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Autore: linea_carmensita94    30/11/2017    3 recensioni
Il padre di John Dolmayan, dopo essere sfuggito a un infarto, confessa al figlio di avere una sorella illegittima. John, grazie ai suoi amici, entrerà a far parte della vita di sua sorella, la quale conquisterà l'affetto e la simpatia dei ragazzi e non solo!
TRATTO DAL RACCONTO:
Tutti restano in silenzio non sapendo come poter aiutare l’amico. Solo Daron, dopo qualche minuto, rompe il ghiaccio tutto entusiasta:
< HO TROVATO, HO TROVATO! >
< Cosa vuoi dire? > chiede John:
< C’è un modo per avvicinarla senza che lei sospetti di nulla! Perché è questo che vuoi, conoscerla e costruire un rapporto con tua sorella per poi confessarle che sei suo fratello? >
< Hai capito bene. > risponde John:
< Possiamo usare il nostro tour! >
< Daron cosa stai tramando? > chiede Serj con un mezzo sorriso in quanto conosce bene il suo collega:
< Aspetta e vedrai … >
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daron Malakian, John Dolmayan, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 23. Apri il tuo cuore
 


<  Rodha! Quanto ci metti?! È da ore che sei chiusa in quel bagno a provare il vestito?!!  >
Sono le 22:00.
Rodha  sta provando un vestito da sera, però non elegante per la cena e ha chiesto a John un parere maschile. Il poveretto, però, quando ha accettato, non pensava che la faccenda sarebbe stata così noiosa …
<  Prima di tutto, sono in bagno da soli dieci minuti! >
<  Venti minuti …  >
<  è uguale. Secondo, voglio sembrare meno ciccia bomba di quanto sono già. Non sono come tua moglie, che starebbe bene anche con un sacco di patate!  >  Replica Rodha dal bagno.
<   Uff!   >  Sbuffa John, spazientito.
Dopo cinque minuti, Rodha esce dal bagno con un abito lungo fino a sopra le sue ginocchia, stretto solo sul decolté, di color mattone con rose rosa e verdi oliva, foglie blu e le maniche lunghe con stoffa trasparente. Il tutto abbinato da un paio di scarpe nere con tacco alto e una porchette nera.  I capelli sono posizionati tutti da un lato, lasciando intravedere gli orecchini blu notte a triangolo.
John sorride e la guarda con ammirazione.
<  Vuoi farci sfigurare o cosa?  >  chiede sorridente.
<  Spiritoso!  Capisco che sei sempre abituato a vedermi con i pantaloni da yoga, occasionalmente con i jeans. Però la tua reazione mi sembra esagerata.  >
<  Tu sei bellissima con qualunque cosa.  >
<  Lo dici solo perché hai paura di aspettare ancora per un’ altra prova vestito.  >
<  Forse …  >  Commenta John con ironia. Rodha replica con un pugno nel braccio.
<  Ma non avrai freddo con questo vestito?  >  Chiede John, notando la lunghezza della gonna.
<  Con quello che ho bevuto, il freddo non lo percepisco, credimi!  >
<  Ok . Allora, andiamo! I ragazzi ci aspettano nella hall.  >
I due fratelli raggiungono il gruppo. Vedendo Rodha, Serj e Shavo le fanno i complimenti, mentre Daron resta in silenzio, ma il suo sguardo dice altro …
“  è meravigliosa, come sempre … Non so se riuscirò a contenermi, stasera.  >  Pensa Daron, preoccupato.
I ragazzi raggiungono la navetta con Haik e dopo un quarto d’ora di viaggio, raggiungono il locale Ureni:
A l’entrata, c’è un enorme parcheggio con una fontana con luci colorate, vicino a un arco con l’insegna. Superata l’entrata, i ragazzi guardano il giardino enorme di questo locale, pieno di piccoli ponti in legno e tanti piccoli gazebo in legno con le panchine.
