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Autore: linea_carmensita94    24/01/2018    3 recensioni
Il padre di John Dolmayan, dopo essere sfuggito a un infarto, confessa al figlio di avere una sorella illegittima. John, grazie ai suoi amici, entrerà a far parte della vita di sua sorella, la quale conquisterà l'affetto e la simpatia dei ragazzi e non solo!
TRATTO DAL RACCONTO:
Tutti restano in silenzio non sapendo come poter aiutare l’amico. Solo Daron, dopo qualche minuto, rompe il ghiaccio tutto entusiasta:
< HO TROVATO, HO TROVATO! >
< Cosa vuoi dire? > chiede John:
< C’è un modo per avvicinarla senza che lei sospetti di nulla! Perché è questo che vuoi, conoscerla e costruire un rapporto con tua sorella per poi confessarle che sei suo fratello? >
< Hai capito bene. > risponde John:
< Possiamo usare il nostro tour! >
< Daron cosa stai tramando? > chiede Serj con un mezzo sorriso in quanto conosce bene il suo collega:
< Aspetta e vedrai … >
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daron Malakian, John Dolmayan, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 26.  Lo scandalo!
 
Rodha termina gli ultimi preparativi mentre aspetta Daron. Nicole è sul letto e la guarda divertita dallo sguardo trasognante della sorella allo specchio.  Per questa uscita giornaliera, Rodha punta su una camicetta bianca senza maniche con una gonna larga a righe alta fino alle ginocchia con due scarpe nere aperte con i tacchi.
<  Carina, finalmente vi incontrate? > Chiede Nicole.
<  Ah, finalmente è libero!  > Dichiara  Rodha, raggiante. Nicole diventa cupa improvvisamente.
<  Rodha, mi dispiace per ieri sera …  >
Rodha si avvicina alla sorella, scuotendo la testa.
<  Nicole, se ne faranno una ragione.  >
<  Lo spero. Dopo tante avversità, è giusto che sia felice.  > Dice Nicole, abbracciando la sorella.
<  Ti adoro, Nicole.  >  Risponde Rodha, sorridendo.
<  Anche io, sorella.  >
Il suono del campanello distrae le sorelle dalla conversazione.  Rodha si affretta a  scendere le scale insieme a Nicole. 
La scena a cui le sorelle si trovano di fronte è alquanto divertente: Daron fa il simpaticone con Emily.
<  [ … ] Forse sarà sorpresa di questa novità, ma posso assicurarle che le mie intenzioni sono serie.  > Dice Daron con calma e naturalezza.
<  Daron, io  guardo di più i fatti, non le belle parole.  Ci sono dei precedenti … E io desidero solo il bene per mia figlia.  >
<  Mamma, ti ringrazio ma sono adulta e so difendermi da sola!  >  Interviene Rodha da dietro.
<  Ciao, Daron.  > Lo saluta Nicole, guardandolo con costernazione.
<  Ciao, Nicole.  > Ricambia sorridente il chitarrista.
<  Allora, andiamo?  >  Chiede Rodha prendendo Daron sottobraccio. 
<  Ma certo. Buona giornata, Signora Emily. Ciao Nicole!  >  Saluta Daron con estremo garbo. Entrambi corrono verso la macchina e una volta dentro il mezzo, Rodha strappa a Daron un bacio appassionato.
<  Perdona mia madre ma sai, dopo tutto quello che è successo …  > Daron la zittisce.
<  Saprò riscattarmi.  Dopo ieri sera, non ho più ne paure ne timori.  >
<  Nemmeno io, credimi. Però, io non avevo mai avuto questo genere di contrasti con la mia famiglia. Ieri sera, Brian è venuto a trovarci e io ho approfittato della cena in famiglia per dire di noi e Brian si è infuriato da morire, penso di non doverti spiegare il perché …  >
Daron ripensa alla scazzottata con Brian e cerca di essere comprensivo.
<  Ammetto di essermi comportato da idiota quella sera ma non pensato che per aver reagito in quel modo, senza sapere che era tuo fratello, l’ho fatto perché ci tenevo a te? Se eri solo un capriccio,  dovevo fregarmene del fatto di averti vista con un altro uomo.  >  Cerca di replicare Daron.
<  E non è tutto. Crede che mi sia lasciata abbagliare dalla tua fama.  > Dice Rodha delusa. A quelle parole, Daron alza gli occhi al cielo.
<  Tuo fratello è davvero così banale?  >
Entrambi si mettono a ridere.
<  Parlando di cose serie, come è stato il tuo ritorno alla routine di tutti i giorni?  >  Chiede Daron a Rodha.
<  Non più la stessa da … quella notte.  >  Risponde Rodha innocentemente.  Daron sorride maliziosamente nel sentire Rodha rivangare l’ultima notte a Yerevan.
<  Anche per me è stato lo stesso. Purtroppo, al nostro rientro, ho dovuto sbrigare delle cose e …  >
<  Ascolta, Daron.  >  Lo interrompe Rodha.
<  Ho capito di cosa avevi bisogno: tu avevi bisogno di tempo per riflettere su ciò che è successo tra di  noi … Perché tu sei uno spirito solitario e sei stato abituato a vivere da solo per lungo tempo. Volevi riflettere su questa nuova situazione, lo capisco e non sono arrabbiata per questo. Sono felice che tu oggi sei qui, significa che non ti sei pentito delle tue scelte.  > Rodha ha parlato con una tale spontaneità da lasciare Daron spiazzato. Quest’ultimo sorride e prende la mano di Rodha.
<  Non ti sfugge niente, Rodha Evans.  > Commenta scherzoso.
<  Quasi mai, Malakian.  >
Dopo un sorriso complice, Rodha si rende conto di non aver chiesto una scaletta.
<  Dove vuoi portarmi?  > Chiede Rodha.
<  Lontano da macchine fotografiche e fan fanatici.  > Si limita a rispondere il chitarrista mentre inserisce la prima e parte.
A Rodha basta poco tempo per capire dove Daron la vuole portare: al Huntington.
Appena Rodha vede l’entrata del parco, rivolge uno sguardo interrogativo al suo compagno.
<  Cosa ti  fa pensare che saremo lontani da sguardi indiscreti?  >
