Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Mirtillirossi    09/03/2018    1 recensioni
Un mix esplosivo (talvolta in senso letterale) di nuova e vecchia generazione! Cirondati dalla luce di una gloria immeritata, i protagonisti cercheranno di affermare se stessi e le proprio capacità tra scommesse, parentele, libri, punizioni, partite di quidditch, scherzi e batticuori. Rivolgendosi alla bisogna a qualche zio o zia per un buon consiglio, una parola di conforto, o una merendina marinara che mamma hermione non approverebbe assolutamente.
Sono presenti personaggi inventati, e il rating della storia potrebbe cambiare in seguito. Leggete, se siete curiose di scoprire una visione meno stereotipata della nuova generazione!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuova generazione di streghe e maghi, Teddy Lupin | Coppie: Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao ragazze! Eccomi tornata con un nuovo capitolo, i primi erano più che altro scende di vita quotidiana: Lily che cresce, James che scherza, Scorpius e Rose che si avvicinano... da adesso si comincia ad entrare nel vivo! In questo capitolo un po’ di mverso dagl altri, racconto una prima parte della festa di Halloween dai punti di vista di Albus, Scorpius e Rose! Un bacione!  Mi piacerebbe davvero tanto ricevere delle recensioni, ho bisogno di motivazione! ✌🏻 ahaha 

 

 

 

 

 

POV Albus 

 

Albus era eccitato, teso: la festa sarebbe iniziata ufficialmente tra un quarto d'ora e non sapeva con chi presentarsi. James sarebbe sceso con Aiden, e non gli andava di unirsi a loro. Sarebbe ancora una volta stato il fratello piccolo del brillante James Potter. 

Fred e Louis erano già alla festa dal momento che dovevano praticamente aprirla loro, Hugo sarebbe sicuramente stato con loro perché si occupava del cibo e gli aveva aiutati in molte cose. Rose (su cui di solito contava per queste cose) gli aveva già detto che sarebbe scesa con Lily. Poteva unirsi a loro, ma ancora una volta si sentiva in secondo piano. Si vergognava, di questo lato del suo carattere ma era sempre stato segretamente ambizioso. Il cappello parlante aveva insistito per metterlo in Serpeverde ma lui lo aveva supplicato di non farlo. Gli sembrava la cosa giusta all epoca.. restare con James, Rose e gli altri.. 

forse non era stato saggio da parte sua. Non aveva mai osato dire loro o ai loro genitori com'erano davvero andate le cose tra lui e il cappello parlante. E per la maggior parte del tempo non ci pensava. Ma quando l'ambizione, l'astuzia, le sue capacità deduttive e di manipolazione saltavano inevitabilmente fuori, non riusciva a non tornare con la mente a quel primo settembre del suo primo anno. 

Per questo si era trovato così bene con Scorpius. Erano simili. E anche lui sentiva il peso di un nome gigantesco su cui tutti avevano un opinione. 

Pensando a Scorpius, Albus si ricordò che poteva ancora chiedere a lui con chi sarebbe sceso alla festa e gli scrisse un biglietto. 

La risposta non si fece attendere, un sontuoso uccello tropicale (il padre di Scorpius amava la sobrietà e la discrezione) che Scorpius chiamava sempre "il mio uccello", per suscitare l’ ilarità dei presenti, entró dalla finestra e gli consegnò un bigliettino scritto in fretta con l'impeccabile sottilissima calligrafia di Scorpius: "arrivo un ora e mezza dopo. Da solo. Pieno di tiri vispi e alcool, sono disposto a condividere con te la gloria in cambio di essere inserito nella tradizionale partita di Quidditch di Natale della tua famiglia"

Albus rise e scese nei sotterranei. Entrò grazie a due ragazzine del primo anno e salì nela camera di Scorpius-sapeva perfettamente dove era. 

Entrò senza bussare e si sdraiò sul suo letto.

"Buona sera anche a te" disse fintamente stizzito il rampollo dei Malfoy uscendo dal bagno. 

"Ti avverto che non starai in squadra con me, saremo avversari e ti straccerò"

Rispose Albus.

"La vedremo! Anzi sai cosa? Preferisco il polpettone di tua nonna Molly, meglio il cibo dello sport!"  Rispose Scorpius mentre cercava nel baule qualcosa.

"Andata! Che cerchi?"

