 Ci ha già pensato la tua ospite. Lo ha messo al tappeto con un sol colpo. È inutile infierire ancora su di lui.》dissi.
《 Non ci penso proprio. Avrà una bella lezione.》disse con un espressione che non promette nulla di buono.
《 Milo lascia perdere.》cercai di convincerlo.
《 No, io vado da quello e gli spacco la faccia.》disse uscendo dalla stanza seguito da me.
《 Fa come ti pare!》dissi. Arrivammo nell'arena e lui si mise a cercarlo. Quando finalmente lo vide il suo sguardo si illuminò, Scorpio è estremamente vendicativo, quindi la vedo brutta per quel soldato.
《 Ehi vigliacco!》lo chiamò.
《Scorpio! Dimmi..》disse e gli amici che erano con lui si dileguardoro.
《 Sei pronto per ricevere una bella lezione?》chiese lo scorpione con uno sguardo assassino sul volto.
《 Dai cavaliere sai che non ti avrei mai colpito, non te almeno. Ho colpito la ragazza.》disse e il mio amico si infuriò ancora di più.
《 Appunto perché hai colpito lei! Sai che la Dea Athena ha chiesto espressamente a noi cavalieri d'oro di prendercene cura? È sotto la mia custodia e avresti potuto fargli male, se fosse stata più debole. Fortunatamente però è molto più forte di te quindi non si è fatta niente. Io però non accetto che dei soldati devoti alla Dea Athena compino atti di codardia, come attaccare qualcuno alle spalle.》 era fuori di sé. La discussione tra i due attirò l'attenzione di tutti e la voce si sparse facilmente e poco dopo anche i restanti cavalieri d'oro ci raggiunsero.
《 Aquarius cos'è successo?》chiese Gemini affiancandomi.
《 Scorpio vuole fargliela pagare a quel soldato perché ha attaccato Ottavia alle spalle.》risposi.
《 Non ci ha già pensato lei?》mi ricordò il Santo dei Gemelli.
《Lo so, ma lui non vuole sentire ragioni.》dissi continuando a guardare la scena.
《 Pensi che combatterà veramente contro quel semplice soldato?》mi chiese Mur.
《 Si.》risposi. Sono convinto che Scorpio non gliela farà passare liscia.
《 Non è giusto che voi cavalieri d'oro combattiate contro noi che non siamo alla vostra altezza.》disse qualcuno. 《Peggio per voi che fate i codardi attaccando qualcuno alle spalle soltanto perché non potete competere.》disse lui.
《 Scorpio cerca di ragionare. Ha già avuto una bella lezione. Lascialo perdere.》disse Ioria avvicinandosi a Milo.
《 Ioria anche tu agiresti come me, ne sono sicuro.》disse lui.
《 Probabilmente hai ragione, lo farei anch'io. Ma ha già avuto la lezione che si meritava, lascialo perdere non ne vale la pena, è un vigliacco.》disse Ioria guardando torvo il soldato.
《 È vergognoso il comportamento che ha. Te la sei scampata questa volta, ma se ti becco un'altra volta ti spedisco all'altro mondo. Parola mia.》disse Scorpio lasciando l'arena.
《 Scorpio!》lo chiamò Ottavia.
《 Che c'è?》disse lui arrabbiato.
《Sono contenta che tu ci abbia ripensato! Ti sei dimostrato molto più maturo di quando potessi sembrare. Ti stimo.》disse lei e vidi Scorpio imbarazzarsi. Mormorò un grazie e se ne andò.
《 Pensavo che l'avrebbe fatto fuori..》disse Marta al mio fianco.
《Già, lo pensavo anch'io.》dissi.
《 È sempre così irruento?》mi chiese.
《 Di solito lo è di più.》dissi e lei sorrise.
《 La vostra amica è molto potente.》dissi.
《 Lo so. Vuoi saperne di più su di noi vero? Te lo leggo negli occhi.》disse sorridendomi.
《 Già, siete un mistero.》dissi.
《 Ti racconterò tutto allora.》disse. Proprio quello che mi chi vuole. Conoscere.
《 È ora di pranzo ormai, andiamo a casa.》dissi e ci avviammo alla cada dell'acquario.
