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Autore: lucy_lucry_lulu    11/01/2018    1 recensioni
Estratto dal capitolo 4:
Senza che il capello finisse di parlare James e Sirius si buttarono a terra
< No, No! Perché! Era così una brava ragazza > e James continuò < Cosa abbiamo sbagliato? Siamo stati sempre molto attenti, l'abbiamo cresciuta con tanta attenzione >
< James non fartene una colpa, tu non hai sbagliato niente . > e mentre Sirius diceva questo prese la testa del suo amico e la strinse sulla sua fronte come per dargli coraggio, mentre continuavano ad essere inginocchiati a terra.
Estratto dal capitolo 5:
< Potter, te l' ho già detto è troppo tardi , dovremmo spostarci una montagna sopra ! > Disse Lily sbuffando
< Allora, spostiamola insieme >
Estratto dal capitolo 9 :
In quel preciso momento qualsiasi fosse stata la richiesta di Lily , lui l'avrebbe esaudita. Poteva chiedergli qualsiasi cosa , lui non avrebbe pensato minimamente alle conseguenze .
< Resta con me > Lily non riuscì a dirlo ad alta voce, infatti la risposta fù mimata con le labbra.
Estratto del capitolo :
L'espressione dura di Regulus cambiò, spalancò gli occhi e annullò la distanza che li separava , mise due dita sotto il suo mento e la costrinse ad alzare il volto.
< Non farmi questo tesoro, non riesco a reggere questo sguardo >
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Regulus Black, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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**** ore 7:30****



Come era risaputo agli studenti Grifondoro non c'era mattina in cui non si sentissero urla provenire dal dormitorio maschile, precisamente nella camera dei malandrini. < Maledizione James, alzati! > Remus Lupin, che vantava di essere uno studente modello era costretto a lottare continuamente con i suoi più cari amici.  La mattina in particolare doveva affrontare la sfida più ardua quella di svegliarli . < Altri cinque minuti mamma, il treno parte alle 11:00>  La vena presente sulla fronte di Remus come era suo solito iniziò a gonfiarsi. < James, il treno è partito un mese fa e se facciamo tardi la McGranitt, sarà lieta di farcelo riprendere! >  Ma mentre Lupin cercava invano di far alzare James un cuscino volo dal letto di Sirius colpendolo diritto sul volto. < Sta un po' zitto Moony >   Frank, che era abituato a seguire i soliti litigi mattutini dei malandrini, quella mattina aveva preferito evitarli , si era già alzato ed era sceso per fare colazione. Peter, invece non soffriva di sonno molto profondo e quando la sua sveglia aveva suonato era andato nei bagni per prepararsi.  < Sapete che c'è io mi sono scocciato di fare questo tutte le mattine > Remus si giro sbuffando e andò a prendere la sua borsa con dentro tutti i libri, quando qualcuno suonò alla  porta del dormitorio. < Avanti > riuscì a dire un Sirius molto assonnato che tentava di uscire dal groviglio di coperte in cui durante la notte si era incastrato .    La porta si aprì < Si può sapere perché urlate di prima Mattia? > Debria sorrideva, cosa non del tutto normale per una ragazza alle sette del mattino. < Chiedilo ai tuoi cugini ! >  Remus aveva la voce più alta del dovuto, le guance erano rosse di rabbia e il suo respiro troppo veloce < Andiamo Rem, non ti arrabbiare! > Debria si avvicinò a Remus  e gli diede un sonoro bacio sulla guancia, in quel momento Moony si rilassò e le sorrise < Sono felice che sei venuta ad Hogwarts, non dovrò più combattere da solo questi due > ed indicò i letti alle sue spalle.  < Dai, vai a fare colazione. Ci penso io > Debria sorrise e Remus annuì uscendo dal dormitorio e chiudendosi  la porta alle spalle. Debria prese un grosso respiro e : < JAMES FA QUALCOSA UN RAGAZZO DEL PRIMO ANNO STA CERCANDO DI TOCCARE LA TUA SCOPA ! >  Come previsto dalla cugina più piccola di Potter, esso si alzò di scatto con la bacchetta già pronta  a lanciare fatture < Chi? Cosa? Dove ? >  Prongs   ci mise poco a realizzare che era tutto un meschino scherzo per farlo alzare dal letto. < Dai alzati, Jami > Disse incoraggiante la ragazza < Non mi voglio alzare, il letto è così caldo, il cuscino così comodo > Debria sbuffò e gli diede un sonoro schiaffo dietro la nuca < Ai! > James si mise entrambe le mani nel punto dove era stato colpito e sul volto gli comparve  un broncio, degno di un bambino di tre anni a cui era stata negata la cioccolata il giorno della befana. Sirius richiamò l'attenzione dimenandosi sopra il suo letto , ormai si era incastrato talmente tanto nelle coperte che l'unica cosa che fuoriusciva erano i suoi capelli neri , era riuscito a creare un bozzolo al cui interno aveva incastrato mani e gambe.  La scena era troppo esilarante e infatti sia Debria  che James scoppiarono a ridere. Fu la ragazza che con un incantesimo lo liberò  <  Volevi qualcosa Debby? > chiese James alzandosi dal letto e iniziando a cercare nel baule le sue cose   Sirius che aveva preso una camicia dal cassetto di Frank si iniziò a vestire non curante , di trovarsi in mutande , alla presenza di Debria < Certo piccola , nessun problema >   La ragazza annuì e notò da come Sirius si guardava sul pavimento che cercava dei pantaloni  E indicò un paio di pantaloni neri che pendevano dall'anta dell'armadio aperta .  < Giusto , Grazie >  e sopra i boxer, che dovevano essere il suo pigiama , infilò i pantaloni ritrovati . James che solo in quel momento si rese conto che il suo migliore amico si stava vestendo davanti alla cugina gli lancio in faccia il cuscino che lui stesso aveva lanciato a Remus la mattina , colpendolo diritto al petto  < Che c'è? >  Disse Sirius senza avere la minima idea di perché si era meritato quel trattamento < Ma la vedi a Debria cane pulcioso ?! > Sirius si voltò verso Debria e le fece l'occhiolino < Stai calmo bambi, non gli ho mostrato nulla che non sapesse già > < Non chiamarmi Bambi, Lassie > James strinse forse i pugni ed era già pronto a darsele di santa ragione con il suo migliore amico < Oh, ma perché vi ho fatto vedere quei film! > Debria sbuffò e guardando l'orologio capi che di quel passo avrebbe fatto tardi alla sua prima lezione. Un altro quarto d'ora più tardi Debria aveva tirato per le orecchie entrambi e li aveva portati in sala grande. Remus aveva il viso tranquillo, aveva fatto una colazione abbondante