"Il vestito, eccolo qua. Abbiamo un ora e mezza che possiamo fare?"

"Non so, la roba la hai già o dobbiamo prenderla da qualche parte?"

"L'ho nascosta nella stanza delle necessità, hai portato il mantello?"

"Si" disse Albus appoggiando un pacchetto sul letto. 

"Perfetto. Saranno già tutti alla festa?" Disse Scorpius con aria distratta. 

"Tutti chi?" Chiese Albus, dal momento che sembrava che Scorpius avesse in mente qualcuno o qualcosa di preciso. 

"I malandrini per esempio." Rispose lui alzando le spalle.

"Si. Chi altro?" 

"Mah non so, tua sorella e il suo compare"

"Si. Chi altro?"

"Non lo so Albus dicevo per dire!" Rispose stizzito Scorpius. 

Albus sollevò un sopracciglio. Poi scattò in piedi e guardò Scorpius come se l'avesse appena colpito, prima di buttarsi a pancia in giù sul letto di fronte a quello da cui si era appena alzato e tirare testate al materasso bofonchiando qualcosa di incomprensibile.

Scorpius era sgomento.

"Ehm.. amico? Tutto bene?" Chiese.

Albus si alzò in piedi, lo guardò, sospirò e disse: "da quanto ti piace Rose?" 

"Che COOOSA?" 

Ma Albus non cedette, e sorrise.

"Sono stato proprio stupido a non capirlo prima! Era così evidente!"

"Albus io.."

"Naa tranquillo risparmiati finte scuse. Ti conosco, non ti penti di questo genere di cose ma non preoccuparti, non sono James" disse ridendo. 

Albus si rese conto di quanto Scorpius dovesse essere teso perché sospirando perse metà della sua stazza. Si sedette al suo fianco sul letto e si lasciò cadere all indietro coprendosi il volto con le mani e dicendo: "Cristo Albus io non so cosa mi stia succedendo! La penso continuamente, quando é nella stessa stanza non riesco a non guardarla e quest anno lei é diversa, non si arrabbia quando la prendo in giro, scherza, flirta, mi uccide ogni volta che fa la stupida e.." Scorpius ormai era un fiume in piena (o in pena, penso Albus) "e.. ?"

Scorpius si sedette e guardò l'amico negli occhi: "Albus l'ho baciata. È stato fantastico. Te lo giuro mi fa perdere la testa! Lei se ne frega di come va in giro, di cosa pensa la gente. Studia perché le piace, fa sport ed é bravissima, ama, ride in un modo tutto suo.. é così.. è così... è così colorata, sexy, dolce, dura..."

Albus rise e gli batté una sonora pacca sulla spalla. "AAh amico, sei completamente cotto"

Scorpius rimase serio. "Lei mi ha chiesto di decidere se voglio una storia con lei e corteggiarla in modo tradizionale" 

Albus rise ancora di più. 

"Grazie carino da parte tua" disse Scorpius "grazie della fiducia!"

"Vedi Scorpius.. secondo te, lei é presa? Perché se è presa non devi cambiare se te lo chiede, devi essere te stesso, così come sei. Se gli piaci per essere l'arrogante figlio di puttana che sei, non essere un gentiluomo."

Scorpius annuì. 

"E ti avverto che ovviamente se la fai star male ti uccido e mi prendo tutte le tue cose, scaricando la colpa dell omicidio su James"

Albus si diede dello sciocco per tutto il tragitto dai sotterranei al settimo piano, dove era situata la stanza delle necessità. Era così evidente che Scorpius fosse cotto e stracotto di Rose. 

 

Dopo aver recuperato nella stanza delle necessità alcool e fuochi d artificio, si incamminarono verso la sala grande. 

Scorpius, come sempre, non tradiva la benché minima emozione. 

Mascella contratta, sguardo intenso e un angolo della bocca leggermente sollevato: ghigno alla Malfoy. 

Ad Albus venne da ridere pensando che era solo una facciata, in realtà Scorpius era un cretino come tutti. 

“Cos hai da ghignare?” Chiese il biondo Serpeverde.

“Sei ridicolo” rispose Albus, scatenando risa convulse in entrambi. 

Arrivati alla porta della Sala Grande, che per l’occasione ospitava la tradizionale festa di Halloween, si scambiarono uno sguardo complice e riposto il mantello dell invisibilità con cura, entrarono. 

