Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Sethmentecontorta    29/11/2017    1 recensioni
Sette amici, un caldo maggio di fronte e tanti piccoli momenti insieme.
• ispirata dal #doodletimewithkaroline • raccolta di flashfic • prob ogni ship che si possa tirare fuori dai BTS •
Genere: Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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   May day 16 kilt
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Namjoon amava i ragazzi dei BTS, davvero. Eppure, c’erano momenti in cui avrebbe voluto volentieri strozzarli. A volte, le fan non avevano torto a sostenere che i suoi “occhi tristi” fossero il risultato del dover avere a che fare con sei idioti.
E in quel momento, stretto in un kilt che gli era stato letteralmente incollato addosso, nei backstage a pochi minuti da un concerto, quello era particolarmente vero. Tutti loro erano stati costretti a vestirti da ragazze. Prima o poi, ma un conto era durante uno show o per un episodio di Run BTS, un conto era durante un concerto. Un concerto che doveva essere serio, durante il quale doveva avvicinarsi al bordo e le ARMY lo avrebbero visto dal basso. Non si doveva avvicinare al bordo per nulla al mondo. Non avevano neppure pantaloncini che potesse infilarsi sotto, tra gli abiti di scena, aveva già provato ogni paio di pantaloni ma nessuno riusciva a stare sotto quel maledetto affare. L’agenzia aveva almeno dato l’okay per quella cosa?
Oh beh, almeno stava indossando un indumento a tutti gli effetti maschile, gonna o non gonna. Era una magra consolazione, ma meglio di niente. E poi la fan l’avrebbero adorato, quelle sadiche.
«Sei così attraente, RapMon-oppa, sposami!» esclamò Taehyung, gettandogli le braccia al collo.
«Devi dare il meglio di te questa sera, con un outfit tanto sexy, Dance Monster.»
Quella volta, Namjoon non poté trattenersi dal tirare uno schiaffo in pieno stomaco a V.
«Bambini che non siete altro. So di essere affascinante, ma controllate i vostri ormoni.»
【257 words】

   May day 17 knife
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Il cielo era plumbeo, le poche stelle che rilucevano sembravano opache, sembravano aver perso il loro antico splendore. Erano invecchiate, erano passate di moda. Così le vedeva Taehyung, delle vecchie che provavano ad essere al passo coi tempi, ma che riuscivano solo a rendersi ridicole. Povero Taehyung, l’unica tela su cui le aveva viste ritratte era quella corrotta e ingrigita del cielo di Seoul.
Le cosce di Jungkook sotto la sua testa però erano comode, per cui anche essere sdraiato alla vista di uno spettacolo così pietoso non lo sdegnava del tutto. Lanciò un’occhiata al ragazzo che stava usando come cuscino, scoprendolo intento ad osservare le scritte incise sulla lamiera che costituiva le pareti di quell’edificio schifoso. Spesso si era chiesto quale fosse di preciso il suo legame con Jungkook, ma la verità era che non sapeva trovare una risposta, nonostante fingesse di avere tutto sotto controllo e di sapere cosa stava facendo.
La verità era che erano ormai tutti in quell’età di limbo, quella in cui il limite fra amicizia ed amore sembra sfumare e l’attrazione regna nelle menti e nella carne. Quella in cui non è più chiaro se si è bambini che fingono di essere grandi o grandi che giocano ad essere ancora bambini. Con quella realizzazione in mente, si alzò in piedi e senza una parola, sotto lo sguardo inquisitore dell’altro ragazzo, si avvicinò al muro ed estrasse un coltello a serramanico dalla tasca.
Pensò al suo personaggio, a quella “V” con cui firmava le sue opere d’arte su qualche muro poco illuminato di Seoul. V era quel piccolo Peter Pan, V era un bellissimo Icaro le cui ali si sarebbero sciolte con l’età. V non poteva vivere per sempre, era nato quando Kim Taehyung gli aveva ceduto il posto all’età di 17 anni e un giorno gli avrebbe ripassato il testimone, morendo una volta per tutte e con lui la giovinezza.
Con quella convinzione, incise sul metallo.
“My name’s V and I’ll die before I’ll turn thirty”.
【332 words】


