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Autore: toolazytodiee    07/01/2018    0 recensioni
Si tratta di un AU ispirato alla mitologia greca ma ambientato ai nostri giorni. Incentrato sulla YoonMin, in cui Yoongi è un semidio, figlio di Ade, e Jimin è una divinità minore della natura, figlio di Demetria e fratello minore di Persefone. Nonostante sia incentrata su di loro non mancheranno accenni o comparse degli altri cinque membri del gruppo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Park Jimin, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quando entrarono nella grande sala da pranzo del castello avevano ancora le mani intrecciate tra loro, un dettaglio che Persefone fu la prima a notare e subito sorrise ai due, convinti che il suo sorriso fosse dovuto solo alla sua solita gentilezza.

 

Allora, Jimin, ora che te l’ho riportato qui smetterai di assillarmi chiedendomi come sta, vero?” chiese Ade in tono da finto infastidito, provocando una risata da parte della moglie

Smettila, caro” lo colpì piano ad un braccio “Non mettere in imbarazzo mio fratello per favore

Hai ragione mia signora, non ripeterò questo sbaglio

Tengo a precisare, padre, che sono venuto qui solo perché avevo bisogno di pace dopo due anni passati insieme a quei tre pazzi” rispose alludendo ai suoi nuovi amici semidei “E vi prego, sono arrivato qui da meno di due ore, non fate salire già da ora i livelli di zucchero nel mio sangue. Non posso reggere troppe smancerie tutte in una volta” scosse la testa con fare annoiato

Mh, vuoi dirmi che hai subito già troppe dolcezze in quest’ultima ora?” insinuò il dio degli Inferi

 

Yoongi si diede mentalmente dello stupido e strinse ancora di più la mano di Jimin, rimasto taciturno tutto il tempo. Si girò per guardarlo e notò come le sue guance iniziarono ad assumere un colorito più roseo e fece un piccolo sorriso.

I due coniugi rimasero in silenzio nel guardarli per poi sorridere, mentre Persefone posava il capo sula spalla del dio, contenta che suo fratello potesse finalmente godersi attimi di pura gioia dopo quegli anni difficili.

 

Jimin” lo chiamò poi alzandosi e andando verso di loro “Vorrei discutere con te di un paio di cose, ti dispiace farmi compagnia di fuori?

Certamente no sorella

 

Lasciò la mano di Yoongi per seguirla, ma sentì subito uno strano formicolio dove prima c’erano le dita del semidio. Gli rivolse un ultimo sguardo prima di sparire nel lungo corridoio.

 

Yoongi” richiamò la sua attenzione Ade “Sei tornato da così poco e sei corso fuori da Jimin ancor prima di abbracciarmi, dovrei portare rancore per questo genere di cose sai? Ma ti voglio troppo bene per farlo” gli sorrise aprendo le braccia

Piantala di essere così smielato” sbuffò, andandogli comunque in contro per abbracciarlo “Non so perché sono corso fuori in quel modo, o meglio non lo avevo capito fino a quando non l’ho visto di nuovo

 

Ade sciolse l’abbraccio posando le mani sulle spalle di suo figlio, un sorriso lieve sulle labbra in attesa che continuasse a parlare, nonostante lui lo avesse capito già mesi fa cosa c’era tra i due.

 

Come hai capito che ti eri innamorato di Persefone?” chiese finalmente dopo attimi persi a fissare il pavimento

L’ho capito quando il mondo sembrava essere meno buio standole vicino, e per quanto potessi stare bene con Cerbero e tutti gli altri qui, non era la stessa cosa” rispose piano, senza fretta, tornando a sedersi sulla sedia a capotavola “Credi di esserti preso una cotta per Jimin?

Mh, forse, non lo so. È tutto così confuso quando sono con lui” andò a sedersi al posto alla sua destra “Tutto è più colorato quando sono con lui, e non parlo della sua capacità di far fiorire fiori di ogni colore possibile. È come se rendesse tutto più vivido, meno triste” cercò di spiegare “Come fosse un raggio di sole” sussurrò quest’ultima frase, che somigliava più ad un pensiero sfuggitogli di getto

La sensazione era più o meno quella” lo osservò per cogliere anche la più piccola reazione, ma il semidio sembrava solo essere confuso “Sulla terra non hai mai provato un qualcosa di simile?

Con quei tre idioti, ovvio, ma non è la stessa cosa. Perfino con Hoseok, con cui si può dire agiamo in simbiosi, non provo una cosa così” finalmente alzò lo sguardo per guardare il padre negli occhi “Si è mai sentito di un semidio che ci prova con un dio?

