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Autore: luna moontzuzu    21/11/2017    1 recensioni
Sam gli posò una mano sulla spalla, un mero tentativo di consolazione sapeva sarebbe stato inutile.
Probabilmente qualsiasi cosa avesse fatto in quel momento non avrebbe avuto altro effetto che far sentire il fratello ancora più miserabile, ma non riusciva a trattenersi dal tentare.
La perdita di Cas aveva colpito entrambi, forte, in fondo al petto. Un dolore sordo come un pugno su un fantoccio di sabbia che pulsava insieme al cuore nelle loro budella, un cancro maligno che spandeva le sue spire venefiche attorno alla loro anima.
Spoiler tredicesima stagione per chi non è in pari con gli episodi
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Dean e Castiel erano i padri di Jack.

E si erano finalmente ritrovati.

Sam aveva dovuto alzare gli occhi al cielo davanti a quell’ “amico” detto alla loro riunione, mentre si abbracciavano trattenendo le lacrime; aveva dovuto assistere nuovamente agli sguardi infiniti l’uno verso l’altro, in macchina, nel bunker, mentre preparavano qualcosa da mangiare, che quasi quasi stava meglio col Dean depresso, e ovviamente stava scherzando, e ovviamente avrebbe sopportato tutti i loro eyefucking, persino quelli più porno, solo per vedere ancora il fratello felice così; aveva dovuto sorridere felice e imbarazzato, cercando di non scoppiare a ridere, quando Dean aveva chiamato riavere Cas indietro “grande vincita”, quando tutti sapevano che non era solo quello, cazzo, non solo quello.

Finì a ridere poco dopo quando il fratello uscì dalla stanza e lui chiuse l’armadio, comunque.

Dean e Castiel erano amanti, e anche se non volevano ammetterlo quei cappelli da cowboy e quei riferimenti ai film e quella felicità che sprizzava ad entrambi da tutti i pori erano segni così palesi che manco si poneva più domande, e sempre loro erano padri, e si erano finalmente riuniti al loro figlio, che ora per la prima volta poteva volta sentirsi tale.

Castiel si dimostrò il padre di Jack in una notte, le mani impacciate nell’abbracciarlo e gli occhi curiosi d’interesse per lui, cercando di recuperare il tempo perso e le esperienze del figlio, così orgoglioso, così felice di poterlo vedere, così desideroso di proteggere quel ragazzo così puro e sorridente e così tanto simile a lui.

Dean si dimostrò il padre di Jack interessandosi per la prima volta da che lo avevano in carico a lui, per davvero, lui come Jack, non come figlio di satana, lui che sorrideva per essere capace di far volare una matita, lui che vedeva Star Wars non simpatizzando con Anakin, lui che lo guardava alla ricerca di un consenso, lui, il bambino ½ angelo, il figlio di Castiel.

Dean e Castiel divennero i padre di Jack quando gli parlarono, si preoccuparono per lui, si trovarono a vivere assieme; quando decisero di dedicare del tempo a loro stessi lasciando il figlio a divertirsi nelle mani dello zio; quando davanti ad un fallimento cercarono di difenderlo, e consolarlo, quando vennero zittiti da lui stesso, perché un figlio non può seguire sempre i genitori.

E Jack si dimostrò loro figlio nell’osservarli, nel seguirli, nel voler imparare, nel copiare l’abbigliamento, nel cercare di essere il migliore per loro, nel voler fare tutto come ogni buon Winchester e nel fallire e trovarsi nel dolore, nel colpevolizzarsi, come tutti loro prima, quasi fosse una triste caratteristica acquisita col divenire parte di quella famiglia.

E poteva essere tutto strano, e rotto, e rattoppato, e potavano essere nei casini, perché loro lo erano sempre, ed era inutile pensare di scapparne.

Ma la famiglia non dipende dal sangue.

Il figlio di satana e di un umana che considerava suoi genitori un angelo caduto e un uomo prescelto che aveva voltato le spalle al suo destino, e il fratello di quest’ultimo.

Tre uomini morti e tornati in vita troppe volte e un bambino nel corpo di un ragazzo.

Il team free will 2.0, come ci aveva tenuto a specificare Dean quella giornata.

Una famiglia.
 
 



Angolo autrice
E anche questa è finita. Yeeee.
Ammetto di esserci rimasta malissimo all’ultimo episodio, perché quel “pal” proprio non si poteva sentire, e nonostante tutti quei momenti in cui l’unico svolgimento possibile era un bacio hanno continuato a buttarci palate di destiel senza mai raggiungerla e niente, gli scrittori dovrebbero decidersi e basta, anche solo per il nostro bene.
Ciononostante finalmente si sono riuniti! E qui il mio compito finisce con quest’ultimo capitolo sulla famigliola finalmente completa di tutti i membri.
Spero questa storia vi sia piaciuta almeno un po’, al solito le recensioni sono sempre gradite ^^
  
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