<  Perché nessuno dei miei fan si aspetterebbe di trovarmi qui.  >  Risponde Daron come se fosse la risposta più ovvia del mondo.
Una volta entrati, Rodha resta affascinata dal giardino, immenso e vagamente simile al Parco degli Innamorati di Yerevan. Rodha inizia a capire perché Daron ha scelto quel posto.
<  Sai che c’è anche una biblioteca, qui dentro?  >  Chiede Rodha, sarcastica.
<  Ah, ah. >  Replica il chitarrista. <  Se cerchi un archivio di Storia e Scienza, eccolo qua!  >
<  A me piaceva Storia, a scuola.  > Commenta Rodha.
<  Per me era noiosa. L’ho rivalutata da grande.  >
Entrano e trovano nella hall un lavoro di architettura molto moderno con pareti a finestre e tante piante. Salgono le scale e si dirigono verso la galleria d’ arte.
La galleria è immensa: collezioni di opere italiane, olandesi, francesi e britanniche, create tra il quindicesimo e il ventesimo secolo.
<  Guarda, il Blue Boy!  >  Indica Rodha a Daron, guardando insieme uno dei celebri quadri di   Thomas Gainsborough.
<  La sua vita è stata così dura.  Per molti anni, ha vissuto nella povertà, a tal punto che è stato costretto a vendere i suoi quadri per sfamare la sua famiglia … ma alla fine è riuscito a acquistare notorietà.  >
<  Hai notato come i colori rendano più vivace il bambino rispetto al paesaggio?  >
 Chiede Daron , osservando bene il quadro.
<  Con il passare degli anni, Thomas Gainsbourough ha fatto più uso dei colori.  >
<  Hai visto anche il Pinkie?  >  Chiede Daron a Rodha indicando il quadro poco distante.
<  Che bello, non sapevo fosse esposto qui.  > I due si spostano verso il quadro, ammirandolo come fanno con tutti gli altri quadri esposti.
Finita la visita alla galleria d’arte, Rodha e Daron visitano il resto del edificio. Infatti, in passato era la villa di Henry E. Huntington, celebre imprenditore dell’industria ferroviaria.
La libreria, lo studio di Mr. Huntington, il soggiorno, la sala da pranzo, tutto rievoca il diciottesimo secolo.
I giardini, poi, sono i punti forti del posto:  immense distese di prati pieni di alberi in fiori, ponti di legno sopra i canali, statue e tanti gazebo. Rodha e Daron passeggiano per quei prati parlando  di tante cose, ridendo e scherzando sempre guardandosi negli occhi.
<  Daron, tu non hai fame?  > Chiede Rodha, terminata la visita.
<  Dio, si!  Ma non temere, mia dolce donzella, ti porto in posto favoloso!  >  Le risponde Daron con tono smielato.
<  E dove? Sono curiosa …  >
<  Un ristorante a pochi metri da Santa Monica Pier che amerai alla follia.  >
Infatti, arrivati sul posto, Rodha è felice come una bambina.
<  Tacos Fantasticos, SIII!!! Ti sei ricordato della mia venerazione per la cucina messicana. >  Rodha da un bacio a Daron, abbracciandolo.
<  Lo sapevo che ti avrei fatta contenta.  > Risponde Daron, compiaciuto.
I due entrano e si accomodano in un tavolo vicino a una finestra che si affaccia sul mare.
<  Cameriere, ci porti due Corone, per favore.  >  Ordina Daron da bere.
<  Dopo la passeggiata di questa mattina, ne avevo proprio bisogno.  >  Dice Rodha mentre legge il menu.
<  Hai già scelto cosa prendere?  >
<  Si. Un piatto di Chiles en Nogada* e una Barbacoa*.  >
<  Mmh … Io prendo un Menudo* e un Alambre*.  >
<  Sei sicuro di voler ordinare il Menudo?  Guarda che è davvero molto piccante!  >
<  Cosa credi? Di essere l’unica con lo stomaco forte in questo tavolo?  >  Chiede Daron divertito.
<  Ok, sei tu che lo devi mangiare.  >
Arriva il cameriere con le Corone e prende anche l’ordine. Dopo più di mezz’ora, arrivano le pietanze.
 <  Rodha, devo dirti una cosa.  >  Dice Daron mentre mangiano.
<  Sarebbe?  >
<  Prima dei casini con John e la band, avevo già preso un impegno con una band di Los Angeles, gli Orbellion. Ci esibiremo questa sera al The Viper Room. Spero di poterti vedere tra il pubblico questa sera.  >
<  Faceva tutto parte del lavoro che ti ha tenuto impegnato in queste settimane?  >
<  Esatto. E prima che tu me lo chieda, John e gli altri lo sanno però non possono venire questa  sera, tranquilla.  >
<  Allora non ci sono problemi.  Ci sarò.  >
Daron stringe la mano di Rodha e la guarda per un tempo interminabile.
<  Non ti facevo così romantico.  >  Commenta Rodha con un sorriso.
<  Mi stupisco anche io di me stesso.  >
********************************************** 
Finito il pranzo, Rodha e Daron si concedono una passeggiata sulla spiaggia di Santa Monica, mano nella mano.
<  Che bella giornata!  >  Sospira Rodha stringendo il suo braccio intorno alla vita di  Daron.
<  Anche per me. Però, non posso fare a meno di pensare a certe cose.  >
Rodha guarda Daron con fare interrogativo.
<  Quali cose?  >
<  Sembra che il mondo intero si opponga alla nostra relazione: mio padre, John, tuo fratello, i ragazzi …  >
Rodha sgrana gli occhi.
<  Anche i ragazzi lo sanno?!  >
<  Diciamo che il mie interesse nei tuoi riguardi è sempre stato chiaro come il sole.  Comunque ti spiego: John mi ha fatto un discorsetto dopo quella sera del bacio al Troubadour. Aveva visto la scena del bacio e mi ha preso da parte per parlare; mi ha detto del test del DNA e che era in attesa dei risultati. John mi disse chiaro e tondo che se tu eri sua sorella, dovevo toglierti dalla testa, perché lui ha vissuto in prima persona la mia rottura con Jessica e sapeva bene che avevo la mia abbondante percentuale di colpe.  Shavo lo ha sempre saputo mentre Serj lo ha saputo da me.  >
 
