Giorno 1
Per l’ennesima volta, Ten tornò a casa da solo. Si rese
conto, con un po’ di tristezza, che non gli mancava il suo ex perché lo amasse
davvero. In realtà, gli mancava qualcuno che riempisse la sua vita, che lo
facesse sentire meno solo. Non era triste per il suo ex, ma per sé stesso, perché
apparentemente gli si era legato solo perché aveva bisogno di qualcuno nella
sua vita, e non perché provasse davvero qualcosa per lui.
C’era Joy, ma non riusciva a vederla molto spesso, tra il
bar e le prove, e poi non aveva nessun altro. E del resto, ora non sapeva
nemmeno se potesse fidarsi della ragazza. In cosa lo aveva cacciato?
Quasi sovrappensiero, il ragazzo avviò (s)Mystic
Messenger. Se non altro, doveva ammettere che della gente l’aveva incontrata, e
che gli stavano tenendo compagnia.
[chat privata]
[ten, 02:10 19/06/2017]: certo, continuerò a chiamarti Johnny,
tranquillo
[ten, 02:12 19/06/2017]: ho appena smontato da lavoro
[ten, 02:13 19/06/2017]: oggi avevo il turno breve e ho finito prima
[ten, 02:14 19/06/2017]: questo significa che domani a pranzo dovrò
lavorare di nuovo… cioè oggi, in realtà, se ci pensi
[ten, 02:15 19/06/2017]: non so perché ti sto dicendo queste cose,
ignorami
[ten, 02:15 19/06/2017]: vado a fare una doccia
[Johnny, 02:27 19/06/2017]: lavori? che lavoro fai?
[ten, 02:34 19/06/2017]: il cameriere! nulla di interessante, ma mi ci
pago tutto
[Johnny, 02:36 19/06/2017]: beh, un buon posto per essere niente !
[ten, 02:37 19/06/2017]: hai ragione ... e tu?
[Johnny, 02:38 19/06/2017]: io non lavoro, ma ho una borsa di studio…
riesco a starci
[ten, 02:39 19/06/2017]: borsa di studio? sei iscritto all’uni?
[Johnny, 02:40 19/06/2017]: sì
[ten, 02:40 19/06/2017]: figo! io lavoro proprio al bar di Economia!
[Johnny, 02:41 19/06/2017]: per un pelo… io studio Letteratura
[ten, 02:42 19/06/2017]: puoi passare lo stesso a trovarmi, se ti va
[ten, 02:43 19/06/2017]: ora ti do la buonanotte, o il buongiorno se
preferisci
[ten, 02:43 19/06/2017]: devo essere fresco come una rosa per il turno
di domani
[ten, 02:44 19/06/2017]:
buonanotte Johnny!
[Johnny, 02:47 19/06/2017]:
buonanotte Ten J
Appena posò il telefono sul comodino, Ten cadde in un
sonno profondo, senza bisogno di asmr o altri aiuti per dormire. L’imbarazzo
per la conversazione avuta con quel Johnny lo investì il mattino dopo, sotto la
doccia, mentre con l’acqua fredda cercava di svegliarsi completamente. Perché
lo aveva invitato a vederlo fare il cameriere? Razionalmente sapeva di non aver
fatto nulla di male, e in più era curioso di conoscerlo, di sapere con chi
stava messaggiando, ma si sentiva strano. Sperava che il ragazzo non avesse
frainteso le sue intenzioni.
Cercando di distrarsi, cominciò a pensare alla
coreografia che aveva appreso la sera prima. Era molto semplice, ma non era
fiducioso di ottenere la parte centrale. Quella sera avrebbe ignorato il
consiglio del maestro di riposarsi e sarebbe andato comunque a provare.
Con quei pensieri in mente, si diresse verso il bar. Una
volta arrivato, si allacciò il grembiule nero sulla maglietta e il pantalone
dello stesso colore, parte della divisa, e si mise dietro il bancone,
aspettando che entrassero i clienti e si accomodassero ai tavolini per prendere
le ordinazioni. In quel momento, infatti, il bar era quasi vuoto. Katia, la
ragazza che aveva avuto il turno prima di lui, andò via, lasciandolo solo, in
attesa che arrivassero le altre due ragazze che lo avrebbero aiutato
nell’orario di punta.
