Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: CaramelizedApple    11/04/2018    1 recensioni
(Seguito di Mary Lloyd, la chiave e il volto del male)
Un nuovo personaggio è entrato a far parte della leggendaria storia ed ora, che è sempre più forte e consapevole delle sue capacità, sarà impossibile uscirne!
Buoni e cattivi, ma è così semplice?
Nuove idee, nuove emozioni, nuovi ricordi...un'altra vita!
(La lettura della storia precedente è indispensabile per comprendere la relazione tra i personaggi e la protagonista, ma se proprio non vi va potreste comunque riuscire a capire)
(Seguito: Mary Lloyd e il sogno rivelato)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buongiorno lettori! Scusate se la scorsa settimana il capitolo è saltato, ma con le festività mi sono ritrovata con pochissimo tempo per scrivere e alla fine ho deciso di saltare la pubblicazione perchè ormai stava diventato troppo tardi!
Detto questo non mi resta che augurarvi una buona lettura, spero vi piaccia!


-Hey- saluto il biondo Serpeverde non appena i miei occhi incontrano i suoi. Sul suo volto si apre un sorriso, mentre quello di Blaise appoggiato al muro vicino alle scale che scendono nei sotterranei, resta impassibile. –Dovete ancora fare colazione?- domando io, prima di scambiare un bacio semplice e veloce con Draco che subito dopo scuote la testa. –Bene- rispondo io, sotto lo sguardo annoiato di Zabini che ci controlla con insistenza, senza chiedersi quando sia capace di mettere a disagio le persone. –Allora andiamo a Hogsmeade?- faccio per allontanarmi, per raggiungere il portone presidiato da Gazza, ma Draco mi ferma, prendendo la mia mano.
-E se invece restassimo al Castello?- domanda lui tirandomi a se, premendo le dita fredde sul mio palmo. Preferisce posare il suo sguardo sulle mie dita evitando di incontrare il mio, visto che sa bene quanto io aspettassi di uscire dai territori di Hogwarts anche solo per qualche ora.
-Perché?- domando confusa, inclinando la testa. –Ieri hai detto che saremmo andati insieme- mi lamento, sentendomi improvvisamente una bambina.
-Era solo un’idea- alza le spalle nervoso. –Ho sentito che un sacco di gente è tornata indietro, c’è troppo vento-.
-È una scusa che non sta minimamente in piedi- dico seria. –Ti vuoi far fermare da un po' di vento?- alzo un sopracciglio, vedendo il ragazzo imbronciarsi. –Dai, stiamo poco, ho bisogno di questa vacanza-.
-È solo Hogsmeade- interviene Blaise, guardandomi scettico.
-È l’unica alternativa- insisto io, riportando gli occhi in quelli grigi di Draco. Resta immobile per qualche istante, il respiro leggero e lo sguardo che mi studia.
-Va bene- cede infine, lasciando andare le mia mano. –Ma non staremo molto a lungo, più tardi ho una punizione con la McGranitt- scrolla le spalle, come a voler scacciare un brivido. -E dobbiamo portarci dietro Blaise, almeno fino a che non incrociamo gli altri- dice veloce, come se aggiungere la seconda frase eliminasse la prima.
-Non c’è problema- alzo le spalle sorridendo, felice di aver vinto questa piccola disputa, mentre i due si staccano dal muro che stavano occupando. –Punizione hai detto?- domando poi punzecchiandolo volutamente. –Cosa hai fatto?-.
-Non voglio parlare di quella stupida perdita di tempo- dice disgustato. -Voi andate pure avanti- sospira poi, cambiando completamente espressione. –Vado a recuperare un mantello più pesante- fa freddo e distaccato, spostandosi presto davanti alle scale e iniziando a scenderle frettolosamente. I capelli biondi, un po' più lunghi del solito, si muovono leggeri ogni volta che il ragazzo scende uno degli scalini in pietra, con le mani in tasca e lo sguardo indifferente.
-Andiamo dai- sento Zabini tirarmi per un braccio e subito mi convinco a voltarmi, per vedere il secondo Serpeverde dall’aria annoiata che mi fa un cenno. Senza protestare lo seguo in direzione dell’uscita, arrivando presto davanti a Gazza che raccoglie i permessi da tutti gli studenti e li controlla con il Sensore Segreto, impiegando molto più tempo del dovuto. Io e Zabini ci mettiamo in fila in silenzio, mentre la sensazione di disagio si fa largo tra di noi ed entrambi ci guardiamo intorno, improvvisamente molto interessati all’architettura della struttura, quasi terrorizzati all’idea di dover scambiare qualche parola.
