Fanfic su attori > Cast Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Spensieratezza    24/02/2018    6 recensioni
sequel della storia "Ritorno a un'altra fiaba" e terza storia collegata al ciclo delle fiabe! Jared e Jensen hanno lasciato il mondo di Aladdin e Jasmine. Che cosa li aspetta a questo punto? Saranno riusciti a ritornare a casa?
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Come nelle favole'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I sogni che creano mondi immaginari e perfetti. "Il mondo perfetto."



Jared e Jensen attraversarono la porta e si ritrovarono in campagna.

“Jared, che cos’è questo posto?” chiese Jensen.

“Non..non lo so, Jensen, ma..”

“Credi che siamo finalmente tornati a casa?” gli chiese ancora.

“Aspetta..oh mio dio!”

“C-che cosa c’è, Jared?”

Guarda!”
 


In quel momento Dylan Dog stava chiacchierando con una ragazzina bionda con i codini, paseggiando nel prato con lei.

“Dylan dog? Il personaggio dei fumetti? Che significa?” chiese Jensen stranito.

“Questo è…è un fumetto..”

“Un fumetto?”

“Lo ricordo. Il numero 163 , intitolato Il mondo perfetto. In questo numero, Dylan Dog si ritrova senza memoria, mentre una ragazzina lo convince di essere suo fratello maggiore, restato in coma per tantissimo tempo e risvegliato dodici anni dopo. In realtà lui non era suo fratello. La ragazzina, che si chiamava Joey, aveva chiesto inconsapevolmente l’aiuto dell’indagatore, perché dodici anni fa, era morta, anche se suo fratello gemello era sopravvissuto. Da quel momento visse senza mai essere nata, ricreando dal nulla la fattoria, i genitori, il dottor evans, un piccolo mondo perfetto.” Disse Jared.

“è molto triste.” Disse Jensen.
 


Insieme a Jared, Jensen assistette a quando Dylan risolse il caso e si ricordò chi era e mentre tornava alla fattoria, vedeva i personaggi creati da Joey, svanire in bolle di sapone.
 
“Madge! Madge, nooo.” Disse il padre di Joey, guardando la moglie scomparire.

Pianse e poi invece di guardare Dylan Dog, guardò Jared e Jensen e disse:

“Anche chi non esiste, può provare dolore.”
“Lo sappiamo.” Disse Jensen.
 
In quel momento, una scritta sgargiante in blu, comparve in alto:

a volte il sogno è il mondo immaginario che ci creiamo per non riuscire ad accettare la realtà 

dopo aver letto questa scritta, scomparvero anche loro.
 
 
 
 
*

Fantasia e realtà

“Jared, credi che lo scopo di quest’altra tappa sia convincersi che non esistiamo?”

“Non credo. Stai tranquillo.” Lo rassicurò Jared, ridacchiando.

“Tranquillo fece una brutta fine.” Disse Jensen.

“Guarda, Jensen.” disse Jared.

“Siamo in una casa delle bambole?” disse Jensen.

“Precisamente in un altro fumetto di Dylan.” Disse Jared.

“Che cosa??”
 
 

In quel momento assistettero a Dylan che sparava ad un orribile mostro con le chele.

E poi, mentre stava per morire, disse:

G-grazie..per avermi..liberato.”

E ne uscì fuori un omino bianco tutto bagnato di una strana sostanza.
 
“Ma che diav..”

“Schhh..” disse Jared.

“C-chi sei?” chiese Dylan.
 
“Non lo so, forse io sono la realtà, che come un male terribile si sviluppa nel corpo della fantasia e la divora…o forse fantasia e realtà sono  così intimamente legate  da essere confuse  una nell’altra…e io e quel mostro siamo..eravamo..fratelli..
 
“Le similitudini che ci sono tra noi e quei due mostri mi spaventa, Jared.”

“Spaventa anche a me, ma non è come sembra, almeno non credo.” Disse Jared.

“Allora perché ci stanno facendo vedere queste cose??” disse Jensen arrabbiato.

In quel momento comparve un'altra scritta , stavolta arancione brillante, dal nulla e diceva:

Spesso la la magia viene uccisa dalla realtà.



“Guarda, di nuovo il libro,” disse Jared indicandolo.

E così entrarono di nuovo dentro il libro.
 
