-EPILOGO-
«
you are not alone »
«You
are not alone, I am here with you though we're far apart
You're always in my
heart, you are not alone.. »
Da qualche parte
qualcuno la stava chiamando, almeno così le sembrava.
Girò la testa dall’altra
parte, senza aprire gli occhi, godendosi la parte più bella dello stare a letto,
quella del dormiveglia.
Provò a spostare anche
il braccio, ma fu uno sforzo inutile, visto che qualcuno glielo stava
praticamente schiacciando.
Lily sorrise, per poi
aprire un occhio, lentamente.
Non riusciva ancora a
credere che quello spettacolo che si prospettava davanti ai suoi occhi fosse
tutto solo per lei.
Scorpius dormiva beato,
a pancia in giù, con la guancia schiacciata contro il
cuscino.
Qualche ciuffo biondo
gli cadeva davanti agli occhi e questo contribuiva a rendere quell’immagine
angelica che sembrava dipinta da qualche artista famoso, ancora più
bella.
Lui mugugnò qualcosa nel
sonno, mentre Lily apriva entrambi gli occhi e cercava di riabituarli alla tenue
luce che filtrava dalla sua finestra.
Era già mattina,
peccato.
Cercò di stiracchiarsi,
anche perché stare in due in un letto singolo, con il caldo dell’estate che
invadeva la stanza, era un po’ difficile.
Ma era una tortura
piuttosto piacevole, che Lily avrebbe sopportato per sempre. Anche perché ormai
si era abituata.
Da quando erano iniziate
le vacanze estive, quella storia si ripeteva più o meno ogni sera, salvo
imprevisti. Non era mica male ritrovarsi con un sonoro pop un Malfoy nella
stanza!
Assolutamente
no.
Lily sorrise, mentre
baciava la fronte del suo ragazzo, per poi voltarsi.
Il suo comodino era
praticamente sommerso, riusciva a stento a ritrovare la piccola sveglia
digitale, che segnava le 10.27, vicino alla data di quel
giorno.
Merlino, era già così
tardi.
Pazienza, magari sarebbe
rimasta solo altri cinque minuti, tanto non se ne sarebbe accorto nessuno. E poi
anche James di solito stava fino a tar..
Un
momento.
Lily spalancò gli occhi
di colpo, fissando di nuovo la sveglietta.
No, non stava affatto
sognando.
Era davvero il 19
Luglio.
Il 19
Luglio.
Il che significava
pranzo di famiglia.
Il che implicava Hugo,
Rosie e tutti gli altri in giro per la casa.
E soprattutto, implicava
Draco e Asteria Malfoy che di lì a poco sarebbero
arrivati.
Ebbene si, dopo la fine
della scuola i rapporti tra Potter e Malfoy si erano leggermente distesi, anche con lo
zampino delle rispettive mogli.
Ma in quel momento il
problema era un altro.
Pranzo di
famiglia.
Scorpius in camera
sua.
O Merlino, se lo
beccavano erano guai!
Doveva sbrigarsi, non
poteva mica farsi sorprendere con Scorpius Malfoy nel
letto.
Sua padre l’avrebbe
cruciato davvero.
«Scorpius.. ehi..
andiamo, svegliati!E’ tardissimo!Tra un po’ dovresti essere qui con i tuoi, se
mio padre ci becca siamo nei guai» fece Lily, cercando di mantenere la
calma.
E pensare che sua madre
la sera prima gliel’aveva anche ricordato.
“Domani vengono tutti
Lily, perciò cerca di non alzarti tardi, così mi dai una
mano”.
Già, era stata
effettivamente molto d’aiuto.
«Che c’è» sbottò
Scorpius con voce strascicata, mentre apriva un occhio.
Ok, Lily fece un bel
respiro profondo.
Avrebbe tanto voluto
rispondere o per lo meno dire qualcosa di sensato, ma in quel momento, con
Scorpius Malfoy in boxer nel suo letto, era leggermente distratta.
Inspirò un volta, pronta
per dire qualcosa, ma la risata bassa e irresistibile del suo fidanzato fu più
veloce.
«Lo so che mi stai
fissando, bad girl. Depravata» disse
ridendo, mentre si stropicciava gli occhi e si tirava su a
sedere.
Lily spalancò la bocca,
pronta a ribattere.
«Cosa?Io non ti fissavo,
proprio per niente!Assolutamente no» fece decisa, cercando di risultare
convincente.
Dal modo in cui il suo
ragazzo ghignava poteva essere sicura che non lo era stata affatto, ma in fondo
con lui era così, in un modo o nell’altro quel biondastro sexy sapeva sempre
tutto.