Quando finalmente arriva il nostro turno Zabini si fa avanti senza troppi complimenti, passando la prova del Sensore Segreto in poco tempo senza essere risparmiato dalle occhiatacce di Gazza, lasciando presto il posto a me. L’uomo mi guarda male, mentre mi passa vicino il sottile Detector Oscuro che dovrebbe captare bugie e cattive intenzioni, ma che molto probabilmente è inutile almeno quanto l’uomo che lo utilizza che passa le sue giornate a passeggiare nei corridoi con la sua gatta, scoccando brutti sguardi a tutti quelli che incontra.
-Vattene, Potter- gracchia l’uomo, notando che il marchingegno non ha avuto la minima reazione, con un’espressione decisamente delusa. Non me lo faccio ripete e varco il portone di quercia, seguita immediatamente da Blaise Zabini che mi affianca con passo sostenuto e aria spavalda. L’aria invernale è molto fredda e colpisce entrambi con forza, smorzando presto l’andatura decisa di Zabini che si avvolge meglio nella sciarpa, mentre io mi stringo nel mantello di Lucius Malfoy. Gli ultimi giorni sono sempre uscita per gli allenamenti, ma l’aria non era tanto fredda e il cielo era sempre soleggiato, mentre ora è coperto da nuvole bianche e fitte.
-Non avrei mai pensato che Draco potesse scegliere una come te- mi raggiunge la voce del Serpeverde, attutita dalla sciarpa, mentre imbocchiamo la strada verso il piccolo paesino vicino al Castello, sferzati da un’altra potente folata di vento che muove i nostri mantelli.
-Come me?- domando, cercando di non prenderla sul personale, nonostante sia difficile.
-Mezzosangue, Potter- risponde la sua voce, mentre il suo sguardo resta fisso sulla strada che seguiamo. –Lo conosco da quando siamo bambini- si avvicina a me per farsi sentire meglio quando passiamo vicino a degli alberi che producono un forte fruscio. –Come hai fatto a fargli perdere la testa in questo modo?- domanda serio. –Voglio dire, non gli è nemmeno importato che fossi la sorella di Potter-.
-Io non ho fatto nulla- alzo le spalle, camminando spedita, mentre il mio viso lentamente si congela, fortunatamente non riuscendo ad arrossire. –A dire la verità credo abbia fatto tutto lui- dico sinceramente. –Se l’anno scorso non vi foste presentati nello scompartimento dove c’ero io probabilmente adesso non staremmo nemmeno insieme, probabilmente ci odieremmo-.
-Meglio così, allora- commenta lui senza guardarmi. –Sembra davvero nervoso quest’anno- dice, mentre non lontano si scorge l’entrata di Hogsmeade. –E per qualche ragione passare del tempo con te riesce a calmarlo-.
-Non pensavo di fargli questo effetto, avevo paura di peggiorare la situazione- dico, prima di scorgere una figura, vicino alla prima struttura visibile del villaggio. La sagoma grande e tondeggiante è facilmente riconoscibile e mi spinge subito a prendere Zabini per un braccio e costringerlo ad arrestare il suo passo. –Aspetta- faccio io allarmata.
-Non ci penso nemmeno- si libera bruscamente dalla mia presa. –Si congela, voglio entrare da qualche parte- mi guarda infastidito.
-Ho freddo anche io Zabini- lo guardo assottigliando gli occhi. –Preferisco congelarmi però- dico facendo un cenno verso l’uomo girato di spalle, ormai non tanto lontano da noi. –Piuttosto che parlare con Lumacorno di qualche sua stupida festa- continuo abbassando la voce.
-Oh- fa lui con una smorfia. –Non va nemmeno a me di sentire un’altra delle sue noiose storie- guarda in direzione del Professore di Pozioni che cammina dondolante lungo la via.
Mi guardo indietro, ma non c’è nessun segno di Draco, probabilmente l’unica persona che sarebbe in grado di tenercelo lontano. –Rallentiamo e speriamo entri presto da qualche parte- propongo io e il Serpeverde annuisce subito riprendendo a camminare.