 
 
 
 
*

Questa volta era buio.

“Non capisco..perchè è così buio..?” chiese una voce femminile.

“All’inizio è sempre buio…poi viene la luce..” disse un’altra voce.

La luce arrivò e Jared e Jensen poterono vedere che un goblin aveva legato una ragazza ad un albero. Si guardarono intorno e sembrava fossero in una foresta inquietante e stregata.
 
“Ahhhh. Chi sei?”

"Un goblin, naturalmente.”

“E dove sono?”
 
“Mah, qui e là o forse anche lì..sei una scienziata, Wendy, e hai sempre avuto poca fantasia…beh è proprio la gente come te, che sta uccidendo questo mondo..non hai mai pensato che la fantasia è reale e la realtà non è fantastica? Eppure preferite sempre la realtà, non vi annoiate? Sempre lì a voler spiegare tutti i misteri e quelli inspiegabili li chiamate favole, come se le favole non fossero vere. Guarda là…è il brutto anatroccolo diventato cigno: lo ha ucciso un cacciatore e sulla riva c’è uno scheletro  di sirena, morto per l’aria inquinata. E la strega di biancaneve? Le è venuto un colpo quando ha scoperto che le streghe non esistono..”
 
“Questo..questo è solo un sogno.” Disse la ragazza.

“Magari lo fosse. Il mio mondo vive di sogni e sta morendo di realtà.” Disse il goblin piangendo.
 
 
“è solo un’allucinazione che la scienziata sta avendo prima di gettarsi da una finestra e morire. Il goblin in realtà è una scimmia.. e nel fumetto commette degli omicidi, sì, per vendicare un’altra scimmia, morta durante l’orrore della vivisezione per esperimenti su dei poveri animali.” spiegò Jared.

“è terribile..” disse Jensen.
 
La scena sparì e si sentì Dylan Dog dire:

“Giuda Ballerino, cercavo un mostro di fantasia e ho trovato dei mostri reali…Voi e quelli come voi, Hornell!” lo rimproverò Dylan dog.

“Basta, non vogliamo sentire altro, ti preghiamo..” disse Jared piangendo e la scena volò via.

Prima di esaudire il loro desiderio, tuttavia, una scritta arancione tentennò sopra di loro:

A volte i mostri peggiori non sono quelli di fantasia


 
 
 
 
*

 

L'angelo nello spazio

 
 
Stavolta la scena che si presentò a loro fu quella di un ragazzo bellissimo nudo con le ali che volava verso la luna.

“Beh, sembra una cosa bella, per una volta..” disse Jensen.

“Aspetta a dirlo..” disse Jared.

“Ricordi anche questo fumetto?”

“Purtroppo sì. Dylan Dog n 93 . Comunque questo è soltanto un sogno..o meglio..un incubo.” Disse Jared.
 
Il ragazzo volò verso la luna, ma sentì come un rumore di carta.

“Ma..la luna è …di cartapesta? E il cielo e le stelle…è tutto fintooo!” disse il ragazzo, strappando ogni cosa.

Entrò dentro la luna e si trovò dentro  un altro spazio, più nero, con cupole che sembrava di stare nel pianeta Dune.
 
“Le illusioni.,.queste cupole sono le illusioni..lune e cieli di cartapesta con le stelle disegnate..piccoli rassicuranti universi che la gente  si crea per esorcizzare il nulla  che aspetta dietro l’angolo..beh questo è il NULLA…ciò che sta sopra le illusioni..tu l’hai visto ragazzo e niente sarà più come prima..NIENTE..” disse la morte al ragazzo che piangeva.
 


“Col cavolo!” disse Jensen.
“Jensen..”

“No, questa volta non ci sto a guardare inerme questa porcheria. Ragazzo, tu non devi ascoltarla.”

“Ma…”

Jensen andò dal ragazzo e gli prese le mani nelle sue.

“Credi sempre nei tuoi sogni e non smettere mai di crederci, non importa quello che possono dire gli altri, non lasciare che te li portino via. Vedi quel ragazzo dietro di me? Lui mi ha salvato. Il suo amore mi ha riportato da lui, sconfiggendo anche la morte.”

Il ragazzo guardò Jared, che arrossì ma sorrise.

“L’amore ..sì..è così bello. Grazie.”
 
 
Il ragazzo scomparì, insieme alla morte.