Impressionante. A volte
le ricordava pericolosamente Al.
«Si certo, come no.
Comunque, perché mi stavi chiamando prima?» fece lui, mentre indossava i suoi
jeans –ancora a terra- e si avvicinava a Lily.
Lei strabuzzò gli occhi
e lo colpì sul petto.
«Devi andartene!Non ti
ricordi che giorno è oggi?» disse in un sussurro Lily, mentre raccoglieva la
t-shirt bianca da terra e la lanciava a Scorpius.
Lui la fissò un attimo
stranito.
«Ahm dovrei?» disse
preoccupato, inarcando un sopracciglio.
La fissò con uno dei
suoi sguardi grigi penetranti e assolutamente magnetici.
Da restarci
secca.
«Beh.. si, voglio dire..
certo che dovresti!E’ il 19!Ricordi?Pranzo di famiglia, i tuoi genitori che
saranno qui a momenti..» fece veloce Lily, mentre infilava i pantaloni della
tuta.
Scorpius spalancò la
bocca.
«Era oggi?» disse quasi
sorridendo.
«Si!Presto, devi
sparire.. se ti beccano qui è la fi..»
«Lily, posso entrare?Sei
vestita si?» chiese una voce fuori dalla porta.
Scorpius trattenne una
risata, mentre vedeva Lily pietrificata e sentiva la voce di James che bussava
alla porta.
Che situazione
memorabile.
«Ok, io scappo che è
meglio. Ci vediamo tra poco, ragazzina. E mi raccomando, quando mi
vedrai fai un po’ di scena. In
fondo non mi rivedi da tanto tempo» le sussurrò sorridendo
all’orecchio.
Le diede un bacio
veloce, ma non per questo meno intenso.
Lily si accorse di
essere rimasta impalata col cuore a mille, solo quando la porta si aprì di
scatto, mentre un gran fascio di luce invadeva la stanza.
Dall’alto del suo metro
e ottanta, suo fratello James, più abbronzato che mai, la fissava un po’
disorientato.
«E’ un nuovo tipo di
preghiera?Stare in piedi al centro della stanza, dico» chiese lui, mentre le si
avvicinava e le metteva una mano sulla fronte.
«James, sto benissimo»
disse piccata, mentre cercava di nascondere col piede un calzino di
Scorpius.
Era possibile che dopo
tutti quei mesi, un suo bacio riusciva a farle ancora
quell’effetto?
Dal modo in cui la
fissava James e dal modo in cui il cuore batteva furioso, la risposta era solo
una: si.
Lui le sorrise,
scompigliandole un po’ i capelli e mentre alzava il braccio Lily colse il
tatuaggio fresco, fatto da pochi giorni, che James aveva sul
polso.
Erano due iniziali
intrecciate, la J e la K, simbolo di due vite che non si sarebbero separate mai
più.
«Kate viene oggi?»
chiese Lily, mentre riordinava il comodino.
In un istante vide gli
occhi di suo fratello accendersi, di quella luce particolare che solo l’amore
riusciva a conferirgli.
Era ancora più bello da
innamorato, pensò Lily.
«No, credo di no. Ha da
fare, la professoressa» disse Jim alzando gli occhi al cielo, un po’
dispiaciuto.
«Dai James, dovresti
essere felice. Ha finalmente trovato un nuovo lavoro» fece
Lily.
Suo fratello la scrutò
attentamente, poi alzò le spalle e sorrise.
«Ma io lo sono. Cioè, odio con tutto il cuore le scuole estive
ma sono felice per lei, se lo merita davvero. E’ solo che.. preferirei averla
sempre con me» fece sincero.
Lily gli sorrise, si
avvicinò per abbracciarlo e depositò un bacio sulla sua guancia, un po’
arrossata per via del sole.
«Dovresti smetterla di
giocare a Quidditch senza crema. Rischi di bruciarti» osservò sua sorella,
mentre cominciavano a scendere le scale insieme.
«Io sono già hot al
naturale» rise lui, mentre entrava nella cucina.
Il solito profumo di
fiori li informò che Ginny era lì da qualche parte e infatti, proprio in quel
momento sbucò dallo stanzino all’improvviso.
«Ehi!Alla buonora
signorina» disse sua madre, mentre Lily chinava il capo con aria
colpevole.
«Ahm scusa è che..
»
«Che cucini di buono
mà?» fece James, interrompendo la conversazione.
Lily si fece una risata,
pensando a quanto fosse strano suo fratello. Sembrava davvero che vivesse in un
altro mondo, ogni tanto tornava
sulla Terra, come se niente fosse.