ed era riuscito a finire il saggio di pozioni . Sembrava una mattinata perfetta e il tutto migliorò quando vide Debby che portava per le orecchie James e Sirius, era in quei momenti che Remus avrebbe voluto la sua macchina fotografica Babbana. Un altra persona che insieme a Moony riuscì a godersi tale spettacolo fu Lily Evans, che non aveva mai provato così tanta ammirazione per una ragazza senza nemmeno conoscerla. < Deux enfants irresponsables. > Furono le parole esatte di Debria quando si lasciò cadere sulla sedia, pochi secondi dopo al tavolo si unirò Mary ed Emmelline mente Alice e Frank erano andati a fare una passeggiata prima delle lezioni. < Lily, Buongiorno > James Potter sorrideva in maniera più tosto inquietante guardando Lily Evans che beveva la sua tazza di caffè < Potter per caso, ti ho mai autorizzato a chiamarmi Lily? > < Ehm, in effetti ... no > Lily finalmente sollevò lo sguardo e lo punto diritto nelle pupille castane del ragazzo < Appunto Potter, continui a non essere autorizzato > E così ritornò a bere il suo caffè, ovviamente per Potter non era ancora abbastanza e quindi continuò < Evans > La ragazza finse di non ascoltarlo, sperava che ignorandolo lui si sarebbe stancato < Evans > Lily contava mentalmente quante persone erano sedute al tavolo di corvonero pur di ignorarlo < Evans > James si voltò verso Sirius in cerca di qualche spiegazione ma quest' ultimo si limitò solo ad alzare le spalle e continuò a mangiare le sue uova strapazzate , allora lo sguardo di Potter si rivolse a Remus con una muta preghiera < ehm, Lily?> Evans sentendo la voce di Remus smise di contare i presenti di corvonero e si rivolse al suo amico Lupin, sorridendogli dolcemente < Si? Dimmi Remus > < Giusto, a lui rispondi ! > James sbuffò , dopo tutti questi anni non si era abituato al fatto che Lily considerasse tutti tranne lui. E senza nemmeno rendersene conto sul volto gli comparve un  broncio da bambino, che fece ridere Emmelline. Sirius che aveva divorato ben due porzioni di uova aveva messo lo stesso broncio di James quando realizzò che erano finite < Puoi prendere le mie Sirius > Debria allungò le sue uova verso Sirius che, cosa mia vista al tavolo di Grifondoro , gliele rimise davanti < Sono giorni che non mangi. Adesso tu finisci queste uova > Lo stomaco di Debria brontolo dalla disapprovazione solo all'idea di dover ingerire qualcosa di solido. Senza darlo a vedere i presenti intorno a Debria e Sirius avevano iniziato a prestargli molta attenzione. Lily, Mary ed Emmelline erano sorprese di vedere Sirius che si preoccupava di qualcuno e i malandrini invece scrutavano la situazione pronti ad intervenire nel caso in cui Debria avrebbe schiantato Sirius, o chiunque l'avrebbe obbligata a mangiare. < Non ho fame > furono le uniche parole che pronuncio la ragazza < Andiamo, Debby almeno un po' > Sirius provò a convincerla con il suo sguardo da cane bastonato, così Debria alzò gli occhi al cielo ed iniziò a mangiare quelle poche cose che aveva nel piatto. Solo in quel momento James si rese conto che aveva trattenuto il respiro e sorrise verso Sirius.


*******



Dopo colazione Sirius aveva accompagnato Debria a pozioni, mentre James aveva pensato bene di continuare a dare il tormento a Lily. Così quando ognuno era andato a fare qualcosa James aveva iniziato a seguire Lily che prima della lezione di trasfigurazione doveva restituire un libro in biblioteca < Evans > La diretta interessata Continuava a salire le scale senza fermarsi nemmeno un secondo a quello che James voleva dirgli anche perché sapeva che le possibili opzioni erano due; la prima era quella di vantarsi di se stesso e la seconda era quella chiederle di uscire. < Evans, per quanto tempo ancora pensi di ignorami ? > James si posso una mano tra i capelli e continuava a camminare al suo fianco, l'obbiettivo della giornata era farsi rispondere. < Okay, visto che non mi parli. Parlerò io > Continuando a non ricevere risposta James parlò tranquillamente < Evans, lo sai che domani ci sarà l'uscita Hogsmeade e mi chiedevo... ti va di venire con me ? > Lily alzò gli occhi al cielo ed entrò nella biblioteca e andando verso il reparto di pozioni per posare il libro che aveva preso la sera prima < Andiamo Evans , ci vieni con me ? > Potter continuava a seguire la ragazza erano anni che ci provava , Addirittura dal primo anno, quando ancora non era permesso ai ragazzi di andare al villaggio, James aveva già iniziato a chiedere a Lily di uscire. Diceva che chiedendoglielo tre anni in anticipo lei non avrebbe preso altri impegni. < Potter, evapora! > fù la risposta della Evans, che senza preoccuparsi minimamente di essere seguita da James uscì dalla biblioteca e si diresse verso l'aula di trasfigurazione. < Ma si può sapere che ti ho fatto per non meritarmi nemmeno una possibilità? > La Evans non poteva credere a quelle parole, la caposcuola si voltò e stringendo i denti gli punto un dito sul petto < Cosa hai mai fatto ? Vuoi per caso una lista ? Mi hai preso in giro sul treno il primo giorno di Hogwarts dicendo che non avevi mai visto così tante lentiggini su un volto solo.. > ad ogni parola Lily gli puntava il dito sul petto e faceva un passo in avanti costringendo James a farne uno indietro < Poi mi hai fatto un incantesimo alla scopa; facendomi cadere alla prima lezione di volo , hai trasformato il mio libro di storia in un ragno gigante, hai messo del fango nel mio succo di zucca, hai scambiato tutti i miei ingredienti di pozioni, hai rubato il mio saggio di incantesimi spacciandolo per tuo, hai messo in giro la voce che Severus mi aveva mischiato i pidocchi, E tutto questo solo il primo mese del primo anno ... vuoi che continui Potter?! > Lily Evans, quando ci si metteva faceva molta paura e lo stesso James, doveva ammettere che più si arrabbiava più i suoi occhi diventavano dello stesso colore dell'anatema che uccide. Alcuni studenti avevano anche messo in giro una voce che se la Evans volesse poteva uccidere solo con gli occhi. < Credi sia troppo tardi per dirti che mi dispiace ? > James sorrise e si passo la mano tra i capelli, quel semplice gesto fece innervosire ancora di più Lily < Si, Potter, è troppo tardi! > La Evans si voltò di scatto e si diresse verso l'aula di trasfigurazione ancora mormorando quanto lei odiasse Potter.