Scorpius teneva un bengala acceso in bocca a mo’ di sigaro. Sotto il braccio destro una scatola piena di tiri Vispi e nella mano sinistra tre bottiglie di burronirra. Albus reggeva una cassa di whisky incendiario e una di burrobirra. Vennero annunciato da Fred e Louis e accolti con un gigantesco boato, Vennero condotti sul palco da dove distribuirono (praticamente lanciandoli) i “meravigliosi doni” (come li aveva definiti Fred) che avevano portato. 

Tutti urlavano e allungavano le braccia per avere bottiglie di alcool e fuochi magici. Scorpius sembrava nel suo abitar naturale, sorrideva strafottente, mento alto, modi di fare eleganti. Albus non riusciva a smettere di ridere, soprattutto quando si accorse che Scorpius stava facendo di tutto per trattenere le risate e continuare quella pagliacciata da principe di ghiaccio. Quando scesero dal palco Louis disse ad alta voce: “Sai Albus, Sembri davvero tanto un Serpeverde quando sei con lui”, scatenando definitivamente le risa di Scorpius 

 

 

POV SCORPIUS

Alle 22:30 Scorpius non ne poteva già più.  Lui e Albus erano entrati in grande stile: applausi, grida, entusiasmo generale. Avevano distribuito da bere e canfrusaglie varie, poi avrebbe dovuto socializzare. Non aveva voglia di stare con i Serpeverde, e sopportare le loro gare a chi ce lo aveva intellettualmente più lungo. (Che poi, Scorpius riteneva che nessuno di loro fosse particolarmente dotato in quel senso) così era rimasto con Albus in disparte a chiacchierare e si era sorbito la “sfilata” di tutte le ragazze che speravano di essere invitate a ballare da loro, che ogni circa 3 minuti, passavano davanti al loro tavolo ammiccando e sorridendo. Albus lo aveva a malapena notato, ma Scorpius detestava quel tipo di attenzioni, al contrario di quanto avesse sempre ritenuto Rose. 

Rose! 

Rose: ecco il vero dramma: da quando era entrato con Albus si era sentito il suo sguardo addosso e, dal canto suo, non riusciva neppure a guardarla. Sapeva che sarebbe dovuto andare da lei a farle i complimenti per quanto era bella, scherzare un po’ prendendo in giro Albus e magari battibeccare come sempre, ma non poteva, non riusciva neanche a guardarla: aveva incrociato il suo sguardo per un secondo, mentre lui e Albus andavano a sedersi e si era sentito scoppiare il cuore nel petto. 

Odiava sentirsi così. 

Odiava non avere il controllo e soprattutto aveva paura di fare la figura dello stupido. Lei era interessata a lui per come lo aveva conosciuto-freddo, glaciale, enigmatico-non come un ragazzino idiota cotto di lei. 

“Scorp mi stia ascoltando?”

Scorpius sbuffò infastidito: “no e ti ho già detto di non chiamarmi così, fa troppo proletariato” disse raddrizzandosi sulla sedia.

“Oh scusa principe di ghiaccio, Sua Altezza Reale vorrebbe farmi il sacrosanto favore di raccontarmi, dopo una settimana che gli e lo chiedo, cosa sa esattamente della proposta di integrazione tra case?” Rispose Albus.

“La McGranitt non ve lo ha detto alla riunione con i prefetti?” 

“No” Rispose ancora Albus sbuffando, come se lo avesse già ripetuto un centinaio di volte: “ha detto solo quella roba delle donne” 

Scorpius si appuntò di chiedere spiegazioni più approfondite sull argomento. 

“In pratica: vogliono che tutti gli studenti vengano ri- sottoposti al cappello parlante ogni tot anni, così da mettere in chiaro che nella vita si cambia e che ogni fase della vita, va bene, fa parte di te”. Bevve un sorso di Whisky Incendiario e continuò: “Sai, appianare le discordie tra le case e... Albus ti senti bene?” Albus era improvvisamente sbiancato.

“Hey amico stai bene?” Chiede ancora Scorpius preoccupato.

Albus si rassettò e disse “É il Whisky, continua” 

Non del tutto convinto Scorpius continuò: “allora la McGranitt mi ha detto che si ricordava di quando mia madre le disse che partecipavo a delle gare di corsa sulla scopa in estate, e mi ha chiesto di far girare la voce. Vuole organizzare un torneo con squadre miste”

Albus sembrava essersi ripreso ed era seriamente incuriosito: “e tu cosa le hai risposto?”