   May day 18  stone
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«Sapete che questa cosa potevamo farla tranquillamente a casa senza venire in spiaggia, vero?» Jin voleva almeno fingersi infastidito, lo voleva davvero, ma gli era impossibile tenere il broncio a Tae.
«Qui in spiaggia i sassi sono più belli. E poi posso stare in costume e non è caldo.»
Aveva provato a convincere lui e Jimin a fare almeno il bagno, ci aveva provato davvero, ma loro erano troppo presi dalle loro piccole opere d’arte. I due bambini, inginocchiati l’uno accanto all’altro sulla sabbia ed appoggiati alla sdraio, erano intenti a dipingere sassi. Jimin, preciso come al suo solito, usava un pennello ed era super concentrato sul suo lavoro, la fronte corrucciata e il labbro sporgente che a malapena si era spostato da quando si era messo all’opera. Taehyung, al contrario, aveva presto abbandonato il suo pennello in favore delle dita, un sorriso ampio sulle labbra e l’espressione da grande artista fiero già a sei anni.
Sorrise, sollevando il suo fratellino nonostante le sue proteste e caricandoselo sulle spalle.
«Coraggio, piccoli Van Gogh, è il momento di fare merenda.»
Jimin ripose accuratamente il suo pennello, attento a non farlo sporcare con un singolo granello di sabbia. Ammirò i suoi sassi con occhi luminosi, prima di alzarsi.
«Jinnie, dopo possiamo fare una bancarella e vendere i nostri sassi?» propose con la sua tenera vocina timida, a Seokjin sorse spontaneo un sorriso. Insomma, il suo fratellino era adorabile, ma il suo migliore amico era irresistibile, non c’era cosa che i suoi occhioni neri non potessero ottenere, un vero rubacuori.
«Certo, piccolo. E con quello che guadagnerete potrete comprare quello che volete.»
Tae iniziò ad agitarsi da sopra le sue spalle. «Anche le caramelle?»
«Anche le caramelle.», gli fece eco Jin.
Jimin si attaccò seduta stante alle sue gambe. «Sei il migliore, Jin-hyung!»
«Lo dirò a Namjoon-hyung!» strepitò Taehyung, esibendo il suo migliore sorrisetto da piccola peste quale era.

 
【316 words】

Seth's corner: Eh-ehm. *guarda l'orologio* Cinque mesi. La scusa? Non c'è, sono pigra. ╮(╯▽╰)╭ Il capitolo era pure già pronto da 4 mesi.
Se proprio ne volete una, si chiama Amino. NON fatevi Amino, mai. Risucchierà la vostra intera esistenza. Ne è la prova il fatto che per tutto Settembre sono stata veramente quasi sempre nella top 30 di persone più attive di ARMY Amino, che ha più di 670.000 persone. Ma oggi ho deciso di non entrarci per almeno un paio di giorni, per via di tutta una serie di situazioni complicate in cui mi ero trovata dentro e sentivo il bisogno di una piccola pausa.
A dirla tutta, da un po' a questa parte non sono venuta su EFP neanche per lettere, dato che ormai la mia intera vita è in inglese e ultimatimente ho letto diverse fanfiction su Ao3, in seguito a raccomandazioni. Sto seriamente dimenticando l'italiano, e Emma_Powell ne è ben testimone, con i nostri "è andato a dieta" e "è caduto in amore".
Ho la sensazione che con questa mia assenza ho perso anche quei due lettori che avevo già. Oh well. It's a new world coming.

#16: Ed eccolo. Il tanto atteso. Non è un granché, non mi piace molto come l'ho chiuso. Ma il flusso di coscienza di Namjoon è stato divertente da scrivere, quindi spero che possa essere altrettanto divertente per voi da leggere. 

#17: Non so che dire su di questa lmao. Tipo, è mezza angst mezza boh. Però vabbeh, le ispirazioni, come immagino potrete immaginare, sono da entrambe le versioni (coreana e giapponese) di Blood Sweat & Tears. La prima per l'immagine di Tae come Icaro, la seconda nell'ambientazione. Siamo stati tutti un po' traumatizzati dal fatto che Tae sembra uno psicopatico ma non ci dispiacerebbe comunque essere uccisi ed avere il nostro cadavere abusato da lu-EHM VOLEVO DIRE. 

#18: Questa flash si basa su una serie di disegni di @catphemeral, che è sempre @smolbangtan di cui vi avevo parlato nello scorso capitolo, ma ha cambiato account un po' di tempo fa. In realtà credo che fosse già da prima dello scorso capitolo ma io come una cogliona vi avevo dato l'account vecchio. Oh beh. Nell'account vecchio non credo ci siano disegni di quella serie anche nel nuovo ma potrei sbagliarmi aveva fatto un sacco di disegni  a d o r a b i l i  con Namjoon fratello maggiore di Jimin e Jin fratello maggiore di Taehyung, mentre gli altri membri sono loro "zii". In realtà lì c'erano anche tutte altre dinamiche, tipo che a Jin e Tae crescevano fiori dietro alle orecchie, Nam e ChimChim avevano dei pianeti a ruotargli intorno alla testa, Yoongi era tipo un serpente boh aveva la lingua da serpente, questo ricordo o Hobie aveva tipo gocce di pioggia intorno alla testa. SI' HO L'ALZHEIMER ED HO MEMORIE CONFUSE, SCROLLATEVI GIU' E VEDETEVI I DISEGNI CHE E' MEGLIO.
Qui ho preso solo tutto il parentame vario, ispirata da memorie della mia infanzia perché andare al mare dove ci sono i sassi è noioso e quindi ti devi ingegnare.

 
   
 
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