****


Quando Sirius andò via, Debria entro nell'aula di pozioni. Lei non amava particolarmente pozioni, o meglio odiava quasi tutte le materie ma non se ne lamentava. Il suo compito era quello di studiare e qualsiasi era la materia a lei non cambiava. Si accomodò nel banco infondo all'aula sulla destra e mentre i pochi studenti già in aula fissavano lei, essa fissava l'aula. Nella vecchia scuola Debria era abituata a spazi ampi e tutti in una tonalità celestina, qui invece era tutto più antico. La differenza la si notava anche nell'aula di pozioni. Ad Hogwarts era un ambiente basso e freddo, pieno di calderoni, e vari tipi di pozioni. < Questo è il mio posto > Una voce maschile, arrogante e piena di se richiamò l'attenzione di Debria. Si ritrovò di fronte un ragazzo alto poco più di lei, un metro e settantacinque circa, gli occhi grigi e i capelli neri simili a quelli di Sirius, Debria ci mise poco a fare due più due, il ragazzo in questione era Regulus Black < Non mi sembra di vedere inciso il tuo nome > Il giovane Black non si immaginava una risposta del genere, nessuno si metteva contro di lui. Qualsiasi altra persona in quell'aula si sarebbe alzata e avrebbe lasciato quel banco. Ma lei aveva passato estati intere con i malandrini, di certo non si faceva intimorire da un altro Black. < Non mi sembra di vedere nemmeno il tuo > Debria sorrise per la poca originalità della risposta , Sirius avrebbe detto tante cosa ma non avrebbe mai rifilato la stessa risposta. Anzi, probabilmente avrebbe semplicemente effettuato un Levicorpus incurante di quanti punti avrebbe perso Grifondoro. < Infatti io non vado in giro a dire che questo è il mio banco. > Debria se si fosse trovata in un altra situazione si sarebbe semplicemente alzata, ma lui era stato arrogante e presuntuoso e la ragazza era troppo orgogliosa per farsi mettere i piedi in testa il primo giorno di scuola. Mentre Regulus sceglieva una risposta ad effetto entro il professore Lumacorno, che sistemo la sua valigetta sulla scrivania e iniziò a scrivere qualcosa sulla lavagna. < Signorino Black, ha deciso forse di passare la lezione in mezzo all'aula ? > Il professore lo guardò per qualche secondo prima che Black con atteggiamento molto stizzito si accomodò di fianco a Debria. Probabilmente solo in quel momento il professore si ricordò che in classe era presente una nuova studentessa < Oh, la signorina Fawley è un vero piacere fare la sua conoscenza io sono il professore Horace Lumacorno > Debria sorrise, nel modo più finto che conoscesse, quello fatto apposta per le occasioni di circostanza; Visite di lontani parenti, e feste dei signori Potter dove era presente metà de mondo magico < La ringrazio professore > Il professore gonfiò ancora di più le suo guance < è un meraviglio accento francese, quello che noto? > < Si, professore > Regulus Black, che fino a quel momento era stato in silenzio sbuffò, e attirò l'attenzione del professore < Signorino Black, sembra molto ansioso di iniziare; che ne dice di parlarmi del Draught of Peace ? > La domanda del professore mise in difficoltà il fratello minore di Sirius. Debria, come sua consuetudine fare alzò gli occhi al cielo e senza farsi notare dal professore scrisse qualcosa su una pergamena che poi passarlo sotto gli occhi di Regulus : " Distillato della pace: Pozione che calma l'ansia, e blocca l'agitazione. Un uso eccessivo può infliggere del sonno pesante, delle volte irreversibile. " Il giovane Black lesse ciò che stava scritto sul foglio e si fidò di Debria < È una Pozione  che calma l'ansia, e blocca l'agutazione. un uso eccessivo può infliggere del sonno , delle volte irreversibile. > Il professore annuì, la risposta era esatta e iniziò a spiegare tale Pozione ai suoi allievi. Le due ore di lezione non furono molto pesanti e Debria notò che finirono molto più velocemente di quanto lei immaginasse. < Per oggi va bene così ragazzi miei, potete andare > E ancora prima che il professore finisse la frase gli alunni uscirono dall'aula. < Perché mi hai aiutato ? > Debria stava raccogliendo il suo libro e gli oggetti sparsi sul tavolo < Ti ho visto in difficoltà > Spiegò a Black che a quanto pare non capiva < Cosa c'è ? Non ti è mai capitato di essere gentile con qualcuno ? > Dal suo sguardo debria capi che la risposta era negativa < Nessuno fa niente senza ricevere qualcosa in cambio > Fu la risposta di Black < Va bene allora diciamo che sei in debito con me , e per sdebitarti basterà dirmi dove si trova l'aula di incantesimi > Regulus sorrise < Ecco, lo sapevo che volevi qualcosa > Debria si trovò a sorridere a sua volta < Già sono una ragazza pessima > Regulus prese la sua borsa e iniziò a incamminarsi seguito da Debria < Sei sicura che dopo tuo cugino non verrà a cercarmi ? > < Tranquillo Black, ti Difendo io >