《 Ti vanno delle uova?》chiesi lei.
《 Hai del gelato?》mi chiese.
《Si, Scorpio compra sempre troppa roba e finisce per occupare anche il mio frigo.》dissi.
《 Perfetto! Mangio solo un po' di gelato allora.》disse ed io rinunciai alle uova e mangia anch'io del gelato.
《Allora raccontami di voi.》le dissi e lei cominciò a parlare.
《 Io fui la prima guerriera Sailor a manifestare i propri poteri. Fui la prima a ricordarmi della mia vita precedente nel regno argentato, ero una specie di guardia del corpo della principessa Serenity. Lei stava per sposarsi con il principe Emdimion della terra, ma all'improvviso il regno fu attaccato dagli abitanti della terra, che avevano come capo una donna, che delusa dall'amore che Endimion provava per la Principessa Serenity, decise di vendicarsi e il regno fu distrutto. Prima della fine però la regina ci fece rinascere sulla terra, facendoci dimenticare di tutto. All'età di 14 anni il mio potere si è risvegliato e il mio compito era quello di ritrovare la principessa. Dopo un bel po' di tempo, incontrai Bunny, Amy, Rea e Morea, le salvai da una attacco nemico. Loro all'inizio pensavano che fossi io la principessa, ma in realtà era Bunny. Fu così che facemmo squadra e vincemmo la battaglia contro il male. Qualche tempo dopo incontrammo Heles e Milena, una nuova minaccia cercava di distruggere la terra e loro comparirono. Le ultime che abbiamo incontrato sono Setsuna e Ottavia. Noi siamo le guardiane dei pianeti del sistema solare in ordine: Amy/ Mercurio, Rea/ Marte, Morea/Giove, Io/ Venere, Heles/ Urano, Milena/Nettuno, Setsuna/Plutone, Ottavia/ Saturno e infine Bunny/Luna. Io nostri poteri derivano da loro. Abbiamo deciso di venire qui in vacanza, appena siamo attraccati al porto abbiamo incontrato le altre e abbiamo fatto amicizia. Siamo state insieme per qualche giorno e poi durante un escursione ci siamo imbattute in questo luogo. Dei soldati che perlustravano la zona ci hanno trovate e portate sa voi, il resto della storia già la conosci.》disse terminando il racconto. La loro storia è molto simile alla nostra sotto molti punti di vista.
《 Siete più simili a noi di quanto mi aspettassi. Non pensavo ci fosse una storia del genere dietro la vostra esistenza.》dissi.
《 Già...》disse nostalgica.
《 C'è qualcosa che non va?》chiesi.
《 Ci sono molte cose che non vanno...》disse.
《 Tipo?》le chiesi.
《 Tipo che mi manca casa mia, che mi mancano i miei genitori, che mi manca la mia vita. Noi non viviamo come voi, noi all'apparenza siamo delle persone comunissime, di quelle che vedi tutti i giorni. Voi apparite così trascendenti che non sembrate nemmeno reali, emanate un non so ché di divino, di irraggiungibile, di intoccabile. La cosa devo ammettere che m'inquieta in un certo senso, mi fa un po' paura.》disse. Lessi del timore nei suoi occhi, come se avesse paura di dire qualcosa di sbagliato.
《 Siamo così strani visti da fuori?》chiesi.
《 Non siete strani..solo diversi da chiunque altro essere umano presente su questo pianeta.》disse e la cosa mi fece sorridere, in realtà da piccolo anche a me sembrava strano tutto questo.
《 Non voglio offendervi...》disse.
《 Non stai offendendo proprio nessuno non preoccuparti.》dissi.
《 Mi sembravi un po' infastidito..》disse.
《 No, non lo sono. Comunque storia interessante la vostra.》commentai.
《 La tua storia invece?》mi chiese.
《 La mia storia? Non c'è una storia su di me..》dissi.
《 Come no? Dovrai pure avere un passato no?》mi chiese.
《 Non c'è molto da sapere in realtà.》dissi nel tentativo di sviare la domanda. Non mi piace parlare di me.
《 Voglio conoscere quel poco che c'è allora..》insiste la ragazza.
