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Autore: Spensieratezza    19/03/2018    6 recensioni
Sequel della storia "L'ultima riga delle favole." e quarta storia collegata al ciclo delle fiabe.
Questa storia racconta il dolcissimo legame tra Jared e suo fratello Dean. Una storia romantica e struggente, piena di sentimento.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Come nelle favole'
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“Questa cosa non può continuare. Non possiamo continuare a vivere in questo limbo di immaginazione e sogno. Questa dimensione, questo sogno si sta sgretolando. Sta marcendo, ucciso da un’ossessione. Ti amerò per sempre, ma tu ora devi – lasciarmi – andare.”
 
“No, non questo, Dean, più indietro. Devi tornare più indietro!” disse Misha.

Jensen, ancora in stato di trance, tornò più indietro, a quand’era il fratello di Jared.

“Lasciami andare, Jared!” disse un Dean furioso, salendo sul treno, divincolandosi da suo fratello.
 
“Non è ancora tempo per quel ricordo. Per favore, Dean..” gli diceva Misha.

“E guarda che ci sto prendendo gusto! Non costringermi a dartene altri! Dopo tutto quello che abbiamo passato, tu sei OBBLIGATO a credere in noi, ME LO DEVI.”

“NO. più indietro!” ribattè Misha scrollandolo.

“Credi in me, per favore, credi a questo!!”

“STOP! TROPPO..INDIETRO.” disse Misha, sospirando forte.
 

Jensen aprì gli occhi e si accorse di essere sdraiato sul pavimento di una stanza completamente bianca.



“M-Misha…?” chiese Jensen, stupito di rivederlo. Il ragazzo, aveva dei folti capelli corvini, jeans blu e maglietta bianca, un fisico atletico.  Poteva vedere i suoi scintillanti occhi azzurri, ma NON il suo viso, che, roba incredibile, era circondato da un alone brillante di luce, rendendo impossibile vedergli il volto.

“Complimenti per avermi riconosciuto. Non credevo ci saresti riuscito in questa forma.” Disse lui, ma sembrava DIVERSO. Aveva una tonalità di voce diversa.

“Che vuoi dire? S-sei tu..almeno credo..anche se non vedo bene il tuo viso. Hai un alone dorato che ti copre il volto.” Disse Jensen mimando con le mani.

Il ragazzo, anche se Jensen non poteva vederlo, corrugò la fronte, sorpreso.


“Non vedi solo il mio volto?”

“Che significa non vedo solo il tuo volto??”

“Sto dicendo, che è STRANO che tu riesca a vedermi..Jensen..”

“Stai dicendo che sei un fantasma?”

“Sto dicendo che non sono materialmente qui.”

“Che…che significa? Dov’è qui? Dov’è Jared?? Mi fa male la testa!!”
 
Il ragazzo lo scrutò attentamente.

“Tuo fratello non è qui, Dean.”

“D-dov’è allora? Aspetta, siamo nell’aldilà?”

“La risposta è non ancora. Sto cercando di evitarlo.”
 
Quella risposta riscaldò un attimo il cuore di Jensen.



“Quindi io non..non sono morto? E tu..” disse Jensen, toccandogli il braccio e poi buttandoglisi tra le braccia.

“Dean…”

“Oddio, sono così felice che tu esisti!”

“Lo prenderò per la cosa più carina che tu mi abbia mai detto, ma adesso, lasciami andare..”

“NO. Ti prego, aspetta..tu sei mio fratello! Restiamo ancora un attimo abbracciati, ti prego!”

Qualcosa si sciolse dentro il cuore di MIsha. Lo abbracciò più forte, mentre delle lacrime gli rigarono la faccia.



“Non merito il tuo affetto, Dean..”
 
“Perché?” gli chiese Jensen, sciogliendo l’abbraccio, ma rimanendo a guardarlo, con un sorriso dolce. “Perché sei la fata che è innamorata di me?”