*****


Albus Silente non aveva mai ricevuto così tante visite nel suo studio come in quei ultimi due giorni, adesso seduti in schiera di fronte alla sua scrivania si trovavano tutti i malandrini al completo e Frank Paciock. I ragazzi si erano presentati nello studio del preside senza ricevere un invito. < Cosa posso fare per voi ragazzi ? > Le visite non dispiacevano al preside ed era suo compito accoglierli e consigliarli. A rispondere alla domanda fu James Potter, che forse in poche occasioni era stato visto così serio < Noi vogliamo prendere parte all'ordine della fenice > Se il preside fosse stato in qualche aveva modo turbato dalla richiesta, non lo diede a vedere < Se posso chiedevi , come fate a conoscere l'ordine ? > Questa volta fu Sirius a rispondere beccandosi ben otto occhi che lo fissavano con disappunto < Abbiamo sentito che ne parlava con Dorea > < Quello che Sirius stava cercando di dire è che abbiamo ipotizzato che mia madre ne facesse parte ... > < Non abbiamo ipotizzato, lo sappiamo. > Fu Remus che scosse la testa rassegnato, orami erano anni che si domandava come era possibile che era diventato amico di una mente così stupida. Ma il preside , con stupore da parte dei ragazzi , sorvolò su come ne erano venuti a conoscenza < L'ordine della Fenice ragazzi non è un gioco. Voi siete realmente sicuri ? > Come se spinti dallo stesso cervello, con decisione tutti e cinque annuirono e in coro dissero un < Si > netto e deciso proprio come il preside immaginava. Quest'ultimo si lasciò sfuggire un sorriso orgoglioso dei suoi studenti e dagli occhiali a mezzaluna si potevano vedere due occhi azzurri che colmavano di speranza. Se ci fossero stati tanti ragazzi come quelli seduti di fronte a lui in quel momento, che non si facevano intimidire da un nome, sicuramente il signore oscuro sarebbe stato distrutto. < Allora, ci vediamo qui nel mio studio alle 23:50. Vi accompagnerò personalmente alla sede dell'ordine per presentarvi agli altri membri. Vi devo informare che altre due persone , che frequentano questa scuola , saranno presenti alla riunione. > Fu la curiosità di Peter a dare voce al pensiero di tutti < Professor Silente, chi sono queste altre due persone ? > Quando gli occhi del preside si fissarono su Peter quest'ultimo si rannicchio su se stesso e le sue guancia si colorarono di rosso < La Signorina Fawley è venuta questa mattina presto e come voi ha fatto la stessa richiesta, mi è sembrato ovvio accettare la sua richiesta. E la Signorina Evans, che io stesso ho invitato a prendere parte all'ordine della fenice , ha accetto. > James si blocco sulla sedia e spalancò la bocca sconvolto dall'apprendere la notizia < Lei, non può permettergli di entrare nell' ordine ! Preside lei mi deve ascoltare, Debria è troppo instabile per poter capire realmente cosa sta facendo. E la Evans ? È troppo pericoloso, potrebbe morire ! > < James, calmati . > gli disse Remus < Calmarmi? Ma ti rendi conto ? Lily! Lily Remus ! Capelli rossi, occhi verdi , orgogliosa Grifondoro ? Hai presente ?! > < La conosco Lily! > James si rivolse al preside che sembrava non essersi nemmeno preoccupato del modo in cui Uno studente aveva risposto nei suoi confronti. < Signor Potter, perché lei dovrebbe entrare nell'ordine mentre la signorina Evans e la signorina Fawley no? > James non seppe replicare a tale affermazione, in effetti sia Debria che Lily erano abili a combattere, ed entrambe erano capaci di difendersi. Ma per Potter la sola idea che ad una di loro potesse succedere qualcosa lo inorridiva, avrebbe dato la sua vita per difenderle, come avrebbe difeso Sirius, Peter, Frank , Remus. Avrebbe difeso Lily perché era la sua sfida, perché il solo pensiero che qualcuno potesse fargli del male lo faceva soffrire. E come poteva difenderla se lei era la prima che si buttava nel bel mezzo della guerra? A quanto pare James si era perso una parte del discorso che i suoi compagni avevano intrattenuto con il preside perché a risvegliarlo dai suoi pensieri fu Sirius che lo chiamava mentre si dirigeva verso la porta. Come se fosse stato chiuso in una cupola di vetro , James scese le scale e iniziò a correre . Non poteva impedire a Lily di unirsi ma poteva almeno impedirlo a Debria. < James, cazzo! Rallenta > i malandrini seguiti da Frank iniziarono a inseguire James, che non aveva nessuna intenzione di fermarsi. Nel giro di un minuto era già arrivato nella sala Comune e il suo sguardo come se fosse stato attirato da una calamita si punto su Debria che stava parlando con le sue compagne di stanza. Senza nessuna delicatezza James gli afferrò il braccio < Scusatemi ragazze, devo scambiare due parole con mia cugina > E se la tirò via salendo verso il suo dormitorio. Sirius entro di corsa dal ritratto e vide che James saliva verso il dormitorio, capi subito che sarebbero state fuochi e scintille e che l'unico che poteva far ragionare il suo migliore amico era lui. < Ragazzi, voi restate qui... ci penso io > E segui i due. Debria, pensava che il comportamento di suo cugino era dovuto al fatto che si era fatta accompagnare da Black in miniatura nell' aula della McGranitt, la giovane ragazza non poteva immaginare che il nervosismo del cugino fosse dovuto dalla sua decisione di unirsi all'ordine. James le lasciò il braccio solo quando si assicuro che Debria era seduta sul suo letto e che non avesse via di fuga, Sirius entro nella stanza ma invece di far ragionare James si accomodò sul proprio letto ed iniziò a sfogliare una rivista di moto babbane. < Si può sapere cosa ti è passato per la mente ?! > Esordi James camminando avanti e indietro per il dormitorio < James , io dovevo solo raggiungere l'aula di trasfigurazione ... > ovviamente James era troppo impegnato a percorrere il perimetro della stanza per ascoltare la cugina, e continuò il suo discorso < Se credi che ti farò mettere piede nella sede dell'ordine ti sbagli di grosso! Dovrai passare sul mio cadavere > < E sul mio > aggiunse Sirius. In un primo momento aveva pensato