<  Già adoro questo posto!  >  Dice Rodha, entrando nel locale con entusiasmo. I ragazzi la seguono e vengono accolti dal proprietario del posto, un sorridente signore sulla quarantina con i capelli sale e pepe, tirati indietro, la barbetta grigia e gli occhi scuri. Indossa una semplice camicia bianca e un paio di jeans.
Բարի երեկո, պարոնայք: Մենք անհանգստությամբ սպասում էինք ձեզ (Bari yereko, paronayk’: Menk’ anhangstut’yamb spasum eink’ dzez )  >  Dice il proprietario stringendo la mano ai ragazzi. John sussurra a Rodha:
<  Ci ha appena dato la buonasera e ha detto che ci stava aspettando con ansia.  >
Rodha annuisce. John si rivolge al proprietario.
Հայր, Արսեն. Ցանկանում եմ ներկայացնել քրոջ, Ռոդայի (Hayr, Arsen. Ts’ankanum yem nerkayats’nel k’roj, Rrodayi ). >
John  fa cenno a Rodha di farsi avanti.  Rodha fa come chiesto e Arsen, il proprietario, porge la sua mano alla ragazza.
<  Buonasera, Rodha. Io sono Arsen Nazarian, il proprietario di questo locale. I ragazzi mi hanno parlato di lei, con parole molto lodevoli. >
<  Buonsera, signor Arsen. Il piacere è tutto mio.  >
<  è meraviglioso sapere che un’altra figlia sperduta della madre Armenia, si è ricongiunta alla sua terra. >
Rodha crede di aver capito e rivolge il suo sguardo a John.
<  Sa di noi?  >
<  Si.  E ti ho anche presentato come mia sorella. > Risponde lui, tranquillo.
Rodha riporta la sua attenzione al proprietario.
<  Le sue parole mi incantano.  >
<  Mi fa piacere saperlo. Vi accompagno personalmente al  vostro tavolo …  >
Arsen accompagna i ragazzi a tavola, nel quale c’è un signore di mezza età ad aspettarli. Egli è basso e cicciottello, con occhi scuri e riporto bianco; indossa una maglietta nera a maniche lunghe e un paio di jeans. Come vede i ragazzi, si alza in piedi e abbraccia tutti.
<  Non sapete quanto sono felice di vedervi. Ho visto in televisione la vostra esibizione e avete riempito di orgoglio questo povero vecchio.  >  Dice il signore in inglese.
<  Alik! Non devi ringraziare, abbiamo solo fatto il nostro dovere.  >  Dice Serj abbracciandolo. Anche il resto del gruppo lo saluta con pacche e strette di mano, poi l’attenzione del vecchio si rivolge verso Rodha.
<  Oh, tu devi essere Rodha!  >  Commenta abbracciando forte la ragazza. Rodha resta spiazzata dal gesto del signore mentre i ragazzi se la ridono sotto i baffi.
<  Mi chiamo Alik e non vedevo l’ora di poterti conoscere. Anzi, vorrei sedermi accanto a te e John. So di voi e il vostro è stato un miracolo che merita di essere festeggiato!  >
<  Oh, l – la ringrazio, signore …  >
<  Dammi del tu, mia cara. Non mi sento ancora vecchio.  Avanti, ragazzi. Accomodiamoci. Tra poco usciranno i piatti speciali di Gariné. Ottima cuoca!  >
Tutti si siedono e Shavo si avvicina a Rodha per darle una spiegazione.
<  Lui è Alik Gyunashyan. Un celebre cantautore amato e rispettato da tutti gli armeni. Giovani e anziani.  >
<  Posso capire il perché, è molto amichevole. Ma posso sapere in quanti sanno di me e John?  >  Chiede Rodha perplessa.
<  In pochi, non avere paura. Conosciamo i gestori di questo locale come il palmo delle nostre tasche, tranquilla! Nessuna spifferata pubblica.  >
È in quel momento che Rodha inizia a riflettere veramente sulla situazione sua e di John.