In quel momento entrò il primo cliente, che prese posto
ad un tavolino nel retro. Ten si diresse dopo un minuto verso di lui, con in
mano un menù, e sperando non lo riconoscesse. Era uno dei ragazzi della sua
agenzia, uno degli interni, con cui non aveva mai parlato (non che avesse mai
parlato con qualcuno), anche se lo vedeva spesso alle prove.
Era uno di quelli che trovava esteticamente più belli.
Era sicuramente straniero, probabilmente americano. I suoi capelli non erano
mai stati tinti perché non aveva ancora debuttato, e quindi erano molto
morbidi, cosa che notava poiché il ragazzo se li spostava spesso dalla fronte. Probabilmente
avrebbe potuto tagliarseli se gli davano così fastidio, ma poi non avrebbe
potuto fare quel gesto così ridicolmente attraente... Inoltre aveva delle belle
labbra piene e un bel naso. E anche il collo, e si muoveva anche molto bene…
“Ciao” disse Ten all’altro, scuotendosi mentalmente e scacciando
quei pensieri, per poi poggiare il menù sul tavolino “ti lascio qualche minuto
per scegliere”
“Non serve” replicò prontamente l’altro “vorrei solo un
americano. Ah, e un donut”
Ten annuì e tornò dietro il bancone, iniziando a
preparare il caffè e ponendo su un piattino il donut, ancora caldo di forno. Poco
dopo glieli servì senza una parola, anche se sentì l’altro dire “grazie”. Un
piccolo sorriso gli sfuggì, visto che nessuno ringraziava mai i camerieri.
***
[chat privata]
[Johnny, 14:17 19/06/2017]: jae ho fatto una scemenza
[Johnny, 14:19 19/06/2017]: smettila di sfondare il culo di Tae e
rispondi
[Jeffrey, 14:30 19/06/2017]: che hai combinato
[Johnny, 14:32 19/06/2017]: sono al bar in cui lavora Ten
[Jeffrey, 14:33 19/06/2017]: e che è successo
[Johnny, 14:34 19/06/2017]: niente è questa la stronzata
[Jeffrey, 14:34 19/06/2017]: tu sei scemo in culo
[Jeffrey, 14:34 19/06/2017]: pensavo avessi rivelato chi siamo
[Jeffrey, 14:34 19/06/2017]: fatti avanti, dagli il tuo numero
[Johnny, 14:35 19/06/2017]: no
[Jeffrey, 14:35 19/06/2017]: senti non ho tempo da perdere con una
checca isterica
[Jeffrey, 14:35 19/06/2017]: ci vediamo dopo alle prove
***
Qualche ora dopo, Youngho era nuovamente in agenzia, in
sala prove, ad attendere l’istruttore, perché lui e quelli che non eseguivano
ancora perfettamente la coreografia avevano avuto dei turni extra di prove.
Yuta, Taeyong e Sicheng non erano lì, ovviamente, e sicuramente non ci sarebbe
stato nemmeno Ten, visto il livello che avevano raggiunto. Jaehyun, invece, lo
aveva raggiunto poco dopo.
“Sei andato davvero al bar dove lavora Ten?” gli chiese
senza nemmeno salutarlo. “Aspetta, ma come fai a sapere dove lavora?” aggiunse
poco dopo con tono insinuante.
“Ieri sera abbiamo chiacchierato un po’” l’altro si
costrinse ad ammettere.
“Ma quindi ora sa chi sei?”
“Assolutamente no!” esclamò Youngho, a voce così alta che
altri trainee si girarono a guardarlo.
“Pensa che io sia uno studente di lettere e non associa
la mia faccia al tizio con cui sta messaggiando… pensa che per caso oggi ha
visto un interno al suo bar, tutto qui” spiegò a bassa voce, mentre sentiva uno
strano calore diffondersi su tutto il viso, persino sulle orecchie. Perché stava
reagendo così? Aveva superato i quattordici anni da un po’...
“Sai che questa cosa ti si ritorcerà contro, vero? E
quando meno te lo aspetti”
Come se le parole di Jae fossero state profetiche, in
quel momento in sala prove entrò Ten. Molti ragazzi lo guardarono infastidito.
Quella era espressamente una prova destinata a chi aveva problemi nella
coreografia, lui cosa ci faceva lì? Era venuto a sbattere in faccia agli altri
quanto fosse bravo?