Jensen si volse soddisfatto verso Jared.
“Come finiva il tuo fumetto?”

“Finì con il povero ragazzo che guarì dalla sua malattia ma che da quella notte, dopo l’incubo avuto, morì DENTRO, con tutte le sue speranze e sogni, restando un corpo senz’anima.” Disse Jared.

“Quindi grazie a me, non sarà più così? Almeno anch’io ho fatto una buona azione, allora?”

Jared rispose ad un bacio romantico e dolcissimo a quelle parole.

Fecero appena in tempo a vedere la scritta sgargiante in rosa stavolta:

A volte la fantasia può uccidere un uomo dentro, ma l'amore può salvarlo.

poi scomparvero, abbracciati.

 
 
 

Ozra e la bambina

 
 
Jared e Jensen si ritrovarono al cospetto di un vecchio triste, che era confinato in un viaggio onirico surreale e raccontava a Dylan Dog di essere prigioniero di una bambina fantasma.

"Ozra, ho parlato con quella bambina..mi ha detto che è confinata qui per causa tua! Dimmi chi è!"

"Lei è la mia sposa. Si chiama Vittoria." disse il vecchio.

"Tua moglie? Lei mi ha detto che non conoscevi il suo nome..e io so per certo che non sei mai stato sposato!" disse Dylan.

"Non sono mai stato sposato? Forse avrei voluto esserlo..forse lei è una mia proiezione...una fantasia nata dai libri, un riflesso della mia anima..tu sai dare una spiegazione all'amore?"



Altra scena.

Ora, il vecchio Ozra, cercava un'altra volta di morire, mettendosi sdraiato sui binari del treno.

Dylan parlò:

"Io non so se Vittoria sia morta o se ti abbia abbandonato o se non ti abbia mai voluto. Di una cosa sono sicuro, ormai..l'hai amata e la ami ancora, ma la tua solitudine ha trasformato quell'amore in qulacos'altro. Quella bambina che fugge, cammina su una strada dorata che tu le hai costruito, sei tu che le hai creato intorno questo regno, questa prigione, l'hai rinchiusa qui tra le mura della tua anima, trasformandola in un sogno, in un ricordo imprigionato che non riceve più linfa e marcisce, ucciso da un'ossessione.. e hai condannato te stesso nel medesimo luogo, in questo labirinto di pagine e specchi... devi liberarla, Oz, solo così potrai morire. Se davvero l'hai amata, dovunque sia quella donna, devi accettare il tuo amore e lasciarla andare." 

"Vittoria..amore mio..perdonami.."


Il treno passò e Ozra tornò felice da Dylan. Lo abbracciò.

"Invidio davvero il tuo coraggio, Ozra".
"Coraggio, dici?  è stata invece la paura di veder morire anche il suo ricordo. Ho vissuto da vigliacco e muoio da vigliacco o forse pensavi che quattro parole potessero riscattare un'esistenza?"

"Non lo pensavo, ma ci vuole coraggio per guardare in faccia le proprie debolezze e le proprie paure, ne ho una collezione intera..come la maggior parte delle persone..."

"La tua retorica non la salverà."

"No e non salverà te. Hai vissuto la tua vita, buona o cattiva che sia stata, non intendo giudicarti..non voglio nemmeno sapere cosa sia successo tra te e Vittoria..ma una cosa ancora te la voglio dire..non penso che tu potessi darle una prova d'amore più grande."


Altra scena e Jared era in treno. 

"Vittoria.." disse Jared, guardando una vecchietta entrare nel suo scompartimento.

"L'amore può essere il più terribile dei carcerieri..perchè a volte non sa di imprigionare sè stesso..vado da Ozra, non sarà più solo."  disse lei, ringiovanendo, accarezzandogli una guancia.

Jared trovò la scritta stavolta sopra il finestrino del treno, laccata in verde:

L'amore può essere il più terribile dei carcerieri, ma se, l'amore può far male, l'amore può anche guarire.


 
 

I sogni d'amore



  Questa volta i ragazzi si trovarono in una pianura verdeggiante e Dylan stava parlando con una ragazza.

“Io..credo di conoscerti..ma non riesco a ricordare..è come se tu fossi tante persone in una..”