Che domande che fai, viviamo da oltre tremila anni Yoongi, tutti prima o poi sfidano la sorte con un dio

E com’è finita di solito?

Trasformati in ninfe, alberi o animali, nel peggiore dei casi trasformati in fiori” rispose trattenendo una risata “Ma solo perché ci avevano provato con uno dei dodici maggiori, e sai quante gelosie ci sono di mezzo lì

Ci hanno provato anche con te quindi?” domandò sinceramente incuriosito

Certo, ma Persefone ha pensato bene di trasformarli in fiori, per l’appunto” scoppiò in una fragorosa risata al ricordo della sua, all’epoca, neo-sposa che trasformava una figlia di Afrodite in un fiore piccolissimo e quasi del tutto morente, almeno gli fu da lezione per capire di non far arrabbiare la sua signora

Mh

Se ti preoccupa tanto, sappi che ci sono altri dei minori, come Jimin, che hanno una relazione con un semidio. Diciamo pure che non importa molto ai piani alti chi sta con chi fin quando ognuno svolge il suo compito” cercò di rassicurarlo poggiandogli una mano sulla spalla

 

Yoongi lo guardò per poi annuire e scusarsi mentre si dirigeva verso la sua stanza.

 

Nel frattempo nel giardino Jimin continuava a seguire la dea con la mente assente, non percependo quasi ciò che la sorella gli stava dicendo. Si fermò quando non la sentì più parlare e alzò il volto.

 

Mi hai ascoltata Jimin?” chiese dolcemente, senza rammarico

Onestamente no, scusami ti prego

Oh, non scusarti, è normale non prestare attenzione quando si è alle prese con l’amore. Faresti felice Eros se ti vedesse così perso” cercò di ironizzare, ma il dio rimase in silenzio

Persefone, è un male che io sia innamorato di un semidio?

Jimin!” alzò la voce per richiamarlo, incredula “Da quando in qua importa qualcosa dei ruoli in amore, eh? Dei ed umani, o semidei, hanno sempre avuto relazioni, non è mai importato a nessuno. Certo, se fosse stato uno degli dei maggiori allora avrebbe fatto più scalpore, prendi ad esempio quella poveretta di Dafne trasformata in albero, però non deve interessarti questo

Si, è vero, ma le relazioni così non sono mai durate, molte di quelle non sono arrivate a finire la settimana

Perché non era amore quello Jimin, in quelle c’era pura attrazione e niente altro. Ma io non credo minimamente che tu ti senta solo attratto da Yoongi, o mi sbaglio?

Il suo corpo è l’ultimo dei miei desideri quando penso a lui” ammise sospirando “Io punto al suo cuore, non al suo corpo, nonostante debba ammettere di non essergli  indifferente sotto questo aspetto” continuò mentre le guance gli si tinsero di rosso

Jiminie, sei perfino più dolce di me quando vuoi

Oh non chiamarmi con quel diminutivo come cento anni fa Persefone” piagnucolò “Sono mortalmente serio qui. Sto cercando di capire i miei sentimenti, e se è possibile avere una relazione con lui

 

La dea della natura gli sorrise dolcemente mentre faceva comparire piccole rose blu tra i suoi capelli biondi, in un tentativo di rallegrarlo.

 

Jimin, non devi preoccuparti ti dico. Una relazione del genere può esistere senza ombra di dubbio, e io e Ade saremo i primi ad appoggiarti, ad appoggiare entrambi

E se lui non provasse lo stesso?

Non dire idiozie ora! Hai visto il modo in cui ti guarda, come i suoi occhi si fanno più grandi e luminosi e sembra perdersi nel guardarti? Devi essere davvero cieco per non notarlo

Sul serio?

Sono serissima, è quasi ovvio quanto te” rispose ridendo leggermente

Oh non prendermi in giro ora,  ti ricordo che nei mesi in cui torni sull’olimpo sei tutti fiori e scintilli quando si parla di Ade” le puntò contro l’indice

 

La dea continuò a ridere prima di prenderlo sottobraccio e tornare all’interno. Le rose blu che aveva fatto comparire prima ora erano diventate una magnifica corona di fiori che rendeva, se possibile, la figura del dio ancora più delicata ed angelica.

 

Dopo cena Yoongi invitò Jimin in camera sua, diventata quasi uno studio di registrazione nel corso degli anni per quanti strumenti e attrezzature vi aveva fatto portare dal mondo degli umani.