Scorpius scrollò le spalle: “É la preside cos avrei dovuto risponderle? Che lo avrei fatto.”

Albus stava per chiedergli qualcos altro quando due bellissime ragazze con i capelli rossi fiammanti li raggiunsero. Scorpius non poté più farne a meno e guardò Rose. Era raggiante. Era appena uscita dalla folla, aveva ballato con Lily. Si tenevano la mano e Rose la stava tirando verso di loro, ridevano entrambe, avevano bevuto abbastanza. Il vestito le stava benissimo. Si stramaledisse di averglielo consigliato, notando gli sguardi di tutti i ragazzi vicini. Sembrava quasi nuda sul seno, probabilmente lo era ma non si vedeva per via di un incantesimo. I capelli erano sciolti, ricci più del solito e selvaggi. Furono gli occhi che lo uccisero. Rose lo stava guardando e quando i loro occhi si incontrarono il suo cuore si fermò per un attimo. Avrebbe voluto alzarsi e scappare, non poteva sopportare un’emozione così forte! Purtroppo le sue gambe non davano segno di muoversi e lei era lì, che gli stava sorridendo, meravigliosa nel suo abito bianco di tulle. Con i tacchi alti le sue gambe sembravano ancora più lunghe.

“Hey!” Disse rise guardandolo e ridacchiando. Era brilla, era dolcissima. Quanto avrebbe voluto voluto infilarle la lingua in bocca e trasformare quel sorriso nell espressione che aveva avuto quella mattina, quando spontaneamente l’aveva baciato.

Che poi, anche una voce da fata doveva avere? Era già bellissima, intelligente, talentuosa, simpatica, dolce, non poteva avere almeno una brutta voce?!?!

“Ciao” Rispose lui accompagnando al saluto un movimento del mento verso l’alto. La voce gli era venuta fuori un po’ roca. Meglio, poteva sembrare sexy. Rose e Lily presero posto vicino a loro e lui decide di concentrarsi molto su Lily. 

Le face molti complimenti e scherzò con lei, le fece molte domande. Rose intanto lo guardava di sottecchi, sentiva il suo sguardo azzurro penetrante di tanto in tanto. Ad un certo punto, all improvviso Rose gli Toccò un braccio, che prese fuoco, o almeno così parve a Scorpius, e chiese sottovoce: “Andiamo a ballare?” Il tono era dolce e complice al tempo stesso. 

Stava diventando sempre più difficile non baciarla. 

Scorpius con moltissima difficoltà riuscì a reggere il suo sguardo per il tempo necessario a dire: “certo!”

Poi si voltò verso Lily, perché se avesse ballato con Rose avrebbe sicuramente avuto un erezione, COME MINIMO.

“Lily Potter vuole concedermi questo onore ?” 

Lily rise, ignara del ruolo che stava giocando, e si alzò felice. 

“Andate voi ragazzi” Disse invece Albus. 

Ecco. Lo sapeva. Albus come sempre doveva complicare le cose. Mentre Lily dava a suo fratello del rammollito si ritrovò a dover per forza incrociare lo sguardo di Rose, e se si aspettava di vederla perplessa o arrabbiata, certo non si sarebbe mai aspettato di vederla ferita. Scorpius sentì il suo cuore sprofondare di 100 membri sotto terra. Ora si che si stava comportando come un ragazzino idiota, doveva comportarsi da uomo dannazione! Ma cosa cavolo stava facendo? Avrebbe rimediato appena possibile. Rose aveva portato le braccia al petto e lo smguardava dritto negl occhi. Senza dire niente si incamminò in direzione dei suoi cugini, scambiò due parole con Louis Weasley, e tornarono insieme.

“Allora vi state divertendo?” Chiese con un gran sorriso il ragazzo Veela.

Poco dopo, Scorpius stava ballando Con Lily Potter -che era estremamente simpatica oltre ad essere un ottima ballerina- mentre Rose ballava con il cugino. 

Di tanto in tanto la guardava di nascosto, era veramente bellissima. Cercò di parlare con Lily per distrarsi, mentre ballavano un lento.

“Hai idea di quanti ragazzi ti stanno guardando il fondoschiena?”

“Si. Non so se devo esserne felice o infastidita” disse sinceramente lei. 