«Lo stufato, sei
contento?» disse Ginny, mentre un paio di bottiglie volteggiavano
nell’aria.
«Grande!Certo che si.
Anche se rinnovo il mio consiglio, per me i platinati preferirebbero un bel
frappé al gusto di sangue» disse ilare, mentre sua madre rideva e Lily gli
lanciava un’occhiataccia.
«Ti ho già detto che
sono Malfoy, James, non vampiri» sbottò contrariata sua
sorella.
«Fa lo stesso. E
comunque non ne sarei così sicura se fossi in te. Visto come sono
bianchi?Nascondono qualcosa. Hai controllato i canini
dell’albino?»
«JAMES!» tuonò
Lils.
«A proposito, vi
salutano i nonni. Hanno mandato un’altra cartolina poco fa. Sono in Egitto
adesso» fece Ginny, mentre sorrideva.
L’ultima volta che Arthur e Molly Weasley avevano visto una
piramide c’era anche lei.
Come passava in fetta il
tempo.
«Ehi mà, dove sono pà e
il nanerottolo?» continuò James, mentre addentava un pezzo di
pane.
Lily alzò gli occhi al
cielo.
Ma era possibile che
dovesse trovare un soprannome per tutti?
Ginny invece si limitò a
sorridere.
«Tuo padre è da zio Ron,
stanno per tornare credo. Tuo fratello.. dovrebbe essere di sotto» disse
velocemente, mentre dava una controllata all’arrosto.
Lily e James si
volatilizzarono in un istante, mentre scendevano le scale cominciarono a sentire
una strana musica provenire dal piano inferiore.
Sembrava quasi una..
salsa.
«Ma che diavolo sta
facendo Al?» fece James spaventato, mentre Lily riusciva a avvertire tra la
musica la voce di Niki.
«Adesso si spiega tutto»
osservò lei.
Entrarono nell’ampio
salone, giusto in tempo per gustarsi la scena di Niki che impartiva lezioni di
ballo ai malcapitati di turno.
Al, Rosie e
Hugo.
«Non sono capace Nic,
dai!» obbiettò Albus, ma lei non prestò molte attenzioni alle sue parole, si
limitò a portare la sua mano dietro la schiena, in modo da
guidarlo.
Rosie e Hugo tentavano
di seguire la musica, ma nessuno dei due era mai stato un granché in materie di
ballo e la cosa –perfino Lily doveva ammetterlo- era abbastanza
evidente.
«Bravo Al, se continui
così magari imparerai per l’anno prossimo» rise James, mentre si lanciava in
pista, trascinando anche Lily.
«James, aspetta
io..»
Ma le sue parole si
persero nella musica, mentre tra le risate di tutti, si lasciava andare anche
lei.
Aveva cercato di fare
meno rumore possibile, soprattutto perché Dorota aveva il sonno leggerissimo e
si svegliava per il minimo rumore.
Meno male che i suoi
genitori dormivano fino a tardi la mattina, altrimenti sarebbe stato un bel
guaio spiegargli dove era stato.
Entrò piano nella sua
camera, il letto era perfettamente intatto, l’aveva rifatto con la bacchetta
prima di smaterializzarsi da Lily.
In effetti era una cosa
alquanto strana, ma aveva sempre la mania di tenere tutto in ordine, anche nelle
situazioni più disparate. Tutta colpa di Megan.
Aprì piano la porta del
bagno, giusto in tempo per fare un salto all’indietro.
«O MIO.. cosa diavolo ci
fai nel mio bagno, Sunflower?» disse con voce strozzata Scorpius, mentre si
appoggiava alla parete.
Di certo trovarsi di
fronte Dave Sunflower al buio nella propria camera, non era una cosa che
succedeva tutti i giorni.
Cavolo, si era preso un
bello spavento!
«Scusami Scorpius» fece
lui, aggiustandosi la camicia e dirigendosi dall’altra parte della stanza,
quella più illuminata.
«Te l’avevo detto Meg,
che si sarebbe spaventato» fece il biondino, mentre raggiungeva la sua ragazza,
seduta all’angolo, sulla sua sedia preferita.
Fu solo in quel momento
che Scorpius si accorse della sua presenza.
Megan era lì, bella come
sempre, ma con un velo di tristezza negli occhi.
«Meg, tutto bene?»
chiese Scorpius, un po’ preoccupato. All’inizio lei non rispose ma poi, senza
neanche dire una parola, buttò le braccia al collo del suo migliore amico,
stringendolo in un abbraccio da togliere il fiato.
«Ok, mi dite che sta
succedendo?Prima Sunflower nel mio bagno, poi tu.. è successo qualcosa?» chiese
ancora Malfoy.