Il dio rimase sorpreso nel vedere quanto ogni cosa sembrava avere una sua logica in quella stanza, a tratti sembrava disordinata, ma lo avrebbe definito un tipo di disordine che, a modo suo, era organizzato. Si rese conto solo in quel momento di avere ancora in testa quella corona di fiori, dopo aver visto cadere un petalo blu davanti a sé, ma quando fece per toglierla Yoongi gli prese le mani tra le sue, guardando le rose blu e poi il suo viso, e gli sorrise.

 

Ti donano” gli disse semplicemente prima di andare a sedersi davanti alla scrivania dove erano posizionati un pc, diversi schermi e una tastiera “Siedi pure dove vuoi, come se fosse camera tua

Jimin fece come detto e andò a sedersi ai piedi del letto che si trovava alle spalle del semidio “Ade mi ha detto che componi musica” iniziò con un tono basso “Posso sentire qualcosa?” domandò timidamente

 

Yoongi ruotò la sedia per guardarlo, si girò di nuovo e un mezzo sorriso comparve sul suo volto, probabilmente un sorriso di orgoglio, visto che comporre era ciò che gli riusciva meglio. Fece schioccare velocemente le dita e iniziò a suonare.

Jimin non si aspettava di vederlo suonare per davvero, pensava più che avrebbe fatto partire qualche traccia finita tra quelle che aveva composto già.

 

Invece stava suonando riempiendo la stanza di una melodia dolce, calda, che divenne però turbolenta, triste, per poi tornare ad essere calma, come se volesse narrare la storia di qualcuno che aveva avuto un momento felice, seguito da uno di turbamento, confusione, per poi tornare ad uno stato di calma.

 

Dire che rimase senza parole sarebbe un insulto a tutto ciò che provava in quel momento. Pensò di non aver mai percepito così bene ciò che il semidio provava, ed impiegò qualche secondo dopo la sua fine per capire che quella canzone parlava proprio di lui, di ciò che Yoongi aveva vissuto, non comprese bene a che tempo si riferisse ma non era importante ora.

 

Il dio si alzò dal letto e lo abbraccio, ancora seduto che gli dava le spalle, le mani quasi tremanti, ancora ferme sugli ultimi tasti di quella melodia. Portò una mano a stringere uno degli avambracci che Jimin gli aveva stretto attorno alle spalle e sorrise, inclinando indietro la testa posandola delicatamente sul petto del dio e chiuse gli occhi.

 

Jimin non resistette nel vederlo così sereno, i lineamenti che parvero diventare ancora più aggraziati, e senza nemmeno pensarci gli posò un piccolo bacio sulla fonte, facendo aprire di colpo gli occhi al semidio, che ora erano incatenati nei suoi.

Yoongi distolse lo sguardo solo per alzarsi e mettersi di fronte a Jimin. Lo guardò così intensamente che il dio  provò a distogliere lo sguardo ma era troppo perso in quelle iridi scure per farlo. Sentì la mano grande e forte del semidio prendere la sua più piccola e delicata per portarla alle sue labbra e lasciarvi un piccolo bacio, senza mai distogliere lo sguardo dal suo. Si portò la mano libera dalla sua presa davanti alle labbra, sorpreso dalla dolcezza che gli stava mostrando, ma poi la portò ad accarezzare la guancia di Yoongi, che inclinò la testa verso questa e chiuse di nuovo gli occhi, cullato dalla delicatezza del suo tocco.

 

Quando Yoongi aprì gli occhi Jimin era più vicino di prima, molto più vicino, vedeva solo i suoi occhi e poteva percepire il suo respiro leggero nello spazio che li divideva.

Non riuscendo più a trattenersi gli prese il viso tra le mani e lo baciò. Un semplice sovrapporsi di labbra, che però aveva causato in entrambi un turbine di emozioni tale da rischiare di incenerire la camera del semidio, che venne invece trasformata in un giardino d’inverno da Jimin, che aveva portato le mani a stringere i capelli corvini dell’altro pur di non far finire quel loro contatto così pieno di un’amore che stava venendo fuori pian piano.

Si staccarono solo quando entrambi sentirono il bisogno di prendere ossigeno e si sorrisero, entrambi in imbarazzo e con le guance più rosee di prima.

 

Yoongi?” lo chiamò continuando a sorridere facendo diventare i suoi occhi ancora più piccoli e luminosi “Puoi farlo di nuovo?” e il semidio non se lo fece ripetere un’altra volta

  
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