“  Come faremo adesso? Prima o poi tutti sapranno che sono la sorella illegittima di John e giornalisti pettegoli di tutta Los Angeles invaderanno casa mia per sapere di più! È poi c’è Berti! Poveretta, non posso permettere che quella signora venga pubblicamente umiliata su tutti i giornali di gossip del distretto a causa di mio padre, è pur sempre la madre di mio fratello e poi è stata gentile con me. No, ho deciso. La situazione deve restare così!  “
<  Shavo, posso credere nella discrezione dei vostri amici, ma vi prego! Cercate di non spargere troppo la voce. Ho avuto una illuminazione in questo momento e credo sia meglio che le cose restino così come sono.  Non voglio dare vita a uno scandalo.  >
<  Francamente, non ne capisco il motivo, ma è con tuo fratello che devi parlarne.  >
<  Ed è quello che farò, ma non adesso. Godiamoci questa ultima serata insieme!  >  Conclude Rodha che decide di sedersi  tra Alik e John e si unisce alle loro conversazioni.
<  So che non lavori solo in radio ma sei anche una pittrice. Ho cercato i tuoi quadri e sono meravigliosi.  >
<  Grazie, Alik. È una passione che coltivo da una vita e sono felice di poterla finalmente condividere con tutti.  >
<  L’ arte è una dote di famiglia in casa nostra.  >  Commenta  John divertito, passando un braccio sulla spalla di Rodha. Daron guarda la scena con tenerezza, in parte anche con senso di colpa.
“  Perdonami, John. So che tu, al posto mio, avresti represso quello che provavi pur di non avere problemi con me … ma io non riesco a rinnegare quello che provo per tua sorella.  Devo riuscire a restare da solo con lei e confessarle tutto, comunque vada!  “  Pensa Daron, deciso nei suoi propositi.
Dopo pochi minuti, arrivano i camerieri con vassoi pieni di Dolma e varie minestre fredde in accompagnamento.
<  Dobbiamo recitare la preghiera, prendiamoci tutti per mano.  > I ragazzi e Rodha ubbidiscono e Alik recita la preghiera.
<  Signore, in questa tavola ti rendiamo grazie per aver fatto arrivare sani e salvi i tuoi figli americani nella loro terra d’origine e benedici loro per la loro generosità e per la loro lotta contro l’omertà di uomini potenti ma senza valore! Ma soprattutto voglio renderti grazie per aver ricongiunto due fratelli, figli de l’Armenia, e per aver permesso a questa tua figlia di ricongiungersi con la sua terra di origine.
Veglia su tutti noi. Amen!  >
<  Amen!  > Replicano i ragazzi, facendo il segno della croce.
<  Spero che il vostro stomaco sia grande quanto i vostri occhi.  > Chiede Alik.
<  Ci puoi giurare!  >  Risponde Daron, famelico.
<  Sei sempre il solito!  > Lo  rimbecca bonariamente, Serj.
L’odore della curcuma e del cardamomo pervade la tavola e tutti assaporano i piatti con gusto; Rodha e Serj fanno il bis del Dolma, antipasto a loro molto gradito.
 Finite le prime portate, i camerieri servono al tavolo agnello con riso e verdure cotte e il pesce del lago Sevan, cucinato con le mandorle; Rodha trova più invitante questo de l’agnello. Ovviamente, non può mancare la birra! Rodha non è mai stata un amante della birra, ma quella ha un sapore così poco aspro e fresco che non riesce a resisterle!
<  Bevi, Rodha. La birra di questo posto, è speciale!  >  Dice Alik, servendo la birra alla ragazza.
<  Grazie. Ho notato che la vostra birra è deliziosa.  >  Commenta lei allegra. Non si rende nemmeno conto che ne l’arco della cena, ha scolato tre bicchieri di birra; anche il gruppo ci da dentro con la birra!