Meg per tutta risposta
iniziò a singhiozzare sulla sua spalla, mentre Dave la guardava
sconsolato.
«Ok, te lo dirò io» fece
Sunflower. «Meg vuole scappare di casa, con me» aggiunse lui, mentre Scorpius
strabuzzava gli occhi e assumeva un’espressione shockata.
«Megan, sei impazzita?»
le chiese.
«E’ meglio così, loro
non capirebbero mai» fece lei, mentre tirava su col naso. Dal modo in cui lo
disse e dal sospiro triste di Dave, Scorpius capì che si riferiva alla sua
relazione con Sunflower e alla reazione dei genitori.
«Sono passata giusto per
salutarti» aggiunse poi.
«Oh, ti ringrazio del
pensiero Megan, davvero molto gentile da parte tua. Ok, adesso stammi a sentire.
Non voglio neanche sentir parlare di queste cose, capito?» le disse dolce,
mentre le alzava il viso con un due dita.
In quei momenti era come
se si trovasse davanti ancora quella bimba dagli occhi blu che veniva sempre a
trovarlo al Manor, da piccolo.
«Anche io ho provato a
dirglielo in tutti modi ma lei insiste. Ho pensato che magari tu..» tentò Dave,
ma un’occhiata di Megan bastò.
«Io non cambierò idea»
aggiunse decisa, mentre incrociava le braccia al petto.
Scorpius alzò gli occhi
al cielo.
Merlino, quanto era
testarda quella ragazza.
«Megan Zabini, non dire
idiozie!Non sei ancora maggiorenne, dove credi di andare così, senza una meta»
disse lui serio, mentre Meg prendeva a camminare furiosamente per la
stanza.
«Tu non capisci
Scorpius!Quando lo presenterò ai miei loro mi obbligheranno a lasciarlo!E io non
voglio» disse sconsolata, mentre Dave l’abbracciava.
Scorpius si portò la
testa tra le mani. Stava per rispondere, ma la porta della sua camera si aprì di
scatto.
«Merlino, ma che succede
qui?» chiese Draco, con la voce ancora impastata dal
sonno.
Suo figlio gli lanciò
un’occhiataccia.
«Ditemi che non è quello
che penso» continuò lui, ignorando le proteste silenziose di suo
figlio.
«E cosa pensi papà?»
fece Scorpius, mentre scuoteva la testa.
Suo padre aveva lo
straordinario potere di apparire dal nulla nei momenti meno
opportuni.
Draco alzò gli occhi al
cielo, poi disse col labiale: “una cosa a tre?”. Bastò lo sguardo indignato di
suo figlio a farlo sparire, dopo aver fatto un cenno agli altri
due.
Scorpius si alzò in
piedi, poi si avvicinò a Megan, facendola voltare.
«Meg, sai dove andrò io
tra poco con i miei genitori?» le chiese dolcemente, mentre lei faceva un cenno
di diniego.
«A casa di Lily. Ci
saranno anche i suoi parenti. Ci pensi?Io, papà, mamma. Con Lily e la sua
famiglia. E’ incredibile no?Fino a qualche mese fa lo credevo impensabile e
invece adesso sta accadendo» continuò, mentre lei si asciugava le
lacrime.
Aveva smesso di piangere
e fissava il suo migliore amico più rapita che mai.
«Dovresti farlo anche tu
Meg, combattere per ciò che ami. Se Dave è veramente la persona che desideri al
tuo fianco, dillo ai tuoi genitori. Loro capiranno Meg.. ok, magari non subito,
ma lo faranno. Guarda me!» disse deciso, mentre lei lo
guardava.
«E se loro non..»
cominciò lei.
«Andiamo Meg, non sei da
sola. Ci sono io. Qualsiasi cosa succeda, io sono con te. Perciò non devi
preoccuparti. Te l’ho già detto» le disse Dave, con un
sorriso.
Lei sospirò, poi strinse
le mani ai suoi uomini.
«Grazie. Come farei
senza di voi?» fece in un sussurro.
«Si, me lo dicono
tut..»
La porta della stanza si
aprì di nuovo, stavolta per far entrare Asteria, bellissima già di prima
mattina.
«Buongiorno. Tutto
bene?» chiese gentile.
Meg annuì, Dava fece lo
stesso, Scorpius le rivolse un sorriso.
«Scorpius, preparati che
tra un po’ andiamo. Ci vediamo presto» disse agli altri due, mentre chiudeva la
porta dietro di sé.
