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Autore: SPNlifestyle    12/11/2017    5 recensioni
Un giorno di 'pausa' dalla routine di ricerche sull'Oscurità può portare a un finale inaspettato?
Ambientato nell' 11 stagione.
Genere: Angst, Avventura, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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POV DEAN


“Ciao Dean. So che non puoi riconoscermi in questa forma ma sono io, Amara”

Amara...Amara.. provo una strana sensazione nei suoi confronti..ma cos’è?

“M-mi spiace, ma non ho la minima idea di chi t-tu sia..” e il solo pronunciare questa frase, mi azzera le forze. 

Sento di essere al limite: il corpo è ricoperto di ferite e sangue che piano piano si sta seccando sulla pelle e miei vestiti sono ormai irriconoscibili; i pensieri sono annebbiati per la fatica e soprattutto per il dolore accecante che mi pervade ogni singola fibra.. non credo che riuscirò a rimanere cosciente ancora a lungo..

Con le ultime briciole di energia che mi rimangono, tento di chiedere alla bambina di fronte a me di uscire e chiamare aiuto “S-senti Amara.. n-non so p-per quanto t-tempo riesca a re-resistere… puoi farmi un favore? R-riesci ad uscire e c-chiamare aiuto? O-oppure prendere il m-mio telefono nell’altra s-stanza” - e per fortuna che Sam aveva insistito a lasciarmene uno con su il suo numero e quello di Cas perchè, sue testuali parole ‘Dean, è meglio essere prudenti.. - “per favore?”.

Terminato di parlare osservo la ragazzina di fronte a me e, nonostante la vista sempre più sfocata, noto sul suo giovane viso un sorriso compiaciuto.

“Oh Dean, Dean… mi spiace che tu abbia perso la memoria… altrimenti sapresti esattamente cosa dovresti chiedermi e soprattutto chi realmente io sia” mi dice, avvicinandosi lentamente verso di me e, più la distanza tra noi diminuisce, più avverto sottopelle una sensazione strana, inquietante.

“F-ferma! N-non ti avvicinare” le dico istintivamente, avvertendo la minaccia incombere su di me.

“Ormai è tardi Dean.. sai, non puoi saperlo ma la mia forma fisica dipende dallo stato dei miei poteri..come puoi vedere adesso sono ancora una bambina,questo significa che stanno crescendo.. ora come ora non posso guarirti del tutto perchè rischierei di fare più male che bene.. ma posso darti una mano nel processo” e detto questo, appoggia il palmo della sua mano sul mio petto ferito e, quando torno a guardarla in viso, noto che ha chiuso gli occhi.

Provo a spostarmi, in modo da sfuggire alla sua presa, ma la posizione in cui mi trovo - ancora legato alla sedia caduta sul pavimento sul fianco - non mi permettono di fare altro se non restare immobile e osservare la ragazzina di fronte a me, fare qualunque cosa stia facendo.

Qualche secondo dopo, accade qualcosa che mai mi sarei aspettato: lentamente vedo le mie ferite risanarsi e poi sparire, lasciando solo il loro ricordo con una linea rossa e un leggero pizzicore ...dopo qualche minuto, il mio corpo è tornato esattamente come prima di quella terribile esperienza, compresa la spalla.

“Ma cosa?!” domando, sconcertato e spaventato.. se poteva guarirmi con un solo gesto, cos’altro poteva farmi? mi chiedo mentre lei, finalmente, riapre gli occhi e, con un tocco delicato, scioglie tutti i nodi per liberarmi dalle corde che ancora mi costringevano seduto sulla sedia ribaltata a terra.

Appena finisce, mi siedo, non sapendo cosa fare: indubbiamente Amara è molto forte, nonostante le apparenze, quindi pensare di scappare è inutile.