Scorpius ci pensò su. 

“Be, credo che dovresti esserne visibilmente infastidita ma segretamente felice” 

Lily ridacchiò: “probabilmente si”

“Sai Malfoy, sei proprio simpatico!” 

Fu il turno di Scorpius a ridere: “Grazie Potty, altrettanto.” 

“Vieni da noi a Natale dopo pranzo?” 

“Penso di sì, se per i miei genitori va bene”

“Sai che profumi di menta?” 

Forse la piccola Potter aveva bevuto un po’ troppo. 

“Eeehm si. Me lo dicono” 

“Secondo te se un ragazzo mi invita a ballare cosa dovrei fare?”

“Be dipende se ti piace o no credo, se hai voglia di ballarci ballaci”

Lily sospirò con aria stanca.

“É che non so come comportarmi, guardati intorno toccano tutti i sederi delle ragazze con cui ballano, io non voglio che nessuno mi tocchi il sedere.” 

A Scorpius fece tenerezza. Infondo era una ragazzina Lily Potter. Nonostante il fisico da modella, gli occhi truccati di nero e tutto l’impegno che sicuramente metteva per sembrare più grande. “Se non vuoi che ti tocchino il sedere, non fartelo toccare! E se qualcuno ti tratta male ti basta schioccare le dita e avrai due fratelli, due cugini e un amico pronti a massacrare qualcuno di botte per te.” Disse Scorpius 

Lily sorrise. 

“Pippo Jeffris ci sta guardando” 

“Goditi il tuo momento di gloria Potter”

Disse Scorpius facendole fare una giravolta. 

Senza volerlo però, Scorpius noto con la coda dell occhio che, salutato il cugino, Rose si dirigeva da sola verso il tavolo delle bevande. 

Proprio in quel momento un ragazzo che se non ricordava male giocava come portiere di Corvonero si fece avanti: “scusa posso permettermi di portartela via per un ballo?” 

Il tempismo era dalla sua parte.  

“Weasley!” Esordí porgendo a Rose un bicchiere di idromele. 

Rose non rispose, lo ignorò completamente, si diresse verso il

Fondo della sala, e si appoggiò ad un muro in penombra. 

“E poi sono io che mi dò troppe arie” disse Scorpius, sapendo di far leva su qualcosa che l’avrebbe fatta irritare abbastanza da tenerla con lui. 

“Che problemi hai?” Chiese Rise freddamente. 

“Scusa?!”

“Che problemi hai!”

“Qui quella isterica e fuori luogo sei tu gioia, bevi e datti una regolata” le rispose tagliente Scorpius.

Improvvisamente, Rose gli lancio il contenuto del suo bicchiere in faccia. 

Maledetta strega.

Prima che se ne andasse, Ripulitosi con un incantesimo Scorpius la trattenne per un braccio, la attirò a se impedendole con la forza di respingerlo fin quando, trascinata al centro della pista, non poteva più ribellarsi: Nella sala stavano tutti ballando un lento. 

Rose seguiva i passi meccanicamente, senza neanche guardarlo in faccia. Sembrava, tra le sue braccia, così assente da essere stata baciata da un dissennatore.

Chissà cosa pensava di lui. La tentazione di baciarla era fortissima. Sapeva che tutti li stavano guardando, ma per lui c’erano solo loro, e anche se lei era furiosa e lo disprezzava a lui bastava averla vicina. Quasi non gli sembrava vero. Prima che la canzone giungesse al termine Scorpius chiamò a sé tutto quel poco di coraggio che gli era rimasto: “scusa.” 

Rose si scostò bruscamente e lo guardò negl occhi. 

“Sei uno stronzo” Constatò.

“Aah Rose, quanto vorrei esserlo davvero”

Continuarono a ballare lentamente.

“Ah non lo sei?” Chiese lei ironica, senza smettere di guardarlo.

“No, ma quando te ne accorgerai non mi troverai più così sexy, quindi meglio non rivelarti le reali ragioni del mio comportamento da stronzo.” Rispose Scorpius con voce Roca.

“Non c’è niente di sexy nell essere stronzi”

“Ci sono io di sexy, nell essere stronzi.”

Suo malgrado, Rose rise.

“Oh Rose non guardarmi così” disse Scorpius stringendola leggermente di più a sé in modo che lei non riuscisse a guardarlo negl occhi. 