È il momento del dolce.  Il cameriere serve a tavola il Pilaff, una torta ripiena di frutta secca, mandorle e miele di montagna. Rodha la trova talmente squisita da mangiarne due fette.
<  Rodha, lascia anche a noi la torta!  > Protesta Shavo, ingordo.
<  Non rompere, c’è ancora tanta di quella torta nel vassoio!  >  Replica Rodha.
<  Ragazzi, non date spettacolo!  >  Ordina Serj divertito.
Finita la cena, sono tutti alticci, ma con la pancia piena. Alik si alza da tavola e fa una proposta.
<  Ragazzi miei, ho voglia di cantare. E voi?  >
<  Io voglio farti compagnia!  >  Dice Daron raggiungendo Alik. I due si avvicinano a un palchetto in mezzo alla sala con i musicisti e iniziano a cantare popolari canzoni armene, creando tra di loro una cerchia di clienti del posto che si divertono e ballano le canzoni dei due. Anche Rodha balla con John mentre Shavo e Serj fanno gli stupidi, ballando abbracciati a loro volta e si scambiano battute da beoni. Ad un certo punto, sia John che Rodha non si sentono bene.
<  John , io vado in giardino. Ho bisogno di aria.  >
<  Vai pure. Io mi siedo su un divanetto.  >
 Rodha annuisce e si reca con la giacca nel giardino. In un momento di pausa, Daron vede Rodha uscire e quando vede John KO nel divanetto, da il cambio a Serj e decide che è giunto il momento!
 
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Sono quasi le due di notte. Tira un leggero vento fresco nel giardino del ristorante Ureni. I ragazzi cantano e si divertono con il signor Alik, almeno così crede Rodha, la quale si gode la solitudine su un piccolo ponte di quel giardino così splendido e ben curato  come quello di una fiaba, con i piccoli canali limpidi che passano sotto i vari ponti del posto e l’odore di muschio e di fiore pervade l’aria …
“ Ho bevuto troppa birra, comincia a girarmi la testa! “ Pensa.
<  Ti annoi?  > Come un miraggio, Rodha si gira verso quella voce a lei così famigliare, è  Daron! Il suo cuore comincia a battere forte.
“ Ora che sono brilla mi sembra ancora più bello e attraente del solito. “ Pensa.
<  No, Daron! Avevo solo bisogno di una boccata d’aria. Forse, ho bevuto troppo.  >
<  Ho notato! Tu e tuo fratello vi siete dati da fare.  > Risponde Daron camminando in direzione del ponte, guardando per terra e con le mani nelle tasche dei pantaloni scuri.
<  E tu? Perché sei uscito?  > Chiede Rodha girandosi completamente verso di lui.
Daron la guarda da lontano con i riflessi della luna che le illuminano i capelli e il volto.
“ è ancora più bella e attraente del solito. “ Pensa lui a sua volta.
<  Stesso motivo tuo … e poi mi sono accorto della tua assenza, quindi sono uscito per cercarti.  >  Risponde Daron con grande coraggio, alimentato dalla birra.
“  Mi ha cercata?!!  “  Pensa Rodha con gioia.
<  Questa poi!  >  Si lascia scappare Rodha con una risata squillante.
<   Ti sembra tanto strano?  > Chiede Daron.  Adesso è solo a pochi centimetri da Rodha.
“ è ubriaco anche lui! “  Pensa la ragazza.
<  Mi sembravi così preso su quel palchetto con Alik che non pensavo ti saresti accorto della mia fuga.  > Risponde Rodha. Sorride al suo interlocutore e spera di non diventare logorroica a causa del bere.
<  Tu pensi che ho un carattere di merda, non è vero?  > Chiede Daron alla ragazza guardandola dritto negli occhi.
“  Perché Daron è diventato serio? Mi mette in soggezione quando mi guarda in questo modo!  “
<  No!! > Squittisce Rodha.