Hogsmeade appare desolata, le strade sono vuote e alcuni negozi hanno le luci spente, probabilmente sono stati chiusi a causa delle continue sparizioni. Anche Zonko sembra essere stato abbandonato e grandi assi di legno sbarrano porte e finestre, impedendo allo sguardo anche solo di intravedere cosa rimane all’interno.
Mi chiedo se Fred e George se la stiano passando veramente bene come gli piace farmi credere o se ci sia qualcosa che non vogliono dirmi. Spero solo che non ci mettano ancora molto a rispondere alla mia ultima lettera, o credo inizierò a preoccuparmi veramente.
-Sta entrando a Mielandia- dice sollevato Zabini. –Andiamo ai Tre Manici di Scopa- cammina più veloce, passando alle spalle di Lumacorno con sicurezza puntando il locale.
Entriamo velocemente nello stabile, beandoci del calore e dei profumi che subito ci investono, provocandomi un brivido di piacere. –Che bello- dico sottovoce, mentre ci spostiamo di lato nella sala gremita di clienti, lasciando libero il passaggio per chi voglia entrare e uscire.
-Vai a tenere il posto- mi dice Zabini, avvicinandosi a me per farsi sentire vista la confusione, indicandomi un tavolo vuoto non lontano. –Io prendo da bere- aggiunge, prima di allontanarsi, senza aspettare una mia risposta. Faccio ciò che dice e lentamente mi dirigo verso il tavolo che mi ha indicato, facendomi strada tra le diverse persone che occupano il locale. Dopo aver aggirato due ragazze impegnate a lamentarsi del tempo ed evitato un gruppo del terzo anno eccitato per la prima uscita ad Hogsmeade raggiungo finalmente la mia meta, sedendomi subito al tavolo slacciando il mantello che ricade sulla sedia di legno. Il mio sguardo viene subito attirato dalla superficie di legno chiaro davanti a me, coperta di briciole e diversi aloni, lasciati da bicchieri e bottiglie.
Mi appoggio coi gomiti al tavolo e osservo la sporcizia che lentamente scivola via sotto il mio sguardo, ad un semplice gesto delle mie dita. Se fosse sempre così semplice avrei già terminato il mio allenamento.
Alzo gli occhi in cerca di Zabini, ma mi scontro solo con quelli azzurri di un ragazzino, seduto nel tavolo davanti al mio. La sua espressione sorpresa si tramuta in una imbarazzata, mentre il suo viso si tinge di rosso e distoglie lo sguardo agitato.
Un tonfo molto ravvicinato riporta la mia attenzione sul tavolo, dove Blaise Zabini ha appena appoggiato tre boccali di Burrobirra. –Grazie- dico al ragazzo che si siede davanti a me, sistemando il mantello e il completo, troppo elegante per un posto come questo. Abbasso lo sguardo sul mio boccale caldo, prendendone un sorso che mi scalda con la sua dolcezza quasi stucchevole.
Non so nemmeno se mi è permesso bere la Burrobirra, secondo le raccomandazioni di Piton.
Però Piton qui non c’è e questo è il mio giorno di vacanza.                                             
-Dove credi sia finito?- domando al Serpeverde davanti a me, lanciando un’occhiata in direzione della porta, dove non c’è traccia di Draco. Il ragazzo si sporge sul tavolo, avvicinandosi di più a me e io lo imito, quasi inconsapevolmente.
-Sicuramente sta cercando di evitare Gazza- sussurra, alzando leggermente le spalle.
-Perché?- faccio io confusa. –Capisco che sia fastidioso, ma non ci vuole poi tanto-.
-Non è una questione di fastidio- aggrotta le sopracciglia. –Il suo piccolo tatuaggio però potrebbe attivare quello stupido marchingegno- alza lui le sopracciglia. –Non eri tu quella intelligente della famiglia?-.
-Non ci avevo pensato- ammetto, ignorando la sua provocazione, ma allontanandomi un po'. –Non pensavo lo sapessi- continuo, abbassando lo sguardo sulla mia Burrobirra.
-Lo ha detto a tutti noi, sul treno- risponde, appoggiandosi allo schienale della sedia. –Tu quando lo hai scoperto?-.
-Non posso parlarne- sospiro.
-Hai segreti anche tu?- alza un sopracciglio. –Anche Draco si rifiuta di dirci un sacco di cose-.
-Molte non le dice nemmeno…- cerco di dire, ma una voce mi interrompe, alta e contenta che fa gelare il sangue nel mio corpo.