«Ragazzi, casa Potter mi
aspetta. Meg, non farmi questo
scherzi, mai più. Specialmente di prima mattina» le disse, mentre la stringeva a
sé.
«Sunflower, mi
raccomando. Te l’affido» disse al ragazzo, mentre si davano la
mano.
Un ultimo occhiolino,
poi i due sparirono con un sonoro pop, mano nella mano.
Scorpius sospirò e si
abbandonò sul letto.
Cavolo, era sveglio da
poche ore ma era stata davvero una giornata movimentata.
Se i suoi calcoli non
erano errati, Scorpius e i suoi sarebbero arrivati entro pochi
minuti.
Lily camminava da una
parte all’altra del salotto, un po’ agitata.
Ok, non era la prima
volta che incontrava i genitori di Scorpius e soprattutto, non era da tanto che
non rivedeva il suo amato fidanzato. Perciò quella dannata agitazione non aveva
alcuna ragione d’esistere.
Eppure ogni volta che si
parlava di Scorpius, l’emozione e l’adrenalina sembravano rinascere in lei.
James le aveva detto che era normale, che lui provava la stessa identica cosa
ogni volta che pensava a Kate, o la vedeva.
Era l’amore, così aveva
detto lui.
Diede un’ultima
aggiustata al divano centrale, mentre sentiva le chiacchiere di zio Ron e suo
padre, le urla di Niki che sbraitava probabilmente contro Hugo e i suoi scherzi
e la risata di James che parlottava con Rosie.
Era tutto nella
normalità. La sua
famiglia.
Ricordava ancora quando
appena un mese prima, dopo la chiusura della Scuola, i suoi genitori
–soprattutto sua madre a dire la verità- avevano invitato Draco e
Asteria.
Sentiva ancora sulla
pelle quell’agitazione, la paura di non piacergli e soprattutto la gioia immensa
nel vedere Scorpius a casa sua, sul suo divano, sulla sua
sedia.
Beh, anche sul suo
letto.
Era stato
fantastico.
Ok, per la maggior parte
del tempo Harry, Draco e anche zio Ron erano stati lì a lanciarsi frecciatine e
a sfottersi come adolescenti, ma lei era stata felice lo
stesso.
«Ma dove diavolo sono i
vampiri?Io ho fame Lils, non potresti.. » cominciò James, mentre si toccava la
pancia con fare triste.
Era chiaramente
affamato, anche se aveva trangugiato un pacchetto di patatine appena pochi
minuti prima.
«James, arriveranno tra
poco. Vuoi smetterla di..» cominciò Lily, ma un rumore secco e deciso la
interruppe.
«Ti sono mancato eh
Potter?» ghignò Scorpius, rivolgendosi a James, mentre con un gesto elegante si
portava il ciuffo di capelli dietro l’orecchio.
James alzò gli occhi al
cielo, non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che un altro pop lo
interruppe.
Draco e Asteria Malfoy,
perfetti forse più del solito, comparvero all’improvviso. Lily si squadrò per
bene, poi sorrise.
Per qualche assurda
legge della fisica, quei tre erano sempre impeccabili e Lils pensò che molto
probabilmente lo sarebbero stati anche durante una bufera o sotto un temporale.
Era nel loro dna.
«Sayonara» se ne uscì
Draco, mentre Harry e Ron facevano capolino nel salotto, seguiti da Hermione,
che insieme a Ginny si avvicinò a Asteria.
Subito si diffuse nel
salotto un leggero chiacchiericcio, come era solito in Casa Potter all’arrivare
degli ospiti; se poi quegli ospiti erano la famiglia Malfoy, tanto
meglio.
«Ragazzina, dovresti fare la parte della
ragazza felice, che non vede il suo ragazzo da un bel po’. Possibile che devo
ricordarti sempre tutto?» sussurrò Scorpius, all’orecchio di Lily, in modo che
nessuno potesse sentire.
Lei sorrise, lo strinse
forte a sé e pensò che non avrebbe dovuto fingere poi così
tanto.
Un secondo, un minuto,
un’ora o un anno. Le sarebbe mancato da morire, sempre.
«Ragazzina» mugugnò,
mentre lei era ancora persa nel suo abbraccio.
Si rese contò solo in
quell’istante che intorno a loro non c’era più il solito chiacchiericcio, ma uno
strano silenzio.
«Che succede?» sussurrò
di rimando, senza alzare il capo.
«Niente di che. Tuo
padre sta decidendo se venire o no a uccidermi. Credo che dovremmo staccarci»
disse a bassa voce, con una risata.
Lily represse una
risata, poi si sciolse dall’abbraccio. Tenne lo sguardo fisso sempre in quello
argenteo di Scorpius, ma avvertiva chiaramente lo sguardo di qualcun altro che
li fissava insistentemente.
