05/12/2017
3 recensioniAh,non riesco davvero a smettere di pensarci.
Chi è davvero quel ragazzo? È collegato a me in qualche modo?
Se fosse la speranza che sto cercando da tempo?
Ahhhh,che frustrazione.
Mi do dei colpetti sulla testa per cercare di ragionare,senza risultati.
Alla fine ieri sono praticamente scappata,mi sentivo così a disagio e non riuscivo più a sopportare il suo sguardo anche se era dannatamente bello.
Esco a fare un giro per le strade di Londra.
Camminare con quest’aria di Natale mi mette sempre allegria e mi riscalda il cuore.
Le strade sono tutte illuminate,immensi tappeti rossi si stendono ai piedi di tutti,e le persone hanno un bel sorriso stampato in faccia.
Tutto questo mi rasserena e mi fa calmare l’animo.
Almeno finché non mi rendo conto di star percorrendo le strade del mio incubo,inizio a tremare dalla paura.
Non voglio rivivere la stessa situazione,inizio a scappare cercando di trovare una qualsiasi uscita da questa situazione.
«Hey Kurata,guarda dove metti i piedi.»
Il destino si sta prendendo gioco di me.
Lo guardo fisso negli occhi e il mio battito si regola,il mio respiro si calma.
«Stai bene?»
Mi scuote leggermente e io abbozzo un sorriso.
«Sto bene.»
Si stacca immediatamente da me imbarazzato.
Così anche lui può assumere queste espressioni?
«Sembravi preoccupata,è successo qualcosa?»
Inizio a pensare davvero che possa essere collegato a me.
«Anzi che dico,sono cavoli tuoi che te ne giri durante le vacanze tutta sola.»
Rimango letteralmente a bocca aperta quando pronuncia queste parole non appena viene raggiunto da un “branco di ragazze”.
Ritiro ciò che ho appena pensato,non è affatto collegato a me.
****
«Pronto,Aya!»
Rispondo subito al telefono non appena vedo il nome della mia migliore amica sul display.
Se leggo “Aya” leggo pettegolezzi.
«SANA,hai presente Akito Hayama?»
Mi gratto la testa con fare confuso.
«E chi sarebbe?»
«Il nuovo arrivato.»
Roteo gli occhi.
Lo ritrovo ovunque.
«Darà una festa e siamo invitate anche NOI,ci credi?!»
Continua lei.
Lo dicevo che se si parla di Aya, si parla di pettegolezzi.
«No Aya,non se ne parla.»
«Daiii,ti devo un favore!»
Già immagino Aya che mi implora e quindi,inevitabilmente,accetto.
Cosa gli passerà per la testa a quel tipo?
Come aveva detto che si chiamava? Akigo,Atiko,Akito? Insomma lui.
Immagino che a questa festa saranno presenti una tonnellata di ragazze, e non so perchè ma questa cosa mi infastidisce giusto un po’.
Scuoto la testa eliminando stupidi ed inutili pensieri.
**
Le giornate passano,con la solita monotonia.
Saranno anche le vacanze, ma dal momento che tutte le mie amiche sono partite e Aya e Tsu non si staccano un secondo,queste giornate le ho passate sul divano.
Quella stupida di Aya prima mi implora di andare alla festa e durante le vacanze mi lascia sola,nonostante tutto la adoro lo stesso.
«Sana,questa sera ho una cena di lavoro,non so quando tornerò.
Mi raccomando.»
Le lascio un bacio leggero sulla guancia dicendole che può stare tranquilla.
Stiamo pur sempre parlando di me,faccio le mie pazzie ma so controllarmi...spero.
Per la serata scelgo un vestito bianco,stretto in vita che scende leggermente largo prima del ginocchio.
Scelgo un paio di tacchi neri,non troppo vertiginosi altrimenti mi troverei a baciare il pavimento.
Rido per ciò che ho appena pensato,posso essere così stupida?
Inizio a ballare con il vestito tra le mani.
Una giravolta,una seconda e una terza.
Mi divertirò stasera?
Non che io non sia mai andata ad una festa,sia chiaro,ma oggi sono particolarmente ansiosa e non ne capisco il motivo.
Lascio i miei lunghi capelli castani cadere sulla schiena,e metto giusto un filo di rossetto rosso.
Non amo truccarmi,ma ogni tanto è bello vedere un po’ di colore sul viso.
Non lo sto facendo per nessuno e non so perché voglio trovare giustificazioni ad ogni cosa.
La festa era alle 21 e come al solito sono in ritardo di già mezz’ora.
Già sento le parole che Aya mi lancia da fuori la porta,così spruzzo un po’ di profumo alla vaniglia e scappo.
Chiudo la porta e,avendo la testa chissà dove,rimango le chiavi e il cellulare dentro.
Ottimo,brava Sana adesso passerai anche la notte fuori la porta.
«TI VUOI SBRIGARE?»
Le grida di Aya potrebbero scombussolare un condominio,meglio se le preoccupazioni le lascio a dopo.
***
Quando arriviamo alla festa almeno un quarto dei presenti è fuori gioco,ubriachi fino alla punta dei piedi.
È possibile che queste persone non sono in grado di reggere qualche bicchierino di vodka?
1 ora dopo..
«KURATA,dovrei dire alle persone di non lasciare alcol tra le tue mani?»
La testa continua a girarmi a destra e a sinistra,l’unica cosa che riesco a pensare è che Akito è dannatamente bello in smoking.
«T-tu sei mooolto bello..»
Rido e barcollo,inizio ad avere caldo.
«HEY,KURATA. Se proprio vuoi spogliarti e arrivare al sodo facciamolo da qualche altra parte.»
Gli tiro un ceffone così forte che potrebbe fare eco.
Non a caso gli sguardi di tutti sono puntati su di me.
«Sana?»
Mi giro per trovare il proprietario della voce.
Mi ritrovo davanti un ragazzo dai capelli grigi,probabilmente tinti,con degli occhi blu da fare invidia a chiunque e con una bellezza da togliere il fiato.
La testa è partita e non so chi sia ne come mi conosca.
«Naozumi?»
L’ultima cosa che ricordo è questo nome pronunciato da Akito.
Chi sarà mai?
~~
Buonasera a tutti e benvenuti in questo nuovo capitolo.
È comparso un nuovo personaggio,lo conoscete bene vero?
Che collegamento avrà con la nostra Sana?
Mi raccomando se la storia vi sta piacendo vi invito a lasciare una recensione.
Grazie e a presto!❤️
Ps. Se volete mi trovate anche su wattpad,sto scrivendo una nuova storia.
Fatemi sapere cosa ne pensate.