“Cosa?”

“Ho pensato a tutte le ipotesi su chi possa essere davvero in realtà e sai cosa ti dico? Se alla fine fossi tu, forse sarebbe tra tutte le scelte, quella che preferirei di più. Perché sei mio fratello, perché ti voglio BENE, e perché saprei cosa si prova..ad essere innamorati del proprio fratello, quindi io…”

“Dean, fermati, maledizione, sei fuori strada!” disse Misha agitato.

Jensen rimase a guardarlo stranito.

“Non sei tu la fata?”

“No. è quello che sto cercando di dirti..”

“Ma..tu mi hai chiesto quasi scusa..stai piangendo ora..”

“Perché mi sento in colpa. Era mio dovere..aiutarvi, salvarvi, invece non solo non ci sono riuscito, ma sono rimasto anch’io intrappolato in questa gigantesca trappola. State soffrendo anche per colpa mia, perché io non sono stato in grado…accidenti!!!”

“Io…mi gira la testa..” disse Jensen, tenendosela tra le mani.

“Riposati. Io adesso vado da tuo fratello.”
“Tornerai?”

Una supplica nella voce di Jensen. Misha lo abbracciò ancora e mettendogli una mano nei capelli, gli disse. “Tornerò.”

Dicendo così, scomparve e Jensen si prese la testa tra le mani.

Adesso aveva perso due fratelli, nel giro di due minuti.

Torna… sussurrò.
 
 
 







Jared stava continuando ad affogare di nuovo, ripetutamente e proprio quando sembrava che stava per invocare la morte, per raggiungere il suo amato Jensen, qualcuno sembrò tirarlo fuori violentemente dall’acqua.
 
 
“SPLUT COFFF. SPLUUUT!” Jared si era ritrovato in una stanza ora, a sputare acqua, come se stesse affogando davvero.

Quando vide Misha, sembrò non riconoscerlo subito.

“Perché? Perché diavolo l’hai fattoooo!” gridò Jared, scagliandosi contro il povero malcapitato.

“Ma che diav…” e dicendo così, con una manata lo fece volare, facendolo cadere a terra.
 
Jared fece appena in tempo a riprendersi, che riprese a guardarlo in cagnesco.


Io volevo morire!! Io ero pronto a morire! “ ruggì come un leone in gabbia.

“Ah, Jared, Jared, in qualunque versione, tu sei e rimarrai sempre un coglione!!” sospirò Misha.

“ Che cazzo stai dicendo?? E Perché continuano tutti a impedirmelo??” gridò Jared più forte che mai.

“Un grosso coglione al quadrato! E la sai una cosa?? Ora, che ne ho le tasche PIENE, finalmente ho il coraggio di dirti, quello che non ti ho mai detto anni fa, che uno che si lascia morire così facilmente, non ha nessun diritto di farmi sentire in colpa perché non faccio NIENTE per lui!”

Quell’ennesimo sfogo di Misha, lasciò Jared senza parole.



“Tu..mi conosci?”

“Tu ti lamenti che non ti lasciano morire? IO dovrei lamentarmi! Sempre a salvarvi il culo e mai neanche un GRAZIE! Ah già, è vero che le persone non ti dicono mai grazie dopo che li salvi.”

“Hai..un qualcosa di famigliare..” disse Jared.

“La prenderò per la cosa più carina che tu mi abbia mai detto.”
 
Qualcosa scattò nella testa di Jared.

Misha?”

“Eccole li. Sento le rotelle che riprendono a girare nel cervello! Il criceto sta ballando la cumba!”



“Misha! Santo dio! Io e Jensen ti stavamo…”
 
Ma Jared in quel momento si fermò. Cosa voleva dire? Cercando?  Ma sarebbe stata una bugia. Non l’hanno cercato. Non l’hanno mai cercato.

Misha sembrò capire quello che si aleggiava nel suo cuore.