《 Sono nato in Francia, quando avevo quattro anni mia madre morì e mio padre non potendo badare a me a causa del lavoro, mi affidò alle cure di un orfanotrofio. Trascorsi due anni in quel posto, non mi trovavo male, ma qualcuno venne a prendermi per conto del grande tempio e mi portò qui quando dovevo ancora compiere sei anni. Mi dissero che ero stato portato qui per addestrarmi e diventare un cavaliere di Athena e avrei combattuto per la giustizia, conobbi subito gli altri perché eravamo solo noi ad addestrarci per diventare cavalieri d'oro. Gemini e Micene erano già cavalieri d'oro quando arrivai qui, loro sono più grandi di noi di qualche anno. In un certo senso sono stati la nostra guida, ma non tutto va sempre per il verso giusto, quindi c'è stato qualche disguido nella nostra strada e dopo molte battaglie finalmente dopo la guerra contro Hades tutto si è sistemato, e adesso eccoci qui. Anche se penso che non staremo in pace ancora per molto. Questo è tutto.》dissi e lei restò ad ascoltarmi in silenzio.
《 Ti sei addestrato qui in Grecia? Mur ci ha detto che lui si è addestrato in Tibet.》mi chiese.
《 No, in Siberia.》risposi.
《Cosaa!!!? Ma li c'è sicuramente in freddo atroce!!》disse.
《 Si, lo so. Ma dopo un po' ci fai l'abitudine. Così come nei posti molto caldi.》dissi.
《 Oh poverino, io non sarei mai capace di mandare un bambino così piccolo ad addestrarsi in Siberia con quel freddo!! Ma sono senza cuore da queste parti per caso?》disse scioccata dal mio racconto.
《 No, semplicemente era il posto adatto al mio addestramento.》risposi.
《 Ho capito, meglio lasciar perdere l'argomento. E di tuo padre hai avuto più notizie?》mi chiese.
《 Ho saputo che è morto a causa di una malattia.》risposi.
《 Scusami, non avrei dovuto chiedertelo..》disse dispiaciuta.
《 Non fa nulla. È stato molto tempo fa.》risposi.
《 Non sei uno di molte parole vero?》mi chiese.
《 Già.》mi limitai a dire.
《 Io parlerei per ore, mi piace conversare con la gente. Mi piace conoscerle e farmi conoscere.》disse contenta.
《 Si nota..》le dissi e la vidi arrossire.
《 È un problema per te? Ti sto dando fastidio?》mi chiese in imbarazzo. 《 No, ma non sono abituato a parlare così tanto, con una donna poi per niente.》dissi.
《 Una donna?》chiese come se fosse strano.
《 Si, perché cosa sei?》chiesi.
《 Beh..nessuno mi ha mai definita donna, per tutti sono ancora una ragazza e per mio padre ancora una bambina. È strano sentirsi chiamare così.》ammise.
《 Per me sei una donna, sei maggiorenne?》le chiesi. 《 Si, ho 18 anni.》disse.
《 Allora sei una donna,come io a 20 anno sono un uomo.》dissi.
《 Già..》disse. I suoi occhi si inchiodarono ai miei, resse il mio sguardo per qualche secondo e poi abbassò gli occhi.
《 Hai gli occhi colore del ghiaccio..》mi disse.
《 Ah si?》chiesi.
《 Si. Sono..belli..》disse senza guardarmi.
《 Grazie.》risposi, non mi aspettavo che mi dicesse una cosa del genere. Mi ha sorpreso.
《 Non voglio stancarti, vado a leggere qualcosa...》disse alzandosi dalla sedia.
《 Non mi è ancora veramente chiaro chi sei..》dissi e lei mi guardò nuovamente negli occhi.
《 Quando vuoi sapere qualcosa di me.. chiedimi chi sono..》disse e andandosene mi lasciò lì con il dubbio che forse sono molto più curioso di sapere chi è, più di quanto potessi immaginare.

*** Autrice*** Salve a tutti, questo è il terzo capitolo di questa storia.
Scusate per gli eventuali errori grammaticali. Buona lettura a tutti ♒
   
 
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