di far ragionare James e l'avrebbe fatto, solo che prima avrebbe impedito a Debria di schierarsi con bacchetta alla mano in una lotta contro i mangiamorte. La ragazza resto ferma a fissare i due < Tu, mi hai tirato per tutta la sala comune, per impedirmi di prendere parte all'ordine ? > La voce di debria era un misto di rabbia e rancore < Esattamente. Tu questa sera resterai qui, a costo di legarti e nasconderti nell'armadio > Debria si alzò dal letto < Io faccio quello che voglio, so badare a me stessa e sono capace di combattere. TU, non mi impedirai proprio nulla James. Tra noi tre, io sono quella più coinvolta e lo sia benissimo. Mia madre è stata uccisa ,James. È  stata uccisa ,mentre indagava su l'omicidio di un babbano dove sul luogo del delitto era stato trovato un teschio. Io scoprirò chi ha uccido mia madre, e ucciderò tutti quelli che hanno un il marchio sul braccio, mi hai capito ? Se dovrò farlo come membro dell'ordine o come Auror queste non sono cose che ti riguardando , chiaro ?! > Debria faceva dei respiri piccoli è veloci era arrabbiata nera con suo cugino < È troppo pericoloso ! > < Questo non lo stabilite voi due ! Il preside ha detto che posso prendere parte all'ordine. È Tu, non ti permetterai mai più di intrometterti nella mia vita. > Poi si voltò verso Sirius furiosa < È questo vale anche per te ! > Queste furono le ultime parole che disse prima di uscire e sbattere la porta del dormitorio. Sirius guardò James da sopra la sua rivista < Grazie per l'aiuto! > Commento James verso Sirius, che buttò la rivista per terra < il suo discorso non faceva una piega, James> Potter annui costatando che era vero < Non voglio che prenda parte a questa guerra > Questa volta tocca a sirius annuire < Ma non puoi impedirglielo ... e no, non puoi chiuderla nell'armadio la McGranitt se ne accorgerebbe > Disse Sirius intuendo cosa stava per dire James. < E cosa facciamo allora ? > < La proteggiamo James. Proteggeremo lei e anche la tua amata > < Lily non è la mia amata ! > < E chi ha fatto il nome di Lily? > James capi di essersi buttato la zappa su i piedi da solo. < Infatti, chi ha parlato di Lily > Sirius scosse il capo e si alzò dal letto < Mi prenderei un anatema che uccide al posto di Debria, e quando un giorno Lily si innamorerà di te, io, Remus e Peter le faremo da scudo per assicurarci che torni da te sana e salva. Ma al momento non puoi farci nulla, non so chi delle due sia più testarda e nessuna delle due ti darà ascolto. Anzi, faranno comunella per ucciderti insieme. > < Sirius ? > < Dimmi > James lo guardò diritto negli occhi, Sirius era suo fratello e quel discorso gli aveva dimostrato per l'ennesima volta quanto fossero legati. Era sicuro che Sirius si sarebbe messo realmente a fare da scudo a Lily e Debria, poteva affidare a lui la sua stessa vita. < Sto per abbracciarti, e tu non potrai fare nulla per evitarlo. > Sirius per forse l' 103 volta scosse il capo rassegnato. < Vieni qui, Bambi> E apri le braccia per stringere quello che era più di un semplice amico lui, apri le braccia per stringere suo fratello .


**** 23:50 ****


< Ciao , sei Lily Evans giusto ? > Debria sorrise a Lily Evans che si trovava proprio di fronte a lei la fissava  < Ciao, si, sono io, Tu invece sei Debria la cugina di Potter ? > Debria annuì < purtroppo si , I parenti non si posso scegliere > Debria alzò le spalle e la Evans si trovò totalmente d'accordo con lei < Se posso chiedertelo che ci fai a quest'ora fuori dal dormitorio? > Lily ragionandoci su dovette ammettere che Debria aveva ragione anche lei  doveva essere nel suo dormitorio si giustificò la rossa < E questo ti da il diritto di stare fuori dal dormitorio anche quando non sei tu a fare la ronda ? > chiese Debria, che non voleva infastidire Lily , ma voleva solo capire se anche lei avesse appuntamento con il preside, o se era lì per altri fini. Mentre le due ragazze portavano avanti tale dibattito, Frank ed i mandrini arrivarono di corsa < Che ci fate voi qui? > chiese immediatamente Lily rispose Sirius. < Non credo io, devo vedermi con il preside > < Lily, anche noi > rispose Frank e anche l'ultima speranza di Lily svanì e realizzò che anche i malandrini come lei dovevano unirsi all'ordine. < Frank ma Alice lo sa? > chiese Lily quasi inorridita < No, Lily ti prego di non dirglielo. In un impeto di rabbia potrebbe anche ucciderti > Lily sapeva benissimo quali erano i poteri della sua migliore amica e così  non si soffermò più del dovuto. La ragazza anche se a malincuore doveva ammettere che un po' lo immaginava che i malandrini avrebbero preso parte a questa " avventura " , Non erano di certo le persone più innocue  del mondo e avevano decisamente poco istinto di sopravvivenza considerate le tante volte che sono entrati nella sala comune di Serpeverde per fare  degli scherzi. Ma riflettendoci bene Evans costatò che non avrebbe mai immaginato James e nemmeno Sirius con una maschera bianca in faccia a difendere la purezza del sangue, probabilmente perché , si erano immaturi , ma non erano dei mostri. Poco dopo, finalmente arrivò il preside. < Bene, ragazzi vedo che ci siete tutti, andiamo. > Albus Silente allungò le sue mani verso Lily e Debria e quest'ultime diedero la mano ai restanti presenti. Compiuta la Materializzazione si ritrovarono in un quartiere di Londra dove la strada era buia, e le villette sembrano disabitate. I ragazzi  troppo curiosi da quello che li circondava, non chiesero al preside come era possibile che si fosse materializzati sapendo che nessuno può farlo, all'interno delle mura di Hogwarts. A notte fonda era difficile capire dove si trovassero di preciso, anche perché nessuno sembra notare niente, che facesse intendere un quartiere generale. Sirius , fu l'unico che riuscì a capire dove si trovassero e l'appresa notizia lo porto ad irrigidirsi involontariamente. Questo gesto fu quasi del tutto invisibile , ma degli occhio allenati , come quelli dei malandrini, notarono che qualcosa non andava.  < Dove siamo ? > chiese Frank  e la risposta non tardò ad arrivare < Grimmauld Place > Disse Sirius < O almeno, ci siamo vini ... due isolati più avanti. > James capi subito che il fatto di trovarsi a soli due isolati dalla sua casa d'infanzia e dalla sua famiglia era il motivo per cui Sirius si era irrigidito, non tornava più in quella casa da quando si era trasferito da James.   < Il signor Black ha ragione>  disse il preside passando a Sirius un foglietto dove sopra c'era scritto l'indirizzo preciso della sede, lo stesso bigliettino fece il giro tra i ragazzi e di fronte a loro apparve una piccola villetta, con un giardino  molto trasandato. < Questa è la sede dell'ordine, è protetta dal'Incanto Fidelius, e io sono il guardiano segreto. Memorizzate l'indirizzo e poi bruciate la pergamena> I ragazzi seguirono le istruzioni de preside e si incamminarono dietro di lui dirigendosi verso la porta, nessuno parlava , tutti cercavano di acquistare quante più informazioni possibili.  Dopo che il preside busso ben quattro volte una voce profonda e mascolina rispose < Chi è ? >  < Elphias sono Silente > La porta si aprì rilevando un uomo alto, con un viso lungo e liscio e con dei capelli corti e argentati. Il preside entro per primo seguito da tutti gli altri < Ragazzi vi presento Elphias Doge, un mio vecchio amico e membro fidato dell'ordine. Questa casa appartiene a lui. >  < Albus, non sono così vecchio > scherzò Elphias che iniziò a proseguire verso il salone dove erano riuniti tutti gli altri membri. < Guardate un po' Albus chi ci ha portato > I ragazzi entrarono in questo grande salone, con enormi lampadari appesi al soffitto ed un arredamento barocco del XVIII secolo. La signora Dorea quando vide i suoi figli per poco non svenne sulla sedia < Albus, avevi promesso di non fargliene parola! >  James e Sirius si sentirono subito colpevoli e fecero un passo indietro nascondendosi dietro Debria che sembrava non avere paura della zia. < Infatti Dorea, sono stati loro a parlarne a me. I Signori Potter e Black come la signorina Fawley hanno ascoltato la nostra conversazione e hanno chiesto di unirsi all'ordine >  I due ragazzi si fecero ancora più piccoli dietro la cugina che sussurro < mouchard > Che doveva significare spione < Non ci posso credere che abbiate fatto una cosa del genere! > < Andiamo, Dorea, saranno utili alla causa > Disse Doge , ma prima che la Signora Potter potesse scaricare la sua ira anche su di lui. Charlus Potter scese le scale fiondandosi direttamente su i suoi figli < Oh, ragazzi sono così felice che siete qui. Siete mancati tanto al vostro vecchietto. > < Ciao, Papà  > Disse James che ricambiava l'abbraccio del padre < Ma quale vecchietto Charlus > Disse invece Sirius.  Il signor Potter si stacco dai figli solo per poter abbracciare la sua nipotina < Debby ci sei anche tu > Debria che adorava gli abbraccia ma più di tutto adorava suo zio lo strinse forte. < Charlus, non hai proprio niente da dire ai tuoi figli e a tua nipote ? > < Certo perché quando fanno qualcosa che non va a genio a te, sono solo figli miei e Debby è nipote solo a me! > Da quella breve frase detta come solo  un degno  attore di dramma Poteva, Lily capi da chi aveva ereditato Potter la sua bravura innata di fare tutto un dramma < Come puoi ripudiare il sangue del tuo sangue ? > la signora Potter ormai disperata di dover combattere contro la sua famiglia, Poggiò  le mani sul tavolo e mormorò tra se e se che non doveva uccidere  il marito.  < Io sono Amelia Bones ragazzi e lui è mio fratello Edgar > La signora che prese la parola non doveva avere più di una quarantina e il fratello forse qualche anno in più, poi passo ad indicare gli altri presenti < La donna che sta per avere un esaurimento nervoso ,per chi non la conoscesse ,è Dorea Potter , Dearborn Caradoc. > Indico l'uomo seduto di fianco a Dorea che sorrise ai ragazzi < Hagrid penso lo consociate già come dovreste conoscere Minerva McGranitt, Marlene Mckinnon la nostra salvezza in caso di gravi ferite, loro > Indico due ragazzi con i capelli rossi < sono Fabian e Gideon Prewett non vi avvicinate a loro se è il primo di aprile , e quello che sembra pronto ad uccidervi è Alastor Moody, tranquilli non vi ucciderà , Ed infine Dorcas Meadowes. >  per la fortuna di tutti a prendere la parola fu Lily < Io sono Lily Evans ... > E per la sfortuna di Lily ed interromperla fu James < Ed è la mia futura moglie > Lily si voltò verso James come se gli avesse appena detto che Voldemort era stato eletto re indiscusso dei maghi < Potter questo non avverrà mai, nemmeno nei tuoi sogno ! > < Oh, Lily non ti preoccupare i miei  genitori lo sanno che ci amiamo alla follia >  E per far infuriare di più Lily il ragazzo le appoggio un braccio sulla spalla < Attento James , da come ti guarda penso che tra poco te