Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: PONYORULES    23/09/2017    0 recensioni
« Facciamo cinquecento grammi? ».
« No, stavolta non funzionerà ».
« Ok, cinquecento grammi di mandorle e duecento di fichi secchi » continua imperterrito.
Taehyung lo spinge via, usando l'unica mano libera. Nonostante ci sia poco spazio, per un attimo vede sparire la testa dell'amico mischiarsi alla folla che sta aspettando pazientemente la metro.
« Ti ripeto che non serve a farmi cambiare idea ».
« .. e una bottiglia da tre litri di succo al kiwi » conclude JungKook, mentre entra con fare distratto nel vagone. L'amico lo affianca, si siedono accanto e per dieci minuti non si parlano tra loro.
Potrebbero essere scambiati per perfetti sconosciuti, anche se con divise uguali continuano a sostenere ognuno il proprio cipiglio. Si guardano attorno: l'uno fissa la mappa delle linee metropolitane, l'altro conta le fermate che mancano, controlla di non aver sbagliato come è solito fare anche se scende alla stessa da che ne ha memoria.
« Due ».
« Mh? ».
« Hai capito benissimo ».
« No, affatto » sul viso del più giovane si apre un sorriso accattivante. « Due cosa? ».
« Due bottiglie, sei litri in totale » ora è il più grande a sorridere. « Prendere o lasciare ».
[Pairing: YoonKook/TaeJin] [Cameo: Block B, Apink]
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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The X Place
Shake the X



« Ho bisogno di qualcosa di forte, stasera » fa la sua entrata in scena Namjoon, mentre appoggia per terra le due buste di plastica che ha con sé. « Fatemi sbronzare in vostra compagnia ».
« Che succede, amico? » lo addita Hoseok. « Ennesima rottura con l’ennesima ragazza? ».
« Affermativo » gli rivolge un occhiolino. « Dici che è la volta buona per provarci con me, ammettilo » si profonde in una delle sue risate roche. 
« Nessuno riuscirà a convincerti a passare al lato oscuro » gli risponde un Yoongi che sta già armeggiando con un accendino per aprire una bottiglia di birra. « Forse meglio così, con le pettinature che ti faccio ci ruberesti tutti i ragazzi carini del quartiere » le sue labbra si tirano fino a formare un sorriso. 
« Però potresti comunque provare » gli suggerisce Jimin, mentre butta la testa all'indietro e fa partire una risata collettiva. Si sporge verso l'amico e gli passa una birra. 
« Preferisco non bere » dice Taehyung, scrollando le spalle ed allontanando con un gesto educato la mano che gli sta porgendo un bicchiere di plastica. 
« Hai timore che qualcuno ti scopra? » gli domanda a bruciapelo Jin, non degnandolo comunque di uno sguardo. Fissa il vuoto davanti a sè, con l'orecchio teso. « Non ti facevo così vigliacco ».
Vede l'altro ragazzo deglutire, probabilmente non sta solamente mandando giù della saliva ma anche il proprio orgoglio, perché invece che rispondere a tono e raccogliere la sua provocazione, sceglie di cambiare argomento. 
Jungkook sta osservando da un po', mantenendosi in disparte. Anche il più fesso dei fessi noterebbe gli sguardi che Jin lancia al suo migliore amico. 
« Facciamo un gioco » esclama Namjoon, con l'intenzione di rompere il silenzio che è calato un po' troppo fitto. «Conoscete non ho mai..? » sbuffa fuori un verso di apprezzamento quando li vede tutti annuire. « Benissimo, allora iniziamo » sentenzia. 
 