“  Che figura!! Giuro di non bere mai più in vita mia. Che cazzata ho appena pensato?! Io non smetterò mai! Ok, ok, Rodha ritorna in te e concentrati su questo bel pezzo di … Ahhh!!! Smettila! Concentrati su di lui ma non nel senso malizioso del termine!!  “
<  E menomale che gli ubriachi, insieme ai bambini, sono la voce della verità! Tu riesci a fingere anche nelle tue condizioni! > La sua espressione non si addolcisce neanche un po’.
<  Comunque, come avrai notato, io sono un tipo solitario. Delle volte sono capace di isolarmi dalle persone anche per lungo tempo, è per questo che ho pochi amici intimi ma quei pochi li difendo con le unghie e con i denti. Però …  >
<  Però?  > Chiede Rodha non staccando i suoi occhi da quelli del chitarrista.
<  Con te è diverso. Quando non sei vicino a me, sento che mi manca qualcosa d’importante. Ti ricordi di quel branco di coglioni chiamati dall’amica di Tiffany per ridicolizzarti al concorso di bellezza, ti avevo detto di averli menati perché non sopportavo le ingiustizie. Vero?  >
Rodha, rimasta senza fiato per le parole di Daron si limita a annuire.
<  In parte era vero, ma … il motivo principale era che io già mi stavo affezionando a te!  > Daron si avvicina sempre di più a Rodha.
<  Non sai quante notti ho passato a sognarti. So che non mi crederai, mi sono sempre comportato come un assatanato nei tuoi confronti. Se penso che sono persino arrivato a fare a botte con tuo fratello Brian per gelosia e non ne avevo il diritto …  >  Daron è un po’ imbarazzato e si blocca.
<  Daron, per favore! Ti ho già perdonato.  >
<  Rodha, fammi finire, ti prego. Sono ubriaco quanto te e ho paura di usare le parole sbagliate! Già il fatto che stasera sei uscita con questo vestito mi rende difficile il compito!  >
Rodha guarda per un attimo la sua scollatura e si copre con la giacca.
“  Ma questo è l’abito da sera meno sexy che possiedo!!  “ Pensa.
<  L’alcool sta parlando al posto tuo!  > Conferma Rodha.
<  Forse, ma sono pazzo di te! Sono mesi che cerco di fartelo capire, solo che adesso è il mio cuore a dirlo, prima era … qualcos’altro …  Rodha, posso ricominciare da capo?  > Daron è in tilt.
<  Sarà meglio parlarne domani quando saremo più sobri e correremo meno il rischio di fare sciocchezze …  >
Rodha cerca di andarsene per non cedere alla tentazione, perché farlo vorrebbe dire fare i conti con John, metterlo in difficoltà se tra lei e Daron dovesse finire un giorno, rimettersi in gioco, combattere con la gelosia, le incertezze e tante altre emozioni. Daron, però, la ferma.
<  Domani non è possibile! Perché dobbiamo prendere l’aereo!  >  Dice Daron, autoritario come non lo mai stato. Lui ha deciso di scancellare tutti i dubbi e le incertezze che ha.
Rodha diventa di pietra.
<  So che è difficile per te scegliere: Sei la sorella di John, sei l’allieva preferita di mio padre e io sono un uomo terribilmente incasinato e complicato ma … credo di amarti!  >
Rodha si volta, si getta fra le braccia di Daron e lo bacia con passione stringendolo a se, come una ragazzina alle prime armi, senza limiti e senza dubbi. Nel baciarlo, prova un emozione unica, il suo cuore sta scoppiando per la gioia!
<  Torniamo in albergo!  > Si fa avanti Daron lasciandosi trasportare dal desiderio, represso per troppo tempo.
<  Come facciamo con John?  > Chiede Rodha ansimante.
<  Non te l’ho detto ma sta dormendo come un angioletto su un divanetto della sala.  > Risponde Daron con il suo sorriso beffardo.
<  Chiama un taxi.  > Lo incoraggia Rodha, inebriata dal suo sapore e dal suo profumo pungente.