-Chi c’è qui, Mary Potter?- esplode la voce di Lumacorno che si avvicina a noi con il suo ingombrante cappotto col collo di pelliccia, così come il cappello. Vedo la mia espressione riflettersi in quella di Blaise che quasi si strozza con la Burrobirra. –Signor Zabini ci sei anche tu?- dice contento una volta che ci raggiunge, sorridente e allegro.
-Buongiorno, Signore- salutiamo io e il Serpeverde, cercando di essere cordiali.
-Siete una splendida coppia- ci sorride, facendo impallidire entrambi.
-No- dico fin troppo forte, scattando in piedi allo stesso tempo di Zabini.
-Non stiamo insieme, Signore- specifica lui immediatamente. –Siamo solo amici, non è vero…Mary?- fa lui incerto e sospetto sia la prima volta che mi chiami per nome. Io annuisco immediatamente con forza.
-Oh- l’uomo si sorprende. –Che peccato- commenta. –Siete tutti e due dei così bravi studenti-.
Io e Blaise sorridiamo imbarazzati, ma fortunatamente i miei occhi intravedono una chioma biondo platino entrare nel locale, prima che il nuovo insegnante di Pozioni trovi il tempo per ricominciare a parlare. –Mi scusi, Professore- dico io immediatamente. –Draco!- richiamo il ragazzo appena entrato e il suo sguardo di ghiaccio su di me, alzando una mano in modo che individui la nostra posizione. Il ragazzo si muove velocemente verso di noi, serio e impassibile, facendo aprire un sorriso sulle mie labbra.
Finalmente è arrivato il mio salvatore e Lumacorno sparirà alla velocità della luce.
Draco mi si ferma davanti, lanciandomi un’occhiata interrogativa, prima di sorridere all’uomo che improvvisamente sembra essere molto a disagio. –Buongiorno, Professore- dice lui con educazione.
-Buongiorno- risponde l’uomo, quasi balbettando, in volto impressa un’espressione sofferente.
-È con lui che faccio coppia- dico automaticamente prendendo la mano del ragazzo, sperando quasi che la cosa lo convinca a non parlarmi mai più.
-Oh- il sorriso che si stava aprendo sulle sue labbra quando ha sentito che prendevo parola svanisce, mentre Blaise, ormai alle sue spalle, sorride apparentemente divertito dalla situazione.
-So che potrebbe sembrarle strano- dico, cercando di assumere il tono più gentile che io conosca. –Ma non bisogna giudicare le persone dalle azioni dei loro genitori, giusto?- alludo volontariamente al comportamento dell’uomo, ignorando la mano di Draco che si stringe più forte alla mia per il tasto dolente.
-Certo che no- l’uomo sembra riacquistare rapidamente l’entusiasmo, nonostante la sua voce ancora tremi. –Siete veramente una bella coppia- sorride, prima a me e poi con meno entusiasmo al biondo che ricambia invece il sorriso. –Bhè…non voglio rubarvi troppo tempo, ma speravo di riuscire ad avere te e tuo fratello ad una delle mie cene, Potter- dice voltandosi verso di me, cambiando improvvisamente discorso, come se Draco fosse invisibile al suo sguardo. –Lunedì, ad esempio? Ho appena incontrato tuo fratello e purtroppo ha detto di essere impegnato- mi sorride.
-Purtroppo anche io non posso, Signore- mi fingo dispiaciuta.
-Oh bhè…- fa una piccola risatina imbarazzante. -È un vero peccato, siete molto sfuggenti voi Potter, ma non mi arrenderò- mi sorride deciso.
-Mi dispiace, Signore, è un periodo molto impegnativo- rispondo io, quasi felice di avere tanto da fare.
-Certo, certo- ripete la sua risatina, voltandosi verso Zabini che gli sorride in modo stucchevole. –Posso contare sul Signor Zabini immagino-.
-Certo, Professore- dice lui, facendo un cenno del capo all’uomo che lo imita, quasi gongolando, facendo un cenno anche a me e dileguandosi in fretta e furia. 

Eccoci qui! Cosa ne pensate?
Questo sabato andrò al Torino Comics, qualcuno di voi ci sarà?
Grazie per seguire ancora la storia :*
Alla prossima!

Revisione: Francesca (mi dimentico sempre di scriverlo, ma lei mi è veramente d'aiuto nella correzione)

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: CaramelizedApple