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Autore: Schwarzweis    21/06/2009    6 recensioni
Questa è una raccolta di FlashFictions e Drabble ispirate da sole parole che saranno i nomi dei capitoli.
Aneddoti folli, seri, divertenti, tristi, filosofici e quant'altro: un metodo comodo per esercitarmi a scrivere e per farvi provare qualcosa.
Dedicata a questa magnifica coppia. Cercherò da ora in poi di aggiornare più spesso.
#42: Sightseeing - [...] Il Sig. Trafalgar Law non aveva mai avuto il piacere di vedere la personalissima nave del Sig. Eustass Kidd. E mai ne aveva sentito il bisogno, specie dopo essersi goduto l'espressione di Kidd mentre guardava esterrefatto il suo alquanto personalissimo sottomarino pirata.
Ma il Sig. Trafalgar Law stava per essere portato di peso - proprio come un sacco di patate, in spalla - sul suo bastimento, fingendo anche una ribellione tanto per non sembrare troppo d'accordo sulla cosa. [...]
Pair: Kidd / Law
Genere: Generale, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Supernova, Trafalgar Law
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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-- Panties


"KIDD!!"

ormai Killer, da un pò di giorni, si svegliava con le urla dei due capitani e ci stava facendo l'abitudine, purtroppo per lui.
Cercò di non badarci quella volta, girandosi dall'altra parte, ma un'altro urlo lo raggiunse:

"PERCHE' CI SONO LE TUE MUTANDE NEL MIO LAVANDINO?!"

.. Killer si alzò in piedi temendo per la salute del proprio capitano, quando arrivò davanti alla porta del bagno ancora bellamente in pigiama e più spettinato del solito.
Esattamente come aveva immaginato: Kidd e Trafalgar stavano litigando ancora lì dentro per l'ennesima volta e per qualcosa di stupido, probabilmente..
Fece il primo passo verso l'interno, ma lo spazzolone del water gli volò addosso cogliendolo alla sprovvista e facendolo sbattere sul lato della porta.

"LAW! Hai usato di nuovo la mia matita nera!"

"NON CAMBIARE DISCORSO! C'è del rhum al posto del sapone!!"

"Hey, NON E' COLPA MIA SE ERO UBRIACO IERI SERA!"

Si alzò dolorante solo per avere una visione completa della stanza: un campo di battaglia, e poteva sembrare tutt'altro che il bagno di due uomini.
Boccette di smalto, tutte di colori diversi, rossetti e contenitori di cipria erano disseminati ovunque, rasoi, boccette di profumo, lacche spray, pettini di qualsiasi forma, piastre e matite per gli occhi, più un'altra marea di cose.
Qualcosa nascosto da vestiti e biancheria intima.. evidentemente di Kidd. Il suo capitano non era certo il massimo dell'ordine personale.

Notò proprio Kidd accendere il phon con una certa noncuranza per asciugarsi i capelli, vicino a Law che lo stava guardando in modo molto, molto inquietante, avrebbe detto.
... e ora che l'aveva notato, nessuno dei due aveva fatto caso alla sua presenza: avrebbe potuto offendersi, no? No. Purtroppo per lui era normale anche questo, durante i loro litigi.

Aveva detto bene, però: Law tirò un potente pugno in direzione della testa di Kidd, che cadde con la faccia sotto l'acqua del lavandino con il phon in mano ricevendo una bella scossa.

"AAAHH! MA CHE CAZZO TI PRENDE, LAW?!" il rosso si rialzò di colpo, furioso e bruciacchiato

"TI DO QUELLO CHE TI MERITI, IDIOTA."

in risposta Law ricevette una spruzzata dello spray per capelli sugli occhi, quindi si coprì con le mani

"CHI SAREBBE L'IDIOTA, AH?"

Killer guardò perplesso la scena. Il litigio, in un'attimo, si trasformò in un'autentica rissa (e nessuno dei due l'aveva ancora notato, sulla porta).
Iniziarono a prendersi a pugni e calci, sbattere teste sul povero lavandino, aprire la doccia per poi fare a cazzottate anche lì dentro, uscire bagnati e prendersi a gomitate, sbattendo su altri mobili e facendo cadere oggetti scatenando un putiferio.
Usavano pettini e forcine come armi di distruzione di massa, non si sa come c'era anche un piccolo incendio, in un'angolo.
Quando vide Law tentare di strozzare Kidd con il filo del phon e Kidd con il rasoio in mano tentare di far sparire il pizzetto di Law, Killer avanzò verso i due, stufo.

"SMETTETELA di litigare, c'è gente che dovrebbe dormire, qui."

Prese tra le mani le lame che portava sempre con sé (da sotto il pigiama rosa) ed attaccò i due capitani, che solo in quel momento si erano accorti della sua esistenza, ritrovandosi pieni di tagli e bozzi sulla testa a terra.
Un Killer furente uscì dalla porta, sbattendola, e poi tornò a dormire.

Forse avrebbero dovuto considerare il vice-capitano Killer un pochino di più.

**

Il giorno dopo.

Davanti allo specchio, due Kidd e Law un pò pesti e un pò pieni di cerotti ed anche un pò cauti si sistemavano per la mattinata.
Il bagno era miracolosamente in ordine, intatto.

"Senti, Law...." il pirata si stava mettendo il rossetto fissando il riflesso.

"Dimmi, Kidd." il chirurgo non si voltò nemmeno a guardarlo, con tutta calma, mentre si metteva la matita nera sugli occhi.

"...l'altro giorno..."

"Sì?"

"I miei boxer neri li hai lanciati tu sul lavandino." ghignò, sempre senza guardarlo.

"....."







  
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