Era sicura che si
trattasse di suo padre, sempre il solito esagerato.
Era proprio in quei
momenti che si rendeva conto di quanto fosse pericoloso il fatto che ogni sera
Scorpius si intrufolasse nella sua camera.
Sorrise tra sé, poi fece
per parlare, ma l’arrivo di sua madre bloccò tutti i suoi
propositi.
«Beh, che aspettate?E’
pronto!» fece lei con voce dolce.
Scorpius le rivolse uno
strano sorriso, che Ginny ricambiò prontamente.
Harry alzò lievemente
gli occhi al cielo.
Quel biondo conquistava
tutte!
Se continuava così, era
possibile che alla fine avrebbe conquistato anche lui.
«Ma non dire idiozie
Malfoy!Io ti batto di sicuro» sbottò Ron, mentre prendeva posto sulla sedia
vicino a Draco e Harry.
«Weasley, non blaterare
scemenze. Io ho più forza di voi due messi insieme» rispose
Draco.
«Ma se sei così
gracilino» ghignò Harry, mentre Ron scoppiava in una fragorosa
risata.
Ginny, Asteria e
Hermione assistevano alla scena leggermente allibite.
Ok, era estate e magari
il sole era troppo forte.
Ok, probabilmente era
stata una giornata un po’ fuori dagli schemi.
Ma era inconcepibile che
tre uomini di una certa età discutessero su chi era più forte a braccio di
ferro.
Quei tre erano fuori di
testa.
«Potter, sai che stavo
pensando?Tuo figlio, Albus. Ha il destino segnato, povero ragazzo» fece Draco,
scuotendo leggermente la testa un po’ sconsolato, cambiando discorso
all’improvviso.
Gli altri lo guardarono
un po’ disorientati.
«Perché?» chiese
Harry.
«Perché ti assomiglia
come una goccia d’acqua» rispose Malfoy, prima di scoppiare a ridere. Mentre
rideva sguaiatamente Harry riuscì a captare diverse parole: “che sfiga”, “povero
ragazzo”, “sfortunato” e robe varie.
Gli altri risero, Harry
no.
«Ma cosa ridete
voi?Dovreste piantarla di..» cominciò Harry, ma si bloccò
all’istante.
Diciamo che la visione
che gli si prospettava davanti gli faceva leggermente perdere il filo del
discorso.
Sotto l’albero più
grande del giardino, sdraiati all’ombra, Lily e Scorpius si
baciavano.
«Harry, devi abituarti
all’idea, non puoi rischiare di avere un infarto ogni volta che si abbracciano o
si baciano» se ne uscì Hermione, mentre Asteria se ne usciva con un “che
carini”.
Draco pareva non essere
molto d’accordo, così come il suo compagno di avventure , o forse era meglio
dire “di disavventure”.
«Ehi vecchietti» disse
una voce alle loro spalle.
Con un sorriso stampato
in volto, costume floreale e petto nudo, James li squadrava dal’alto in basso.
Chiamò a rapporto anche tutti gli altri ragazzi, un po’ sparsi per il
giardino.
Anche Lily e Scorpius
furono costretti a alzarsi.
«Ragazzo, con tutto il
rispetto. Vecchio ci sarà tuo padre» blaterò Draco, mentre Harry gli pestava un
piede.
«Si ok, la piantate un
attimo? Ecco, avrei una proposta.. prima stavate litigando su chi fosse il più
forte tra di voi» disse James.
«Ahm, si» rispose
Ron.
«Bene, vi propongo una
bella sfida. Noi, la nuova generazione» disse, con tono orgoglioso «contro di
voi, gli anziani» disse il giovane ridendo, mentre gli occhi dei ragazzi si
accendevano e quelli dei loro genitori un po’ meno.
«E su cosa dovremmo
sfidarci, di grazia?» chiese Draco, mente si dava un’aggiustata ai
capelli.
Lui non era
anziano!
I suoi capelli
meravigliosamente biondi ne erano l’esempio lampante.
«Quidditch, vi ricordate
ancora come si fa?» scherzò Al, mentre dava il cinque a suo
fratello.
Draco fece una strana
espressione, Ron si alzò subito in piedi con fare battagliero e Harry scosse la
testa contrariato.
«Ma se non ho nemmeno la
scopa» si difese Malfoy, alzando le mani.
«Paura di perdere eh?»
fece Hugo, mentre l’altro cominciava a alterarsi.
«Nello stanzino ne trovi
quante ne vuoi» si intromise Ginny, mentre si alzava e raccoglieva i capelli in
una coda di cavallo.