« Non ho mai saltato le lezioni di matematica » bevono tutti tranne Taehyung e Jungkook. 
« Non ho mai risposto male ai miei genitori ».
« Non ho mai rubato in un negozio ».
Jin butta il tappo in un angolo della grande stanza abbandonata. « Riuscite a rendere tutto noioso » sentenzia mentre butta gli occhi al cielo.
« Puoi rendere tutto più interessante » lo accontenta Yoongi. « É arrivato il tuo turno ».
« Ok » risponde l'altro, mentre si sistema comodo sul divano cercando di non centrare in pieno la molla rotta che esce dall'imbottitura di uno dei cuscini. Appoggia i piedi sul pallet trasformato in tavolino e comincia a muoverli con movimenti lenti e cadenzati, mentre si fa pensieroso. « Non ho mai baciato una ragazza ».
Tutti bevono tranne Jimin, Namjoon e Jungkook, rosso in viso. 
Davanti ad occhi pieni di curiosità si giustifica con un timido: « Da lì ho capito che non era cosa ».
Ora l'atmosfera é cambiata, sembrano tutti elettrizzati. Non si conoscono abbastanza ma é proprio la voglia di scoprirsi che li getta in uno stato di frenesia. 
Cominciano quindi le confessioni a raffica; si soffermano anche a confrontarsi, raccontare aneddoti della propria infanzia. Ridono, le birre vengono svuotate in fretta, Jin continua ad impilare i tappi di metallo formando una torre instabile, che traballa pericolosamente ogni volta che ne aggiunge uno. Gli occhi di Taehyung col passare del tempo si inumidiscono, le gote diventano rosse e le labbra più umide. Sono dettagli che non sono trascurabili come Jin si sarebbe aspettato, é inquieto proprio perché sembra essere l'unico ad accorgersi di questi cambiamenti. 
« Non ho mai fatto sesso » esclama coraggiosamente Jungkook, cercando di nascondere l'imbarazzo fra le pieghe della maglia che indossa, abbastanza larga da poterci far entrare un'altra persona. 
I ragazzi rimangono immobili, ognuno di loro convive con un bagaglio esperienziale diverso. Quindi, a turno, come se si fossero messi d'accordo, iniziano a bere. Prima l'uno e poi l'altro.
Le dita affusolate di Taehyung tremano mentre comincia a giocherellare nervosamente con l'etichetta della bottiglia da cui ha bevuto fino a quel momento. 
Sul suo viso dai tratti delicati è stampato un sorriso innocente. 
La pila di tappi trema e crolla su sé stessa, le mani di Jin cercano di prenderli in tempo, recuperare quella sorta di equilibrio che fino a poco prima non sembrava così precaria.
 
« Sono sconvolto ».
« Da che cosa, nello specifico? ».
« Dopo una serata del genere non so, effettivamente c'è l'imbarazzo della scelta ».
« Non credevo che Namjoon scopasse così tanto, comunque ».
« Scherzi?L'ho capito subito! É sempre così sorridente, solo una persona sessualmente soddisfatta potrebbe essere così di buon umore! ».
« Vero ».
« Taehyung. Parliamo di Taehyung ».
« Ok, questa é stata una sorpresa anche per me ».
« Non pensavo. Si vede che fino ad adesso mi sono fatto un'idea diversa di lui ».
« A chi non è sfuggito questo dettaglio é sicuramente Jin. Ma, ahimè, non sarà semplice farglielo capire ».
« Già lo sa, fidati. Forse volevi dire che sarà un'impresa impossibile farglielo ammettere » conclude Jimin, mentre con un cenno della mano saluta Hoseok ed entra nel cancello della propria villa. 
Quando chiude la porta di casa e attraversa l'ampio soggiorno, ha la sensazione di essere osservato. Rallenta il passo, mentre i piedi scivolano silenziosi sul pavimento di marmo pregiato. Anche se il calzino é spesso, il freddo gli entra fino dentro le ossa.
Una luce si accende alla sua destra e la sagoma di suo padre si staglia seduto nella sua poltrona verde petrolio. 
« Bentornato ».
« Buonasera, padre ».
« É tardi ».
« Sì, padre. Pensavo non rientrasse a casa fino all'indomani ».
« Il meeting di lavoro é stato rimandato. Sono tornato a casa prima del previsto. Le domestiche mi hanno fatto intendere che ti si vede poco in giro, negli ultimi tempi ».
« Nell'ultimo anno e mezzo » lo corregge, mentre china il capo timoroso della sua reazione.
« Come si chiama? Ah, sì » nelle sue mani c'è un biglietto. « The X Place ».
« Padre, per favore, non lo faccia ».
« Sarebbe un peccato se si scoprisse un'anomalia nell'impianto elettrico ».
« Cosa devo fare? ».
« É gente senza un scopo, quella. Lasciali perdere, ti stanno portando sulla cattiva strada. Anche il padre di Hoseok starà dicendo le stesse cose a suo figlio ».
« Non voglio essere abbandonato » Jimin ha gli occhi lucidi. « Non voglio essere lasciato indietro. Padre, cerchi di ragionare, la supplico ».
« Non mi piace ripetere le cose. Non era una richiesta, lo sai bene » lo sguardo del padre ha un guizzo e i suoi tratti si induriscono. « Non troverai mai il coraggio di contraddirmi perché sai come andrebbe a finire ». 


 
Ponyo-is-back. Finally.
Lo so, ormai lascio poche recensioni, leggo poche storie e ne pubblico ancora meno. La mia vita si sta evolvendo e cambiando, ma voi rimanete una delle mie poche certezze. Questo capitolo lo dedico ad ognuno di voi, miei carissimi e assidui lettori. Tornerò super presente sul sito, mi mancate! 
P.
  
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