Youth
-Ritratto di Viktor prima e dopo la sua ascesa al ruolo di pakhan. Accenni al padre di Viktor-
-Ritratto di Viktor prima e dopo la sua ascesa al ruolo di pakhan. Accenni al padre di Viktor-
Se c’era qualcosa che aveva sempre colpito Christophe Giacometti, guardia del corpo e mano destra del futuro pakhan, era l'aspetto fresco e dolce del suo protetto, nonostante tutti gli sforzi di Viktor per modellare il suo aspetto su quello di suo padre.
Sergeij “Sephiroth” Nikiforov aveva sempre trasudato puro potere, quel volto vissuto di un veterano del KGB non aveva mai avuto un aspetto giovanile. Ma suo figlio Viktor, per quanto fosse la copia sputata del padre, con i suoi lunghi capelli argentei e gli scintillanti occhi verde-azzurri, beh, Viktor sembrava più la versione innocente e più giovane di un Sergeij vissuto in un mondo dove la violenza non esisteva, piuttosto che l’erede designato dal leader della bratva russa.
Chris non avrebbe saputo dire quante volte qualcuno aveva preso Viktor Sergeijevic per uno sciocco solo guardandolo in faccia. Cosa che, a lungo andare, non faceva che far cascare quegli ingenui dritti dritti nelle mani del giovane Nikiforov, in tutta onestà, motivo per cui Chris non si sarebbe certo mai lamentato, anche se era Viktor stesso a farlo (e anche qui, Chris non era del tutto certo che Viktor si stesse davvero lamentando, considerato quanto sembrava divertirsi a torturare chiunque avesse osato sottovalutarlo).
Gli uomini di Viktor avevano ormai da tempo imparato che dietro quel viso d’angelo si nascondeva un uomo la cui pura forza di volontà era sufficiente a ribaltare le maree, un uomo la cui fascinazione per le lame di ogni tipo rivelava una natura distorta, e ancor più malate fonti di divertimento e piacere. Eppure, ogni volta che lo guardavano, quel che vedevano era un ragazzo, tutto spensieratezza e sorrisi, all’apparenza mai toccato dalla natura brutale delle loro attività quotidiane.
E quando Viktor e Sephiroth si trovavano uno vicino all’altro, la somiglianza era sorprendente, e allo stesso tempo quasi disturbante tra due persone che emettevano aure così diametralmente opposte.
Chris non avrebbe mai capito come un semplice taglio di capelli e un abito elegante al posto della solita maglia a collo alto sopra i jeans potesse cambiare tutto nel giro di un giorno, strappare a forza tutta la giovinezza da quel volto, trasformare Viktor Sergeijevich Nikiforov in una belva, la cosa più lontana dalla freschezza che Chris avesse mai visto, persino considerando l’aspetto temprato dalle battaglie di Sephiroth. Ma forse era il nuovo anello al dito di Viktor, e il nuovo titolo posato sulle sue spalle come un mantello, nel momento in cui il più giovane pakhan nella storia della bratva prendeva posto per la prima volta sulla poltrona a lui destinata, e giurava fuoco e fiamme su coloro che avevano rovinato suo padre mandandolo in un campo di prigionia in Siberia da cui così pochi erano tornati vivi.