«Gin, ma che fai?»
chiese suo marito.
«Do una lezione a questi
poppanti. Siete con me?» rise lei, mentre suo marito si alzava un po’
controvoglia e Draco blaterava qualcosa sull’effetto negativo dell’aria torrida
estiva sui suoi capelli.
«Io amo mia madre» se ne
uscì James, mentre gli altri ragazzi si posizionavano sulle
scope.
«Beh, io non credo di
farcela» sbottò Hermione, mentre guardava la scopa che le porgeva suo nipote un
po’ atterrita.
«Dai Hermione, non è
così difficile. Ce la faccio anch’io» disse Asteria, mentre sceglieva una Nimbus
vecchio stile.
«Bene, siete pronti?»
strillò James dopo pochi minuti, mentre tutti si erano
posizionati.
Draco e Harry, andando
contro l’usuale tradizione, erano in quel momento l’uno affianco
all’altro.
Lily era vicina a
Scorpius, anche in quel momento.
Capì che James aveva
fischiato solo quando vide tutti gli altri librarsi in volo, seguì i suoi
compagni di squadra e si fece una risata quando Rosie improvvisò una specie di
giro della morte non affatto calcolato.
Lily
sorrideva.
Probabilmente la loro
reputazione sarebbe andata a farsi benedire, forse avrebbero perso e la vittoria
avrebbe fatto si che “gli anziani” –come li chiamava James- li avrebbero
sfottuti per un bel po’.
Ma non le
importava.
Vide James che faceva
finta di aver visto il boccino e Draco che ci cascava in pieno, Scorpius che le
faceva l’occhiolino e Hugo che improvvisava un balletto sexy tra i cerchi della
porta.
Era
felice.
Perché sapeva che
andando a dormire la mattina dopo sarebbe cominciato di nuovo tutto
daccapo.
Era con
Scorpius.
E non le importava se
sarebbe durato per sempre.
Voleva solo assaporare
quei momenti e goderseli più affondo possibile.
Proprio in quel momento
rivolse un sorriso a Scorpius, poi l’urlo inconfondibile di Draco Malfoy la
riportò sulla Terra.
O aveva
un’allucinazione, oppure quello che sfrecciava esultando come un pazzo era
davvero Draco con il boccino tra le mani.
O Cavolo, gli anziani li
avevano fregati per bene.
E chi li sentiva
adesso?
Qualche giorno
dopo
Forse aveva esagerato
con l’abbigliamento, come al solito.
Insomma, gli studenti di
quella scuola –a quanto diceva Kate- indossavano vestiti abbastanza stravaganti,
ma forse stavolta James aveva un tantino superato il
limite.
E dal modo in cui tutti
fissavano la sua maglietta arancione shocking e i pantaloni attillati, pensò che
forse anche gli altri la pensavano allo stesso modo.
Svoltò a destra e prese
il corridoio più grande, incurante di tutto il resto. Si appiattì contro la
parete e quando avvertì il suo profumo, capì che ne valeva davvero
la pena e che avrebbe continuato a travestirsi in modo idiota per sempre, se
questo avesse voluto dire vederla.
Entrò nell’aula di
soppiatto, la vide che scriveva velocemente qualche appunto sulla sua agenda.
Era sola, ma lo sarebbe
stato ancora per poco.
«Buongiorno
professoressa» sbottò James, mentre si atteggiava da gran
seduttore.
L’abbigliamento non lo
aiutava molto, ma come gli diceva sempre Al, l’importante era
crederci.
Kate strabuzzò gli
occhi, mise gli occhiali per rendersi conto se ciò che le si parava davanti agli
occhi fosse davvero la realtà.
Prima di scoppiare a
ridere capì che si, James era proprio lì, vestito nel modo più assurdo che
avesse mai visto.
«Ma tu sei matto!Che ci
fai qui?E come diavolo ti sei conciato?!» rise Kate, mentre si alzava in piedi e
lo raggiungeva.
Non si preoccupò di
guardarsi attorno per controllare che fossero soli, gli mise le braccia al collo
e lo baciò come al solito, come se i ruoli di adolescente e adulto fossero
scambiati, come se la ragazzina fosse lei.
Non erano più a Hogwarts
e quel ragazzo era semplicemente il suo ragazzo.
«Mmm prof, mi
servirebbero un po’ di ripetizioni. Può essermi d’aiuto?» sbottò James tra un
bacio e l’altro.
Kate sorrise, poi prese
la borsa e lo baciò di nuovo.