“In un certo senso è così..io sono tutte le ragazze che hai conosciuto..” disse la donna, una stupenda brunetta con i capelli ricci  neri striati di rosso e gli occhi azzurri, con una gonna bianca e un fiocco rosso a incorniciarla.

Gli prese la mano e lo accompagnò in una specie di casa formato hobbit.
Lì fecero l’amore.
 
“Jared..a me sta venendo voglia di farlo..che ne dici di..”

“Schh non fare lo stupido.” Ridacchiò Jared.
 
La scena cambiò e la ragazza stava dicendo che doveva per forza presentarsi al Tribunale per essere giudicata.

“Sono stata convocata e nessuno torna mai dal Tribunale.” Disse lei.

“No.” disse Dylan.

“Anche a me piacerebbe non andare, amore mio, ma è il destino.”

“Non esiste il destino e se esiste si sbaglia, Sono IO che devo andare.”

“Grazie amore mio ma non è possibile, non te lo permetterò mai.” Disse la donna abbracciandolo.
 


Dylan l’abbracciò, ma subito dopo, la fece svenire, facendo pressione con le dita sul suo collo.

“Jime, una delle poche tecniche di Judo che conosco.. (..) non è una cosa piacevole ma dovevo farlo, dormirà per pochi minuti, mi basteranno..addio amore mio..addio amori miei..” disse Dylan uscendo.
 


“Fammi indovinare, un’allucinazione anche questa.” Disse Jensen.

“Sì. Dylan era rimasto bloccato in ascensore e dopo svariati giorni, era svenuto, avendo tutta una serie di allucinazioni..”

“Questo ha qualcosa a che fare con noi?” si chiese Jensen.

Vennero però distratti da un'altra scritta, stavolta in fucsia sgargiante:

L'amore ha il tuo volto, ha il volto di tutte le persone che ho amato.



“Non lo so..potrebbe..GUARDA.” dise indicando poi, il familiare libro che stavolta brillava di una luce giallissima.
 
Si avvicinarono e c’era addirittura scritto qualcosa.

“Ma che diav..qualcuno ha scritto sul libro!” disse Jensen.

Ci state arrivando, ma il cammino per la verità è ancora lungo e tortuoso..e non privo di sofferenza.

Vi mancano solo due tappe.
 
Letto l’ultima riga, i J2 entrarono dentro il libro, ma inaspettatamente le loro mani si sciolsero, facendoli precipitare ognuno in una pagina diverrsa.

“JAREEEEEEED!”

“JEEENSEEEN!”
 
 
 
 
*

I sogni che curano e salvano


Questa volta Jensen era solo e stava a guardare Dylan Dog conversare con un bambino che assomigliava tremendamente al piccolo principe delle fiabe, Dylan cercava invano di farsi dire chi fosse e da dove venisse, ma il ragazzino continuava a ripetere solo che doveva proteggere la sua rosa.

"Non posso lasciarla da sola, il mostro la ucciderà."

Dylan aspettò con lui, ma il mostro non si fece vedere.

"Lo sento..sta arrivando.."

"Sei sicuro di averlo sentito, io non vedo niente." disse Dylan, brandendo un bastone.

"I mostri più pericolosi sono invisibili agli occhi." disse il bambino triste.

In quel momento, arrivò una forte nevicata.

"Ma è impossibile! è estate inoltrata. NON PUò NEVICARE. " disse Dylan.

Dylan cercò di convincere il bambino ad andare in macchina con lui, ma lui non voleva.

"Per questo volevo una pecora..perchè la tenesse al caldo con la sua lana.."

"Cosa stai facendo?" 

"Non posso lasciarla qui. è così delicata..ed è la cosa più importante che ho." disse il bimbo.



Dylan alla fine aveva lasciato la giacca indosso al bimbo ed erano rimasti sotto la neve.



"Ce la farà..è forte, ne ha passate tante..ogni notte è peggio, fa sempre più freddo..però ce la farà..averci vicini la aiuta..ti ringrazia, la senti?"



Ma Dylan non poteva sentire, era svenuto.


ALTRA SCENA.


Dylan era trasportato su una barella da alcuni medici.

"Cosa..cosa è successo? Le gambe, non riesco più a muovere le gambe!"

"Vi ha morso una vipera! è l'effetto del veleno. Per fortuna un contadino vi ha trovato privo di sensi e ci ha avvisati."