Ten percepì quell’atmosfera ostile, e decise di andare in
fondo all’aula, dove nessuno lo avrebbe visto durante le prove.
“Se non gli vai a parlare ci vado io” sussurrò Jaehyun
all’orecchio di Youngho.
L’altro non reagì, ma di sicuro non si aspettava che lo
facesse sul serio.
Infastidito, decise di seguirlo.
“Tu sei il nuovo, vero?” esordì Jae con tono cordiale.
“Beh, sì, immagino che anche tra dieci anni sarò ancora
il nuovo” rispose Ten.
Youngho provò una strana sensazione. Tenerezza, forse. E
non solo per quello che aveva detto, ma per la voce del ragazzo. Era molto
sottile e dolce. Per il suo modo di ballare si era aspettato una voce molto più
roca, mascolina, e invece era così flebile…
“Non più” riprese l’amico “io sono Jaehyun e lui è J-
Youngho”
Ten lo guardò perplesso, forse chiedendosi chi cavolo
sbagli il nome di un amico, ma strinse comunque le mani ai due ragazzi. Youngho
si ritrovò a fare pensieri ridicoli, tipo di non lasciar andare quella mano. O come
sarebbe stato tenerla nella sua durante una passeggiata sulla spiaggia di sera…
Fortunatamente per lui, proprio in quell’istante arrivò l’istruttore,
distogliendolo da quegli stupidi pensieri.
“Ti dispiace se ci mettiamo vicino a te? Sei molto bravo
e credo mi verrebbe più facile seguire i tuoi passi” chiese Jae a Ten. Youngho avrebbe
voluto strozzarsi, o strozzarlo, mentre l’altro gli lanciò una furtiva occhiata divertita.
Le prove successive furono una tortura per lui. Ten fece
come il ragazzo gli aveva chiesto e si mise leggermente davanti a loro, cosi che
i due potessero seguire la sua guida. La coreografia non era nemmeno
eccessivamente sensuale, esclusi certi punti, ma stava comunque creandogli parecchi
problemi. Non era nemmeno il primo ballerino che vedeva fare certi movimenti,
lui stesso era un ballerino – non eccellente ma lo era – eppure guardare Ten
fare quei movimenti lo faceva andare fuori di testa.
***
[chat privata]
[Johnny, 22:40 19/06/2017]: Tae
[Johnny, 22:40 19/06/2017]: hai da fare?
[Johnny, 22:40 19/06/2017]: mi serve un consiglio
[TY track, 22:50 19/06/2017]: dimmi
[Johnny, 22:53 19/06/2017]: sai che se parlerai di questa conversazione
con qualcuno ti spezzerò le gambe vero?
[TY track, 22:55 19/06/2017]: mi conosci, non sono Jaehyun, ora parla
[Johnny, 22:57 19/06/2017]: secondo te dovremmo dire a Ten chi siamo?
[TY track, 23:00 19/06/2017]: prima o poi salterà fuori, quindi sì
[TY track, 23:01 19/06/2017]: magari ci presentiamo al bar dove lavora
[Johnny, 23:03 19/06/2017]: c’è qualcosa che tu e il tuo ragazzo non vi
dite
[TY track, 23:05 19/06/2017]: no
[Johnny, 23:07 19/06/2017]: okay poi né parliamo meglio tutti insieme,
buonanotte
Youngho chiuse l’app, insoddisfatto, senza neanche aspettare la risposta dell’altro. In realtà voleva chiedergli se avesse dovuto provarci con Ten, ma all’ultimo l’imbarazzo lo aveva preso e si era bloccato. Voleva farlo, ma sotto sotto aveva bisogno dell’ “approvazione” di Tae, era il più responsabile dei suoi amici e la maggior parte delle volte i suoi consigli erano i più azzeccati. Youngho sbuffò, frustrato dalla situazione, e decise di farsi una doccia, prima che tornasse il suo compagno di stanza. Aveva proprio bisogno dell’acqua fredda sulla pelle. Doveva scacciare un sacco di pensieri dalla sua testa…
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Note dell'autore
Innanzi
tutto, grazie per aver letto il capitolo, e ringrazio le persone che la
hanno aggiunta ai seguiti. Inoltre, volevo avvertire i pochi
interessati che sul mio profilo, come extra, è presente un
piccolo momento YuWin, che ho eliminato per snellire il flusso della
narrazione, se vi va passate a leggerlo, buona giornata!