<  John ti ha detto di girare a largo da me?  >
<  Già.  Non biasimarlo, voleva solo proteggerti.  Per me non è facile condividere la mia vita con un'altra persona.  >
<  Devo avere paura?  >  Chiede Rodha con ansia.
<  Lo scopriremo andando avanti.  >  Risponde Daron con un mezzo sorriso. Anche Rodha sorride e ritorna con lo sguardo sul mare.
<  Hai ragione. >
***************************************************************** 
È sera. Daron e Rodha raggiungono il The Viper Room di  buon ora; Daron si lega i capelli e si camuffa per evitare di farsi riconoscere e entra con Rodha da l’ingresso sul retro dove c’è uno degli addetti del posto ad attenderli per fargli entrare.
<  Ascolta, ti lascio il bage per dopo. Tu vai a goderti lo spettacolo mentre io raggiungo il gruppo. A dopo.  >  La saluta Daron con un bacio.
<  A dopo.  > Lo saluta Rodha mentre se ne va.  
Rodha ordine un cosmopolitan al barista  e trova posto vicino al palchetto. C’è una marea di gente e non passano inosservate a Rodha le fan esaltate e armate di telefonino.  Le guarda con pena perché non sanno che Daron Malakian è già proprietà privata!
Dopo un ora, gli Orbellion e Daron entrano nel buio e ognuno si mette al suo posto. Improvvisamente le luci soffuse del Viper Room si accendono, Orbel Babayan  suona la intro di Vultures, accompagnato dal resto del gruppo. Daron canta in modo aggressivo, spedito ma trascina il pubblico con se. La seconda traccia, è una canzone degli Scars of Broadway, Funny.  Orbel e Daron vanno a ritmo di musica con aria malinconica, mentre Mike e Heno suonano rispettivamente la batteria e il basso a grande velocità, rilasciando energia in tutta la sala. Il pubblico esalta ma il più decantato di tutti resta sempre il chitarrista dei System. Rodha lo guarda cantare con la sua giacca di pelle e i suoi fedeli rayban  e ancora per lei è difficile realizzare che quello stesso uomo sia solo suo.
Intanto, termina Imposter e parte la intro di un’altra canzone degli Scars of Broadway: Insane.
 