 Entrambi corrono verso l’uscita del ristorante Ureni, Daron chiama il primo taxi che vede passare; il taxi si ferma e fa salire i due focosi amanti, i quali raggiungono l’albergo dopo una mezz’oretta. Daron porta Rodha di corsa nella sua camera. Entrambi si attaccano al muro vicino alla porta e si baciano con più foga. Daron infila le mani tra i capelli di Rodha, senza mai staccare gli occhi dai suoi. La sua bocca si avvicina all’orecchio della ragazza.
<  Adoro il tuo profumo …  > Le sussurra prima di iniziare a baciare il suo collo mentre le sue mani tirano giù il suo vestito con facilità. Rodha lo adora quando Daron è così audace.
<  Non fermarti. Io ti  desidero!  > Sospira Rodha mentre toglie a Daron la sua giaccia e sbottona velocemente la sua camicia per poi passare alla sua cinta. Entrambi sono quasi nudi. Daron, guardando la ragazza negli occhi, fa scivolare la sua mano sinistra dentro gli slip di pizzo bianchi della ragazza e comincia a stuzzicare il suo intimo mentre con la destra massaggia i suoi seni. Rodha geme, inizialmente con tono lieve ma quando le dita del chitarrista scendono ancora più in basso per entrare dentro di lei facendo dei cerchi, i gemiti diventano sempre più forti e, presa dal desiderio, anche Rodha inizia a masturbare Daron, strappandogli un gemito. A quel punto, Entrambi interrompono il loro gioco di piacere e si spogliano completamente per  gettarsi sul letto l’uno tra le braccia dell’altra. Daron non smette di guardare Rodha negli occhi mentre quest’ultima è sopra di lui lasciandosi trasportare a un ritmo frenetico, Rodha accarezza il suo petto e si lascia sempre più andare. Daron, quasi al culmine del piacere, l’afferra per i fianchi e la posiziona sotto di lui, mantenendo quel ritmo ma senza distogliere mai lo sguardo dalla sua donna, la quale, ansimante, stringe il chitarrista a se mentre lui la bacia senza darle modo di riprendere fiato, fino a quando non arriva a l’apice e si sdraia accanto a lei, come stordito. Entrambi sono spossati e appagati, Daron si gira verso Rodha e l’abbraccia stringendola forte contro il suo petto.
<  Rodha ...  >
Rodha alza il suo sguardo verso Daron.
<  Ti amo anch’io.  >  Risponde Rodha, appagata e ancora incredula di ciò che è appena successo. Daron resta spiazzato dalla confessione di Rodha e con grande felicità, si lascia sopraffare dal sonno … 





Buonasera, popolo di Efp! Il momento che tutte voi avete aspettato dalla mostra di quadri di Vartan, finalmente è giunto: Daron e Rodha si sono dichiarati. Spero tanto che siano felici insieme e spero che John non ammazzi a colpa il chitarrista, altrimenti per i prossimi tour come si fa?!  XDXDXD! Basta con le fantasie e torniamo a noi. Volevo chiarirvi delle cose riguardo gli ultimi due capitoli. Per quanto riguardo il capitolo scorso, non ho avuto tempo per scrivere la nota a fine capitolo, quindi lo faccio ora:  Il personaggio si Serzh è inventato, non esiste ( è stata solo una comparsa ma ci tenevo a chiarirlo.  ) e se il capitolo 22 può sembrarvi sbrigativo, vi consiglio di leggerlo ascoltando il concerto di Yerevan, vi renderà più l'idea. Per quanto riguarda questo capitolo, Ureni esiste, lo troverete in questo link di Daron che canta con Alik ( reale cantautore armeno. ) 
https://www.youtube.com/watch?v=8ahVKPB7Oyk. Daron è stato realmente in questo locale, se anche il resto dei System era presente, non so dirverlo. Aspetto commenti e parere da parte di tutti voi.  
Alla prossima! Enjoy the silence ...

 
  
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