“Non devi mentire, Jared. So che non mi stavate cercando. Avevate problemi più grossi.”

“Questo..non è..”

“Ma in ogni modo, è giusto. Sono IO che dovevo cercare voi e finalmente vi ho trovati.”

“Misha..perchè il tuo viso è coperto? A malapena ti..ti VEDO.”
 
Misha sospirò.

“è quello che ho spiegato a Jensen. Non potete vedermi perché non sono materialmente qui.. ma..”

JENSEN? L’hai visto?? Dov’è?? Dimmi che sta bene, ti supplico!!”

Jared si era aggrappato alla maglia del ragazzo.
 


“Sta bene e te lo riporterò, Jared. Come ho già fatto una volta.” Disse senza muovere un muscolo.

Il cervello di Jared era in sovraccarico, ma era così felice di sentire quella frase!

Sorrise e non sapeva neanche lui perché si sentiva così felice, aveva l’impressione che fosse più di puro sollievo.

“Grazie.” Disse, sfiorandogli la mano, con dolcezza.
Il ragazzo ritrasse la mano, imbarazzato.

“S-scusami, ma è che ci sei mancato e…” si fermò di colpo, che cosa stava dicendo?

“Lo so.” Disse il ragazzo. Non c’era vena di sensualità, o presa in giro in quella constatazione.

Jared sbattè gli occhi e cercò di riprendere il controllo di sé e delle sue sensazioni. Provava dei sentimenti per questo ragazzo? Per il fratello del suo ragazzo? Ma che cosa c’entrava lui in tutta questa storia? Aveva avuto una parte piccola, a malapena una comparsata in tutto questo gran casino.
 


“Misha, aspetta..cosa significa la frase - Sta bene e te lo riporterò, Jared. Come ho già fatto una volta?”

Misha sospirò. “Non ricordi ancora…ma ricorderai.”

“Ma…io voglio ricordare ORA!!!” disse Jared arrabbiato.

Misha lo guardò sconvolto. Quel ragazzo era più testardo di un mulo!

Prima che potesse reagire in qualche maniera, Jared si aggrappò alle sue spalle, entrando in quell’alone misterioso dorato.
 
“Jared, non sai quello che stai facendo!!”

Dimmi chi sei! So che non sei chi dici di essere!”

“Jared, ti prego fermati, non ti rendi conto di quanto sia…”

“Dimmi CHI SEIIIIIII!!!”
 
Ora finalmente vedeva il suo viso, anche se sembrava diverso da quello che..

Ma poi un LAMPO.

Che lo fece quasi svanire, talmente era accecante.
 
E vide delle immagini.

Lui e Misha che si abbracciavano!

Lui e Misha nel pieno della notte che camminavano e Misha che batteva un pugnetto sulla sua spalla, al suo fianco.

Lui che rideva a una battuta di Misha.
 

All’improvviso si sentì estromesso da quelle visioni in maniera così brusca che volò per la seconda volta sul pavimento.



Anche Misha era volato. E si teneva la testa dolente.
 
“SEI SODDISFATTO ORA?”gli gridò Misha, arrabbiato.

“Io..mi dispiace..non sapevo..non pensavo..”

“Esatto! Finalmente dici qualcosa di esatto!! NON - HAI -PENSATO!”

“Ma ti ho visto! Ho visto te e io..ridere insieme, abbracciarci. Non..non abbiamo avuto praticamente contatti da quando ci siamo visti quando io ero una bestia e tu eri morente, non capisco..io..aspetta..noi..”

Misha aspettò che arrivasse il resto.

“Noi eravamo..AMICI.
 
“Ci sei arrivato. Bravo Sherlock!”

“Ma..com’è possibile..aspetta..ci conoscevamo già prima che io diventassi una bestia, quando c’era ancora Dean?”

Misha sospirò.

“Misha, ti prego, dimmelo. Dimmi che è vero.”
 