Let's go insane again
Bring back the pain again
Let's go insane again
Bring back the pain again
Dream, dream your broken dream …
 
Rodha capisce che quella canzone per Daron è molto personale.  Parla delle sue sconfitte personali, causa della sua misantropia.  Rodha  può leggere anche qualcosa di lei in quella canzone, ma ormai è acqua passata!
Adesso è il turno di un altro brano degli Orbellion, You been had. Anche questa canzone è malinconica e con una brutta fine per la protagonista della canzone. Daron, nel frattempo, si toglie gli occhiali e la giacca, scatenando le grida delle ragazze allupate tra il pubblico. 
“  Sognate pure, tanto io lo so chi finirà nel suo letto stanotte!  “  Pensa Rodha trionfante e eccitata a quella idea, il suo ragazzo sa essere così attraente quando canta.
Alla fine di Universe, il gruppo suona un’altra canzone degli Scars of Broadway: 3005. 
 
Shooting up your world
Watching all the resurrection junkies losing ground
Yeah, I'll be there
Shooting up your world
Watching all the resurrection junkies losing ground
 
Rodha la canta ad alta voce senza rendersene conto, si lascia trasportare dalla magia di quel brano, lo adora. 
“  Chissà perché John e Daron non hai mai pubblicato quel famoso album con gli Scars. Hanno fatto belle canzoni anche da soli.  “  Pensa Rodha.
Dopo Sleep when we’re dead e One i’d love ( durante la quale, Daron si sofferma a guardare Rodha per un lungo istante ),  il gruppo suona un brano dei System of a Down, Shes’s like Heroine. E qui il pubblico inizia a fare realmente casino: ragazzi che spintonano e ragazze che ballano. Anche Rodha si mette a ballare divertita.
 