"Il bambino! Dov'è il bambino? è rimasto sotto la neve!"

"Non c'era nessun oltre a voi e poi non nevica dallo scorso inverno"

"No! Dovete salvarlo! La sua rosa ha bisogno di lui!" disse Dylan.

"Delira. Aiutami a tenerlo fermo!"



ALTRA SCENA.

Dylan era all'ospedale, convinto di essersi sognato tutto, quando vide che tra i suoi efetti personali, gli avevano riportato anche un disegno di una pecora.

Jensen corrugò la fronte, Jared arrivato in quel momento, gli prese la mano.

"JARED? DOVE DIAVOLO ERI?"
"Schhh.ascolta!" gli disse.

"Avvolti in una giacca da uomo nero?
"Già. Nella scatola c'era quella e un animaletto di peluche, nient'altro."
"Poveri piccoli, che storia orribile.."


"Li hanno trovati accanto a un cassonetto delal spazzatura, nudi..senza quella giacca sarebbero stati spacciati. Chissà da quanto erano lì..in reparto erano convinti che non ce l'avrebbero fatta.." continuava a dire l'infermiera, mentre Dylan , Jared e Jensen correvano.


Dylan si fermò e pigiò le mani sul vetro della stanza a guardare una culla, mentre le infermiere continuavano a dire:


" E invece ieri notte è successo il miracolo. Il bambino è ancora in incubatrice, ma la sorellina è fuori pericolo. Pare sia stata protetta dal corpicino di lui, che occupava la parte più esterna della scatola..non sappiamo nemmeno come si chiamano..anzi la caposala ha detto di iniziare a pensare a dei nomi. A proposito per la piccolina che dici di ROSA?"  diceva, mentre Dylan guardava la piccolina oltre il vetro, sorridendo.


  "Jared.." disse Jensen, raccogliendo un bigliettino per terra. C'era scritto:

Non sempre la fantasia uccide, a volte salva la vita.

 
 



L’ultima tappa era nientedimeno che lo stesso mantra che Nostradamus aveva ripetuto loro. Jared si chiese se Nostradamus sapeva di tutto questo, mentre riascoltava quello che aveva già letto – ma prima non se lo ricordava – nel fumetto di Dylan Dog – i cavalieri del tempo, n 89 –
 
“Questa donna ci svelerà il segreto della fantasia! Coraggio, Sabrina, ti ho salvato la vita apposta!” disse la principessa cattiva. “E non attaccare con la solita tiritera che non sai di cosa sto parlando o io taglierò la gola al tuo amico.”

“Ehm non c’è bisogno di tagliare nessuna gola, signora strega..” disse Dylan, abbassandogli la mano. “Ve lo spiego io il segreto della FANTASIA. Vedete, fino a poco tempo fa, non riuscivo a credere che quello che stava accadendo, fosse reale..ma poi quel cavaliere, Ulrich, ha detto una frase che mi ha colpito. Tornare indietro è stato come attraversare infiniti mondi nel volgere di un attimo. Ecco, in quel momento, ho pensato che forse questo non era un incubo, né una fantasia di Sabrina, ma la realtà, anzi, una tra le tante infinite realtà degli infiniti mondi del cosmo…e forse la fantasia  non è che un collegamento tra questi mondi..”

“Stai dicendo che..” disse Sabrina.

“Che gli scrittori potrebbero essere dei medium tra dimensioni diverse e forse nulla è mai stato creato, ma soltanto visto e riportato, da altri mondi. Com’è che diceva Rimbaud? Il poeta è un ladro di fuoco. Probabilmente da qualche parte sono davvero esistii Lancilotto, Ginevra e il mago Merlino..e in altri universi esistono anche Tarzan, Freddy Krueger e James Bond..”
 
Quindi stanno cercando di dirci che o siamo dei personaggi inventati da qualcuno o siamo stati noi stessi ad inventare il mondo di fiabe in cui siamo finiti? Oh, basta, basta, ho mal di testa, bastaaaaa. Pensava il povero Jared tenendosi la testa tra le mani.
 
“Bravo, Jared, sei vicino alla verità, ma non abbastanza risuonò la voce potente di qualcuno.

“NOSTRADAMUS??” si chiese Jared, guardando in alto.
 