Misha gli voltò le spalle.

“Ti prego! finora ho pensato che solo Dean avesse un legame con te, che solo voi contaste qualcosa l’uno per l’altro e mi sono sentito così triste quando ho rimproverato Jensen di non ricordarsi di te..io..pensavo che foste solo voi due..e invece..c’ero anch’io?”

Misha si voltò lentamente. Sembrava molto combattuto e forse anche preda di emozioni intense.
 


“Sì..lo sento..quello che io provo in questo momento..è quello che si prova quando ritrovi un amico!” disse Jared, allzando le mani nella sua direzione e poi finendo per abbracciarlo.
 
Misha si lasciò abbracciare e ricambiò l’abbraccio.

“Jared, io devo andare adesso.”

“No! Ti prego, resta! Dimmi ancora di più…voglio ricordare di più.”

“Non posso. Quello che hai ricordato, per poco non ti ha distrutto..e non ha distrutto anche me. Non è ancora tempo. Devi ricordare senza forzature che possono farti male.”

“Va bene, va bene, solo un’ultima cosa…”
 
“Dimmi..” disse Misha, sospirando.
 


“Ecco..io..davvero in passato, volevo lasciarmi morire?” chiese vergognandosi.

Misha lo guardò stranito.

“L’hai detto tu. Hai detto che non accetti lezioni di morale da uno che si lascia morire così facilmente, o qualcosa del genere..dunque..il sogno..in cui io affogo..è vero?”

Misha restò zitto. “Non posso parlare di questo.”

Jared sospirò. Lo aveva immaginato. “Lo immaginavo, ma..volevo solo..scusarmi, ecco. Se ho fatto una cosa del genere..”

“Te l'hanno impedito.” Puntualizzò Misha.

A Jared non sfuggì che Misha evitò di dire CHI.  
 
“Sì..beh..ad ogni modo..devo esser stato davvero un coglione, mi vergogno.”
 
Misha lo guardò, poi sorrise ancora.

“Ah, Jared, Jared..vuoi che te la dica adesso, un’altra cosa che non ti ho mai detto?” gli chiese.

“Dimmi. È un altro insulto?”

“No.” disse Misha ridendo. “C’è stato un tempo in cui, sei stato come un oggetto rotto, una carcassa d’uomo, per intenderci.”

“Mmm..si credo di sapere a cosa ti riferisci.”

“E io non ti ho mai detto..che seppur tutto il resto di te mancava, hai comunque sempre avuto il cuore al posto giusto, tu.” Disse Misha, puntandogli un dito al centro del petto.
 
Gli occhi di Jared si riempirono velocemente di lacrime. Mosso da un impulso istintivo, irrazionale, abbracciò di nuovo Misha e gli disse delle parole che forse in un altro momento, avrebbe avuto vergogna di dire.
 
“Sei come un fratello, per me.”
 
Quella frase toccò Misha nel profondo e per la seconda volta, si ritrovò a piangere e ricacciare poi indietro le altre lacrime, per quello che poi alla fine, era il fratello dell’altro.

“E voi per me, siete quelli che non ho avuto.” Disse, sciogliendo l’abbraccio, ma restando davanti a Jared, fin quando non scomparve di nuovo.
 
 
 






















Note dell'autrice: 

ragazzi, io sto ufficialmente impazzendo! Avete visto che capitolo??? E non era neanche in programma! ahhah xd questa storia ormai sta diventando di tutto e di più ahhaha xd chiedo scusa a chi sta aspettando il proseguo delle mie storie ma questo sequel è una vita che avevo in procinto di scriverlo, non avevo assolutamente idea che mi avrebbe coinvolto in questo modo e devo battere il ferro finchè è caldo xd spero che stia appassionando anche voi ^^

ps è inutile! Ogni volta che voi penserete di essere vicini alla soluzione, io vi confonderò le idee su cosa avevate pensato ahha xd
   
 
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