“Se mi fai gli occhi languidi annullo l’incantesimo del tuo vestito ti avverto”

“Come se permettessi a tutta la Sala Grande di vedermi le tette” Rispose Rose lasciandolo di stucco.

“Non ho detto che lo annullerei qui. Prima ti farei ubriacare e ti porterei di peso nei sotterranei, ti stenderei sul mio letto e..”

“OK OK Malfoy hai reso l’idea!” Esclamò Rose ridendo. 

“Ci stanno guardando tutti” disse poi con un tono di voce più basso, spostando nervosamente i capelli da una spalla all altra. 

“Rose Weasley, non me ne frega niente”. Ed era vero: stare con Rose a ballare, scherzare, parlare delle sue tette era così bello che avrebbe dato qualsiasi cosa in cambio.

 

 

POV ROSE

Scorpius non c’era. Neanche Albus, quindi forse sarebbero scesi insieme. La Sala Grande era meravigliosamente addobbata, doveva ricordarsi di far ei complimenti a Fred e Louis. I lampadari erano ricoperti di ragnatele di minuscoli diamantini, e sopra alla pista da ballo aleggiavano delle zucche usate come lanterne. Gli invitati erano tutti vestiti estremamente eleganti. Rose noto divertita come in prossimità dei suoi cugini ci fosse sempre un gruppetto di ragazze carine. La festa era appena iniziata e i Malandrini erano appostati proprio di fronte all ingresso della sala grande per accogliere tutti gli invitati e soprattutto, sospettava Rose, le invitate. Ogni volta che James diceva qualcosa, le ragazze carine vicino a loro scoppiavano sonoramente a ridere. Probabilmente erano sincere, James era davvero simpatico, ma loro ridevano proprio per qualsiasi cosa dicesse. James aveva le corteggiatrici più carine, Aiden quelle più formose e meno vestite e Fred quelle più intelligenti. Louis, le aveva tutte. Appena si girava nella loro direzione in due o tre aprivano la bocca per parlare, ma lui si rigirava verso gli amici prima di dargliene il tempo. Rose pensò che fossero davvero pessimi con le ragazze, ma, con un alzata di spalle tra se e se, pensò che infondo, erano adorabili come cugini.

Con Lily al suo fianco girò un po’ a vanvera per la Sala sperando di trovare Hugo. Con una punta di vanità e grande soddisfazione di Lily notò che non erano pochi i ragazzi che le seguivano con lo sguardo. Alla fine, forse era normale. Erano entrambe due ragazze molto sportive lei e Lily: di solito giravano per il castello in divisa o in jeans e anche se Lily aveva sempre il portamento di Ginny e quindi regale ed energico, Rose sapeva he non si potesse dire lo stesso di lei, quindi doveva essere per stupore che le guardavano. 

Trovarono Hugo andare indicazioni ai fotografi, tre ragazzi del sesto anno di Tassorosso. 

Rose ballava con Lily sulla pista da ballo quando un gran fracasso provenne da dietro di loro: qualcuno era appena entrato con alcool e fuochi d’artificio. Lily la trascinò fecendosi spazio tra la folla. Erano loro, ne era sicura. Scorpius avanzava sicuro, a testa alta. Ad un certo punto con un movimento secco della testa spostò una ciocca che gli era caduta sugl occhi e Rose si chiese con sua grande sorpresa, perché avesse dei dubbi sull accontentare Malfoy su ogni suo desiderio sessuale. Poi lui, forse accortosi del suo sguardo, per meno di un secondo la guardò. A Rose parve di vederlo rallentare un attimo, mentre si toglieva il bengala acceso dalla bocca, ma poi proseguì. Voleva davvero ringraziarlo per averla aiutata a scegliere il vestito e magari ricevere qualche complimento, chissà. Rose e Lily si avvicinarono al bancone del bar, allestito per l’occasione, e ordinarono da bere. Con loro grande sorpresa ed entusiasmo, furono moltissimi i ragazzi che offrirono “un altro giro per le signorine” o “un gin tonic per le ragazze più tonic della serata” Rose e Lily bevettero e risero assegnando in segreto un punteggio da “squallido” a “delicato come Hagrid” a tutti i ragazzi che le offrivano da bere. Rose non riusciva a staccare gli occhi da Scorpius. Parlava con tantissime ragazze e non poté fare a meno di provare una lieve fitta di gelosia. 