 
 
 
*

Da qualche altra parte, Jensen aveva già visto la scena sui cavalieri del tempo, ma a differenza di Jared, alla fine di quella scena, c’era Topolino della walt disney che gli era comparso davanti.

“Che significa tutto questo? Dov’è Jared?” chiese Jensen.

“Presto lo rincontrerai, ma è bene che tu sappia prima una cosa. Tutto quello che è successo non è stata una punizione né un gioco, è stato solo un congedo da parte di questo mondo, per salutarvi. Un personale commiato, un saluto affettuoso da parte dei personaggi delle fiabe. Un abbraccio affettuoso, una carezza per salutarvi.”

“Salutarci?” si chiese Jensen.

“Sì. Voi avete lasciato le fiabe, ma non avete detto loro addio e gli addii sono spessi lunghi e difficili. Fate tesoro di quello che avete visto, vi servirà per arrivare alla verità. Addio, Jensen.”

“Aspetta…io non capisco..ASPETTA.”

Ma topolino sparì e al suo posto ricomparve il libro gigante. C'era scritto qualcosa. Una riga sola:

Dov'è il principio,là è la fine.

letto questa riga, Jensen ebbe un capogiro e svenne a terra.
 
 
 
 
*

Jared stava ancora cercando di parlare con Nostradamus , ma lui non rispose più e Jared stava andando in preda al panico.

“Jared…Jared..”

Aspetta, quella voce..non era Nostradamus..era oddio…era Jensen!
“Jensen?”

“Jared, svegliati..”

“Ma io sono già sveglio! DOVE SEI? NON T VEDO!”

Fu a quel punto che Jared vide un'altra scritta, ma stavolta sul libro gigante che si aprì davanti a lui:

Apri gli occhi, Jared!



“Jared, apri gli occhi..Jared, apri gli occhi..”
 
E Jared li aprì, trovandosi Jensen chino su di lui.

Dentro di sé una sola certezza:

avevano lasciato quel mondo diabolico, anche se allo stesso tempo, affascinante.
 






















Note dell'autrice: ragazzi, non ho parole per dirvi come sono emozionata ahha xd ci ho messo davvero il cuore in questo capitolo, non so se traspare xd una piccola chicca che forse serve a far capire che siamo tutti collegati nell'universo risonante ahha io ho una pagina facebook che non aggiorno MAI,intitolata l'ultima riga delle favole, perchè prende il titolo da un libro che amo, cui metto delle citazioni del libro.Ebbene oggi, mentre stavo scrivendo l'ultima riga del capitolo, mi arriva un like per quella pagina xd ma si può? sono rimasta sbalordita ahhah xd ovviamente per quanto risulti strano, si è persa un pò la magia del momento perchè dopo questo, io stavo per pubblicare ma mi sono ricordata che avevo dimenticato di inserire altre due scene verso metà capitolo e quindi non avevo ancora proprio finito di scrivere, ma l'ultima riga, proprio dove stavo scrivendo che Jared riteneva quel mondo affascinante, è proprio l'ultima che ho scritto e in quel momento è arrivato il like, come se io avessi davvero scritto l'ultima riga ahah che di fatto è così xd e niente volevo raccontarvi questo aneddoto, che successo alla luce della fine di questo sequel, può solo farmi enormemente piacere xd ps ci sono certe citazioni che ho preso anche dal libro "lultima riga" che adesso con piano riporto nelle note, scusatemi ma sto capitolo è un casino xd
Dopo questa cosa, penso ancora di più che l'universo VIBRI E RISUONI e siamo tutti collegati ad esso xd 

tornando alla storia, questa storia è conclusa solo perchè devo dividere i vari universi, spero vogliate continuare a seguirmi nell'altro sequel, ora che i j2 hanno detto addio alle fiabe, dove saranno arrivati?

mi scuso inoltre se questo capitolo ad alcuni è sembrato troppo pesante, ma qulacosa più forte di me mi ha spinto a scriverlo e dopo sta cosa che è successa del like arrivato proprio alla fine del capitolo, penso che ci sono cose che devono essere fatte o raccontate e basta xd 

baciii la lilyy filosofica vi piace?? xd

ahhh, la  Sabrina dell'ultima storia, si chiama davvero Sabrina e nel fumetto era una scrittrice..lo specifico per dire che non mi sono inventata neanche quella parte !! :) 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Spensieratezza