Lei, vedendo il mio volto preoccupato, confuso e soprattutto pensieroso, si abbassa in modo da essere alla mia stessa altezza e, con tono rassicurante -diverso da quello che le ho sentito nel suo ingresso trionfale - mi dice “Dean, non ti preoccupare, non ti voglio fare nulla. Appena lascierò l’edificio, tutte le protezioni magiche verranno cancellate, così il tuo caro angioletto ti troverà in un batter d’occhio..o sarebbe meglio dire d’ali”.

“Perchè mi lasceresti andare? E soprattutto perché mi hai aiutato?” chiedo, sentendo dentro me nascere un briciolo di speranza dopo le sue parole.

“Perchè Dean, tu mi hai liberato, anche se non te lo ricordi.. e inoltre, io e te siamo legati.. ma prima devi riacquistare la memoria, così come io devo essere al massimo delle mie forze.. non ti preoccupare, ci vedremo ancora.. e finalmente diventeremo una cosa sola” e, detto questo, appoggia due dita sulla mia fronte, facendomi perdere i sensi.


Nel frattempo…


POV SAM


“Cosa vuol dire che non riesci a rintracciarlo?” chiedo a Cas, ormai al limite della pazienza; Dean era sparito ormai da 3 ore e di lui ancora nessuna notizia. Insieme a Castiel abbiamo provato qualsiasi tipo di incantesimo di localizzazione ma nulla.. in qualunque posto l’hanno portato, è ben protetto.

Continuo a percorrere senza sosta l’intera lunghezza della piccola stanza del motel, pensando e ripensando a tutti i vari metodi utilizzati duranti gli anni per rintracciare le persone ma, analizzandoli uno a uno, la speranza di rivedere mio fratello si affievolisce sempre di più.

Cas, nel frattempo è seduto al tavolo della cucina, concentrato: è da qualche minuto che sta provando, con tutte le sue forze o meglio dire, con tutta la sua Grazia, di rintracciare Dean… forse in qualche modo riesce a percepirlo grazie a  quel ‘profondo legame’ che li lega, ma quando lo guardo, l'angelo ricambia con un’espressione sconfitta e, nei suoi occhi così azzurri e innaturali, riesco a vedere la tristezza e la colpa per quello che non è riuscito a fare.

Dopo tutto questo tempo sappiamo solo che sono stati dei demoni a rapirlo - visto lo zolfo sul pavimento del bagno … non sappiamo neanche se è vivo e, al solo pensarci, sento gli occhi riempirsi di lacrime. No, è vivo! Me lo sento.. ti prego Dean.. resisti!! Riusciremo a trovarti!

E infatti, nel momento in cui tutto sembrava perduto, vedo Cas sobbalzare all’improvviso, alzandosi in piedi con una velocità tale che la sedia viene scaraventata a terra.

“Ehi Cas! Che succede?” gli chiedo preoccupando, notando la sua espressione incredula e allo stesso tempo preoccupata.

“Io.. Ecco percepisco qualcosa… ma non so se è una buona notizia” mi risponde, tenendo lo sguardo puntato verso il vuoto.

“Cosa? Avanti Cas, parlami!” gli urlo esasperato.

“Amara” e quel semplice nome mi manda completamente in tilt: sin dalla sua prima apparizione, era chiaro che quella donna - almeno così l’ha descritta Dean - aveva un particolare interesse per mio fratello… ma che fosse andata addirittura a cercarlo? E poi? Cosa voleva fare? Portarlo via?

“Cas sai dove si trova?” chiedo, sempre più preoccupato per la sorte di Dean.

“Sì.. è molto debole ma la riesco a percepire. Andiamo”  e senza aspettare un minuto di più ci fiondiamo fuori dal motel, verso l’Impala.



Hello everybody!!
Volevo solo ringraziare tutti quelli che stanno leggendo la mia storia =) sia quelli silenziosi, sia quelli che l'hanno aggiunta nell'elenco delle storie seguite o ricordate ;) .
Un ringraziamento in particolare a BALTO97 e cin75 per le loro fantastiche recensioni!!
Grazie ancora, -Eli-




   
 
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