“Rose, sei sempre con Albus e Malfoy, per una volta che sei con me potresti prestarmi attenzione?” Disse stizzita Lily il collo di Rose girò così in fretta che Lily temette si staccasse.

“Certo scusami, raccontami di Clayton” Disse Rose sorridendo.

Dopo qualche minuto fù proprio Lily ad insistere per andare al tavolo con Scorpius e Albus. 

Cinque minuti dopo il cuore di Rose era così sprofondato che desiderava con tutta se stessa andarsene dalla festa. Scorpius aveva occhi solo per Lily e quando Rose gli aveva addirittura toccato il braccio e chiesto di andare a ballare, lui aveva invitato Lily. Per fortuna c’era Louis, e aveva potuto ballare con lui visto che Albus era preso male. Quando Louis fu reclamato ai suoi doveri di organizzatore della festa, Rose, con il cuore un po’ aggiustato dai sorrisi smaglianti e dalle battute del cugino, si diresse al bancone del bar. 

“Weasley!” Scorpius Malfoy, bello come il sole, freddo come il ghiaccio, le porgeva un bicchiere di idromele come se fosse tutto ok.

Rose non rispose, lo ignorò, il cretino. Cercò un punto dove non fossero troppo visibili e si appoggiò al muro. 

Il cretino appoggiò con una mano al muro, vicino alla sua testa, come se fosse la cosa più naturale del mondo. 

“E poi sono io che mi dò troppe arie” 

Come poteva essere così cretino?

“Che problemi hai?” 

“Scusa?!”

“Che problemi hai!”

“Qui quella isterica e fuori luogo sei tu gioia, bevi e datti una regolata” le rispose tagliente Scorpius, COME SE POTESSE PERMETTERSI DI ESSERE LUI QUELLO ARRABBIATO. Con un unico, liberatorio, movimento Rose gli lancio il contenuto del bicchiere che aveva in mano in faccia e si incamminò verso James e Aiden che vedeva poco lontano. Iniziava a pentirsi del suo gesto quando il cretino la trascinò sulla pista quasi sollevandola di peso. 

Nella sala stavano tutti ballando un lento. A Rose non andava di fare una scenata e quindi si limitò a seguire i passi meccanicamente senza neanche guardalo in faccia. Poco a poco la rabbia scemò lasciando spazio ad una sensazione di gran lunga peggiore: si sentiva ferita. 

Rose seguiva i passi meccanicamente, senza neanche guardarlo in faccia. Sentiva lo sguardo di Scorpius su di se, forse nel tentativo di decifrarla. 

Sentiva su di se anche lo sguardo di James che era poco lontano, e quello di Hugo, anche lui la stava guardando. Rose sperava che James venisse trattenuto dagl altri da fare una scenata. 

“scusa.” 

Rose non credeva alle sue orecchie: veramente la viscida serpe stava chiedendo scusa? Si era reso conto di essersi comportato MALISSIMO?

“Sei uno stronzo” Constatò.

“Aah Rose, quanto vorrei esserlo davvero”

Continuarono a ballare lentamente.

“Ah non lo sei?” Chiese lei ironica, senza smettere di guardarlo.

“No, ma quando te ne accorgerai non mi troverai più così sexy, quindi meglio non rivelarti le reali ragioni del mio comportamento da stronzo.” Rispose Scorpius con voce Roca.

“Non c’è niente di sexy nell essere stronzi”

“Ci sono io di sexy, nell essere stronzi.”

Rose non poté trattenersi dal ridere. Era un cretino, ma era speciale Scorpius Malfoy.

“Oh Rose non guardarmi così” disse Scorpius stringendola leggermente di più a se.

“Se mi fai gli occhi languidi annullo l’incantesimo del tuo vestito ti avverto”

Rose si senti avvampare. 

“Come se permettessi a tutta la Sala Grande di vedermi le tette” Rispose.

Scorpius parve per un attimo interdetto, poi disse: 

“Non ho detto che lo annullerei qui. Prima ti farei ubriacare e ti porterei di peso nei sotterranei, ti stenderei sul mio letto e..”

“OK OK Malfoy hai reso l’idea!” Esclamò Rose ridendo. 

“Ci stanno guardando tutti” disse poi con un tono di voce più basso, spostando nervosamente i capelli da una spalla all altra. 