lo staccherà quel braccio > Fu Gideon Prewett e James che probabilmente ebbe un barlume di buon senso alzò il braccio e iniziò a indietreggiare fino a nascondersi di nuovo dietro di Debria < E per fortuna che ero io Quella che rischiava la vita eh? > Disse la ragazza. < Io sono Debria Fawley, questo cretino dietro di me è James Potter e quello di fianco a lui è Sirius Black > Poi Indico gli altri presenti < Lui è Remus Lupin e Peter Minus... e il ragazzo li infondo non mi è stato presentato ma credo si chiami Frank >  < Si, io sono Frank Paciock >  A prendere la parola fu un uomo che precedentemente non era stato presentato , e che a quanto pare non era interessanti a fare < Ragazzi , voi sapete a cosa state andando incontro ? > Fu la prima cosa che disse  < Secondo lei, se non sapessimo a cosa andiamo un contro staremo qui ? > Fu la risposta di Debria, con un tono acido, provocatorio e per nulla coerente con l'educazione che gli aveva dato la madre , ma la risposta funzionò a quanto pare era proprio quello che si voleva sentire dire quel signore. < Benjy, questi ragazzi non sono degli sprovveduti. > Disse la McGranitt, che tranne Debria,  li conosceva tutti da ormai sette anni, e probabilmente nessuno si sarebbe aspettato che la professoressa , che aveva combattuto tanto per non immischiarli in questa guerra , avrebbe preso le loro difese.   < E se ritengono di essere pronti e sono sicuri delle scelte che stanno facendo, devo stare qui. > Queste furono le parole della McGranitt che riempirono un po' tutti i ragazzi di fiducia. < Debria non dovrebbe essere qui, però > A parlare fu Dorcas, che come i fratelli Prewett conoscevano i Potter  da quando erano bambini. < Ancora non è maggiorenne > Specificò quando James e Sirius la guardarono un po' sconvolti, Dorcas era una di quelle donne fiere , che difendeva i proprio diritti e che sarebbe stata capace di uccidere qualcuno se solo avesse paragonata una sua qualche debolezza all' essere una donna.  < Dorcas ha ragione ! Debria dovrebbe  andare via ! > Disse subito James approfittando di essere appoggiato almeno da una persona  < Esatto, è ancora una bambina > confermo Sirius < Diventerò maggiorenne tra una ventina di giorni, cosa cambia ? > < Cambia > Provò ad insistere James < È immatura, e poi è ancora seguita dalla traccia quando fa gli incantesimi.  >  Continuò Sirius  ma traccia o no la pazienza di Debria era stata già messa a dura prova per troppo tempo così  prese la sua bacchetta e con un incantesimo Silenzio entrambi. < Se proferite ancora una parola io giuro che vi attacco la bocca per il resto dei vostri giorni! > < Si, ti prego! Fallo! > Disse quasi di getto Lily Evans  < Ragazzi, adesso basta. Debria saresti così gentile da ridare la parola a Sirius e James ? E comunque, ormai Debria è qui, sa dell'ordine,  ha già visto la sede, sa chi siamo e non credo che la sua idea di unirsi all'ordine cambierà tra venti giorni. Quindi adesso basta con questi convenevoli e iniziamo questa riunione. Domani mattina ho il turno al ministero e vorrei farmi almeno un paio di ore di sonno > La signora Potter mise fine alla discussione, ognuno si accomodò su una sedia compresi i ragazzi. < Malocchio a te la parola > Disse Charlus Potter  < Al ministero ci sono sempre più spie, ormai sembrano tutti corrotti. Si vive in un continuo stato di preoccupazione,  come se da un momento ad un altro i mangiamorte ci attaccassero dall'interno. Dobbiamo scoprire chi è convolto in questa guerra, ci servono nomi, ci servono prove. Le due zucche vuote lì > Malocchio Indico i fratelli Prewett < hanno scoperto che due Auror avevano il marchio nero sul braccio e adesso al ministero stiamo indagando per capire quali prove quei due Bastardi  ... si,si Minerva. Quei due Infiltrati... va bene così ? hanno infangato.  > Gideon prese la parola < E qui entrate in gioco voi > < Noi? > Disse Remus Lupin che fino a poco tempo fa era stato in silenzio. < Esatto > continuo Fabian  < Sappiamo che il signore oscuro ha inciso il marchio su alcuni studenti di Hogwarts dovete scoprire , senza farvi uccidere ovviamente , chi sono e quali sono i loro compiti tra le mura della scuola > Albus Silente continuò il discorso < Ragazzi non dovete fare gli eroi,  dovete solo riferire i nomi a me o Minerva >  Lily si senti un buco nello stomaco perché lei il marchio lo aveva già visto, ed era proprio lì ancora impresso nella sua mente. Quel orribile segno nero sulla pelle pallida Si Severus  < Io so chi ha il marchio > Disse di getto la caposcuola Evans, ritrovandosi tutti gli occhi puntati su di lei deglutì con forza cercando di respingere quel nodo che le bloccava la gola < Ho visto il marchio, pochi giorni fa sul braccio di Severus  > Remus guardò Lily rendendosi conto di quanto per lei doveva essere doloro quel momento, stava dicendo all'ordine che il suo ex migliore amico si era unito ai mangiamorte < Signorina Evans , ne è totalmente Sicura ? > Chiese la McGranitt, come a spingerla a rimangiarsi tutto, ma Lily era sicura . < Si, ne sono sicura > < Quando l'hai visto ? > chiese Frank  < Cinque giorni fà, stavo andando in sala comune e Piton mi ha bloccato dicendo che doveva parlarmi. Nella discussione gli ho bloccato il braccio , ho sollevato il mantello e il marchio era lì. >  < Potrebbe non essere quello Lily, forse ti sei sbagliata > Disse questa volta Remus ma Lily scosse la testa < No, quando gliel'ho