«Certo che si, nella mia
stanza staremo benissimo. Per ripassare qualcosa» sussurrò maliziosa
lei, di rimando.
James rise di
gusto.
«Merlino, ti ho
trasformata in una cattiva ragazza.
Sono soddisfazioni, queste» fece lui tutto fiero, mentre la prendeva per mano e
con lei si incamminava nel corridoio.
Sapeva che non era mai
stato così felice e che quello che stava vivendo era quello che aveva sempre
sognato.
Quando Kate aprì la
porta della sua stanza e la più grande camera da letto che avesse mai visto in
una scuola lo accolse, James si fece una risata prima di baciarla di
nuovo.
Merlino, amava le scuole
estive.
-THE
END-
Ok, dopo aver scritto –THE END- sono
rimasta tipo cinque minuti a fissare lo schermo del piccì come una cretina.
Ho finito Love Story.
Ho finito Love Story.
Mi sembra assurdo.
Forse sembra una cretinata, ma mi
dispiace davvero che sia finita. Ho cominciato a scrivere questa storia più di
un anno fa, anche se l’ho pubblicata solo molto dopo.
Nei giorni scorsi ho riletto un po’ i
primi capitoli e ridevo tra me e mexD è cambiato tantissimo il mio modo di
scrivere, grazie al cieloxD forse perché sono cambiata io.
Scrivo da sempre, ma questa è la prima
long che porto a termine e anche la prima che ho pubblicato. Non sarà un
capolavoro, ma io mi sento ugualmente orgogliosa. L’ho portata a termine *_____*
. ho pensato mille volte a quale potesse essere l’epilogo giusto, poi mi sono
detta che in realtà la fine doveva rappresentare un po’ l’inizio di qualcosa di
nuovo.
Non doveva per forza accadere qualcosa di
eclatante, bastava un giorno normale come gli altri, ma reso speciale da piccole
cose (L)
Ah, vorrei un po’ chiarire delle cose
sulle coppie. Allora, per quanto riguarda
Dave e Meg mi è sembrato più che giusto farli comparire nell’ultimo
capitolo, anche perché era da un po’ che non li vedevate<3 poooi, per Al e
Niki come vedete le cose vanno più che bene *W* speriamo che Al impari a ballare
:D e beh, James e Kate. Vi dico una cosa, l’ultimo pezzo –quello che riguarda
loro due- fino a qualche giorno fa non c’eraXD voglio dire, credo di averli
sviluppati abbastanza nel corso della storia* ma non ce l’ho fatta *_* dovevo
scrivere qualcosa<3 e poi sono sicura che vi fa piacere ;D li amate anche voi
no?xD ah, il tatuaggio *W*
Vabbè, spero davvero che vi sia
piaciuto<3
Il titolo del capitolo è di una delle più
belle canzoni di Michael Jackson, il re assoluto del pop ù.ù ç___ç che vivrà per
sempre grazie alle sue canzoni meravigliose<3
Pooooi vorrei ringraziare di cuore tutte
le persone che mi sono state vicine *____* specialmente le mie vic’s<3 che non mi hanno mai
fatto mancare il loro affetto<3
Spero di non averle deluse e che il
capitolo gli sia piaciuto (L)
Pooooi, tutte le altre che mi hanno
seguito *______* un bacione a chi –come Roby/pekai- mi segue dall’inizio<3 e
non mi ha mai fatto mancare le sue belle parole e i suoi
consigli<3
Grazie veramente a tutte quante, tutte
quelle che hanno recensito –non sapete quanto mi avete reso contenta- tutte
quelle 203 persone che hanno messo la storia tra i preferiti, e anche quelle 46
che l’hanno inserita tra le seguite.
Mi auguro e spero con tutto il cuore che
la storia vi sia piaciuta e che almeno qualche volta vi abbia strappato un
sorriso (L)
Eheh, credo di aver detto tutto. Cioè,
sto continuando a scrivere perché non voglio chiudere ç______ç vabbè, ci
risentiremo nei missing moments<3 e poi beh, non è niente di definitivo, ma
forse forse (Napolitano docetXD)
scriverò un’altra long L/S –sempre con tutti i personaggi che avete imparato a
conoscere con love story<3 – una specie di sequel quindiXD. Ho già qualche
idea ù.ù ma è ancora tutto da vedereXD
Tenete d’occhio il mio
profilo<3
Ah, mi sto costruendo una specie di
pfolio, con le mie storie e robe varieXD trovate il link al mo profilo
;D
Ho detto tutto, mi tocca chiudere ç_ç
stavolta davveroXD
GRAZIE A TUTTI.
Un bacione.
Stay tuned ;D
-VALE-