She's like heroin
Sipping
through a little glass
I'm looking for some help
I need someone to save her ass
Chinese tricks in rooms
With ghosts of hooker girly dudes

Me and heroin, maybe we can make some cash selling
Ass


Selling ass for heroin
Ass
Selling ass for heroin
Ass
Selling ass for heroin
Ass
Selling ass for heroin
 
“  So che in realtà il messaggio di fondo di questa canzone è molto serio e avvilente, ma io mi diverto ogni volta che la sento.  “  Pensa Rodha mentre balla.
Il concerto giunge alla fine con Exploading/Reloading e Stoner Hate.  il gruppo saluto il pubblico e lascia libero il palco; Rodha ne approfitta per raggiungere Daron e lo trascina verso il parcheggio dove Daron ha lasciato la sua macchina.
<  Ma Rodha, che stai facendo? Io ancora devo salutare i ragazzi e qualcuno potrebbe vederci.  >
Rodha lo zittisce con un bacio appassionato e si accomoda sui sedili posteriori della macchina.
<  Vorrà dire che faremo una cosa veloce. Forse ho bevuto qualche drink di troppo, ma non posso aspettare. Ti voglio. Qui adesso!  >  Dice Rodha mentre getta i suoi slip nel tappetino del sedile.
Daron non se lo fa ripetere due volte: entra in macchina slacciandosi i pantaloni con fare impacciato e si avventa verso Rodha. Entrambi avrebbero voluto un momento di passione più lento e dolce ma l’astinenza di quelle settimane, ha spinto entrambi ad accontentarsi, per il momento, di un momento vorace, consumato in fretta! Daron perde il controllo di se e Rodha si lascia scappare certe sconcezze che non avrebbe mai pensato di dire ad alta voce.
Quando entrambi emettono il loro ultimo gemito, si stendono sui sedile con il fiato corto. Dopo qualche minuto, Rodha recupera gli slip e si riabbottona la camicetta mentre Daron si sistema i pantaloni.
<  Tesoro, spero che tu non sia una tipa da una volta a sera?  > Chiede Daron, sperando in un No.
<  Dopo portami a casa tua e lo scoprirai da solo.  > 
Daron sorride con malizia a questa allusione e entrambi scendono dalla macchina e tornano dentro il locale per salutare il gruppo.
 
 Il giorno dopo seguente, John, dopo la sua corsa mattutina, si prepara velocemente e si reca a casa di Serj per incontrarlo insieme a Shavo.  Serj lo ha chiamato un ora prima con un tono di voce preoccupato e lo ha pregato di correre a casa sua per parlargli di una questione delicata.
“ Chissà cosa vuole dirmi Serj? Sembrava piuttosto nervoso, questa mattina!  “
Pensa John, turbato.
Arrivato a casa di Serj, viene accolto alla porta da Angela. Sembra preoccupata anche lei.
<  Ciao, John. Ti accompagno in sala, Serj e Shavo ti aspettano.  >
John non sa come comportarsi ma decide di recarsi in sala dove trova i suoi amici.
<  Ragazzi, ma che state succedendo?  Perché tutto questo turbamento? >
Chiede John, guardando i suoi amici.  Serj decide di farsi avanti.
<  Ascolta, John. Questa mattina, Sonia ha letto il L. A. Stories e ha trovato un articolo che … ci riguarda, ecco.  >
<  Cosa vuoi dire? Cosa centra una rivista di gossip con noi?!  >  Chiede John, confuso.
Serj guarda Shavo come per chiedergli aiuto. Per la prima volta, anche Serj non sa cosa dire. Così decide di prendere la rivista con l’articolo in questione e lo mostra a John.
Quest’ultimo sbarra gli occhi e non riesce a credere a ciò che sta vedendo.




Buonasera ( notte ) a tutti!  Con questo capitolo vi lascio con un interrogativo che vi frullerà nel cervello per tutta la settimana: cosa ha visto John di tanto scioccante?
Nel prossimo capitolo svelerò l'arcano mistero, non uccidetemi! XD
Comunque, che ne pensate di questa giornata romantica? Avete apprezzato le canzoni del concerto? E cosa ne pensate di questo Daron in amore?
Commentate pure e lasciatemi le vostre teorie su John.
Alla prossima e grazie per il supporto!
  
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