“Rose Weasley, non me ne frega niente”. La dolcezza del suo tono infuse in Rose una strana sensazione di libertà. Stava bene, stretta a Scorpius, a ballare un lento e a scherzare e flirtare. Sentiva il suo cuore battere così forte che aveva paura si sentisse anche da fuori.

La canzone finì e Scorpius le sorrise.

“Lo sai che sei la più bella vero?” 

Rose non rispose, inclinò la testa di lato e sorrise. 

Rose sapeva che era il momento di dividersi o sarebbe veramente stato TROPPO quindi gli diede un rapido bacio sulla guancia e con un altro sorriso si separarono.

 

L’arrivo di Teddy alla festa procurò non poco scompiglio. In primis perché i Malandrini cercarono di lanciarlo in aria come si usava nei matrimoni babbani con gli sposi, e poi perché Teddy era pur sempre un insegnante e questo significava basta alcool. 

Mentre tutti ballavano la hit del momento, Rose lo avvicinò.

“Professor T!”

“Rosie, sei stupenda, come va la festa?” Disse alTeddy allegro.

“Alla grande. Tu come stai?” 

“Bene diciamo. Sto valutando di azzerare la classista di Grifondoro però” scherzo Teddy mentre si massaggiava la spalla che i Malandrini nel lorogoffo tentativo di festeggiarlo gli avevano quasi slogato. 

“Teddy.. ti devo parlare”

“Ti ascolto” 

“La McGranitt ha convocato i prefetti. Ci ha raccontato della difficile situazione politica e del movimento terrorista che sta nascendo e ha raccomandato alle ragazze di stare in guardia”

Teddy si allargò il colletto della camicia, leggermente a disagio.

“Quando ci ha parlato mi sembrava che mancasse un tassello, non capivo cosa. Poi James in sala comune si é dimostrato molto serio sulla questione, e tu conosci James, è davvero strano da parte sua...”

“Continua” disse Teddy, facendo apparire dal nulla due sedie per lui e Rose.

“Ecco.. mi chiedevo.. sai, l’unico che può aver informato James é zio Harry, ma lui non rivela mai dettagli sul suo lavoro di Auror quindi non deve essere una cosa che Zio Harry sa in quanto Auror ma in quanto... qualcos altro. E se l’ha detta a James deve essere davvero preoccupato per noi. Allo stesso tempo Teddy, James non era preoccupato prima che la McGranitt ci facesse quale discorso..”

Teddy sorrise triste: “Rose, vuoi che io ti dia il tassello mancante? Sai che non posso. La McGranitt mi ucciderebbe e onestamente penso che non spetti neanche a me dirtelo.”

Rose rispose: “non serve che tu me lo dica, dammi solo qualche elemento in più per arrivarci da sola!” 

Aveva uno sguardo supplice.  

“Quello che non capisco Teddy, è perché se James sa che c’è questo pericolo da tempo si sia preoccupato solo di recente! Forse non sapeva tutto, forse... forse zio Harry non gli ha detto le stesse cose che le ha detto la McGranitt, é lui che ha unito le informazioni! Dunque, la McGrantt ci ha detto che sempre più donne stanno assumenti ruoli importanti e ha convocato i prefetti per proteggere tutte le ragazze. Invece zio Harry deve aver detto a James... “ Rose rimase qualche secondo in silenzio, Teddy poteva vedere il suo cervello che ragionava alla velocità della luce. 

“Oh mio Dio..” disse in un sussurro. 

“Rose..”

“È la mamma Teddy vero? È la mia mamma che si candiderà come ministro della magia. Non ci sono molte donne con ruoli di potere ci sono molte donne della nostra famiglia con ruoli di potere... zia Ginny, Mamma, zia Angelina, Luna direttrice del Cavillo, la preside di Hogwarts una donna....” ha convocato i prefetti perché poteva avere Lisander, me e Albus in un colpo solo. Noi e Josh tamilton, il figlio della collega di zia Ginny.. oh mio dio, siamo noi ad essere in pericolo.”

Teddy si sistemò sulla sedia. 

“Rose ascoltami bene non devi parlarne con NESSUNO, hai capito? Nessuno deve saperlo o saresti ancora più in pericolo. Hai capito?”

Rose annuí, sconvolta.

“Resta qui, vado a prenderti da bere.”

Ma quando Teddy tornò, Rose era sparita.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Mirtillirossi