detto lui non ha negato, anzi, cercava di spiegarmi il motivo per cui si era unito a loro > James aveva ascoltato tutto in silenzio, come aveva potuto Lily vederlo cinque giorni prima e non dire nulla a nessuno. Non denunciare un mangiamorte, ovviamente se James avesse avuto un po'di buon senso non avrebbe avuto  detto nulla, ma hey, è di Potter che stiamo parlando. < E tu Lily hai tenuto questo segreto per cinque giorni ? E soprattutto hai toccato Piton senza dopo esserti fatta una doccia con il disinfettante?! >   < Potter ma tu un cervello lo tieni ? > Rispose Lily senza tenere conto del povero Remus che si trovava tra i due < Vieni a parlare a me di cervello? Non sono io quello che era migliore amico di un attuale mangiamorte ! >  < Ragazzi .. > provò a fermare il discorso Remus un po' perché sapeva che prima o poi Lily avrebbe ucciso James e non sembrava giusto nel confronto dei Signori Potter assistere all'omicidio del figlio, è un po' perché quello al centro di quella trincea era lui. < E che ne potevo sapere io che sarebbe diventato un mangiamorte ? >  < Ragazzi! Zitti, tutti e due! > Urlò alla fine esasperato il povero Lupin < ha iniziato lui! > Disse La Evans non dimostrando per nulla i suoi diciassette anni < Hai iniziato tu quando sei diventata amica di Mocciosus > < Ho detto zitti! > E nessuno dei due continuò la discussione <  Comunque... > Riprese il discorso Dorcas, mentre ancora guardava stranita James e Lily < Ve la sentite di capire chi sono gli altri seguaci del signore oscuro ? >  < Dorcas, qualsiasi tuo desiderio è un ordine per me > < Black, lascia perdere sono fuori dalla tua portata > Poco dopo Malocchio assegnò i diversi incarichi  e  i ragazzi aspettarono con calma che il preside finisse di parlare per poi ritornare ad Hogwarts. < Li- Evans > Lily che era pigiata al muro dell'ingresso lo guardò  < Che vuoi Potter > James si passò la mano tra i capelli  < Ti volevo chiedere scusa per prima, sai... per quello che ti ho detto su Muc- Piton. Lo so che gli volevi bene > Nessuno si Spiegò come era possibile che James avesse chiesto scusa a Lily, probabilmente nemmeno James stesso. Ma sentiva di aver sbagliato è una cosa che Potter sapeva fare era quella di chiedere scusa. Lily si rese conto che quelle erano scuse sincere  < Tranquillo, Potter. >  James si poggiò al muro di fianco a Lily < Ti posso chiedere una cosa ? > La ragazza annuì senza però aprire bocca < Perché l'hai fatto? Intendo... perché ti sei unti all'ordine ? > Lily si formò a guardarlo per qualche secondo, quella probabilmente era la conversazione più lunga che in sette anni si trovò a fare con Potter <  Perchè è giusto lottare per quello che si crede, Potter. E poi sono una sanguesporco, loro è  me che voglio distruggere > < Non dirlo mai più ! Non usare mai più Quella parola per descriverti. Evans , ti avviso  che negherò fino alla morte quello che sto per dirti , sei la migliore streghe che io abbia mai conosciuto. > La caposcuola si fermò a guardare James, forse per la prima volta in vita sua si soffermò a guardarlo per davvero. Senza quella pellicola di Odio di cui i suoi occhi si ricoprivano quando si soffermano sul malandrino. Probabilmente, quando gli occhi di Lily si posarono su quelli di James  esso sfiorò  l'infarto. Anche lui  si rese conto che quello non era lo sguardo di sempre era diverso, era privo di pregiudizio. Lily non lo disse ad alta voce ma gli era riconoscente per quelle parole, perché delle volte per quanto si potesse essere forti ed orgogliosi qualcuno che ti da una pacca sulla spalla e ti dice che crede in noi è proprio quello di cui si ha bisogno e James aveva fatto proprio quello. Il malandrino non l'aveva fatta sentire inadeguata, gli aveva detto molto chiaramente che il mondo della magia era il suo posto. < Evans ... ti posso fare una proposta ? >  < Si, Potter > James si passò di nuovo la mano tra i capelli e sorrise imbarazzato < Ti va se ricominciamo? Possiamo provare a mettere una pietra sopra a tutti quelli che ho fatto in questi anni ? > < Potter, te l' ho già detto è troppo tardi , dovremmo spostarci una montagna sopra ! > Disse Lily sbuffando  < Allora, spostiamola insieme > La risposta del ragazzo fu così ovvia e allo stesso tempo piena di speranza che Lily si fece convincere e allungò una mano verso il capitano < Piacere, Lily Evans > Potter sorrise come un bambinone, si morse il labbro e strinse la mano della ragazza < Piacere, James Potter. Ti va di uscire ad Hogsmeade con me ? > Lily alzò gli occhi al cielo e ritirò subito la sua mano < Ecco Potter hai rovinato tutto ! > . Lily sorrise e James ancora più imbarazzato ricambio il sorriso. Quel momento, quel sorriso James non l'avrebbe mai dimenticato, adesso aveva  una possibilità.  Non l'avrebbe sprecata.


* Note dell’ autrice : Buonasera, come va ?
In questi tre giorni sono stata colpita da una voglia matta di scrivere, avevo tante idee e volevo fare entrare tutte in un solo capitolo. Mi sono resa conto quando ero arrivata a quasi 16 pagine che forse era un po’ lungo e quindi ho iniziato a dividerlo e modificare alcune cose. Questa è probabilmente il capitolo più lungo che scriverò mai in tutta la storia, ed è per me anche il più bello. Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento .
Un ringraziamento particolare va a chi sa seguendo questa storia ❤️ *
  
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