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Autore: Hoon18    01/10/2017    1 recensioni
Prompt: la tua più grande paura
La storia consiste in due oneshot/FlashFic dove Gajeel e Levy affronteranno le loro più grandi paure
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gajeel/Levy, Gajil Redfox, Levy McGarden
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Io,Lily e Gajeel eravamo in missione per il nostro lavoro al concilio. Avevamo il compito di arrestare una gilda oscura di cui però non si conosceva nulla se non il nome

"Rhith"*

Nonostante conoscessi molte lingue neanche io ero riuscita a capire cosa significasse quella parola. 

Appena arrivano davanti alla sede della Gilda (una chiesa abbandonata) rivolsi uno sguardo a Gajeel e poi aprii il portone principale. La navata centrale era completamente vuota. Sgombra anche di panche o sgabelli, il che lasciava vedere perfettamente anche l'altare posto alla fine della navata. O meglio, la zona dove si sarebbe dovuto trovare l'altare, dato che questo era stato sostituito da una specie di trono. Mi voltai di nuovo in direzione di Gajeel che però era scomparso. 

Appena mi rigirai verso la navata ero circondata da nemici. Erano almeno una ventina e continuavano ad arrivare. 

Iniziai ad usare la mia Solid Script per lanciare incantesimi di ghiaccio e fuoco contro gli avversarsi ma sembravano non avere effetto. Continuai ad attaccare sempre senza successo ma dopo qualche istante dal cielo arrivò Gajeel, trasportato da Lily, che si mise tra me e gli avversari

 

«Stai indietro Levy!»

 

«No! Ti aiuterò anche io!» e così dicendo mi misi schiena contro schiena con l'intenzione di ridurre il numero dei nemici

Ma loro cambiarono strategia ed iniziarono ad avanzare (costringendo noi ad indietreggiare almeno di qualche passo) finché non ci ritrovammo quasi attaccati al portone da cui eravamo entrati. 

 

«Faccio qui io» ripeté Gajeel

 

«Ma-»

 

«Niente ma Levy! Hai già visto che la tua magia non ha effetto, perché metterti in pericolo allora? Non voglio che ti accada nulla di male» 

 

Dopo quella frase il tempo sembrò accelerare. Come quando si manda avanti un film. Finché non si arrivò ad uno scenario che non avrei mai voluto vedere in vita mia. Gajeel completamente sfinito, ferito e sanguinante. 

Frapposto tra me ed i nemici che non avevano neanche un graffio

 

Lo abbracciai da dietro

 

«Gajeel. Gajeel perché non mi hai ascoltato... guarda come ti sei ridotto... sapevo che sarebbe finita così. Per questo volevo aiutarti. Non voglio vedere le persone a me care che vengono ferite»

 

«Lo stesso vale per me Levy. Per questo preferisco sopportare io tutto il dolore e lasciarti un sorriso sulle labbra. L'ultima cosa che voglio è vederti piangere di tristezza o per il dolore. È sempre stato così per me...

Tu mi hai insegnato ad amare Levy. Non lo dimenticherò mai» e dicendo queste ultime due frasi su girò a guardarmi per poi crollare a terra. 

 

Ed un urlo lasciò le mie labbra. 

 

Chiusi gli occhi mentre lacrime salate iniziarono a bagnarmi gli occhi e rigarmi le guance. 

 

Appena riaprii gli occhi ero nella stessa chiesa di prima con Gajeel che mi teneva tra le braccia 

 

«Levy tutto bene? Hai urlato il mio nome e stavi piangendo»

 

«Cosa è successo?... era un'illusione?»

 

«Sì. Tutti i maghi di questa Gilda erano incantatori specializzati in illusioni ma sono riuscito a completare la missione anche senza te. Anche se sono rimasto in pensiero per tutto il tempo»

 

Gli gettai le braccia al collo e gli lasciai un bacio sul collo 

 

«Ho pensato che ti avrei perso per sempre...»

 

«Cosa ti ha mostrato l'illusione?»

 

«La mia più grande paura»

 

«Te la senti di raccontarmela o preferisci...»

 

Lo interruppi 

«Torniamo prima al concilio. Arrivati lì ti spiegherò»

Cercai di cacciare indietro le lacrime e di sorridere, un po' per tranquillizzalo, un po' per convincermi che era stato tutto una finzione e che non sarebbe mai successo nulla a Gajeel. 

 

«Se non sei felice non sorridere. Non riesci proprio a fingerli i sorrisi tu» disse ridendo, alzandosi e dandomi poi una mano (dato che fino ad allora eravamo rimasti seduti a terra)

E rimanendo mano nella mano, ci avviammo verso il concilio.

 

 

 

Note:

Rhith, il nome della Gilda oscura, significa illusione in gallese

   
 
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